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INGEGNERIA ENERGETICA MAGISTRALE
A.A. 2014/15
Corso di
EVOLUZIONE STORICA E TECNOLOGICA DELL’ENERGIA NUCLEARE
Domiziano Mostacci
Paolo Vestrucci
LE SFIDE TECNOLOGICHE DEL
PROGETTO MANHATTAN
LA STORIA DELLA BOMBA ATOMICA
Indice
Prefazione ........................................................................................................................................................ 4
1 La scoperta delle radiazioni ..................................................................................................................... 5
1.1 I raggi catodici................................................................................................................................... 5
1.2 L’effetto Zeeman .............................................................................................................................. 7
1.3 I raggi X ............................................................................................................................................. 7
1.4 La radioattività naturale ................................................................................................................... 7
1.5 I raggi α, β e γ ................................................................................................................................... 8
1.6 Definizione di radioattività ............................................................................................................... 9
2 La modellistica atomica ......................................................................................................................... 11
2.1 Il modello atomico di Thomson ...................................................................................................... 11
2.2 Il modello atomico di Rutherford ................................................................................................... 12
2.3 Il modello atomico di Bohr ............................................................................................................. 13
2.4 Lo spettrografo e il difetto di massa ............................................................................................... 13
3 La meccanica quantistica ....................................................................................................................... 15
3.1 La diffrazione .................................................................................................................................. 15
3.2 La lunghezza d’onda di De Broglie .................................................................................................. 16
3.3 La teoria della meccanica quantistica ............................................................................................. 17
3.4 Corrispondenza e complementarietà ............................................................................................. 17
3.5 Il principio di indeterminazione ...................................................................................................... 18
4 La fissione nucleare ............................................................................................................................... 19
4.1 I neutroni ........................................................................................................................................ 19
4.2 La radioattività artificiale ................................................................................................................ 19
4.3 I neutroni lenti ................................................................................................................................ 21
4.4 Lo Judenboykott ............................................................................................................................. 21
4.5 La fissione ....................................................................................................................................... 22
4.6 La reazione a catena ....................................................................................................................... 23
4.7 L’energia liberata nella fissione ...................................................................................................... 24
5 La corsa alla bomba atomica ................................................................................................................. 25
5.1 Hitler invade l’Europa ..................................................................................................................... 25
5.2 Il club dell’Uranio ............................................................................................................................ 27
5.3 La massa critica e il MAUD Report .................................................................................................. 27
5.4 Il plutonio e il reattore nucleare ..................................................................................................... 28
5.5 L’incontro di Copenaghen ............................................................................................................... 29
5.6 Il progetto Manhattan .................................................................................................................... 29
5.6.1 La pila di Fermi ........................................................................................................................ 32
2
5.6.2 Le bombe ................................................................................................................................ 34
5.7 Hiroshima e Nagasaki ..................................................................................................................... 38
5.8 La necessità di sganciare una bomba.............................................................................................. 40
5.9 La missione Alsos e Farm Hall ......................................................................................................... 42
5.10 Il fallimento dei tedeschi ................................................................................................................ 42
Bibliografia e Sitografia .................................................................................................................................. 43
3
Prefazione
“Ormai, la rivoluzione dei primi del Novecento, che aveva mutato le basi stesse della
scienza ottocentesca, si era affermata; e i suoi effetti si facevano sentire nei campi più diversi:
dalla chimica alla biologia, dalla matematica alla fisica nucleare. Semmai, alcune di esse
potevano avere conseguenze terribili. E i fisici europei, sfuggiti al nazifascismo, erano quanto mai
consapevoli del pericolo…” Emanuele Vinassa de Régny
La rivoluzione scientifica che agli inizi del ventesimo secolo, grazie soprattutto alla teoria dei quanti e alla
teoria della relatività, aveva sconvolto le basi del meccanismo ottocentesco, sino ad allora ritenute
solidissime. Nell’intervallo fra le due guerre mondiali tale nuova metodologia scientifica apre agli scienziati
strade fecondissime che porteranno ben presto a risultati molto importanti. I progressi più notevoli si ebbero
naturalmente nel campo della fisica, della scienza e della matematica, le tre principali materie che avevano
dato l’avvio a questa rivoluzione; ma anche altre scienze come la chimica ne ebbero giovamenti. In questo
periodo è interessante notare anche il notevole apporto scientifico degli scienziati, sebbene l’avvento in
Europa del fascismo e del nazifascismo con la conseguente fuga di cervelli verso l’America. Tale contributo,
principalmente da parte degli scienziati d’oltreoceano, risulterà determinante alla sviluppo della scienza.
Con questa breve relazione ho cercato di introdurre le problematiche affrontate già a partire da fine
Ottocento che porteranno in seguito all’istituzione del Progetto Manhattan e alle successive costruzioni degli
ordigni nucleari. Sono state affrontate alcune tra i più importanti argomenti scientifiche, tra i quali la scoperta
delle radiazioni, le teorie della modellistica atomica, aspetti della meccanica quantistica per arrivare alla
fissione nucleare, alla reazione a catena, alla corsa alla bomba atomica ed infine alle conseguenze degli sganci
degli ordigni nucleari. 4
1 La scoperta delle radiazioni
Per affacciarsi meglio alle problematiche tecnologiche che sono state affrontate nel progetto Manhattan per
la realizzazione dell’ordigno nucleare, è opportuno fare un punto sui riferimenti storici e sulle scoperte
scientifiche di base.
Negli ultimi decenni dell’Ottocento il mondo scientifico risulta dominato fondamentalmente da Inghilterra,
Germania e Francia, seguite a distanza da Russia, Stati Uniti, Italia, Svizzera, parte dei paesi scandinavi e anche
il Giappone. Il mondo di allora era tecnologicamente, industrialmente e gestionalmente molto lontano da
quello di oggi: infatti non esistono computer, le e-mail, la rete elettrica, le vie di comunicazioni sono limitate
alle lettere e le attività scientifiche di laboratorio sono strettamente vincolate alla potenza delle batterie
elettriche. Iniziano gli studi fisici sulla liquefazione dei gas, sulle onde elettromagnetiche, sull’ottica, sulla
termodinamica, sulla teoria cinetica dei gas e sulle prime idee costitutive dell’atomo.
Il concetto di atomo è ancora lontano: si parte con un’idea che risulta un’assunzione molto utile ad esempio
in chimica, per la comprensione intuitiva della combinazione degli elementi, ma molti la considerano
un’ipotesi non verificata sperimentalmente. A questo ci si arriva nel 1905 con il lavoro teorico sul moto
browniano di Albert Einstein e con le successive verifiche sperimentali del 1908 di Jean Baptiste Perrin che
convinse definitivamente il mondo scientifico sull’esistenza dell’atomo.
Diversi esperimenti portarono alla scoperta dell’indivisibilità dell’atomo (dal greco ἄτομος, cioè indivisibile)
e alla sua struttura interna.
1.1 I raggi catodici
Fra tali esperimenti rientra quello sui raggi catodici, studiati fin dal 1838. Utilizzando un linguaggio moderno
si possono definire come un fascio di elettroni ad alta velocità emesso dall’elettrodo negativo di un tubo a
vuoto (ossia un tubo di vetro con all’interno del gas molto rarefatto). Gli elettroni vengono estratti dal catodo,
l’elettrodo metallico negativo, e poi accelerati mediante un campo elettrico verso uno schermo di vetro
fluorescente. Tale schermo di vetro fluorescente, una volta colpito dalle particella si illumina. In seguito al
riscaldamento del catodo, per mezzo di corrente elettrica nel metallo, sono emessi elettroni per effetto
termoionico. Un tipico esempio di tubo a raggi catodici è il cinescopio dei vecchi televisori.
Da notare che all’epoca nessuno conosceva la natura di questi raggi ed il nome elettrone non era stato ancora
coniato; per questo occorre aspettare il 1891 e il 1895 rispettivamente quando il fisico irlandese George
Johnstone Stoney prima e Jean Baptiste Perrin dopo scop