vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ARTRITE REATTIVA
DEFINIZIONE
L’Artrite Reattiva (AR) si caratterizza per lo sviluppo di una artrite sterile e di manifestazioni cliniche tipiche delle SpA quale conseguenza di infezione intestinale o del tratto genito-urinario contratta nell’arco di tempo compreso nelle 4 settimane precedenti l’esordio della sintomatologia articolare.
ARTRITE REATTIVA
EZIOLOGIA
- L'infezione spesso dà origine ad un quadro lieve e che talora passa inosservato.
- A livello intestinale le infezioni più frequenti sono: Salmonella, Shigella, Yersinia, Campylobacter, Clostridium Difficilis.
- A livello genito-urinario le infezioni più frequenti sono: Clamydia Trachomatis, Clamydia Pneumoniae e Ureaplasma Urealiticum.
- Più raramente possono esercitare un ruolo scatenante germi quali la Neisseria, lo Streptococco e la Klebsiella.
CARATTERISTICHE DELL'ARTRITE
L’artrite non ha caratteri di specificità: il ginocchio appare tumefatto, caldo e dolente.
L’artrocentesi permette di estrarre quantità di liquido sinoviale variabili da pochi millilitri a quantità che talora sfiorano i 100 millilitri.
L’esame del liquido sinoviale ne rivela la natura infiammatoria con leucociti superiori a 3000/mm3, proteine maggiori di 3 g/dl, assenza di cristalli.
L’esame colturale del liquido sinoviale dimostra l’assenza di crescita di germi.
Artrite Reattiva
Terapia
-
La terapia varia in funzione della gravità della forma:
- per le forme più lievi è sufficiente il riposo e terapia sintomatica con FANS e corticosteroidi locali e per via generale fino alla remissione clinica.
- Nelle forme ad andamento cronico è necessario istituire terapia di fondo con DMARDs, quali la sulfasalazina ed il methotrexate. Per altro mancano trials clinici controllati sull’efficacia di tali terapie.
- La terapia antibiotica ha un razionale di impiego solo se si riesce a dimostrare la persistenza dell’infezione mediante metodiche microbiologiche.
- L’iridociclite va trattata con steroidi sia locali che per via generale e con midriatici.
- Non vi sono predittori di gravità all’esordio della sintomatologia.