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CAPITOLO 5: EFFETTI SULL'INTELLIGENZA DELL'ESPERIENZA E DELL'EDUCAZIONE

L'intelligenza dipende da Nature (fattori innati, dotazione biologica) o Nurture

(esperienza, educazione)? Gli innatisti sostengono che l'intelligenza è innata. Anche

esperienze appropriate e opportunità educative possono favorire l'intelligenza e lo

sviluppo di capacità dell'individuo. Secondo Watson un bambino con un'intelligenza

normale, che fa le migliori esperienze, può raggiungere qualsiasi traguardo

(l'individuo è il prodotto dell'ambiente, il risultato delle proprie esperienze); critica: il

cervello del bambino non è un qualcosa da manipolare con esperienze appropriate.

La teoria più realistica è quella che considera ereditarie solo caratteristiche di base

dell'intelligenza, che poi possono essere modificate/migliorate con adeguate

stimolazioni. Il fatto di non ricevere stimolazioni ambientali nei primi anni di vita può

avere conseguenze negative sullo sviluppo e sull'intelligenza, anche se nasce

geneticamente dotato.

L'intelligenza cambia con le generazioni? L'intelligenza media della popolazione

cresce nel tempo per cui le nuove generazioni ottengono punteggi più alti nei test

d'intelligenza rispetto alle vecchie. La causa di ciò è data dai cambiamenti sociali,

economici e culturali (migliore alimentazione, condizioni sanitarie, ambiente più

stimolante e culturalizzato).

Metodi per stimolare l'intelligenza in contesti di deprivazione: Maria Montessori ideò

progetti educativi per stimolare lo sviluppo intellettivo dei bambini a rischio (orfani o

trascurati senza stimoli, poveri, abbandonati, in ambienti di degrado), esercizi per

aiutare i bambini a migliorare le loro abilità di base. I primi anni di vita sono critici per

lo sviluppo intellettivo. Se i bambini a rischio non venivano aiutati precocemente,

potevano venir abbandonati, lasciati a sè stessi, diventare devianti e criminali, a

carico della società.

Metodi per stimolare l'intelligenza in bambini a sviluppo tipico (senza difficoltà o

rischi): i programmi possono essere 1)sulle abilità di base: incentrati su

competenze/abilità base del funzionamento intellettivo come memoria, percezione,

attenzione, linguaggio e ragionamento; si propongono esercizi in cui tali funzioni

possono essere esercitate ed applicate in situazioni diverse; altri programmi

analizzano le singole componenti di ogni abilità per individuare quelle che hanno

bisogno di un intervento educativo; le abilità di base vengono scomposte e

individuati dei sub-processi più semplici: migliorando tali sub processi si può

migliorare l'abilità generale. 2)sulle abilità applicate: esse sono apprese tramite

esperienze; si è intensificata la promozione di competenze e interessi tramite attività

educative, unite a quelle che già la scuola fornisce. 3)sulle abilità metacognitive: la

metacognitiva pone l'attenzione dull'atteggiamento e l'uso da parte dell'individuo

delle proprie abilità intellettive, dell'idea che ha di sè stesso e del proprio

funzionamento cognitivo, dal modo in cui gestisce i processi cognitivi. Vi sono 3

aspetti della metacognizione che influenzano lo sviluppo dell'intelligenza: a)emotivo -

motivazionale= atteggiamento verso la propria intelligenza (ritenersi intelligenti o

meno, considerare l'intelligenza modificabile o meno); se la persona ha bassa

autostima e poca fiducia nelle sue capacità, è convinto che difficilmente con la sua

intelligenza avrà successo, pensa che l'intelligenza è statica, cioè non può mai essere

migliorata, non potrà ottenere risultati migliori, attribuisce gli insuccessi alle proprie

scarse abilità o a fattori esterni come il caso o la fortuna. Questo

atteggiamento/credenze dell'individuo possono essere modificati. b)idee che

l'individuo ha sul funzionamento della mente= persone poco intelligenti considerano

la mente come qualcosa di incomprensibile, hanno difficoltà nel comprenderne il

funzionamento, è qualcosa porta solo a insoddisfazioni. c)modi in cui la mente

controlla se stessa= ci sono persone passive che subiscono le situazioni proposte e

non cercano di avere un ruolo attivo, controllando le operazioni della mente. I

programmi metacognitivi hanno lo scopo di far usare meglio le abilità intellettive.

L'anziano: gli anziani sono soggetti a deterioramento cognitivo; la stimolazione

intellettiva può ridurre i danni ma non produce miglioramenti in anziani con demenza.

In anziani sani, il calo più evidente è quello della memoria a lungo termine e di

lavoro, della flessibilità di pensiero e del ragionamenti in situazioni insolite. Questo

deterioramento può essere favorito anche dal pensionamento o dalla mancanza di

occasioni di utilizzo dell'intelligenza. Esistono dei programmi per tenere la mente

allenata e migliorare la sua efficienza, basati sull'abilità di ragionamento che possono

bloccare il deterioramento dell'intelligenza.

Stimolazione precoce dell'intelligenza: persone inesperte usano spesso strategie per

aumentare l'intelligenza (es. genitori); già i neonati hanno capacità di

apprendimento; poca stimolazione durante i primi anni di vita può compromettere lo

sviluppo intellettivo. Per avere buone potenzialità all'individuo occorre ricevere

stimolazioni, avere buone abilità intellettive di base, esperienze adatte, contesto

culturale valorizzante, buone esperienze scolastiche, caratteristiche positive della

famiglia.

CAPITOLO 6 MECCANISMI COGNITIVI DELL'INTELLIGENZA

Il cognitivismo ha cercato di spiegare le caratteristiche e il funzionamento della

mente/intelligenza. Il cognitivismo afferma che meccanismi come la velocità di

elaborazione (speed; es. Il deterioramento cognitivo dell'anziano è collegato ad una

perdita di velocità mentale) memoria di lavoro, la quantità di risorse disponibili,

l'attenzione controllata sono i principi base di ogni abilità.

Velocità di elaborazione dell'informazione (speed): è segnale di intelligenza ed

efficienza della mente, rapidità di trasmissione dell'impulso nervoso. E' lenta in chi ha

ritardo mentale e nel peggioramento degli anziani. Secondo i teorici è più intelligente

chi è più rapido e veloce in compiti: funzioni complesse della mente sono composte

da numerose operazioni semplici che devono essere svolte con efficienza

(un'operazione complessa viene divisa in più operazioni semplici e una Analizzando

compiti si è trovata una correlazione tra intelligenza e velocità con cui il compito

viene eseguito. Secondo alcuni la speed dipende dal grado di mielinizzazione delle

fibre nervose (maggior mielinizzazione = miglior trasmissione e velocità dell'impulso

nervoso e dell'info al cervello). Critica: la velocità di elaborazione non è un indicatore

di intelligenza elevata in quanto essa è presente anche in compiti in cui la velocità

non è un'abilità richiesta; individui dotati intellettualmente non hanno una particolare

rapidità.

Memoria di lavoro: quantità di informazioni su cui la mente è capace di lavorare

contemporaneamente; la perdita di info nella memoria di lavoro è dovuta al passare

del tempo e all'aumento della quantità di elaborazione richiesta. Talvolta la velocità è

in relazione alla capacità di tenere a mente più elementi contemporaneamente quindi

alla memoria di lavoro. Il calo di velocità è dovuto al passaggio da una situazione

semplice ad una più complessa (il rallentamento della mente è dato dall'aumento del

carico).

Capacità di controllo attentivo: mantenere alta l'attenzione, concentrandosi sulla

richiesta che fa il compito ed evitare di farsi distrarre da sltri pensieri ed eventi; è

determinante per svolgere in modo efficace il compito di velocità.

Ruolo delle funzioni esecutive: le funzioni esecutive sono le operazioni principali

dell'intelligenza in quanto gestiscono la mente e sono: il controllo dell'attenzione, la

pianificazione, la capacità di passare da un'attività all'altra, l'inibizione di info

irrilevanti, risposte automatiche, memoria di lavoro, capacità di eseguire due compiti

contemporaneamente, risolvere problemi; le funzioni esecutive risiedono nei lobi

frontali. Limiti: un buon livello di intelligenza viene mantenuto anche in caso di lesioni

gravi o malfunzionamento di aree cerebrali frontali; funzioni intellettive importanti

sono regolate da altre aree del cervello; non c'è correlazione alta tra punteggi in

prove esecutive e Qi.

Memoria a lungo termine: la memoria è una delle componenti principali

dell'intelligenza ed è formata da vari aspetti: memoria a lungo termine=insieme di

conoscenze conservate solidamente nella memoria. La memoria comprende anche la

capacità di apprendere, acquisire le info e integrarle con le altre preesistenti. La

capacità di apprendere è la capacità di immettere in memoria e mantenere le

esperienze significative, imparare relazioni, concetti e regole, organizzare le

conoscenze e utilizzarle in contesti nuovi (è in relazione con l'intelligenza).

Memoria immediata: o a breve termine è una memoria che permette il ricordo

temporaneo e immediato di un informazione; i tradizionali test mostrano una serie di

elementi e valutano qual'è la serie più lunga che la persona esaminata riesce a

ripetere nel loro ordine. Lo sviluppo della memoria immediata va di pari passo con

quello dell'intelligenza: un bambino piccolo ricorda pochi elementi, ma crescendo

aumenta la sua capacità di memoria immediata. La memoria di lavoro è una

memoria temporanea che conserva momentaneamente le info e opera su di esse,

lavorandoci con la mente; essa è importante nei compiti di intelligenza della mente e

permette di avere a mente più elementi/info contemporaneamente per poi decidere

come procedere. L'efficienza di lavoro è invece la quantità di risorse cognitive che la

mente impiega nelle attività di memoria di lavoro. Il numero massimo di elementi che

la mente riesce a tener presente insieme è minore in compiti di memoria di lavoro

rispetto a quelli di memoria immediata per il fatto che le informazioni sono più

complesse e la richiesta non è solo quella di ricordare elementi ma anche di lavorare

con essi. La memoria a breve termine è elevata anche negli animali e negli individui

con ritardo mentale quindi non è un

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Publisher
A.A. 2013-2014
11 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher babyllo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'intelligenza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Palladino Paola.