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Daniel Stern ritiene che il processo di formazione della costellazione materna possa iniziare anche
prima dell'inizio della gravidanza e possa durare anche anni. La costellazione materna implica
quattro questioni: il tema della vita-crescita, il tema della relazionalità primaria, il tema della
matrice di supporto e il tema della riorganizzazione dell'identità. Questi quattro temi e i loro compiti
correlati costituiscono la costellazione materna, mentre i tre discorsi collegati sono la trilogia
materna. Stern ritiene che le caratteristiche e i processi di strutturazione della costellazione materna
abbiano origine soprattutto nelle caratteristiche sociali e culturali delle società moderne. Dunque,
l'organizzazione delle società guidano lo sviluppo delle menti degli umani che ci vivono. I fattori
antropologici ed etnologici entrano direttamente nello sviluppo dei soggetti.
4.3 Il tema vita-crescita
La madre è in grado di tenere in vita il figlio, farlo crescere e prosperare fisicamente? Paura delle
neo mamme che il bambini possa smettere di respirare. Paura del fallimento e della creatività
animale.
4.4 Il tema della relazionalità primaria
Capacità affettive, sociali della madre verso il bambino. Qui Stern sottolinea anche la capacità della
madre di entrare nello stato di "preoccupazione materna primaria" studiato da Winnicott. In gioco
c'è la capacità della madre di leggere e capire il proprio bambini. Linguaggio preverbale.
4.5 Il tema della matrice di supporto
Qui è in gioco la capacità della madre di creare, organizzare, generare una rete di supporto
protettiva e benevola che le consenta di realizzare pienamente i primi due compiti, ovvero tenere in
vita il bambino e promuovere lo sviluppo affettivo. Spesso la madre si sente inappropriata rispetto a
questo compito. A questo proposito Stern sottolinea la scomparsa della famiglia nelle società
industriali, struttura che in passato forniva alla madre il sostegno per la costruzione di queste reti di
supporto. Tradizionalmente la matrice di supporto, come implica la radice del nome scelto, è
sempre stata una rete femminile e materna. La funzione principale della matrice di supporto è di
proteggere la madre. Adesso ha un ruolo importante anche il padre. Sotto certi aspetti la madre ha
più bisogno di altre madri più che di un marito. Stern ritiene che il marito debba dunque
"maternalizzarsi". In questo periodo la relazione della neo madre con la propria madre va incontro a
profondi processi di riorganizzazione. I modelli di attaccamento della neo madre con la propria mad
avranno rilievo anche sul modello di attaccamento che emergerà tra la madre e il suo bambino.
4.6 Il tema della riorganizzazione dell'identità
Bisogno della madre di trasformar e riorganizzare la sua identità. La neo madre deve spostare il
centro della sua identità da figlia a madre, da moglie a genitore, da donna in carriera a madre di
famiglia. Dalla realizzazione di questo compito dipende la buona riuscita dei primi tre compiti.
Necessità di modelli da seguire, in particolare quello della propria madre.
Stern sottolinea come i gesti quotidiani della neo-madre evochino costantemente i suoi ricordi
d'infanzia e le cure ricevute o non ricevute dalla propria madre. I ricordi della neo mamma agiscono
principalmente sul piano inconscio o preconscio.
4.7 Conseguenze e implicazioni principali della costellazione materna
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Caso di Monica (alimentazione con sondino nei primi 21 mesi di vita, sdraiata sulle ginocchia della
madre). Teoria di Stern del recupero spontaneo di ricordi relativi alla propria esperienza delle cure
ricevute quando si è bambini. Ricordi che hanno un impatto diretto sulle modalità comportamentali
del soggetto. L'insieme dei ricordi evocati dai contesti di vita quotidiana della neo madre e
costituiscono il "materiale grezzo" dal quale parte per la riorganizzazione della propria identità.
A questo punto ci si chiede se la costellazione materna sia realmente un qualcosa presente nelle
madri o un costrutto teorico attivo solo nella mente dei clinici.
La costellazione materna non è né un complesso, né una fase della vita, ma una nuova
organizzazione psichica centrale. Stern si sofferma anche sulle implicazioni cliniche delle
costellazioni materne. Nelle psiconevrosi classiche l'organizzatore psichico centrale è il complesso
edipico. Nella relazione tra neo madre e terapeuta la madre cerca di essere valorizzata e apprezzata
come figura materna. Il terapeuta deve creare un'alleanza proprio a partire da questi bisogni.
Ruolo dei nuovi padri, che condividono con le madri i processi di cura del bambino. Non possono
comunque fornire la matrice di supporto che solo altre madri possono fornire.
Gli effetti e i processi che la costellazione materna genera non scompaiono nel nulla, ma in qualche
modo entrano nella psiche delle madri, sia pure su piani più o meno consci o inconsci.
4.8 Nella mente delle madri: pensare per due
Studi di Massimo Ammaniti del 2008. Fino a un anno di vita del bambino.
Trasformazioni neurobiologiche nel corpo della madre in stato interessante. Nuovi equilibri
neuroormonali.
Nuovo stato mentale: pensare per due.
Preoccupazione maggiore per la salute del figlio dall'ottavo mese di gestazione al terzo mese di vita
del bambini: ragioni evoluzionistiche.
4.8.1 Nella mente dei (futuri) padri
Nelle società a capitalismo avanzato i padri (definiti "nuovi padri") sono sempre più coinvolti
nell'evento della gravidanza e della nascita. Nelle società primitive questo non accade.
È frequente che l'uomo si senta abbandonato durante la gravidanza.
4.8.2 La coppia e i figli
La famiglia tende sempre di più ad assumere carattere nucleare: la coppia e i figli. Il peso che deve
sostenere la coppia è quindi molto più gravoso.
Importanza della comunicazione e dell'ascolto.
Quando una donna e un uomo stanno per diventare madre e padre tendono ad assumere il modello
dei propri genitori nel realizzare i propri ruoli. Questo processo è stato definito "trasmissione
intergenerazionale degli stili di attaccamento".
Dalle ricerche emerge che future madri e futuri padri che hanno un buon rapporto di coppia sono
più in grado di esprimere calore affettivo. Questo è vero in particolare per i padri che se hanno un
buon rapporto con la compagnia sono più facilitati a diventare genitori. La madre invece è meno
influenzata dal rapporto con il proprio compagno.
I genitori immaginano un figlio perfetto. Il bambino deve appagare i sogni e i desideri irrealizzati
dei suoi genitori. L'amore parentale non è altro che il narcisismo dei genitori tornato a nuova vita.
Tutte queste aspettative influenzano le modalità di sviluppo del Sè del bambino.
4.9 Alcune conclusioni, tratte da idee di D. W. Winnicott
Winnicott dimostra che le psiconevrosi originano nei rapporti interpersonali del primo periodo dello
sviluppo, dalla gravidanza fino ai tre anni di età.
Dipendenza del bambino. "Funzione materna abbastanza buona".
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Capitolo 5 - L'importanza dei ritmi biologici nei primi tre anni di vita
5.1 I ritmi biologici nello sviluppo dei primi tre anni
A partire da 20-22 settimane di età gestazionale le attività fisiologiche del feto vanno incontro a
processi di fluttuazione nel corso delle 24 ore. Alla nascita vi è scarsa modulazione della ritmicità
circadiana (ritmo delle funzioni fisiologiche che ha una fluttuazione ciclica nelle ventiquattro ore).
Prima dell'acquisizione dei ritmi circadiani sono registrabili ritmi "ultradiani", la cui periodicità
varia nel corso dello sviluppo, fino ad arrivare a 90 minuti, come nell'adulto. I valori che si
osservano nell'adulto vengono raggiunti attorno ai tre-quattro anni.
[circadiano: ritmo che ha una ciclicità di circa 24 ore; ultradiano: ritmo che ha una ciclicità con
periodicità inferiore a 24 ore]
Chi si occupa dei processi formativi dovrebbe modulare attentamente le proprie azioni e decisioni in
relazione alla scansione, fluttuazione dei ritmi circadiani e ultradiani del soggetto.
5.2 Quantità di sonno e ciclo sonno-veglia
La quantità di sonno dei neonati e dei bambini fino ai tre anni è notevole e distribuita in modo
relativamente uniforme nell'arco delle 24 ore. Nei primi mesi di vita i bambini dormono circa 15 ore
al giorno. Non è ancora chiaro perché i bambini abbiano così tanto bisogno di dormire.
Probabilmente il sonno protegge e favorisce la crescita fisica e psicologica dei soggetti.
Due tipi fondamentali di sonno:
Sonno attivo o REM
• Sonno calmo o NREM
•
5.3 Sonno attivo e calmo (REM e NREM)
Il REM è definito sonno irregolare o sonno "paradosso". Il sonno attivo occupa circa l'80% del
tempo di un feto, per andare poi a diminuire. A partire dal decimo anno occupa il 25% del sonno. Il
sonno REM provoca un intensa attivazione dei circuiti neuronali. Potrebbe svolgere un ruolo
analogo a quello del l'esercizio fisico per i muscoli. Il sonno REM potrebbe essere una fonte di
stimolazione interna per la corretta maturazione del sistema nervoso centrale.
5.4 Conclusioni
Importanza della capacità delle figure di riferimento di rispettare e comprendere i ritmi dei bambini.
Capitolo 6 - La nascita dell'intelligenza e delle strutture e funzioni cognitive da zero a tre anni
di età
6.1 Osservazioni introduttive
Attraverso complessi processi, il neonato giunge alla comprensione intelligente delle condizioni
ambientali, sociali, fisiche che lo circondano.
Strutture, funzioni e processi possono dirsi cognitivi perché sono connessi alla elaborazione di
informazioni e dati. Il bambino, nei primi due-tre anni di vita, costruisce nel proprio sistema
nervoso centrale e periferico, una serie di strutture organizzate che svolgono diverse funzioni
conoscitive e cognitive. Queste sono le strutture e le funzioni cognitive: processi sensoriali,
percettivi, motori, attentivi, attenzionali, di memorizzazione, mi memoria, di apprendimento,
linguistici, di pensiero, di problem solving, di ragionamento.
6.2 Nascita e sviluppo dell'intelligenza (o delle intelligenze) fino ai tre anni di età
Stadio dei riflessi innati - I stadio dell'intelligenza senso motoria (fra 0 e 1 mese)
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L'intelligenza nasce e si sviluppa a partire da una serie di dotazioni innate, ovvero i riflessi innati.
Nel primo mese di vita il bambino esercita i propri riflessi e ne affina le proprietà adattive mediante
l'integrazione con il proprio corpo e con l'ambiente che lo circonda. Tale esercizio determina lo
sviluppo degli organi e strutture coinvolte.
I riflessi innati sono particolarmente importanti perché rivelano