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Sappiamo per certo che una delle attività pricipli di qualunque nuovo membro, quando entra in un
nuovo gruppo, è quella di cercare di decifrare gli assunti e le norme in vigore. Ma questa operazione
avrà successo solo facendo esperienza delle ricompense e delle punizioni che vengono assegnate dai
membri di lunga data ai nuovi arrivati a mano a mano che si cimentano in diversi tipi di
comportamento. La cultura è un meccanismo di controllo sociale e può essere la base per
manipolare esplicitamente i membri affinché percepiscano, pensino e sentano in certi modi.
Si può inferire la cultura da solo comportamento? Gli assunti condivisi hanno a che fare con il
modo in cui percepiamo, pensiamo e sentiamo le cose. Non possiamo fare affidamento solo sul
comportamento manifesto, in quanto esso è sempre determinato sia dalla predisposizione culturale
sia delle contingenze situazionali che sorgono dall'ambiente esterno immediatamente disponibile.
Le regolarità comportamentale possono aver luogo per ragioni diverse dalla cultura
Dove entra la leadership? La leadership è la chiave dell'apprendimento. L’pprendimento si attua
quando qualcosa che ci si aspetta non si verifica e l'individuo o il gruppo si sente affamato, ferito,
deluso o disapprovato in qualche altro modo. Se stiamo parlando della formazione della cultura,
l'apprendimento avviene attraverso la leadership di un fondatore o di un imprenditore che si serve
del proprio potere personale per richiedere alcuni comportamenti nuovi diretti al raggiungimento di
un certo scopo. Se il gruppo si trova in difficoltà, sarà di nuovo la leadership a proporre qualcosa di
nuovo per cercare di superare la difficoltà. Se il gruppo ha successo, la cultura definirà cosa ci si
aspetti dai suoi leader formali.
La struttura della cultura
In generale la cultura può essere analizzata a molti livelli differenti, dove il termine livello indica il
grado in cui il fenomeno culturale è visibile a voi che partecipate o osservate. In mezzo a questi
livelli vi sono valori, credenze, norme e regole di comportamento che i membri della cultura usano
come modo per descrivere la cultura a se stessi e agli altri.
Tre livelli di analisi
1) Artefatti: fenomeni visibili e percepibili
Pensiamo agli artefatti come fenomeni che si possono vedere, udire e sentire nel momento in cui si
incontra un nuovo gruppo con una cultura non familiare. Gli artefatti includono i prodotti visibili
del gruppo, come l'architettura dell'ambiente fisico circostante, il suo linguaggio, la sua tecnologia e
i prodotti, le sue creazioni artistiche, il suo stile, incorporate nell'abbigliamento, nel modo di vestirsi
e nelle esibizioni emotive, i suoi miti e le sue storie che parlano dell'organizzazione, i suoi elenchi
pubblici di valori, i suoi rituali e le sue cerimonie visibili. Se si rimane in un gruppo abbastanza
lungo, i significati degli artefatti divengono gradualmente chiari e le persone vi spiegano perché
fanno le cose in quel modo. Se tuttavia si vuole raggiungere questo livello di comprensione più
velocemente, bisogna chiedere agli interni perché fanno quello che fanno. Si otterranno allora quelli
che chiamiamo credenze e valori dichiarati.
2) Credenze e valori dichiarati
Tutto l’apprendimento del gruppo riflette in ultima analisi le credenze e i valori originali di
qualcuno: il senso di come dovrebbe essere, rispetto a com'è. Quando un gruppo viene creato per la
prima volta o quando affronta compiti, questioni o problemi nuovi, la prima soluzione proposta per
gestirli riflette gli assunti di qualche individuo riguardo a ciò che è giusto o sbagliato, a ciò che
funzionerà o non funzionerà. Questi individui che prevalgono, che possono indurre il gruppo ad
adottare un certo approccio al problema, verranno poi identificati come leader o fondatori, ma il
gruppo non ha ancora alcuna conoscenza condivisa in quanto gruppo, poiché non ha ancora preso
un azione comune come riferimento di ciò che deve essere fatto. Ogni cosa proposta verrà percepita