vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
IL TEATRO SACRO.
Il Teatro Sacro è la semplificazione del teatro-dell'Invisibile-Reso-Visibile. Il palcoscenico è il
luogo dove può apparire l'invisibile,sapendo che gran parte della vita sfugge ai nostri sensi. Con la
musica si conosce l'astratto attraverso il concreto:persone ordinarie con degli strumenti danno vita
alla musica.
Nel teatro la questione dell'idealismo è ancora aperta. Gli spettatori di teatro possono affermare di
aver visto l'invisibile in un'esperienza teatrale che trascende la loro abituale percezione. Il teatro
ricorda che la vita quotidiana non è solo tristezza. Durante la guerra il teatro romantico era pieno di
colori,musica e movimento;era un momento di evasione. Alla fine della guerra,il teatro cercò di
ritrovare questi valori.
Il teatro di fine anni '40 fu ricco di personalità che diedero vita ad un teatro leggero,misterioso e
sorprendente che cercava di ritrovare ciò che era stato perso.
Alla fine della guerra il teatro di Amburgo aveva solo il palcoscenico agibile ma questo non fermò
la rappresentazione de Il Barbiere di Siviglia. In Germania,come poco prima a Londra,il teatro
rispondeva alla fame dell'invisibile,al bisogno di qualcosa che protegga della realtà.
Si pensa che il teatro di valori e capacità sia stata distrutto o rifiutato.
I piaceri dell'opera e del balletto era riduzione dell'arte sacra che,con l'andare dei secoli,è diventata
il pretesto per la mondanità. Craig si è sempre schierato contro il teatro d'illusione ma nulla lo
emozionava di più dei fondali dipinti e posticci. Però è arrivato il momento in cui il sipario non
nascondeva più nessuna sorpresa.
Il teatro del dubbio,del disagio,del turbamento lancia segnali allarmanti che lo rendono più
autentico di quello animato da nobili intenti. I rituali che animavano il teatro sono andati perduti e la
forma esterna può acquisire autorità solo le supportata da una cerimonia.
Serve mettere in scena rituali autentici ma se l'evento teatrale deve nutrire le vite,servono forme
autentiche.
L'attore ricerca queste forme in una tradizione scomparsa,seguito dalla critica e dal pubblico. In
generale si è perso il senso delle cerimonia. Il pubblico sente che ha bisogno di rituali e se la prende
con gli artisti perché non trovano questi rituali al suo posto. L'artista tenta di trovarne di nuovi ma
ha come fonte la propria immaginazione e può solamente imitare le forme esteriori abbellendole.
Questo porta raramente ad un risultato convincente.
Brook partecipò ad un pranzo per i 400 anni dalla nascita di Shakespeare:sono state riunite una serie
di persone,gli è stato offerto un pranzo,è stato fatto un discorso ufficiale e si è brindato a
Shakespeare. Solo per un attimo il silenzio profondo ha sottolineato che i partecipanti capivano
perché erano lì. Se si avesse una maggiore concezione del rito,lo si celebrerebbe in modo
intenzionale e non casuale.
Anche a teatro l'esperienza può culminare o con un applausi o con il silenzio. Il silenzio però è stato
dimenticato e si cerca di romperlo in ogni modo.
Si è in grado di gestire un rituale solo se è al nostro livello:Tito Andronico piacque perché divenne
un rituale di sangue. Da qui si apre la controversia londinese sui drammi grevi. Il teatro
contemporaneo è avvolto nell'infelicità,mentre quello di Shakespeare o quello classico include sia
una parte negativa che una positiva. Ma le proposte non cercano un teatro sacro m un teatro insipido
nascosto sotto degli abbellimenti. Bisognerebbe vedere quanto ci si è allontanati dal teatro sacro per
capire che l'impegno di qualche persona non basta a far ritornare il teatro di qualità.
In teatro ci si allontana dal sacro perché non si esattamente cosa sia,ma ciò che si definisce tale ha
deluso. Il termine poesia ha perso di significato e lo si confonde con la musicalità delle parole e si
pensa che un dramma un versi sia a metà a strada tra la prosa e la poesia.
Accusare il teatro borghese di aver distrutto l'arte sacra non aiuta:non serve rifiutare i valori
borghesi se questo significa rifiutare i bisogni di tutti gli uomini. È ancora sentito il bisogno di
stabilire,attraverso teatro,un contatto autentico con la sacralità invisibile.
La parola di oggi per il drammaturgo non ha lo stesso valore di un tempo. Gli autori contemporanei
sembrano incapaci di unire idee e immagini. Brecht è uno dei migliori autori ma il suo messaggio è
imprescindibile dalle immagini messe in scena.
Contro il teatro sterile francese prebellico si schierò Artaud che teorizzò un altro tipo di teatro,un
Teatro Sacro che agisse come un'epidemia. Anche Brook fondò un teatro in omaggio ad Artaud:il
Teatro della Crudeltà. Il nome servì a mascherare gli esperimenti che parzialmente derivano da
Artaud. Si chiedeva ad un attore di immaginare un situazione drammatica e tentare di comunicarla,
senza nessun movimento,agli altri. Era impossibile ma questo era lo scopo dell'esercizio.
Successivamente si mettevano due attori a due angolo della stanza,uno rivolto contro la parete,
l'altro che guarda la sua schiena. Il primo deve farsi obbedire dal secondo usando solamente dei
suoni. Seguirono esperimenti sulla comunicazione:bisognava esprimersi avvalendosi di un solo
strumento. Altro esercizio era quello di battersi a coppie con l'unico movimento consentito quello
del busto. L'obiettivo degli esercizi era aumentare la resistenza limitando la possibilità di scelta alla
ricerca di un'espressione autentica. L'attore può comunicare contenuti invisibili grazie alla
concentrazione,alla volontà e a tutta la propria emotività. Il momento più interessante è stato quello
in cui si è chiesto di imitare un bambino:soltanto un attore è stato capace di restituire appieno e
senza cliché quanto gli è stato chiesto. Egli aveva rappresentato correttamente un'idea invisibile.
L'attore rappresenta un'idea perché mosso dal bisogno profondo per sé e chi guarda. Il lavoro
dell'attore non è finalizzato al pubblico ma questo è necessario;lo spettatore è dimentica ma va
tenuto presente. Venne sviluppato anche il lavoro sui linguaggi non verbali.
Gli attori non sono improvvisatori che si abbandonano ad impulsi personali ma ricercano e
selezionano tra diverse forme per far percepire nel modo corretto gesti o parole. Brook sperimentò
anche le maschere tradizionali che abbandonò perché superate. Gli esperimenti sul silenzio vennero
messi in relazione con la durata del tempo:quanto un pubblico prestava attenzione di fronte ad un
attore in silenzio? Si sperimentò anche come far passare un significato in un tempo inferiore rispetto
allo svolgimento logico degli eventi. Tutta questa sperimentazione aveva uno scopo:può la presenza
di un attore rendere visibile l'invisibile?
Da qui Brook e la sua compagnia iniziarono a studiare gli esperimenti biomeccanici di Mejerchol'd:
si rifiuta l'apparenza per eliminare la separazione tra l'uomo pubblico e quello privato.
Per secoli la platea ha accettato un linguaggio non realistico convenzionale. L'autore naturalistico fa
di tutto perché un dialogo appaia naturale ma anche lui mostra solo ciò che vuole che sia visto. Un
autore del Teatro dell'Assurdo usa un altro vocabolario perché usa il linguaggio in modo illogico. Il
Teatro dell'Assurdo non era fine a se stesso ma cercava così di colmare la mancanza di verità negli
scambi quotidiani. Se nel Teatro dell'Assurdo ci sono lavoro individuali degni,come scuola è fine a
se stessa. Avendo una sostanza innovativa,il suo raggio d'azione è limitato e di breve durata. Inoltre
è caduto nella banali,nella stravaganza esagerata pari alla grettezza del dramma psicologico. Artaud
voleva un Teatro Sacro,un teatro come luogo sacro servito da devoti attori e registi che lasciassero
affiorare le immagini sceniche,tanto più violente tanto più avrebbero scatenato esplosioni nell'uomo
che non sarebbe più tornato al teatro aneddotico e di chiacchiera. Il teatro doveva contenere ciò che
è della guerra e del crimine.
L'atteggiamento di Artaud pone il quesito sulla passività dello spettatore. Artaud sosteneva che solo
il teatro può liberare degli stereotipi del quotidiano perché offre una realtà più vasta. Ci si chiede
quando questa realtà sia valide e quale valore abbia questa esperienza. Serve questo per tornare in
contatto con la creatività repressa? Perché bisogna negare l'intelligenza se questo significa negare la
mente? Artaud non realizzò il suo teatro dato che parlava di un modo di vivere completo,dove attore
e spettatore erano legati e condividevano gli stessi disperati bisogni.
Chi mette in pratica Artaud,lo tradisce e usa solo una parte del suo pensiero. Inoltre è più facile
applicare le regole ad un gruppo di attore che ad un pubblico di sconosciuti.
Nel nome Teatro della Crudeltà è implicito un teatro violento che miri a degli shock violenti che
però perdono facilmente di efficacia. Cosa succede dopo un shock? Bisogna dare uno scopo ad essi
perché sennò lo spettatore si ritroverà allo stato precedente. Da parte dell'attore,lo sguardo al
pubblico darà l'impulso ad assalirlo:così nasce l'happening.
L'happening è una potente invenzione che ha spazzato via moltissime forme morte. L'happening
può avere luogo ovunque,in qualsiasi momento e durare quanto si vuole. L'happening può essere di
varie forme e trasposta una grandissima energia. L'happening si basa sul principio che mettendo lo
spettatore in una nuova prospettiva,si risvegli dalla vita circostante. Nell'happening confluiscono lo
Zen e l'arte pop che esprimono il carattere USA del XX secolo. Il rischio che dell'happening è che
se viene fatto male,è la cosa più triste del mondo. L'happening è il frutto dell'ingegno del suo
creatore o di un gruppo che ne riflette il livello. Spesso l'happening rimane imprigionato in forme
ripetitive e simboliche che lo portano ad essere un'alternanza di lievi shock e cali di tensione che
portano il pubblico a diventare una Platea Mortale.
L'happening è una forma molto difficile:quando si è offerto uno shock al pubblico,questo cambia
atteggiamento ed è importante sfruttarlo. Ma cosa si cerca con un happening? Esso solleva delle
questioni:la contrapposizione tra forma e non-forma che si lega al principi zen che l'esistenza è
l'esistenza. Se tutte le religioni affermano che