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DIREZIONE
Il tipo di controllo necessario dipende dalla grandezza dell'industria, la natura delle attività e il tipo
di cibo prodotto. Maggiore è l'azienda, maggiore è la possibilità che possa produrre cibo non idoneo
al consumo e che possa coinvolgere maggior popolazione. Gli investimenti per la sicurezza e per la
qualità sono proporzionali al business.
Il manager e i supervisor devono avere sufficiente conoscenza dei principi di igiene e delle pratiche
per essere capaci di giudicare potenziali rischi, prendere accurate azioni preventive e correttive,
assicurare un efficace monitoraggio e che ci sia una supervisione. Anche i manager e i supervisor
devono essere formati ai requisiti di igiene.
DOCUMENTAZIONE E REGISTRAZIONI
Accurata documentazione del processo del prodotto di distribuzione deve essere mantenuta per un
periodo superiore alla shelf life del prodotto.
PROCEDURE DI RECALL
I manager devono assicurare efficaci procedure da mettere in atto per trattare i pericoli per la
sicurezza e consentire il richiamo dei lotti implicati e finiti sul mercato. Deve esserci una
rintracciabilità obbligatoria aziendale in modo tale che il prodotto possa essere richiamato in maniera
efficace. La necessità di avvisi (public warming) o sistemi di allerta deve essere considerata.
I prodotti richiamati dal mercato devono essere conservati sotto la direzione fino alla distruzione
oppure usati per altri scopi che non siano il consumo umano oppure riprocessati in maniera che il
loro consumo sia sicuro. © Laila Pansera - 14
SEZIONE VI: MANUTENZIONE E IGIENE
L’obiettivo è stabilire efficaci sistemi per assicurare un'appropriata manutenzione e pulizia, controllo
degli infestanti, gestione dei rifiuti, monitoraggio efficace, procedure di sanificazione. Il fondamento
logico è facilitare il controllo continuo dei pericoli, degli infestanti, di altri agenti che possono
contaminare il cibo.
MANUTENZIONE E PULIZIA
Gli stabilimenti devono essere tenuti in appropriato stato di riparazione e condizione per facilitare
procedure di sanificazione, essere funzionali per l'uso previsto, prevenire la contaminazione da
particelle (metalliche, del soffitto, chimiche); la pulizia deve rimuovere i residui di cibo e la polvere
che possono essere fonte di ricontaminazione. Dove necessario, la pulizia deve dipendere dalla
natura dell'azienda e la disinfezione è necessaria dopo la pulizia. Gli agenti chimici di pulizia devono
essere gestiti e manipolati in maniera cautelativa in accorto con le istruzioni e disposti in luoghi
separati dal cibo, chiaramente identificati per evitare contaminazione.
La sanificazione consiste nella pulizia, nella detergenza e nella disinfezione. Pulizia e detergenza
significano togliere e rimuovere lo sporco (residui di cibo, particelle di materiale estraneo), invece
disinfezione vuol dire uccidere i microrganismi.
Non posso far passare troppo tempo dalla lavorazione alla sanificazione. Sull'impianto sporco
crescono microrganismi che fanno biofilm. Subito dopo la lavorazione, si iniziano le operazioni di
sanificazione.
La pulizia deve essere realizzata con metodi fisici (trattamento termico, sfregamento, flusso
turbolento, aspirazione, altri metodi che prevedono l'uso di acqua) o chimici (detergenti a base
alcalina o acida). Per esempio, per lo sporco organico che è quello costituito da residuo di cibo
(proteine, grassi), si usano detergenti a base alcalina. Invece per lo sporco inorganico (calcare,
ruggine) si usano detergenti a base acida che sciolgono i sali minerali.
Le procedure di pulizia devono coinvolgere la rimozione delle particelle più grossolane dalle
superfici, applicare la soluzione detergente per sciogliere il biofilm batterico, mantenere in soluzione
e finire col risciacquo in acqua potabile e l'asciugatura. Dove necessario si usa anche la disinfezione.
Quindi, normalmente in un impianto alimentare le fasi sono 5:
rimozione dello sporco o a secco (aspirazione) o liquido (risciacquo),
− la detergenza (uso un detergente per rimuovere lo sporco),
− il risciacquo con acqua potabile,
− la disinfezione,
− il risciacquo.
−
L'impianto alimentare è come la nostra bocca. Quando mangiamo trasformiamo la materia prima
che è il cibo in un prodotto finito che è il bolo. Abbiamo un'azione meccanica di frantumazione
© Laila Pansera - 15
attraverso i denti e un'azione enzimatica (impastamento della saliva, gli enzimi nella saliva che
degradano in componenti più semplici). Dopo aver mangiato, noi laviamo i denti: detergiamo
(rimuoviamo i residui di cibo) e usiamo il collutorio (ammazziamo i microrganismi).
PROGRAMMA DI PULIZIA
Ad ogni reparto è dedicato un programma, una documentazione che giustifica le procedure da
adottare e che registra l'avvenuta sanificazione.
Esempio: metodi, frequenza, quali detergenti e disinfettanti usati, a quale concentrazione.
SISTEMI DI CONTROLLO DEGLI INFESTANTI
Gli infestanti sono gli animali (insetti e roditori) e si controllano con 3 attività: prevenire, controllare,
lottare e eradicare. Per prima cosa bisogna prevenire l'accesso con sistemi meccanici (griglie ai
tombini, chiudo le fessure, stabilità e integrità delle pareti e delle finestre), poi bisogna monitorare
(vedere se ci sono escrementi di animali o tracce, facendo ispezione, oppure uso trappole),
eventualmente lottare chiamando un esperto che usa sostanze chimiche per uccidere e saturare
l'ambiente con un gas.
GESTIONE DEI RIFIUTI
I rifiuti non devono accumularsi dove c’è il cibo, nelle aree lavorative e nelle aree adiacenti tranne
che nelle zone dedicate all’accumulo di rifiuti. Le zone di accumulo dei rifiuti devono essere tenute
pulite in modo appropriato.
MONITORAGGIO DELL’EFFICACIA
I sistemi di igiene dovrebbero essere monitorati per la loro efficacia, periodicamente verificata con
alcuni mezzi, come le ispezioni, o, dove è appropriato, il campionamento microbiologico ambientale
o delle superfici. L’efficacia deve essere regolarmente rivista e adattata per rispecchiare le circostanze
cambiate.
SEZIONE VII: IGIENE DEL PERSONALE
L’obiettivo è assicurarsi che coloro che entrano in contatto direttamente o indirettamente con gli
alimenti, non contaminino il cibo, mantenendo un grado appropriato di igiene personale, e si
comportino e operino in maniera appropriata.
Le persone che non mantengono un appropriato grado di igiene personale, che hanno malattie
accertate o che si comportano in modo inappropriato, possono contaminare il cibo e trasmettere le
malattie ai consumatori. © Laila Pansera - 16
STATO DI SALUTE
Come gestire lo stato di salute degli operatori della propria struttura produttiva. Le persone
riconosciute o sospette di soffrire, essere ammalate, o essere portatori di malattia che può essere
trasmessa con gli alimenti non devono entrare in un’area di manipolazione del cibo. Qualsiasi
persona affetta da qualche patologia deve riportare i propri sintomi alla direzione e bisogna
considerare se sia necessario fare una visita medica per capire di cosa si tratta.
MALATTIE E INFORTUNI
Condizioni che devono essere segnalate alla direzione in modo che qualsiasi esigenza di visita
medica e/o eventuale esclusione dalla manipolazione di alimenti possa essere presa in
considerazione, includono:
- ittero
- vomito
- diarrea
- febbre,
- mal di gola con la febbre
- lesioni cutanee visibilmente infette (bolle, tagli, etc).
- scariche dall'orecchio, dall'occhio o dal naso
PULIZIA DEL PERSONALE
Coloro che manipolano il cibo devono mantenere un elevato grado di igiene personale e se
necessario indossare abiti protettivi, da qui nasce l’obbligo di indossare scarponi, guanti, cuffietta,
proprio perché attraverso peli e capelli posso contaminare. Il personale deve sempre lavarsi le mani,
per esempio prima della manipolazione del cibo, dopo l’uso dei servizi igienici, dopo aver
maneggiato alimenti contaminati. Devono evitare di maneggiare prodotto ready to eat. Da qui la
buona norma di separare sia il personale che gli utensili che vengono usati dalle materie prime al
prodotto finito. Questo è possibile nelle aziende grandi dove ci sono addirittura reparti
confinati/separati, è meno possibile in aziende piccole, dove ho poche persone che si devono
dedicare sia nella gestione del prodotto finito sia delle materie prime, perciò ci si sposta da una zona
poca contaminata a una molto contaminata.
COMPORTAMENTO DEL PERSONALE
Le persone che sono coinvolte nell’attività di manipolare devono astenersi a comportamenti che
possono contaminare il cibo: fumare, sputare, masticare la cicca, tossire, indossare oggettini
(piercing, bracciali). © Laila Pansera - 17
La tabella mostra che lavarsi o non lavarsi le mani dopo aver manipolato la carne cruda porta è una
cattiva abitudine molto praticata. Le cattive abitudini come questa, però, devono essere cambiate,
anche perché l’igiene del personale è un presidio.
SEZIONE VIII: TRASPORTO
Il trasporto spesso è sottovalutato, anche perché negli ultimi anni questo passaggio è stato
terzializzato: aziende di logistica fanno il trasporto per conto dell’azienda, e questo abbatte molto i
costi dell’azienda. Le aziende di logistica trasportano diverse tipologie di alimenti, è possibile che ci
siano delle commistioni. Devono essere prese delle misure per proteggere cibo da fonti di
contaminazione, da danni che possono renderlo inadatto al consumo e fornire un ambiente che non
faccia crescere patogeni, tossine. Il cibo può contaminarsi e non raggiungere la destinazione finale
in una condizione idonea al consumo, se non si sono prese misure preventive anche durante il
trasporto; La questione del trasporto è quindi un tema attuale, per cui i camion devono avere dei
prerequisiti per essere adatti al trasporto.
GENERALE
Il cibo deve essere protetto durante il trasporto. Il tipo di controllo richiesto dipende dalla natura del
cibo e dalle condizioni sotto le quali deve essere trasportato: per esempio gli alimenti liquidi rispetto
ai solidi vanno in cisterne, alimenti che devono essere refrigerati hanno bisogno di impianti
particolari.
Intorno al prodotto abbiamo più strati: confezione primaria, secondaria e terziaria, talvolta anche la
quaternaria. Esse sono barriere fisiche, sia per difendersi da urti, ma anche da agenti esterni, come i
microrganismi.
REQUISITI © Laila Pansera - 18
I contenitori devono essere progettati affinché il cibo non sia contaminato e devono essere puliti,
devono separare diversi tipi di cibo, devono proteggere da contaminazioni da polvere e fumi, devono
mantenere la temperatura e l’atmosfera se questo sia necessario.
USO E MANUTENZIONE
I contenitori e i convogli che trasportano il