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PADRI, FIGLI, NIPOTI (VISCONTI E SEGUACI)
Luchino Visconti
Poetica: nei suoi film l’immagine dispiega i propri poteri sinestetici e la propria capacità di
arricchire i poteri della parola. Visconti insegue un ideale di rigore formale. Ha come punti di
riferimento cinematografici Renoir. Ophuls, Sternberg, Ducicier. Ha una cultura impregnata di
forme e segni che confluiscono da tutte le arti. Manifesta un atteggiamento sprezzante nei
confronti degli autori degli anni 60.
Storia: dopo Rocco e i suoi fratelli Visconti inizia un ciclo di ricongiungimento con il romanzo
ottocentesco e con il mondo di appartenenza.
Opere principali:
- rocco e i suoi fratelli (1960): ultimo film a contatto con il monto popolare, e con cui mostra il
fenomeno dell’emigrazione interna da Sud al Nord
- Il lavoro (1962): parodizza Antonioni e l’alienazione
- Il gattopardo (1963): prova di potenza spettacolare, stile e capacità narrativa più
rappresentative della storia del cinema italiano. È un film monumento , la manifestazione
più alta della cultura viscontiana e della sua visione del mondo, un’opera a cui il cinema
continuirà ad ispirarsi per decenni.
- Senso (1954)
Franco Zeffirelli
Poetica: porta sullo schermo i classici del teatro shakespeariano, melodrammi o trascrizioni di
opere letterarie. Sembra non essere mai toccato dalle trasformazioni in atto
Storia: sviluppa una doppia carriera di regista lirico e cinematografo di successo.
Opere principali:
- Un thé con Mussolini (1999): film più riuscito dove ricostruisce un momento della propria
vita nella Firenze degli anni 30.
- Callas Forever (2002): film autobiografico che racconta l’ultimo anno di vita di Maria Callas.
Mauro Bolognini
Poetica: capacità di raccontare la storia dell’Italia unita attraverso eroi di diversa estrazione sociale
e trascrivendo opere letterarie. Nei confronti dei testi letterari ha sempre assunto un atteggiamento
umile, distaccato e spesso di servizio. Ha sempre focalizzato il suo sguardo sulle classi emergenti
che lottavano per uscire dall’anonimato in cui la storia li aveva oppressi per secoli, soprattutto ha
un fascino per le donne che iniziavano la loro ascesa sociale. È il regista che in modo più
sistematico e coerente ha cercato di raccontare i vari sistemi e la storia dell’Italia dopo
l’unificazione.
Storia: raggiunge il punto più alto della sua carriera negli anni 60, realizzando un gruppo di film
con grande qualità e varietà della soluzioni figurative. Lavora con il meglio delle forze creative e
professionali operanti in quegli anni
Opere principali:
- Il bell’Antonio (1960)
- La viaccia (1960)
- Senilità (1961)
- Agostino (1962)
- Metello (1969)
- Libera, amore mio! (1975)
Vittorio De Sica
Poetica: pone la macchina da presa al servizio dell’azione de gli attori, senza mai far sentire la
propria presenza. Non modifica il suo stile per adattarsi ai nuovi modelli narrativi. È spesso in
coppia con Zavattini.
Storia: forma il gruppo dei padri della commedia ancora nel pieno delle forze e ben integrati nella
fucina creativa. Lascia molti eredi.
Opere principali:
- Rose scarlatte (1940): esordio alla regia.
- Un garibaldino al convento
- Maddalena.. zero in condotta
- Teresa venerdì (1941)
- I bambini ci guardano
- Ladri di biciclette (1948): rende avventurosa e drammatica una storia all’apparenza
insignificante.
- Miracolo a milano (1951)
- Umberto D (1952)
- Scuscià (1946): ebbe un successo internazionale.
- La ciociara (1960)
- Il giudizio universale (1961)
- La riffa (1962)
- Ieri, oggi, domani (1963)
- Matrimonio all’italiana (1964)
Giuseppe De Santis
Poetica: crede nel cinama con fonte d’ispirazione, come linguaggio autonomo e come mezzo di
comprensione e trasformazione della realtà.
Storia: è un autore vittima della censura della politica e del mercato
Opere principali:
- Caccia tragica (1947): visioni d’insieme, racconto corale, movimenti ariosi e narrazione
epicizzante.
- Riso amaro (1949): ibridazione di codici del fotoromanzo e cultura popolare. Grande
attenzione al linguaggio del copro e al rapporto con il paesaggio.
- Roma ore 11 (1952): da questo film inizia l’ostracismo dei critici che lo accusano di
eccessiva ideologia.
- Italiani brava gente (1964)
Pasquale Squitteri
Poetica: è un regista d’azione, capace di disegnare l’ambiente della delinquenza organizzata del
Sud. Racconta un mondo che conosce e in cui si manifestano forme di degenerazione del tessuto
sociale e politico.
Opere principali:
- Io e Dio (1972): opera di esordio, film di forte denuncia civile
- Camorra (1972)
Renato Castellani
Poetica:
Storia: la sua carriera raggiunge un punto morto, ma negli anni 60 riprende quota grazie al
passaggio alla televisione e alla realizzazione di due memorabili biografie
Opere principali:
- Vira di Leonardo (1971)
- Giuseppe Verdi (1982)
Roberto Rossellini
Poetica: gusto per la sperimentazione che lo porta a rimettersi di continui in gioco. Passa dalla
zona grigia del fascismo all’antifascismo. Una fase della sua produzione è segnata dall’influenza di
Ingrid Bergmanm (solitudine individuale, vuoto esistenziale, silenzio di Dio).
Storia: abbandona poco a poco le storie per il cinema per esplorare le possibilità di costruire modi
nuovi di rappresentazione della storia, nuove misure e forme di racconto per immagini (con la
televisione).
Opere principali:
- La nave bianca (1942, un pilota ritorna (1942, l’uomo della croce (1943): 3 film di
propaganda, celebrazione della marina militare, aviazione e fanteria.
- Roma città aperta (1945)
- Paisa (1946)
- Germania anno zero (1947)
- Il cammino della speranza
- L’amore (1948)
- Francesco giullario di Dio
- La terra trema
- La paura
- Era notte a Roma (1961)
- Viva l’Italia (1961)
- La prise de pouvoir pr Loius XIV (1966)
- Gli atti degli apostoli (1969)
- Socrate (1970)
- Pascal (1971)
- CArtesius (1974)
- Anno Uno (1974)
Ermanno Olmi
Poetica: usa una maggiore affettività di Rossellini ed è capace di avvicinarsi ai personaggi ed
esplorarne e coglierne la storia decifrandone i segni dal volto. Il suo sguardo sa capire e
comunicare con forza i rapporti tra individuo e ambiente.
Storia: prima di esordire con regista ha alle spalle un decennio di attività documentaristica. È un
autodidatta che ha appreso da Rossellini la lezione dello sguardo sul mondo.
Opere principali:
- Il tempo si è fermato (1960): opera di esordio
- Il posto (1961)
- I fidanzati (1963): questi due film guardano agli effetti della trasformazione dell’Italia dopo il
boom economico
- E venne un uomo (1975): biografia di Giovanni XXIII
- I recuperanti (1974)
- L’albero degli zoccoli (1978): opera in cui memoria autobiografica e collettiva
contribuiscono alla realizzazione di un monumento alla civiltà contadina del cinema del
dopoguerra. Questo film diventa una dei maggiori successi internazionali del cinema
italiano di tutti i tempi, ma è anche oggetto di violente stroncature dalla critica di sinistra che
non accetta la morale sottomessa e passiva del proprio destino che emerge dal racconto.
Vittorio De Seta
Storia: è stato documentarista negli anni 50. È un racconto visivo, opera molto importante del
documentarismo cinematografico.
Opere principali:
- Banditi a Orgosolo (1961): opera di esordio
- Uomo a metà (1966)
- L’invitata (1970)
- Diario di un maestro (1972)
Fratelli Taviani (Paolo e Vittorio)
Poetica: nel loro cinema si ritrova cultura letteraria e modelli cinematografici basati sullo
straniamento brechtiano. I loro film mostrano la tensione stilistica e la fede nell’utopia , nel sogno di
un cambiamento e nell’avvento di nuove età di maggior eguaglianza sociale. Il loro cinema
raccoglie suggestioni cinematografiche e culturali da ogni parte.
Storia: i loro capolavori sono degli anni 80, questi film assumono un carattere più narrativo e un
andamento più epicizzante.
Opere principali:
- Un uomo da bruciare (1962): opera di esordio, ricostruzione della biografia del sindacalista
Salvatore Carnevale
- I sovversivi (1967)
- Sotto il segno dello scorpione(1969): ha un andamento polifonico, rende la massa
protagonista e mostra la difficoltà della parola nel cambiare la realtà.
- San Michele aveva un gallo (1971)
- Allonsanfàn (1974)
- Padre padrone (1977)
- La notte di San Lorenzo (1982)
- Kaos (1984)
- Good Morning Babilonia (1986)
- Fiorile (1992)
- La affinità elettive (1996)
- Tu ridi (1998)
- Anna Karentina (2000)
Valentino Orsini
Poetica: non è un regista rosselliniano, crede ancora che il cinema possa contribuire a modificare
la realtà.
Opere principali:
- I dannati della terra
- Corbari (1970)
- Uomini e no (1979)
- Figlio mio, infinitamente caro… (1984)
Giuliano Montaldo
Poetica: è un grande narratore che può passare con facilità dalla piccola alla grande storia.
Opere principali:
- Tiro al piccione (1970): opera memorabile per tensione morale e qualità dell’esito
drammaturgico.
- Gli occhiali d’oro (anni 80)
- Tempo di uccidere (anni 80)
Giuseppe Ferrara
Opere principali:
- Il sasso in bocca (1970): opera di esordio, prima di una serie di opere in cui raccoglie
documenti su eventi e figure che hanno segnato la storia nazionale.
- Faccia di spia (1975)
- Panaguilis Zei (1979)
- Cento giorni a Pelermo (1983)
- Il caso Moro (1986)
- Giovanni Falcone (1993)
- Segreto di stato (1994)
- Il caso Calvi (2001)
Lilliana Cavani
Poetica: le interessano le figure storiche per l’attualità del loro insegnamento, che offrono modelli
non violenti di contestazione degli ordini esistenti. Affronterà anche opere dove è la folla la
protagonista.
Storia: realizza importanti documentari e poi esordisce nel lungometraggio con Francesco
d’Assisi.
Opere principali:
- Il portiere di notte: film che è più influenzato dalla lezione viscontiana, storia di violenza
sadomasochistica.
- Pelle (1981)
- Interno Berlinese (1985)
Lina Wertmuller
Poetica: grande capacità di dominare gli stili e di passare dalla commedia al dramma sempre con
energia e carica passionale.
Opere principali:
- I basilischi (1963)
- Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972)
- Film d’amore e d’anarchia (1973)
- Travolti da un insolito destino in un azzurro mare d’agosto (1974)
- Pasqualino Settebellezze (1