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Relazione determinazione spettrofotometrica del ferro, Chimica analitica II Pag. 1
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Leonardo Calabresi Relazioni chimica analitica 2 26/01/2014

Determinazione spettrofotometrica del ferro(II)

SCOPO DELL’ESPERIENZA: Determinare la concentrazione del ferro(II) in un campione d’acqua,

tramite estrapolazione dalla retta di calibrazione costruita per mezzo dei valori rilevati per via

spettrofotometrica.

MATERIALE UTILIZZATO:

Soluzione standard di Fe(II) preparata con Fe(NH ) (SO ) . 6H O (concentrazione di Fe: 10 ppm)

4 2 4 2 2

Soluzione di idrossilammina cloridrato al 10%

Soluzione di 1.10-fenantrolina allo 0.5%

Acetato di sodio 0.1 M

Acido acetico 0.1 M

Acqua distillata

Spettrofotometro

Fotometro

Matracci da 100 ml

PROCEDIMENTO:

Il metodo di determinazione del Fe sfrutta la formazione del complesso del Fe stesso con tre

molecole di o-fenantrolina in soluzione a pH acido secondo la reazione:

2+ ¿ ¿

[ ]

2+¿+3phen ↔ Fe phen

( )

3

¿

Fe

Il tampone acido è assicurato da acido acetico e acetato di sodio.

Questo complesso, di colorazione rosso-arancio, risulta essere stabile.

Si preparano i matracci versando, in ognuno, 1 ml della soluzione di idrossilammina cloridrato (in

leggero eccesso per ridurre tutto il Fe(III) a Fe(II) in soluzione), 10 ml di soluzione tampone (pH

3.5) e 2 ml di soluzione di 1.10-fenantrolina. Si versano poi nei primi tre matracci rispettivamente 2

ml, 5 ml e 10 ml di soluzione madre di Fe(II), mentre in un altro matraccio non viene aggiunto ferro

e verrà preso poi come bianco durante le successive misurazioni. Si portano a volume tutte le

soluzioni con acqua distillata e si lasciano riposare in modo che raggiungano l’equilibrio.

A questo punto si procede con la ricerca della lunghezza d’onda del massimo di assorbimento del

ferro(II) tramite scansione spettrofotometrica (da 400nm a 600nm). Per eseguire questa operazione

è necessario inserire nello spettrofotometro le cuvette contenenti una il bianco e l’altra, una per

volta, le soluzioni standard contenenti il ferro.

Una volta trovato il massimo di assorbimento, si procede alla misura delle assorbanze impostando il

fotometro alla lunghezza d’onda massima appena trovata. Prima di ogni misura, con la soluzione di

bianco, è essenziale azzerare lo strumento.

Tramite questi dati poi sarà possibile costruire la retta di taratura assorbanza vs concentrazione.

Infine si prelevano 10 ml di campione incognito e si procede alla lettura dell’assorbanza seguendo

lo stesso metodo usato per le soluzioni standard. 1

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A.A. 2014-2015
3 pagine
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SSD Scienze chimiche CHIM/01 Chimica analitica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher New_Vegas92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica analitica II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Girelli Anna Maria.