Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
STRUMENTALE UTILI ALL'ADATTAMENTO
Oggetto della ricerca funzionalistica sono in parte i processi mentali di Titchener (sensazione e percezione) e in parte processi mentali nuovi (emozione, motivazione, apprendimento, pensiero). In particolare, i funzionalisti riconoscono il valore adattativo dei processi sensoriali: nella "abilità spaziale", l'organismo localizza gli oggetti nel suo spazio circostante e discrimina le loro dimensioni. Per quanto riguarda l'emozione, ne sottolineano il carattere adattativo, come un riadattamento organico automatico che aumenta l'efficacia della risposta a situazioni particolari. Ad esempio, quando l'organismo è ostacolato nella propria libertà di movimento, può manifestarsi l'emozione della collera, la quale lo aiuta a reagire più efficacemente contro l'ostacolo. Ci sono invece altre emozioni gratuite, non direttamente funzionali alla sopravvivenza dell'organismo. La percezione è...
Un processo mentale a se stante, non una somma di sensazioni elementari come nell'approccio strutturalista. Viene attribuita grande importanza alla motivazione. La principale della ricerca è l'apprendimento: consiste nella funzione adattiva per eccellenza, nell'acquisizione di appropriate modalità di risposta a situazioni problematiche, modalità di risposta che hanno valore di sopravvivenza. Carr eredita da Thorndike, associazionista, la legge dell'effetto 1905 che dice che: ogni atto che in una data situazione produce soddisfazione, finisce con l'essere associato a quella situazione. Così, quando la situazione si ripresenta, l'atto ad esso relativo ha maggiori probabilità di ripetersi rispetto al passato. Viceversa, ogni atto che in una data situazione produce insoddisfazione, finisce con l'essere dissociato da quella situazione quando la situazione si ripresenta, ha minori probabilità di ripetersi.
rispetto al passato. Rispetto agli associazionisti i funzionalisti attribuiscono minore importanza all'apprendimento per prove ed errori. Essi sostengono che, già dal primo impatto con la situazione problematica, l'organismo si comporta non in modo casuale ma in modo analitico e selettivo. Per quanto concerne i funzionalisti ne sottolineano gli aspetti adattivi (il pensiero di il pensiero, un esame da fare può indurre ad una preparazione più adeguata). 3.4. I metodi del funzionalismo Il funzionalismo detronizza l'introspezione dal suo status di unico metodo psicologico. Da un lato le funzioni mentali non compaiono nell'esperienza diretta, dall'altro secondo ispiratore dei funzionalisti "la coscienza è un fiume che scorre", mediante uno strumento elementistico, statico e parcellizzante come è l'introspezione titcheneriana. Si puòParlare dei funzionalisti (metodo sperimentale, eclettismo metodologico, metodo genetico, metodo osservazionale puro). Essi preferiscono la sperimentazione di laboratorio ma praticata in modo meno sistematico e rigoroso rispetto a Titchener, e spesso è sostituita dal metodo genetico e dal metodo osservazionale puro ritenuti particolarmente idonei a cogliere le funzioni mentali nel loro contesto naturale. Possono essere considerati precursori dell'attuale interdisciplinarismo in quanto accolgono i contributi della filosofia, letteratura, arte e antropologia. E ancora, come Wundt e al contrario di Titchener, ricorrono talvolta all'osservazione oggettivistica o comportamentale quale integrazione all'osservazione che rimane il loro soggettivismo fondamentale criterio metodologico. Infine, i funzionalisti aprono la psicologia allo studio delle differenze individuali, dello sviluppo infantile e del comportamento animale.
4. La polemica tra strutturalisti e funzionalisti
Nel 1910 ci
fu un ampio dibattito tra Titchener e i suoi da un lato, e la scuola di Chicago dall'altro, chiamata anche "rivoluzione funzionalistica" contro lo strutturalismo, in maniera esagerata perché entrambi appartengono alla stessa grande famiglia Titchener non soggettivistica. Scomunica il funzionalismo (come farà con il comportamentismo) e Angell e Carr riconoscono alla coscienza lo status di oggetto fondamentale della ricerca, studiandone non i contenuti ma le funzioni. Titchener rivolge 2 critiche al funzionalismo: il proprio sperimentalismo 1- contrapponesi sistematico alle componenti filosofiche del funzionalismo che tendono a riportare la psicologia al periodo pre-scientifico. Attacca duramente il vitalismo finalistico e teologistico (il concetto di "cause finali") e gli aspetti più metafisici dell'evoluzionismo spenseriano in nome dell'unica tradizione scientifica, quella meccanicistica. 2- pur riconoscendo legittimo lo studio delle funzioni.funzioninon ha senso capire cosa fanno imentali,sostiene che deve preceduto dallo studio dei contenuti:processi se non si è capito cosa sono, es. prima di capire la funzione del vedere bisogna studiare lastruttura dell'occhio. Per i funzionalisti la critica principale allo strutturalismo è che i momenti dicoscienza (rilevati tramite introspezione) sono transitori ed evanescenti,mentre le funzioni mentalisono persistenti, continuative e replicabili. Altra polemica, relativa all'utilità o meno delladifendono una scienza psicologia pura, disinteressata, circoscritta alpsicologia.Strutturalistilaboratorio, rigorosa come l'attività del fisico, avente per oggetto i fatti e non i valori dellacoscienza umana, che deve conoscere la mente dell'uomo Generalizzato e non agire sulla mentedei singoli individui per migliorarli, aiutarli. I funzionalisti invece giustificano la psicologia sullabase del valore sociale dei suoi risultati che si deve
Focalizzare sulle differenze interindividuali (percezione, apprendimento, motivazione), precorrendo il movimento americano dei test della personalità e dello sviluppo.
Un bilancio storico dello strutturalismo e del funzionalismo.
Lo strutturalismo titcheneriano scomparve perché: si autolimitava allo studio dell'uomo bianco, adulto, normale, generalizzato, mentre dopo gli anni 20 la psicologia si è sempre più interessata alle variabili antropomorfico-culturali, allo sviluppo intellettivo e affettivo, agli individui nei loro gruppi sociali, al comportamento animale. L'elementismo titcheneriano è stato messo definitivamente in crisi dalla globalismo fenomenologico della psicologia della gestalt. Il descrittivismo statico dell'analisi strutturalista è stato superato dall'esplicazionismo delle nuove psicologie dinamiche. L'introspezionismo titcheneriano è crollato sia sul piano metodologico (perché gli esperimenti,
Per quanto rigorosi, non sono replicabili con soggetti diversi) che sul piano contenutistico (i contenuti mentali non coscienti sfuggono all'analisi della coscienza). Malgrado ciò, lo strutturalismo ha dato un prezioso contributo allo sviluppo della psicologia scientifica. Per circa 40 anni è stato il sistema psicologico più organico e rigoroso e il punto di riferimento obbligatorio, svolgendo un utilissimo ruolo dialettico in quanto le altre correnti si dovevano confrontare con l'opera di Titchener, chiarendola e arricchendola. Più del funzionalismo, ha contribuito al riconoscimento della psicologia come scienza indipendente tramite il ricorso al solo metodo sperimentale. Lo strutturalista Kulpe può essere considerato un precursore dell'odierna scienza cognitivista che ha ripreso nuovamente a studiare la coscienza, dando ragione all'introspezione di Titchener. Il soggettivismo titcheneriano (antropocentrismo - purismo) è
L'antitesi dell'oggettivismo watsoniano (Interesse per la psicologia animale - tecnologismo) che però eredita alcune componenti epistemologiche e metodologiche del sistema titcheneriano: per la metafisica (tutto è sottoponibile alla ricerca di laboratorio), il criterio associazionistico, lo stesso della tradizione empiristica anglosassone. Il descrittivismo elementistico, senza alcun approccio psicologico globalistico strutturalismo e comportamentismo nutrono la stessa profonda diffidenza per le interpretazioni del "senso comune". Il funzionalismo nordamericano è più ampio, lo si identifica con la scuola di strutturalismo Cornell, fluido meno definito e identificato con la scuola di Chicago, per cui estintasi, il funzionalismo è in qualche modo sopravvissuto fino ad influenzare l'attuale psicologia. La scuola di Chicago iniziò a tramontare con l'ascesa del comportamentismo.
subito dopo il manifesto watsoniano – 1913. Da un lato i comportamentisti si appropriarono dello "studio dell'apprendimento" e dell'"istanza utilitaristica", inserendole in una prospettiva oggettivistica fino ad ottenere un sistema unitario più coerente rispetto alle non coordinate concettualizzazioni funzionalistiche. D'altro canto denunciarono, in nome dello sperimentalismo, le numerose componenti filosofiche del funzionalismo, come lo studio della volontà o la disquisizione sui processi cognitivi superiori dei "principii" di James. Anche Dewey (funzionalista) aveva dato molto spazio alle tematiche filosofiche affermando che psicologia e filosofia sono consanguinee e che gli psicologi devono affrontare il classico problema filosofico mente-corpo. Inoltre altre tematiche del funzionalismo si sono inserite nel contesto psicologico dagli anni 20 fino ad oggi: il concetto di funzione cherisultòcompatibile e necessario con il crescente interesse per i processi cognitivi superiori da parte dellagestalt e della psicologia cognitivistica (problem solving) relativa ad una in scendibile unità psico-fisica e non ad una mente isolata dal corpo, alla totalità dei processi mentali, e non alla solacoscienza. La psicologia moderna ha inoltre recuperato il concetto “adattamento dell’organismoall’ambiente”.
E_LEARNING: LA NASCITA DELLA PSICOLOGIA IN GERMANIA
Slide : strutturalismo
E_LEARNING: LO STRUTTURALISMO
SLIDES VIDEOLEZIONI: wundt (da inserire)
Slide: funzionalismo
E_LEARNING: IL FUNZIONALISMO
james- da inserire (di nino dazzi)
SLIDES VIDEOLEZIONI:3. LA RIFLESSOLOGIA E LA SCUOLA STORICO-CULTURALE
1. Le origini della psicologia russa
Il primo laboratorio fu fondato nel 1886, il primo istituto di psic. nel 1912 e aperto nel 1914. Risentìgli influssi europei, soprattutto di Wundt, in quanto univano ad un’impostazione sperimentale
unaconcezione