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Cap.6: IL PERCORSO DI USCITA DALLA DIPENDENZA
1. L'interruzione spontanea e assistita
2. Gli interventi farmacologici
3. I principali tipi di trattamento in ambito psicologico
4. Gli interventi socio-riabilitativi
Cap.7: ORIENTAMENTI E STRATEGIE NEL CAMPO DELLA PREVENZIONE
1. Gli interventi di prevenzione primaria
2. Gli interventi di prevenzione secondaria e di riduzione del danno
Capitolo 1: L'INCONTRO TRA SOSTANZA E CONSUMATORE
1. Principali tipi di droghe e loro effetti sul sistema nervoso centrale.
Definizione di droga
Le droghe sono accumunate da un'azione farmacologia di tipo psicoattivo che può modificare l'umore, la percezione, l'attività mentale, e sono diverse in ragione degli effetti, della dannosità, della considerazione sociale di cui godono. Altri termini sono narcotico e stupefacente:
- il primo è corretto per sostanze che inducono narcosi e anestesia come etere, cloroformio, barbiturici, oppio;
- il secondo è di
La definizione più difficile: una, che resta comunque insoddisfacente, li definisce come sostanze in grado di dare dipendenza. Il termine di sostanze psicotrope o psicoattive ci sembra più rigoroso scientificamente poiché sicuramente tutte le droghe modificano l'attività psichica. Resta il fatto che l'incertezza terminologica testimonia la malleabilità culturale della droga.
Tipologie di droghe. Possiamo classificare le sostanze sulla base degli effetti prodotti sul sistema nervoso centrale, distinguendole in 4 tipologie:
- Droghe che deprimono il SNC (alcol, barbiturici, benzodiazepine, solventi): assunte in piccole dosi riducono l'ansia, la concentrazione e la memoria, dannobenessere e rilassamento e lieve euforia; assunte in dosi più elevate, per es. nell'alcool, diminuiscono l'autocontrollo, il senso critico, le inibizioni e aumentano l'irritabilità e i comportamenti aggressivi.
L'assunzione ripetuta di
tutte queste sostanze determina fenomeni di tolleranza. La dipendenza fisica è sempre presente, tranne che per i solventi, in misura più o meno accentuata. L'uso prolungato, anche a dosaggi terapeutici, delle benzodiazepine per il trattamento dell'ansia e insonnia, produce dipendenza fisica. L'associazione alcool-bezodiazepine-barbiturici, è mortale (azione centrale inibente sul SNC)- droghe che riducono il dolore (oppiodi naturali e di sintesi): riducono gli stati di ansia e di angoscia, determinando sensazioni di calore e tranquillità, riducono sensibilità alle reazioni emotive e al dolore. L'assunzione regolare e quotidiana determina dipendenza fisica e tolleranza. La brusca sospensione causa una sindrome di astinenza- droghe che stimolano il SNC (anfetamine, cocaina, caffeina, nicotina): diminuiscono la sensazione di fame e di fatica e perciò incrementano la capacità di compiere attività fisiche ed intellettuali.
prolungate. Bassi dosaggi producono eccitazione, euforia, aumento della vigilanza, sensazione di aumentata energia. Dosaggi elevati (non per la nicotina e la caffeina), possono produrre reazioni violente, aggressive, disforia. L'uso prolungato di queste sostanze genera tolleranza, dipendenza psichica e nel caso della nicotina anche fisica. - droghe che alterano la funzione percettiva (LSD, funghi, cannabis, ecstasy): incrementano e modificano le esperienze sensoriali (illusioni e allucinazioni), alterano il pensiero e inducono stati di euforia, possono produrre ansia e panico. Definizioni culturali e legali. Uso di droga: di tutte le sostanze prima citate. Uso illecito di droga: uso delle droghe illegali. Uso socialmente disapprovato: delle legali. Il criterio di pericolosità individuale e sociale è generalmente assunto dalla legislazione per regolamentare le condotte di consumo: vi sono quelle illegali di cui è assolutamente vietato l'uso, la produzione ed ilcommercio (eroina), quelle legali poste sotto controllo soggette a restrizioni e limitate all'uso medico (oppiacei di sintesi, anfetamine e barbiturici), quelle legali non soggette ad alcuna forma di controllo (alcol, tabacco, tè, caffè). Meccanismi di azione delle droghe. L'azione psicoattiva ha un correlato metabolico che si attua attraverso un'alterazione del messaggio chimico inviato tra neuroni del SNC che attraverso l'interposizione della molecola di droga sul recettore, può essere inibito o intensificato. Prima di tale modificazione a livello di neurotrasmissione la sostanza psicoattiva deve entrare, attraverso il flusso sanguigno, nel cervello, ove però la barriera ematoencefalica costituisce una barriera per le droghe idrosolubili (la maggioranza però sono liposolubili). La sostanza assorbita dal cervello produce il suo effetto psicoattivo fino a che non ritorna nel flusso sanguigno attraverso il quale raggiunge il fegato ovevienemetabolizzata in un composto inattivo espulso poi dall'organismo.
2. Fattori che influenzano l'esperienza con la droga.
Gli effetti delle sostanze psicoattive dipendono sia dalle proprietà farmacologiche sia caratteristiche biologiche e psicologiche del consumatore, e sia dal contesto.
Qualità della sostanza e modalità di assunzione.
Si deve distinguere tra sostanza naturale o di sintesi o raffinata, tra quantità di principio attivo, tra diversi dosaggi, tra diverse modalità di assunzione e associazione o meno ad altre droghe: l'hashish ha più THC della marijuana, le foglie di coca sono meno forti del crack, il vino meno dei superalcolici.
La via orale è la più sicura poiché il tratto gastrointestinale è una barriera che tempera l'assorbimento e porta rapidamente al fegato. Per inalazione si ha anche in questo caso un assorbimento parziale (una parte finisce anche in questo caso nel
gastrointestinale) molto meno diretto che per via endovenosa in cui la sostanza raggiunge rapidamente sangue e cervello.
Il rischio di intossicazione è tuttavia maggiore in caso di inalazione o se la sostanza è fumata: per via endovenosa infatti si ha una certa diluizione nel flusso sanguigno, mentre nel caso in questione si ha un passaggio più rapido e diretto a cuore, polmoni e cervello.
Caratteristiche biologiche dell'assuntore.
- Sesso: le donne sono più sensibili all'alcol in quanto il loro corpo contiene meno acqua che possa diluirlo. Riguardo a sessualità e alcol si distingue nelle donne una dissociazione tra sensazioni soggettive e fisiologiche di eccitazione: la donna che ha bevuto alcol crede di essere eccitata ma non lo è fisiologicamente (si pensa sia il frutto di un'aspettativa culturalmente indotta), mentre sembra che l'uomo si ecciti sia soggettivamente che fisiologicamente.
- Età: sono più sensibili
Questo senso è uno studio sui reduci americani dal Vietnam ove la metà dei soldati aveva fatto uso, almeno una volta, di oppiacei e di altre droghe. La maggior parte dei veterani che avevano fatto uso di oppiacei al ritorno in patria ne interruppe l'uso e solo pochissimi di coloro che erano diventati dipendenti continuarono o ebbero ricadute.
Ciò si può spiegare il fenomeno sulla base di 2 variabili situazionali:
- la droga era più attraente in quanto più pura, fumabile e meno costosa.
- le circostanze sociali della guerra sono caratterizzate da stati di animo penosi ed estremi in cui si può sentire il bisogno di alterare la realtà e di far fronte alle difficoltà; è anche un contesto in cui ci si può sentire più liberi di intraprendere comportamenti normalmente disapprovati.
Rischi, stili e modelli di consumo.
Rischi a breve e lungo termine.
L'assunzione episodica della maggior parte delle droghe
Non ha in sé effetti dannosi. I rischi del consumo moderato possono riguardare tempi di reazione, il grado di controllo in certe attività (guidare) o l'amplificazione di stati psicologici che possono sfociare nell'eccesso di ansia o aggressività. Il consumatore può invece sperimentare una serie di effetti positivi che vanno da sensazioni di rilassamento e benessere a miglioramento di prestazioni fisiche, sociali ed intellettuali. È altrettanto vero che nessuna sostanza può essere considerata completamente sicura soprattutto in relazione a dosaggio e frequenza. Anfetamine, cocaina, cannabis, LSD in dosi elevate possono provocare dei veri e propri stati psicotici mentre alcol e barbiturici possono provocarne a seguito di una brusca astinenza. Molti stimolanti a basso dosaggio aumentano le prestazioni mentre hanno l'effetto contrario ad alto dosaggio.
Rischi a breve termine: