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LA TECNICA DELLE STORIE DISEGNATE
Spazio di consultazione e spazio terapeutico. Psicologia clinica a orientamento psicodinamico (non
si sofferma sul sintomo, ma va ad indagare quello che sta sotto). Sofferenza psichica sottostante i
sintomi compresa, condivisa e alleviata nella e attraverso la relazione.
È centrata sulla dimensione narrativa → modalità che permettono al paziente con il terapeuta di
entrare in contatto con la propria sofferenza senza sentirsene invaso e trovare vie creative per
affrontarla.
Il focus è la relazione e il mantenimento del contatto. È uno strumento che può essere utilizzato sia
in situazioni di disagio che non, quindi da educatori e pedagogisti. Aiuta il bambino a raccontarsi,
entrare in contatto con la propria sofferenza, senza essere lui il protagonista diretto. Permette una
certa distanza descrivendo sul foglio temi cari al bambino, in presenza di un adulto che lo può
accompagnare.
Focalizza i problemi psicologici che sostengono i sintomi
Somministrazione:
Lo psicologo:
1. Invita il bambino a disegnare su un foglio, suddiviso in quattro parti, una storia qualsiasi
2. Durante lo svolgimento stabilisce una comunicazione empatica prevalentemente non verbale
( “vediamo cosa stai disegnando” “sono molto interessato”) non orientativo (“È la
mamma?”)
3. Sostiene lo sviluppo della trama narrativa e il progresso del racconto disegnato,
intervenendo con commenti verbali soltanto per i personaggi illustrati nel disegno (“ vedo
che qui c'è una casetta e vedo che qui stai facendo dei personaggi”, non specificando quali)
4. Attraverso il sapere ascoltare e vedere, offre al bambino uno spazio mentale. (=
sintonizzazione affettiva, tutto ciò che è fondamentale nella vita di un bambino per la sua
crescita, quello che deve essere dato dai genitori)
Valutazione:
la prima cosa che dobbiamo valutare è l'esito delle storie disegnate.
1. Storia caratterizzata da un “infortunio” (esito negativo EN) = trauma/ incidente che non si
risolve.
2. Storia caratterizzata da un “infortunio compensato” da un esito soddisfacente (esito
compensato EC)= trauma/ incidente che si risolve.
3. Storia caratterizzata da uno svolgimento positivo (esito positivo EP)= non c'è nessun
trauma/incidente.
4. Assenza di esito = (AE) per il compito non portato a termine oppure dei disegni singoli,
flesh, che non si possono definire storia. In questo ultimo caso bisogna tenere conto dell'età,
verso i 4-5 anni possono non essere in grado di utilizzare questa modalità, diverso se si
presenta verso i 7-8 anni.
Ricerche svolte su popolazioni cliniche e non, hanno dimostrato che la presenza di storie con EN =>
maggiore ansia e depressione, ma indica anche la possibilità di “parlare” del problema.
Mentre in storie con assenza di esito non c'era la possibilità di condividere.
Progressione della terapia e la normalizzazione dei sintomi = storie con EC o EP.
*Prop. la morfologia della fiaba ha delle caratteristiche, es: un personaggio della fiaba, un aiutante
→ la morfologia della fiaba ci dice che affrontare le intemperie è più facile se si è accompagnati da
qualcuno → ruolo dello psicologo.
Le storie disegnate non mirano a valutare solo l'esito, si valutano anche contenuto, ripetitività,
omissione, segno ecc.
Le storie:
– forniscono indicazioni per valutare la sofferenza del piccolo paziente
– permettono al contempo di trovare spazio comune di comunicazione e di condivisione
– costituiscono un termometro clinico dell'andamento della relazione con se stesso e con
l'altro.
Le storie sono diverse dalle altre tecniche perché permettono la ripetizione, si possono trasformare e
cambiano durante la terapia.
La somministrazione può essere individuale o collettiva (soprattutto nel gruppo classe). In una
somministrazione individuale è l'adulto che scrive la storia (che gli dice il paziente), in una
somministrazione collettiva si da indicazione ai bambini di girare il foglio e scrivere come va a
finire la storia.
Contesti di utilizzo:
• contesti psicodiagnostici/ psicoterapeutici pubblici e/o privati
• contesti educativi e scolastici. Occorrono :
1) insegnante adeguatamente formato
2) affettivizzazione dell'esperienza scolastica = quanto l'apprendimento è possibile solo in
un contesto emotivo adeguato.
Le storie disegnate in un contesto educativo servono a:
- Mobilizzare relazioni in classe: clima affettivo positivo, solidarietà.
- Costruire e consolidare schemi di successione degli eventi: radicamento storico-
esperienziale dell'allievo. Può infatti essere ripetuto.
Esempio di caso. Metodo della consultazione partecipata (con la famiglia). È importante
focalizzarsi sul finale, se non è chiaro chiedere al paziente qual è il finale (domanda lecita, non
come “perché qui non hai disegnato questo?”. Bisogna concentrarsi su quello che c'è.
Fasi: mangiare succhiando, masticando ,da solo, tavola dei commensali →
in queste fasi deve passare il piacere di mangiare insieme.
Anche nel secondo incontro emerge una situazione lieta, in cui si parla di cibo, e in cui c'è il piacere
di condividere e c'è sempre una figura maschile.
Attraverso il disegno, la bimba dice delle cose e si allarga ad una situazione di quotidianità e
tematiche legate al cibo, al rapporto con i suoi famigliari.
Esito compensato → riconoscimento delle problematiche , anche il rivolgersi ad uno specialista ha
fatto prendere coscienza alla bambina del fatto che qualcosa non andava, ma c'è una risoluzione
positiva.
* testo Il dolore mentale nel percorso evolutivo. Sull'iperattività.
11/04/18
Lezione con professoressa Lagrutta e dott.sa Carini sulla tecnica delle storie disegnate.
Tecnica potente nello stabilire relazioni, che possono essere sia asimmetriche, sia all'interno della
classe stessa. Viene usata anche per raffinare la consapevolezza emotivo-affettiva dei bambini.
Presentata in equipe (psicologi, insegnanti) e viene usata per controllare il polso emotivo del
gruppo. Quando proposta alla classe, bisogna tenere in considerazione che i prodotti non vanno
esaminati pensando al singolo, ma pensando al gruppo e al contesto (es. disegno di mamma cattiva
fatto in classe→ può essere una figura diversa dalla mamma, che può veicolare un messaggio in
quel contesto? Può essere la professoressa?). Spesso nei disegni dei bambini le figure che si
prendono cura di lui vengono alternate e mescolate.
In ambito scolastico → somministrazione collettiva.
Funziona moltissimo nelle flipped classroom ( = classe non organizzata tradizionalmente, ma con
un assetto gruppale). Nella tecnica utilizzata in classe vengono dati fogli precedentemente riquadrati
e già siglati con il nome. È un disegno individuale che viene fatto all'interno di un contesto di
gruppo. Con i bambini più piccoli è necessario aiutarli per scrivere dietro la storia. C'è un tempo per
il disegno e un tempo per la parola, c'è un inquinamento virtuoso nel frattempo, per cui spesso non
c'è più una corrispondenza tra storia e disegno. Dopo il disegno i bambini parlano e quindi la storia
può cambiare, ma questo non è importante ai fini della tecnica, in quanto in ambito educativo questa
tecnica viene usata per accelerare i processi di apprendimento dei bambini.
Il disegno è quasi un sogno in coscienza del bambino, è facile che i bambini siano molto concentrati
e isolati durante il disegno, mentre lo scritto comporta altri processi che vengono in qualche modo
modificati dall'assetto speciale di quel momento. L'insegnate durante questa tecnica deve astenersi
dal giudizio sia sul disegno, sia sulla storia scritta.
È importante chiedere ai bambini:
– i personaggi della storia, soprattutto il protagonista
– “a quale personaggio somigli di più?”.
Ai bambini è importante dire che qualsiasi prodotto è importante per noi, i bambini sono felici di
essere ascoltati tramite questa tecnica, sono felici di vedere l'interesse verso di loro.
Durante la tecnica si invita a lavorare solo con matita e colori. Il colore all'interno di una
somministrazione collettiva è un elemento importante, ma non è necessario.
Quando proporre le storie disegnate? All'inizio della giornata scolastica, quando i bambini sono più
sereni e non hanno avuto altri condizionamenti. I bambini possono così utilizzare questa tecnica
come valvola di sfogo. Serve come “termometro”della classe. Se un altro bambino si inserisce nella
spiegazione del disegno dell'altro, non bisogna fermarlo, ma avvalorarsi del contesto del gruppo. In
un piccolo gruppo può avvenire una situazione di contagio, dove i bambini si influenzano le storie a
vicenda o producono disegni molto simili. Ci sono alcuni bambini che fanno fatica ad iniziare e se
sono in un contesto non gruppale, si angosciano. Se il bambino è troppo angosciato si deve bloccare
la situazione “continueremo la prossima volta”.
*Nel laboratorio delle emozioni si continua facendo disegnare al bambino l'animale in cui si
identifica di più. Poi si costruisce una storia con tutti gli animali. Successivamente si fa disegnare ai
bambini nuovamente una rappresentazione della storia → i bambini spontaneamente ricreano i 4
riquadri e fanno una storia.
In contesto scolastico, i bambini più piccoli producono con maggiore frequenza esiti positivi.
Crescendo si nota un aumento nei maschi di esiti negativi e nelle femmine di esiti compensati.
Questo perché il tratto dell'impulsività cresce nei maschi, mentre si mostra una maggiore capacità di
resilienza nelle femmine.
Sempre durante la crescita, inizialmente storie di principesse, di innamorati, di castelli, via via che
ci avviciniamo verso il punto 0 dell'adolescenza iniziano storie personali dove il protagonista è il
disegnatore, come se nel processo scoprisse e rendesse maggiormente espressi i conflitti che nelle
classi più basse sono latenti e inibiti. Va sottolineato che un ambito negativo esprime comunque una
capacità di portare fuori queste turbolenze. L'esito negativo, che rappresenta una turbolenza emotiva
recente, evidenza una capacità emotiva simbolica. Come sottolinea Winnicott l'infanzia è
caratterizzata da turbolenze, ma il disegno da la possibilità di esprimerle.
Progetto longitudinale e trasversale, alcuni bambini vengono seguiti nel corso negli anni, altri
vengono “fotografati” in età diverse. Integrazione in classe e consapevolezza emotiva sono due
motori che vanno a vantagg