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Leonardo Calabresi RELAZIONE DIAGRAMMI DI FASE 20/02/2013
RELAZIONE ESPERIENZA DI LABORATORIO
DIAGRAMMI DI FASE Pb-Sn DA CURVE DI RAFFREDDAMENTO
CORSO: Laboratorio di Chimica fisica 1 CCL: Chimica
DOCENTE: Prof. ssa Anita Scipioni ESPERIENZA: n°6
SCOPO DELL’ ESPERIENZA: Costruire il diagramma di fase binario Pb-Sn attraverso
l’acquisizione di temperature dalle curve di raffreddamento in aria di 12 leghe a composizione
diversa.
MATERIALI E STRUMENTAZIONE:
Forno a pozzo con termostato (450 °C);
Crogioli per leghe;
Supporto per crogioli;
Computer con interfaccia per acquisizione dati;
Termoresistenze;
Leghe Pb-Sn a diversa composizione.
PRINCIPIO DEL METODO:
Le leghe Pb-Sn sono sistemi costituiti da due componenti, questo fa si che per rappresentare un
diagramma di fase di tali leghe occorrono quattro variabili: T,P, xa, xb; questo richiederebbe un
diagramma estremamente complesso da elaborare.
Dato che le composizioni xa e xb sono complementari tra loro (xa +xb =1) è possibile rappresentare
sul grafico solo una delle composizioni; questo ci permette di elaborare un grafico in tre dimensioni,
più accessibile a fini pratici. 1
Leonardo Calabresi RELAZIONE DIAGRAMMI DI FASE 20/02/2013
Nel diagramma sovrastante è possibile determinare sei campi di esistenza dove coesistono fasi
differenti:
Fase liquida L: piombo e stagno sono liquidi e completamente miscibili tra loro.
Soluzione solida α: è una soluzione solida di Sn in piombo
Soluzione solida β: è una soluzione solida di Pb in stagno
Coesistenza fase α con fase liquida (L)
Coesistenza fase β con fase liquida (L)
Coesistenza fase α con fase β.
Come si può vedere dal diagramma precedente, durante il raffreddamento di un’ ipotetica lega al
22% in peso di stagno,inizialmente in fase liquida, è possibile osservare dei fenomeni che si
discostano da quelli di sostanze pure. Infatti se osserviamo lungo la linea che indica tale
composizione si incontra l’inizio della solidificazione del Pb nella zona che separa il liquido (L) e la
fase (α+L); ciò comporta un arricchimento in stagno della fase liquida e un arricchimento in piombo
della fase solida che proseguono al diminuire della temperatura fino a raggiungere la riga della
temperatura del punto eutettico (183 °C) che indica la minima temperatura alla quale possono
coesistere le fasi solide (α e β) in presenza di liquido. Quando una soluzione si trova sul punto
eutettico essa si comporta come una sostanza pura in quanto, da questo punto in poi, la
composizione rimane costante e quindi solidifica a temperatura costante.
Naturalmente il punto eutettico viene raggiunto anche da leghe che hanno composizioni in Sn
superiori di quelle eutettiche (61.9% w Sn), solo che in questo caso durante il raffreddamento il
liquido si arricchisce in Pb e la parte solida in Sn.
Una lega avente una composizione che cada esattamente entro il punto eutettico si comporta come
una sostanza pura.
Durante il raffreddamento di una sostanza fusa prettamente pura, come è noto, all’inizio della
solidificazione del componente, la temperatura rimane costante finché la solidificazione non è
avvenuta del tutto; questo non è più vero (tranne che nel punto eutettico) se trattiamo invece che
delle sostanze pure delle soluzioni (leghe ad esempio). Infatti in questi casi le curve di
raffreddamento non hanno più un andamento costante durante la solidificazione di uno dei
componenti; questo perche durante la cristallizzazione la temperatura risente del cambio di
composizione (arricchimento) che prosegue al decrescere della temperatura fino al punto eutettico.
ELABORAZIONE DATI:
Come è evidente dalla trattazione teorica sopra effettuata, per costruire un diagramma di fase di
questo tipo occorre esaminare le curve di raffreddamento di leghe di diversa composizione, per
determinare a quali temperature avvengono le transizioni di fase.
Si hanno a disposizione 12 leghe Pb-Sn a composizione diversa disposti in crogioli pronti per la
fusione e il raffreddamento all’aria; sei di queste leghe hanno una percentuale in stagno minore del
punto eutettico e sei maggiore.
Si utilizzano le curve di raffreddamento invece che quelle di riscaldamento (o fusione) perche il
processo risulta più lento ed equilibrato mettendo in evidenza meglio le varie transizioni.
I grafici in basso mostrano l’andamento della temperatura durante tutta l’esperienza; sono stati
riportati a titolo dimostrativo soltanto gli andamenti di 2 leghe: una con composizione in stagno
minore dell’eutettico e una maggiore (composizione punto eutettico: 61.9% w Sn).
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Leonardo Calabresi RELAZIONE DIAGRAMMI DI FASE 20/02/2013
Per evidenziare al meglio i cambi di pendenza delle curve durante il raffreddamento è preferibile
effettuare la derivata di tali diagrammi e riportarla sul grafico stesso. (linee rosse dei grafici
successivi). Tracciando delle linee passanti per i punti medi dei picchi delle derivate è possibile
ottenere le temperature delle transizioni di fase che ci interessano:
In tabella sono state riportate le varie temperature rilevate attraverso l’utilizzo dei grafici, come
visto precedentemente, per tutte e 12 le composizioni:
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