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GIUSTIFICAZIONE DI LEONE III (STANZA DELL'INCENDIO DI BORGO)
Pittore: Raffaello
Data: 1517
Le linee in prospettiva sono date dai corpi. C'è prospettiva centrale al centro.
VISIONE DELLA CROCE (SALA DI COSTANTINO)
Pittore: Giulio Romano e Giovan Francesco Penni
Data: 1520-24
Luogo: Città del Vaticano, Roma
La sala, commissionata nel 1517, venne affidata a Raffaello che ebbe modo di predisporre solo i cartoni prima di morire precocemente nel 1520.
La sala venne affidata e dipinta dai suoi allievi Giovan Francesco Penni e Giulio Romano.
Questa sala è la più grande dell'appartamento del Papa.
Questa sala è dedicata a Costantino il grande, il primo imperatore che convertendosi al cristianesimo segna l'inizio della cristianizzazione ufficiale dell'impero romano.
Costantino il grande è rappresentato sul podio mentre benedice. Gli uomini attorno accorrono per sentire il discorso di Costantino. Mentre Costantino sta per parlare ai suoi guerrieri.
Esce in cielo la croce che gli dice <sotto questo segno vincerai>. In primo piano c'è un nano che si mette l'elmo di Scipione (gesto provocatorio di Giulio Romano).
LA BATTAGLIA DI PONTE MILVO (SALA DI COSTANTINO)
Pittore: Giulio Romano e Giovan Francesco Penni
Data: 1520-24
La stanza è iniziata da Raffaello ma continuata da Giulio Romano e Giovan Francesco Penni.
Rappresenta la battaglia che viene vinta da Costantino.
Le truppe di Costantino avanzano e schiacciano Massenzio contro la sponda del Tevere a Ponte Milvio. Il ponte è troppo stretto quindi l'esercito finisce in acqua.
Gli angeli guidano Costantino alla vittoria.
BATTESIMO DI COSTANTINO (SALA DI COSTANTINO)
Pittori: Giulio Romano e Giovan Francesco Penni
Data: 1520-24
La stanza è iniziata da Raffaello ma continuata da Giulio Romano e Giovan Francesco Penni.
L'affresco rappresenta il battesimo di Costantino.
Costantino viene raffigurato vivo e vegeto (la realtà però
Costantino viene battezzato sul punto di morte).Negli allievi di Raffaello torna la volontà di dipingere in prospettiva questa architettura anticareinterpretata.L'architettura è un battistero ottagonale con colonne pregiate di ordine ionico con la vasca di immersione. DONAZIONE DI ROMA (SALA DI COSTANTINO) Pittore: Giulio Romano e Giovan Francesco Penni Data: 1520-24 La donazione viene fatta all'interno del San Pietro costantiniano. Si vede la navata di San Pietro come era prima della demolizione con grandi colonne e trabeazione nella navata maggiore. In fondo si vedono le colonne salomoniche che stanno sulla transenna prima del presbiterio con abside e catino mosaicato. La sala di Costantino è un ringraziamento reciproco tra il Papa e Costantino in quanto la prima cattedrale di Roma è San Pietro in Laterano su terreni donati da Costantino alla Chiesa di Roma. LE SCUDERIE DELLA FARNESINA Architetto: Raffaello Data: 1511-12 Raffaello, oltre che pittore, èarchitetto.Raffaello si serve dei suoi numerosi allievianche nell'architettura.Una delle sue prime opere, contemporanea allestanze vaticane, è la scuderia della Farnesina.La Farnesina è una villa realizzata da Baldassarre Peruzzi a Roma per Agostino Chigi (banchiere diGiulio II).Le scuderie sono configurate a più piani con lesene sovrapposte. Il piano terreno era destinato allescuderie mentre il piano superiore era destinato alla foresteria.L'edificio è scandito da una sequenza di paraste binate sovrapposte (doriche e corinzie).Scuderie erano ornate e decorate con dipinti.Scuderie scuderie oggi sono in gran parte demolite.
GALATEAPittore: Raffaello + la sua equipeData: 1511-12GalateaLa è un dipinto che si trova nella loggia tamponata della VillaFarnesina.
CAPPELLA DI AGOSTINO CHIGI IN S. MARIA DEL POPOLOArchitetto: RaffaelloData: 1511-12Raffaello progetta la cappella sepolcrale per Agostino Chigi.In Santa Maria del Popolo Bramante aveva
Ho lavorato alla porzione del presbiterio e del coro. C'è un grande arcone che porta all'interno della cappella. La cappella è un impianto centrale ed è coperto da una cupola semisferica. Poggiando la cupola su 4 piloni può ridurre lo spessore del muro della cappella quattrocentesca ed ampliarla a 7 metri. La cappella è inquadrata da un arcone di marmo che enfatizza l'effetto monumentale in uno spazio ridottissimo. Quest'opera ha dei riferimenti al San Pietro Vaticano.
Interno: pilastri fatti da lesene e nicchie fregiate con sculture, i pilastri reggono i grandi arconi, gli arconi reggono i pennacchi ci cui poggia l'imposta della cupola e il tamburo. Se in questa cappella si eliminano i tamponamenti murari tra gli arconi e si inseriscono le braccia della greca greca si ottiene l'impianto del San Pietro di Bramante. Sulle braccia trasversali anziché la croce greca si hanno i due sepolcri di Agostino e di suo fratello conformati.
in forma di piramide. La piramide è una vocazione al mondo egizio, assumendo la vocazione di tomba monumentale. Raffaello in quest'opera usa l'architettura, la pittura, la scultura, tarsiemarmoree e mosaico nella cupola. Anche il mosaico della cupola è un riferimento al mondo antico. Sulla parte sommitale della cupola c'è Dio padre che accoglie l'anima dei Chigi. La ricchezza e la spazialità della cupola sono enfatizzati dalla luce che penetra da ben 8 finestre nel tamburo. Può essere considerata la prima opera d'arte totale del Rinascimento nella quale il medesimo artista si cimenta con diverse tecniche contemporaneamente.
SANT'ELIGIO DEGLI OREFICI
Architetto: Raffaello
Data: dal 1514
Luogo: Roma
La chiesa di Sant'Eligio degli Orefici viene commissionata a Raffaello dagli Orefici di Roma. Gli orefici sono la categoria professionale di oreficeria che voleva una chiesetta per loro nel centro storico di Roma. È una costruzione a
croce greca con due braccia molto corte. La cupola è estradossata, poggia sul tamburo. Il modello che ispira Raffaello per il progetto di questa chiesa è Santa Maria delle carceri, la chiesa di a Prato realizzata da San Giuliano da Sangallo per il quale prende ispirazione dal Sebastiano a Mantova.
Interno: È molto spoglio ma si mettono in evidenza le membrature architettoniche. Le finestre danno luce all'interno.
PALAZZO DI JACOPO DA BRESCIA
Architetto: Raffaello
Data: dal 1515
Luogo: Roma
Jacopo da Brescia era il medico del Papa Leone X. Fa costruire il proprio palazzo in prossimità di San Pietro in Vaticano, sulla perduta via Alessandrina.
Sorge su un lotto irregolare ma Raffaello riesce comunque a rendere monumentale l'edificio.
Il palazzo ha una pianta triangolare, la regolarità viene cercata da Raffaello per le stanze sul fronte strada, le irregolarità vengono lasciate alla parte dei servizi.
C'è un riferimento al palazzo Caprini con le botteghe.
al piano terra con bugne e piattabande con sopra il piano nobile.
Al piano nobile non ci sono lesene singole ma ci sono lesene composte come se fossero pilastricruciformi addossati alla parete per aumentarne la plasticità.
Il piano nobile le finestre hanno dei frontoni alternati (frontone triangolare e frontone curvo).
Nel piano di servizio (ultimo piano) l'ordine diventa più astratto.
Le finestre marcano in modo meno monumentale il piano attico (ultimo piano).
Se si guarda all'esterno la scansione delle campate del piano nobile date dalle lesene, si vede che la prima stanza in testata è quella più grande mentre quella più piccola è l'ultima stanza. Questo è un effetto prospettico voluto da Raffaello per rendere il palazzo più monumentale alla vista di chi arrivava da San Pietro.
Visto da Piazza San Pietro il Palazzo sembrava più lungo perché la trabeazione mostrava 6 triglifi nella prima campata e 4 triglifi
piano terreno • finestre frontonate • paraste tuscaniche • stemma marmoreo di Papa Leone X Il palazzo Alberini Ciccia è situato a Roma ed è stato progettato dall'architetto Raffaello nel 1512. Le quattro campate del palazzo presentano un restringimento delle metope e sono realizzate utilizzando mattoni e peperino stuccati per simulare il pregiato travertino. Come le Scuderie della Farnesina, anche il piano terreno del palazzo è voltato, mentre il piano nobile è soffittato con palchi lignei. Le botteghe al piano terreno, con il loro mezzanino, sono incastonate in un basamento con bugne a corsi schiacciati che sembrano formare un cuscino. Il piano nobile è caratterizzato da finestre frontonate e fasci di paraste tuscaniche, che conferiscono un rilievo architettonico all'edificio. Il piano attico presenta quadrature. La testata del palazzo era adornata dallo stemma marmoreo di Papa Leone X e era realizzata con una travata ritmica, al centro della quale si trovava lo stemma pontificio. Oggi l'edificio ha perso il suo isolamento, essendo stato inglobato nella via Sistina.piano terra• Botteghe con mezzanino• Piano nobile con lesene• Piano attico con riquadrature
Le finestre al piano nobile vengono trabeate con un’ulteriore corniciatura esterna e sopraluce per mutare la composizione rispetto alle precedenti.
Piano attico ha delle cornici più astratte con aggetti agli angoli delle finestre. angolo acuto
Il palazzo esibisce un molto spiccato che assume il profilo di un massiccio pilastro marcato dalla sequenza delle aperture ed al grande cornicione aggettante.
Nella costruzione di questo palazzo contribuirà anche Giulio Romano (dal 1516-17).
Per questo palazzo si utilizzano espedienti come il paramento in mattone con giunti sottili tipici del mondo antico e il travertino.
Il palazzo è concluso da un plastico cornicione a mensole.
PALAZZO BRANCONIO DELL’ACQUILA
Architetto: Raffaello
Data: dal 1518
Luogo: Roma
Ci sono sempre i 3 registri canonici di Raffaello: botteghe con mezzanino, piano nobile, piano attico.
Il piano attico
presenta un astrazione dei motivi architettonici. Nel piano nobile le finestre sono frontonate alternate con frontone triangolare e frontone curvo, vengono legate da una trabeazione delle finestre che aggettano leggermente. Le finestre sono alternate da delle nicchie. Le finestre poggiano su una balaustra con i plinti in risalto. Il piano mezzanino sopra il piano nobile è ornato con festoni di frutta e verdura. Il piano terra è scandito da colonne tuscaniche che inquadrano le arcate di 4 botteghe con mezzanino. La facciata