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SECONDO SAGGIO
-AMNESIA INFANTILE I bambini piccoli manifestano una precoce attività
sessuale (erezione, masturbazione, toccamenti); nessun autore ha
riconosciuto la normalità di una pulsione sessuale nell’infanzia (è stata
trascurata). Gli uomini possiedono un' “amnesia” riguardo agli anni
della loro infanzia (dalla nascita fino a 6/8 anni) che sono stati
allontanati dalla coscienza (rimozione): nella memoria hanno
mantenuto frammenti di ricordi che sono incomprensibili; tali ricordi
dimenticati hanno condizionato la vita psichica dell’individuo e tutto il
suo sviluppo successivo. L’amnesia infantile nasconde gli impulsi
sessuali della vita infantile.
-PERIODO DI LATENZA Il bambino sviluppa per un certo periodo degli
impulsi sessuali che poi subiscono una repressione, la quale poi può
essere di nuovo interrotta da nuove manifestazioni sessuali che
riescono a sfuggire alla sublimazione. Durante il periodo di latenza,
vengono costruite delle strutture psichiche che serviranno per
ostacolare e inibire la pulsione sessuale (il disgusto, il pudore e gli
ideali estetico/morali); questa costruzione è opera sia dell’educazione,
sia è determinato organicamente, ereditariamente. Nel periodo di
latenza, l’energia degli impulsi sessuali infantili viene deviata dalla
meta sessuale e rivolta verso altri scopi (sublimazione); ogni tanto
però, qualche manifestazione sessuale riesce a sfuggire alla
sublimazione e avvengono delle interruzioni al periodo di latenza.
-MANIFESTAZIONI DELLA SESSUALITA’ INFANTILE Una di esse è la
suzione che si presenza già nel neonato (oggetto di succhiamento sono
il labbro, la lingua, un punto della pelle ecc); il succhiare produce
assopimento o anche reazioni motorie di eccitamento (a volte il
succhiare è combinato col toccare certe parti sensibili del corpo come i
genitali). Per cui la suzione ha una natura sessuale.
Si parla di autoerotismo quando la pulsione non si dirige verso una
persona esterna ma si soddisfa sul proprio corpo (es. il bambino che si
succhia una parte di pelle, sta cercando di riprodurre un piacere che ha
già sperimentato in precedenza durante la suzione dal seno materno
per provocarsi di nuovo un soddisfacimento; la zona erogena in
questo caso è la bocca; all’inizio il soddisfacimento della zona erogena
era associato al bisogno di nutrizione, poi il soddisfacimento sessuale
si stacca dal bisogno di assumere cibo. Il bambino succhia un punto
della propria pelle e non un oggetto esterno perché ciò lo rende
indipendente dal mondo esterno. Se c’è una fissazione alla fase orale,
da adulto il soggetto dà maggior importanza alla zona della bocca,
diventerà fumatore o bevitore; se invece la pulsione legata all’oralità
viene rimossa il soggetto potrà provare disgusto per il cibo, soffrire di
vomito isterico, disturbi nel mangiare.
-META SESSUALE NELLA SESSUALITA’ INFANTILE La zona erogena è una
parte della pelle che se stimolata provoca piacere; il bambino cerca un
punto qualsiasi sul proprio corpo e inizia a succhiare (qualsiasi parte
può diventare una zona erogena anche se non è una tra quelle
prestabilite). La meta sessuale infantile consiste nel soddisfare
attraverso la stimolazione della zona erogena (un soddisfacimento
porta il bambino alla ripetizione della stimolazione). Il bisogno di
soddisfazione viene segnalato in 2 modi: o attraverso un dispiacere,
tensione o con un prurito situato proprio nella zona erogena.
La zona anale durante l’infanzia viene frequentemente stimolata a
causa dei frequenti disturbi intestinali; il bambino per eccitare la zona
anale, trattiene le feci finchè esse, accumulandosi, provocano
contrazioni muscolari e durante il loro passaggio attraverso l’ano
provocano forte soddisfacimento. Le feci inoltre sono viste come una
parte del proprio corpo e rappresentano un “regalo” (trattenerle
esprime la bontà del bambino, espellerle esprime la sua sfida verso
l’ambiente esterno).
L’ultima zona erogena è quella dei genitali che viene stimolata con i
continui lavaggi (per via dell’igiene), sfregando le cosce o sfregandoli
con la mano (onanismo, masturbazione).
Le caratteristiche dell’attività sessuale infantile lasciano tracce
profonde nell’inconscio del soggetto e influenzano lo sviluppo del suo
carattere.
Durante l’infanzia possono ricomparire eccitamenti tipici dell’epoca
dell’allattamento sotto forma di disturbi come l’enuresi notturna , le
polluzioni che sono di natura sessuale; il ripresentarsi di tali attività
sessuali sono dovute a cause interne (spontaneamente nel bambino) o
esterne (da parte di adulti o altri bambini: seduzione, far conoscere al
bambino il soddisfacimento delle zone genitali).
Il bambino può diventare un perverso polimorfo: provare gusto per
tutte le perversioni.
Pulsioni parziali: nella vita sessuale infantile, oltre alle zone erogene,
esistono anche oggetti sessuali costituiti da persone; il bambino
piccolo è senza pudore e morale per cui mostra piacere nel denudare il
proprio corpo, mostrando le parti sessuali, è interessato verso i genitali
dei suoi compagni di giochi e più tardi si mostrerà curioso di vedere i
genitali delle altre persone.
Si sviluppa nel bambino una componente crudele della pulsione
sessuale (masochismo): es. stimolazione dolorosa della pelle del
deretano; gli educatori perciò avvertono di non ricorrere a punizioni
corporali in questa parte del corpo.
-ESPLORAZIONE SESSUALE INFANTILE: da 3 a 5 anni nasce la pulsione
di sapere (considerato un modo sublimato di appropriazione e un
piacere di guardare) soprattutto verso la sfera sessuale.
I bambini arrivano a formare le loro teorie tramite l’esplorazione
sessuale: restano loro sconosciuti molti elementi (es. funzione del
seme maschile, dell’orifizio femminile) per cui rinunciano
all’esplorazione.
Il maschio pensa che tutte le persone possiedono i genitali come i suoi
(questa è la sua prima teoria sessuale); poi sia maschi che femmine
svilupperanno il complesso di evirazione (teoria secondo la quale
anche la femmina in origine aveva un pene che ha perduto con
l’evirazione). La bambina manifesta invidia del pene e desidera
diventare anch’ella un maschio.
Il primo quesito è da dove vengono i bambini? Le teorie sono varie: dal
petto, sono ritagliati dal corpo, escono dall’ombelico, crescono bambini
mangiando certe cose, escono dall’intestino come le feci ecc.
I bambini si accorgono anche dei cambiamenti del corpo materno
durante la gravidanza.
Se i bambini assistono al rapporto sessuale tra adulti, vedono l’atto
sessuale come una specie di maltrattamento, un atto sadico; questo
può portare a sadismo della loro sessualità.
-FASI EVOLUTIVE DELL’ORGANIZZAZIONE SESSUALE: La sessualità
infantile è principalmente autoerotica (trova il suo oggetto sul proprio
corpo), aspira all’acquisizione del piacere. Nella vita sessuale adulta,
entra in servizio la funzione procreativa, la meta sessuale è un oggetto
esterno e la zona erogena acquista il primato della genitalità.
TERZO SAGGIO:
Le trasformazioni della pubertà: con la pubertà iniziano i cambiamenti
che portano la vita sessuale infantile alla sua struttura definitiva
adulta. Prima la pulsione sessuale era soprattutto autoerotica, ora
trova un oggetto sessuale; prima c’erano singole zone erogene e
singole pulsioni la meta era il piacere, ora invece al raggiungimento
del piacere collaborano tutte le pulsioni e le zone erogene non vengono
eliminate ma riassunte nel primato della genitalità (elementi orali,
anali formano i preliminari della genitalità che provocano piacere es.
bacio); la nuova meta sessuale è la scarica dei prodotti sessuali e la
funzione procreativa.
Durante la pubertà vi è la crescita dei genitali esterni; essi vengono
stimolati tramite diverse vie:
- il mondo esterno (es. attrattività, bellezza, pregi dell’oggetto)
- eccitando le zone erogene (stimolando la zona genitale si provoca
piacere detto “preliminare” dal quale il soggetto acquista poi l’energia
per la scarica dei suoi prodotti sessuali, piacere “finale o di
soddisfacimento”; con la scarica dei prodotti scompare
temporaneamente la tensione della libido; per cui è l’accumulo di
prodotti sessuali che provoca tensione, infatti una volta scaricati le
zone erogene non producono piacere anche se eccitate). A volte la
sessualità si può fermare ai preliminari (es. fissazione all’oralità) e ciò
porta alla patologia e alle perversioni.
-dall’interno e dalla vita psichica che riceve gli eccitamenti interni) e
portano ad eccitazione sessuale; questa si manifesta o psichicamente
(tensione che provoca dispiacere) o fisicamente (mutazione dei genitali
che si preparano all’atto sessuale).
Eccitamento sessuale: se il soggetto ha una vita di astinenza sessuale,
si libera dei suoi prodotti sessuali di notte (durante l’allucinazione
onirica di un atto sessuale). Delle studi fatti su eunuchi maschi hanno
dimostrato che non è l’accumulo dei prodotti sessuali a provocare
l’eccitamento sessuale.
Secondo Freud la nevrosi nasce da disturbi della vita sessuale (conflitto
tra pulsioni sessuali e richieste della società).
Teoria della libido: la libido (dell’Io) viene distinta dall’energia generale
che viene impiegata nei processi psichici. La libido diventa oggettuale
quando investe oggetti sessuali per trarne soddisfacimento ed
estinguersi temporaneamente; la libido dell’io invece è detta
narcisistica.
Differenziazione maschio/femmina: lo sviluppo delle inibizioni della
sessualità (pudore, disgusto) avviene prima nella femmina, il processo