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11. EVOLUZIONE DI PROFESSIONALITA E TIPOLOGIE LAVORATIVE
Il ciclo di vita del mondo del lavoro si divide in 6 fasi che sono o la rappresentazione di epoche storiche o
rappresentazioni dei modelli di cultura che caratterizzano lo sviluppo del lavoro (più del settore privato):
1)primi del 900 (primo dopoguerra): fase espansiva del ciclo produttivo: l'attività lavorativa è vista come
quantitativa, gli obiettivi sono connessi alla quantità della produzione, le professioni sono poco specialistiche
e tutte hanno un livello di qualificazione generico. 2)secondo dopoguerra: l'impresa pubblica, fase espansiva
del ciclo dei servizi (più del settore pubblico): l'attività lavorativa è gestita dall'imprenditore pubblico, la
cultura tipica è legata alla burocrazia, alle norme, al compito assegnato e da eseguire con procedure
ripetitive; lo stato, le provincie, le regioni, gli enti pubblici offrono lavoro; le carriere seguono percorsi
automatici che col tempo provocano disimpegno e anonimato professionale. 3)Boom economico, fase
espansiva delle imprese private: l'industria privata si espande per la sua qualità e prodotti innovativi, le
aziende si specializzano su specifici prodotti (domanda/offerta), si sviluppa il marketing che diventa una
strategia per vendere il prodotto; le innovazioni tecnologiche aumentano il benessere socioeconomico, c'è
un rapido ciclo di produzione e consumo. 4)Innovazione e declino produttivo: c'è un declino della
concentrazione delle industrie private e un decentramento (i bassi costi di produzione favoriscono la
delocalizzazione verso i paesi dell'est europa o asiatici), forte competizione internazionale, perdita di
segmenti professionali/sociali che storicamente erano stati potenti e politicamente rilevanti. I sistemi
produttivi vanno in 2 direzioni: o innovano i prodotti, la gestione e il marketing per mantenere la propria
posizione (rinnovano il ciclo produttivo, la qualità dei prodotti e dei processi) o declinano; il ciclo industriale si
divide in fasi: progettazione, produzione, distribuzione e consumo; i bisogni e desideri dei consumatori
diventano parte del processo di progettazione e produzione. 5)orientamento al lavoro per obiettivi, controllo
dell'efficienza, della qualità, sicurezza e benessere lavorativo, valutazione delle prestazioni e dei risultati, con
riconoscimento dei meriti. 6) professioni autonome, nuovi tipi di contratto, globalizzazione, sviluppo
sostenibile, nuovi modelli di organizzazione del lavoro (networking di rete, internet, professioni che
avvengono in rete; l'intangibile diventa prodotto e servizio, le informazioni sono comunicate in tempi reali)
flessibilità e precarietà; le tecnologie permettono di intercettare la domanda; la specialista non è più l'unico
competente ma divulga e rende comprensibile il suo sapere, elimina la specializzazione come separazione,
coniuga il sapere individuale con quello di gruppo.
Opportunità: corresponsabilità sui risultati, analisi e bilancio delle competenze per sostenere lo sviluppo della
qualità professionale, autoanalisi del proprio profilo professionale: identificare le competenze possedute
utilizzabili per realizzare gli obiettivi dell'azienda, le competenze possedute ma ancora da perferzionare per
adeguarle alla professione, le competenze non necessarie per realizzare gli obiettivi e le competenze non
ancora presenti e quindi da sviluppare tramite nuova formazione. Il successo di un impresa dipende dallo
sviluppo professionale dei lavoratori che vi operano.
Comunità di pratica: gruppi di persone che condividono un interesse, dei problemi, una passione verso una
tematica e che approfondiscono la loro conoscenza ed esperienza in essa tramite continue interazioni; è un
insieme di figure professionali che condividono la stessa conoscenza di base, il lavoro, i compiti da svolgere,
l'ambiente organizzativo e un processo di formazione che parte da un livello di qualifica fino a diventare
tecnico/esperto. La partecipazione sociale ad una pratica accresce le conoscenze professionali dei membri e
crea linguaggi, culture, saperi e significati condivisi, modi di agire e di pensare comuni; tali comunità grazie
alla costruzione di nuovi modi di interpretare la realtà sono in grado di produrre un miglioramento collettivo,
considerato il fine ultimo della comunità. Essa rappresenta un patrimonio di conoscenze co-costruite
socialmente intorno ad interessi di lavoro condivisi. La comunicazione è sia interna (di competenze condivise
dai membri della comunità) che esterna (scambio di informazioni e competenze con altre comunità).
Modelli di self-assesment e self-empowerment: per garantire al soggetto un autoconsapevolezza di sè,
autovalutazione, esiste un training di sviluppo professionale che può essere proposto periodicamente per
monitorare l'evoluzione della propria professionalità e che analizza: motivazioni professionali, punti forti e
critici sia sul piano personale (personalità, carattere, atteggiamento) che professionale (esperienze e
conoscenze di studio/lavoro), obiettivi di miglioramento, piani di realizzazione del miglioramento (azioni per
realizzare obiettivi e risultati da ottenere), problemi che si possono incontrare durante il processo di
miglioramento, cause e soluzioni degli eventuali problemi, conseguenze positive/negative date dalla
realizzazione o meno degli obiettivi e dallo sviluppo professionale. Le variabili prese in considerazione per
monitorare lo sviluppo della carriera professionale sono: età, genere, stato civile, titolo di studio, residenza
(città o piccoli centri), settore professionale, professione ricoperta per più tempo, più frequentemente,
nell'ultimo rapporto, numero di lavori negli ultimi 15 anni, numero lavori a tempo determinato/indeterminato.
Leggi: Pacchetto Treu e Legge Biagi hanno dato vantaggi: più opportunità di ingresso per le donne
lavoratrici, più incentivi statali alle imprese che fanno contratti d'assunzione, tutele per i lavoratori flessibili;
tra gli svantaggi: precarietà del lavoratore, mancanza di accordi tra regioni, enti locali, parti sociali, ritardo
nello sviluppo culturale, inapplicabilità di alcune misure a causa dell'inadeguatezza delle organizzazioni
aziendali, poca conoscenza delle leggi e diffidenza verso la loro applicazione. La legge Biagi ha introdotto
nuove tipologie contrattuali, nuove figure professionali; con qualifica professionale si intende il
raggiungimento di conoscenze relative ad una figura professionale; si ottiene una qualifica quando un ente
competente sancisce che l'apprendimento di un individuo ha raggiunto uno standard di conoscenza; tale
standard è verificato con una valutazione o il completamento del corso di studi o un'esperienza sul posto di
lavoro.
Qualifiche e offerta formativa: A seconda del titolo conseguito (qualifica, diploma superiore o diploma di
istruzione e formazione professionale), la persona sviluppa diverse competenze, previste in base al settore
di riferimento;essi sono percorsi di specializzazione coerenti con i titoli conseguiti e che permettono un
progressivo e continuo sviluppo professionale. Il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei
crediti si basa sul carico di lavoro richiesto al soggetto per raggiungere l'obiettivo del corso di studio ossia
apprendere e aquisire competenze.
Prospettiva europea: offrire ai cittadini strumenti per valorizzare il patrimonio delle proprie esperienze e
conoscenze e favorire la mobilità geografica e professionale tra i vari settori; 5 strumenti: curriculum vitae
(presentazione che raccoglie i dati personali e professionali, le esperienze formative e professionali),
portfolio delle lingue (documento che contiene informazioni sulla conoscenza delle lingue sia parlata che
scritta), supplemento al diploma (attestato che integra il titolo rilasciato dopo un corso di studi universitario o
superiore e perfeziona il riconoscimento della qualifica), europass-mobilità (presentazione delle competenze
che la persona ha acquisito durante le esperienze all'estero) e supplemento al certificato (documento
integrativo allegato a un certificato di formazione professionale che consente di specificare le competenze
acquisite dopo un percorso di formazione professionale); tali strumenti rendono più chiare le competenze
acquisite.
Aspetti psicosociali e organizzativi del lavoro che cambia: le imprese cercano di competere ristrutturando
l'organizzazione per adattarsi al mercato, introducendo innovazioni tecnologiche e di prodotto/servizio; vi
sono soggetti forti sul mercato (qualifica tecnica, sperimentano vari lavori atipici, alta probabilità di restare sul
mercato, scelgono lavori flessibili come occasione di sviluppo professionale, sviluppano sia competenze
specialistiche (tecniche) sia relazionali (comunicazione), apprendono le innovazioni, la gestione delle
tecnologie, conoscono lingue straniere, hanno una formazione continua; il lavoro per loro non è ricerca di
stabilità ma sviluppo e autorealizzazione, controllano l'ansia, vedono i problemi come un'opportunità, hanno
un locus of control interno e buone strategie di coping) e i soggetti deboli sul mercato del lavoro (la flessibilità
è una minaccia, il lavoro tradizionale è pensato come stabilità e sicurezza, non interessa il continuo
miglioramento professionale ma solo l'arrivo nel mondo del lavoro, i problemi sono visti come minacce, il
locus of control è esterno, scarse strategie di coping). Il lavoro oggi è caratterizzato da flessibilità,
discontinuità, incertezza e instabilità, è spesso a chiamata o su richiesta, con tempi ridotti, riduzione del
reddito, precarizzazione della vita privata e lavorativa. 1)Part-time: contratto di lavoro subordinato a tempo
determinato/indeterminato e ha un orario ridotto, può essere orizzontale (la riduzione dell'orario di lavoro si
attua riferendosi al normale orario giornaliero) o verticale (giornate a tempo pieno ma solo alcune alla
settimana/mese/ anno) o misto (unione di entrambe le tipologie) 2)Telelavoro: il soggetto lavora a
prescindere dal luogo in cui risiede l'azienda, usando supporti informatici e telematici; può essere da casa,
mobile (non esiste un unico luogo di lavoro ma si distribuisce su tutto il territorio), da centri satellite (presso
un centro adibito al telelavoro) 3)Somministrazione di lavoro: è un lavoro interinale che fa partecipi il
lavoratore, l'agenzia che ricerca il lavoratore e l'impresa che ne usufruisce;è l'agenzia gestisce i lavoratori, li
forma e fa da intermediario 4)Lavoro a progetto: il lavoratore partecipa alla realizzazione di un progetto
autonomamente 5)Lavoro occasionale di tipo accessorio: lavori occasionali svolti da soggetti a rischio di
esclusione sociale o che non sono ancora entrati nel mondo del lavoro o che stanno per uscirvi; sono spesso
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