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ANOMALI GENETICHE SESSUALI

sono dovute ad anomalie della differenziazione sessuale, in questo caso a una non

disgiunzione durante la meiosi dei due cromosomi sessuali XX e XY, per cui lo zigote è

anomalo.

• Sindrome di Turner (X0): mancanza del cromosoma Y e quindi del gene SRY,

pertanto si sviluppano genitali esterni e interni femminili. La mancanza della

seconda X fa si che le gonadi però siano rudimentali o assenti (no maturazione

puberale).

• Superfemmina (XXX)

• Supermaschio (XYY): Statura mColto elevata, lieve ritardo mentale, denti

grandi, testosterone normale.

• Y0: genotipo mortale, il feto muore in utero

• Sindrome di Klinefelter (XXY): I genitali sono di tipo maschile, ma ci sono

alterazioni nei tubi seminiferi che portano a ritardo nella pubertà e infertilità.

Frequente il ritardo mentale.

ANOMALI GENETICHE ORMONALI

sono situazioni in cui il sesso cromosomico XX o XY non si accompagna al sesso

gonadico corrispondente.

Pseudoermafroditismo: non vi è presenza contemporanea di ovaie e testicoli

• Sindrome androgenitale: genotipo XX ma eccessiva esposizione del feto ad

androgeni che bloccano la produzione di cortisolo surrenalico. Questo blocco

però avviene troppo tardi affinchè vi sia una mascolinizzazione completa dei

dotti di Wolff. Quindi si hanno un abbozzo di genitali esterni maschili (pene

ipospadico), labbra fuse e scroto vuoto.

• Sindrome da insensibilità agli androgeni: genotipo XY ma con una

resistenza all’azione del testosterone. Si avrà un fenotipo femminile, ma senza

utero e tube in quanto gli androgeni non possono mascolinizzare i genitali

esterni. Presenza di testicoli nella cavità interna.

Ermafroditismo: condizione rara in cui è presente sia tessuto ovarico che testicolare

nella stessa gonade o in gonadi opposte.

Tutte queste situazioni determinano una condizione di intersessualità. È consigliabile

rimandare gli interventi chirurgici per decidere il sesso a quando l’adolescente sarà in

grado di dire a quale identità di genere sente di appartenere.

2. Anatomia genitale

Il pene è formato dal corpo o asta e dal glande o testa, ed è ricoperto dal prepuzio

(pelle retrattile). A volte l’apertura del prepuzio è troppo stretta e non permette lo

scorrimento dello stesso lungo il glande, causando diversi problemi (fimosi). Lo scroto

invece racchiude i testicoli. Il pene è formato da tre corpi cavernosi, di cui uno è

meglio conosciuto come corpo spugnoso (va a formare il glande). La base del corpo

spugnoso forma il bulbo dell’uretra al suo interno passa l’uretra che termina con il

meato uretrale, da cui esce sia il liquido spermatico che l’urina, e attraversa sia la

prostata che il pene. L’uretra è avvolta da fibre specializzate che impediscono la sua

occlusione durante l’erezione in modo da permettere il passaggio delle sperma. La

tunica albuginea è il tessuto che ricopre i corpi cavernosi. I muscoli bulbospongioso e

ischiocavernoso permettono l’erezione e si contraggono durante l’orgasmo. Le

ghiandole di Cowper secernono durante l’eccitazione una sostanza di tipo alcalino che

serve per contrastare l’ambiente acido dell’uretra, potenzialmente dannoso per gli

spermini. I testicoli invece producono gli spermatozoi (nella pubertà) e gli ormoni

steroidei, come il testosterone (sin dalle prime settimane di vita fetale). Generalmente

i testicoli non sono simmetrici e pendono uno più dell’altro, questo per evitare che si

sfreghino e che aumenti quindi la loro temperatura. A produrre realmente gli spermini

sono le cellule di Sertoli, contenute nei testicoli, poste all’interno dei tubuli seminiferi.

Sopra il testicolo vi è una camera di immagazzinamento, l’epididimo, dove gli

spermatozoi cominciano la maturazione (2 settimane). Gli spermini passano poi ai

dotti deferenti, sino alle vescichette seminali, ricche di fruttosio che li nutre per circa

70 giorni. Dopodichè la maturazione è completa. Da qui arrivano poi direttamente

all’uretra. I muscoli dei testicoli sono il dartos e il cremastere e fungono da

termoregolatori, avvicinando o tenendo lontano i testicoli dal corpo.gli spermatozoi

devono stare a una temperatura di 2°-3° gradi in meno rispetto al corpo. Se la

temperatura aumento può causare infertilità

La lunghezza del pene è ininfluente rispetto alla soddisfazione sessuale e non c’è

correlazione diretta tra le dimensioni a riposo e quelle durante l’eccitazione.

Il liquido seminale è formato dall’1% di spermatozoi, il 39% dal liquido secreto dalla

prostata e il 60% da fruttosio, prodotto dalle vescichette seminali. La rimozione della

prostata (prostectomia) può portare a problemi dell’eiaculazione che diventa assente o

retrograda (in vescica).

Fimosi: impossibilità di separare il prepuzio dal glande a causa di un orifizio

prepuziale troppo stretto. Perchè avvenga la separazione servono gli androgeni e il

testosterone prodotti dalla nascita in poi. Può anche essere d’aiuto lo smegma, una

sostanza che si forma tra prepuzio e la pelle del pene. Se la separazione non avviene

si ricorre alla chirurgia (circoncisione). Evitare manovre manuali che possono portare

alla Parafimosi, dove il prepuzio strangola il pene.

. I genitali femminili esterni

prendono il nome di vulva: piccole

e grandi labbra, vestibolo,

clitoride e monte pubico. Il

vestibolo contiene il meato

uretrale o orifizio e l’ostio o meato

vaginale. Nella parte posteriore

delle piccole labbra vi sono le

ghiandole di Bartolini che durante

l’eccitazione secernono una

sostanza lubrificante. Il clitoride

invece è una massa di tessuto

omologa al pene. Le piccole

labbra anteriormente vanno a

creare il frenulo del clitoride,

internemante, mentre

esternamente formano il prepuzio

del clitoride. Posteriormente invece si congiungono nella forchetta.

Gli organi femminili interni invece comprendono l’imene, che in realtà è situato

all’esterno della vagina ed è una membrana atta a proteggere le bambine dalle

infezioni prima della pubertà. Infatti è solo nella pubertà che si producono gli ormoni

che combattono le infezioni (estrogeni e progesteroni). L’imene varia di forma e

dimensione da donna a donna e generalmente è di tipo compiacente, ovvero si adatta

ala pene senza rompersi. Solo con il parto l’imene si lacera completamente. In terapia,

soprattutto nel vaginismo, è possibile dilatare l’imene con degli esercizi.

La vagina è un canale situato tra vescica e retto, che si estende dal collo uterino fino

all’esterno del corpo, per 7-13 cm. È anche detto canale virtuale perchè in stato di

riposo è completamente chiuso. La vagine costituisce la via di passaggio per il parto.

La vagina NON contiene ghiandole, ma durante la fase di eccitazione produce un

essudato lubrificante, viene lubrificata anche dalle ghiandole del muco cervicale e

all’esterno dalle ghiandole di Bartolini.l’ambiente vaginale è tipicamente acido che

combatte sia microrganismi patogeni sia lo sperma.

Il terzo esterno della vagina presenta diversi muscoli tra cui L’elevator ani che si

contrae con degli spasmi involontari provocando il vaginismo. Il controllo di questo

muscolo generalmente viene appreso durante l’attività sessuale. Il terzo esterno della

vagina è ricco di terminazioni nervose per cui è facilmente stimolabile -> qui è

posizionato il PUNTO G. I due terzi interni invece non hanno terminazioni nervose, per

evitare che durante la gravidanza la testa del bambino dia particolare dolore e fastidio

alla madre.

Utero: è fromato da corpo, fondo (dove si inseriscono le tube), collo o cervice e ostio

cervicale, l’apertura dell’utero nella vagina. Quest’ultimo sercene il muco che cambia

di composizione e consistenza durante il ciclo mestruale. L’utero ha una posizione

anteversa ed è trattenuto da una serie di legamenti.

L’apparato riproduttivo femminile è costituito dalle ovaie e dalle tube di

Falloppio; le tube circondano le ovaie e con la parte finale, detta fimbria, vanno ad

appoggiarsi alle ovaie durante l’ovulazione. Le ovaie non sono legate ne alle tube ne

all’utero, ma sono trattenute da legamenti ovarici. 200.000 ovuli x ovaia alla nascita,

durante il ciclo maturano uno o più ovuli. Nella vita fertile maturano dai 300 ai 500

ovuli ca. La fecondazione NON avviene nell’utero o nelle ovaie, ma nelle tube.

Può capitare che le tube non siano aperte; se sono chiuse si può ricorrere alla

fecondazione medicalmente assistita. Si parla invece di gravidanza ectopica se

l’ovulo viene fecondato ma rimane intrappolato nelle tube -> emmorragia.

L’evoluzione seleziona gli spermatozoi più forti (ciglia, ph acido, forza di gravità ecc).

3. Il ciclo di risposta sessuale

KINSEY (1948) -> interviste dirette con fine sociologico (900 M e 900 F)

MASTER & JOHNSON (1966) -> studio e misurazione delle risposte fisiologiche

durante l’attività sessuale in uomini e donne. Si differenziano dagli studi precedenti

perchè si basano su osservezioni dirette, non esclusivamente su interviste. Lo studio si

è diviso in due fasi:

• Studio pilota: usato per mettere a punto degli strumenti di ricerca che fossero

adeguati per misurare ciò che si erano prefissati. Hanno usato un campione

proveniente dalla prostituzione per mettere a punto sia tecniche di intervista

che di misurazione. Le prostitute sono state scelte perchè si pensava che nex

persona normale avrebbe acconsentito allo studio. Inoltre queste persone erano

le più informate riguardo al sesso. Grazie a queste persone hanno potute

elaborare la teoria mansionale, utile nella terapia di persone che presentano

disfunzioni sessuali.

• Studio: il campione stratificato era di 382 donne e 312 uomini, dai 20 ai 40 anni

(non rappresentativo della popolazione perchè volontari, status socioeconomico

maggiore della media, soggetti universitari, assenza di anomalie sociosessuali,

solo eterosessuali, assenza di alterazioni anatomiche o patologiche di tipo

genitale). Lo studio è durato 11 anni. Gli autori scoprono che le risposte sessuali

fisiologiche non differiscono tra persone sposate e persone single. Inoltre

l’osservazione diretta del comportamento sessuale riguardava la manipolazione

(masturbazione) meccanica e manuale, il coito naturale e il coito artificiale

(vibratore). Le risposte ottenute con la stimolazione tramite pene artificiale

erano sovrapponibili a quelle ottenute con l’automanipolazione.

[Protocollo sperimentale: i

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
20 pagine
7 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher d.biffi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della sessualità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Panzeri Marta.