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Criteri di affidabilità per i verbal report (Ericcson e Simon, 1984):

concomitanti; indagare fa

devono essere devono che cosa il soggetto

o pensa; attenzione

devono richiedere informazioni oggetto di

focalizzata.

44 Il thinking aloud e il “Il talking aloud”:

Thinking Aloud: Consiste nel chiedere di verbalizzare operazioni mentali

 che il soggetto non eseguirebbe spontaneamente, neanche in forma

silenziosa, nel caso di problemi e compiti per i quali il modo di procedere

viene definito analizzando le variabili e le risorse contingenti (ad

esempio, ripetere ad alta voce le istruzioni di un percorso).

Talking aloud:

 Consiste nell’indurre il soggetto a verbalizzare ad alta

voce un discorso che egli compirebbe comunque a livello subvocale,

indipendentemente dalla richiesta del ricercatore (ad esempio, le

autoistruzioni nel caso dell’algoritmo di risoluzione di un calcolo mentale:

«Riporto… Sommo il resto…»).

45 Il multitasking: Il fenomeno del multitasking fa riferimento

all’insieme di atteggiamenti e comportamenti che portano la persona

a essere impegnata in due o più attività o compiti differenti

contemporaneamente. Il multitasking sembra essere ormai una

conseguenza inevitabile del contesto sociale e culturale attuale. Il

multitasking è un fenomeno complesso, che richiede un alto livello di

attenzione per poter svolgere due attività contemporaneamente.

Spesso viene attivato in maniera inconsapevole, rapida e veloce. Il

termine multitasking (dall’inglese task, compito) origina

dall’informatica, secondo cui il multitasking è la capacità di un sistema

operativo di eseguire più compiti simultaneamente.

46 L'attenzione: definizione, metafore, tipologie, effetti:

L'attenzione è l'insieme dei dispositivi e meccanismi che consentono

di concentrare e focalizzare le proprie risorse mentali su alcune

informazioni, definendo ciò di cui siamo consapevoli in un dato

momento. L’attenzione può essere di vari tipi:

Selettiva:

- seleziona stimoli importanti e ignora quelli irrilevanti;

Focale:

- si concentra su un compito;

Sostenuta:

- mantenersi vigili per un periodo prolungato di tempo;

Divisa:

- seguire contemporaneamente due attività;

Competitiva:

- in caso di conflitto tra due processi, l’attenzione

selezionale fra i due;

Shifting attentivo:

- modifica il proprio set cognitivo per un nuovo

compito.

Il focus attentivo lo possiamo comprendere attraverso due metafore:

- Il fascio di luce: Il fuoco si muove di continuo spostandosi

attraverso tutte le posizioni intermedie tra il punto di partenza e

quello finale;

La lente:

- Il fuoco si allarga fino a cogliere lo stimolo, poi si restringe

su di esso in un passaggio diretto tra posizione di partenza e finale.

47 Gli effetti dei processi attentivi: i processi attentivi sono quei

processi attraverso i quali si selezionano e si elaborano gli stimoli

rilevanti, scartando quelli non rilevanti in base ai propri interessi, agli

scopi e alle aspettative. Nel contesto sperimentale ci sono tre effetti

che ci possono aiutare a capire come agiscono i processi attentivi:

- Effetto Stroop: Nome del colore scritto con colore

incongruente/Nome del colore scritto con colore congruente >

L’incongruenza degli stimoli rallenta i Tempi di Reazione (TdR).

Effetto Navon:

- 4 combinazioni > 2 incongruenti(S con H, H con S)/ 2

congruenti(S con S, H con H) > Alla richiesta di porre attenzione

alla lettera locale, la presenza della lettera globale di tipo

incongruente rallenta i TdR;

Effetto Simon:

- Se compare il quadrato= premere tasto sinistro/ Se

compare il triangolo= premere tasto destro Se la posizione dello

>

stimolo e del tasto di risposta coincidono, i TdR sono più brevi.

48 Descrivere e commentare la testimonianza di Daniele Luppari:

“lo sport non rende immuni dalla malattia ma aiuta ad affrontarla”

questa è la considerazione che ha Daniele dello sport. Daniele è un

uomo di 42 anni, marito e padre di famiglia. Sin da giovane ha

praticato vari sport tra cui corsa, bici e nuoto. Ama praticare questi

sport e si allena non per il gusto di affrontare gli avversari o

partecipare a gare, ma, perché lo sport è il mezzo mediante il quale

afferma la sua volontà di vivere. Grazie allo sport Daniele ha scoperto

il concetto di umiltà e gli insegna che attraverso l’allenamento, lo

studio e la cura di se stesso ogni persona può raggiungere qualsiasi

traguardo. L’esperienza che Daniele racconta è molto triste e

toccante. Daniele è una delle poche persone fortunate che è riuscita a

sconfiggere e a superare il tumore. Nonostante il suo fisico era sempre

in forma, sano una brutta malattia del genere a 26 anni lo colpisce

velocemente, degenerando. Ciò che lo ha aiutato a sconfiggerla non è

stato il fatto che abbia praticato sin da giovane sport, ma è guarito

grazie a un buon medico, una famiglia sempre presente e soprattutto

lo sport che gli ha insegnato ad ascoltare i segnali del proprio corpo.

Durante le sue sedute di chemioterapia non ha mai pensato di non

potercela fare, ha associato i suoi step di guarigione alla sua tabella di

allenamento prefissandosi ogni volta dei nuovi obbiettivi da

raggiungere. Concentrazione e obbiettivi sono i due concetti che lo

accompagnano ad affrontare sfide e novità. Vivere questa brutta

malattia per Daniele è come aver partecipato a una lunga Maratona,

fatta di ostacoli, fatica e impegno a portare a termine il proprio

obbiettivo.

49 Modelli associativi della memoria: I modelli associativi descrivono

la memoria come un insieme di rappresentazioni mentali di

processo di diffusione

informazioni interconnesse che funziona con un

dell’attivazione, in base al quale uno stimolo iniziale attiva memorie

correlate. Quindi se penso a una mela, mi potranno venire in mente i

colori, la Fiaba di Biancaneve, la forma del cerchio, il simbolo di un

computer che a loro volta attiveranno altre associazioni. Questo

Priming

processo spiega il fenomeno del in cui l’esposizione (anche

inconsapevole) ad un termine o concetto, facilita successivamente la

rievocazione di informazioni correlate. Il fatto che si possano avere

ricordi inconsapevoli, ha portato a distinguere due tipi di memoria:

- esplicita ⇒ ricordo intenzionale;

- implicita ⇒ ricordo non consapevole, che può esercitare effetti sul

comportamento.

50 La memoria: definizione, funzioni, compiti, tipologie: la

memoria è definita come la capacità di codificare, immagazzinare e

recuperare le informazioni. La memoria ha tre funzioni principali:

Codifica:

- è la scelta di come rappresentare in memoria

l’informazione. L’attenzione ha un ruolo importante in questa fase,

attraverso la funzione inibitoria per le informazioni irrilevanti e di

valorizzazione per quelle rilevanti;

- Immagazzinamento: conservazione delle informazioni nel tempo;

- Recupero: è influenzato dalla bontà dei processi di

immagazzinamento, dalle risorse attentive, dalla scelta di una

strategia adeguata e dallo stato emotivo del soggetto.

Gli studi condotti da Ebbinghaus distinguono la memoria in tre

compiti:

Rievocazione:

- recuperare le informazioni;

Riconoscimento:

- identificare gli elementi da ricordare;

Riapprendimento:

- tempo minore.

esplicita

La memoria può essere quando comporta uno sforzo

implicita

consapevole per recuperare le informazioni, quando il

recupero delle informazioni avvengono senza che ci rendiamo conto.

breve termine

La memoria può essere di quando consente di

focalizzare le proprie risorse cognitive su un limitato numero di

lungo termine

rappresentazioni mentali o quando vengono

immagazzinate tutte le conoscenze che ogni persona ha di sé e del

mondo, acquisite dalla memoria sensoriale e da quella a breve

termine.

51 I modelli cognitivi della memoria:

Memoria dichiarativa: tipo di memoria che concerne la conservazione

 delle conoscenze su fatti o eventi. È una forma esplicita della memoria;

Memoria procedurale: tipo di memoria che riguarda l’acquisizione, il

 mantenimento e l’uso delle abilità e delle procedure con cui fare le cose.

È una forma implicita di memoria;

Memoria iconica: sistema di memoria relativa al dominio visivo che

 permette di immagazzinare una grande quantità di informazioni per un

lasso di tempo molto breve;

Memoria di lavoro: tipo di memoria che concerne il presente; ha la

 funzione di connettere il passato con il presente e di integrare il presente

con i ricordi precedenti;

Memoria episodica: tipo di memoria che consente di conservare gli

 eventi specifici di cui un individuo ha fatto personalmente esperienza;

Memoria semantica: tipo di memoria generale categoriale che organizza

 le conoscenze che una persona possiede circa le parole e gli altri simboli,

i significati e i referenti concettuali, nonché le relazioni fra loro esistenti;

Matememoria: capacità di riflettere sul funzionamento dei propri processi

 mnestici e sulle informazioni che si è certi di possedere;

Memoria ricostruttiva: tipo di memoria che ricostruisce le informazioni

 basandosi su più tipologie generali di conoscenza memorizzata.

52 Il priming: processo in cui l’esposizione (anche inconsapevole) ad un

termine o concetto, facilita successivamente la rievocazione di

informazioni correlate o non. Il fatto che si possano avere ricordi

inconsapevoli, ha portato a distinguere due tipi di memoria:

- esplicita ⇒ ricordo intenzionale

- implicita ⇒ ricordo non consapevole, che può esercitare effetti sul

comportamento.

Quindi Il priming è una forma di apprendimento implicito, perché le

persone non sono consapevoli dell'effetto che il primo stimolo ha

sull'elaborazione del secondo.

I termini priming positivo e negativo si riferiscono al modo in cui il

priming influisce sulla velocità di elaborazione. Un priming positivo

accelera l'elaborazione, mentre un priming negativo la riduce. Il

priming positivo è causato dalla semplice presentazione dello

stimolo, mentre il priming negativo ha luogo quando lo stimolo

viene presentato e in seguito ignorato. Gli effetti di priming positivi

si verificano anche se il primo stimolo non è percepito

coscientemente[6]. Gli effetti del priming positivo e negativo sono

visibili negli esperimenti sui potenziali evento-correlati (ERP)

Il priming percettivo si basa sulla forma dello stimolo ed è favorito dal grado di

similitudine tra lo stimolo iniziale e successivo. Il priming percettivo è sensi

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A.A. 2019-2020
86 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cardi22772 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e dello sport e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Cantoia Manuela.