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Il rapporto tra presente e futuro

In certi casi il bisogno di attivazione emozionale conduce ad una scissione del tempo fra giorno e notte per due facce dell'identità. Sprecare il tempo significa fermarsi di fronte a troppe esigenze esterne.

Il modo di rapportarsi al presente identifica almeno due tipologie:

  • Presentificazione: il futuro diventa irrilevante al punto da scomparire
  • Rivalutazione del presente: c'è più semplicemente il tentativo di arricchire il presente di significatività per sé; il futuro resta sullo sfondo senza attenzione.

Il fenomeno della futurizzazione del presente trasforma l'attuale in un futuro anticipato, come se si facesse troppa attenzione a quello che si sta facendo vivendo in differita. Il fenomeno della perdita del futuro invece dà luogo ad incertezza biografica, mancanza di progetti.

Nelle F la visione del futuro appare meno realistica e a più breve termine; inoltre i ragazzi di famiglie operaie elaborano progetti più a

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breve scadenza;* per gli studenti si è rilevata maggiore continuità tra passato, presente e futuro* ci sono poi le variazioni in relazione a mutamenti più vasti sociali e culturali

2. SESSUALITÀ:

Oggi il contesto culturale è assai diverso sul modo di concepire affettività e relazioni interpersonali:

  • La concezione del doppio standard secondo cui il rapporto prematrimoniale è giusto per gli uomini e non per le donne si è indebolita; prevale la convinzione che l'attività sessuale sia più pienamente vissuta se riempita di significato
  • Si è verificato un mutamento negli atteggiamenti verso la sessualità: il punto di vista morale è più relativistico; l'aspetto procreativo del matrimonio è meno rilevante
  • Si assiste a una maggior precocità dei rapporti sessuali; è d'obbligo oggi confrontarsi con più problemi come l'AIDS

Attenzione

merita il tema della masturbazione: si tratta di un'esperienza generale durante tutta l'adolescenza, esperienza preparatoria che può aiutare a scaricare tensioni o ridurre la noia; per il movimento femminista è anche un fatto di autonomia; le ragazze usano più fantasia.

Permangono invece numerose le differenze tra i sessi nel concepire le relazioni sia affettive sia sessuali, il che rimanda al fatto che lo sviluppo psicosessuale assume due percorsi differenziati; nei M è forte la presenza di stereotipi legati al ruolo e grande è il timore di essere diversi dagli altri; la precocità maschile consiste nell'anticipazione dell'esperienza sessuale rispetto al rapporto relazionale pieno; per le F la scoperta della pubertà è un fatto preciso; qui le relazioni sono strettamente dipendenti dal tipo di informazione ricevuta.

Molti indirizzi diversi hanno messo in evidenza l'importanza del rapporto d'amore per le funzioni

che assolve:

  • Aiuta a divenire autonomi
  • Facilita la consapevolezza dell'identità sessuale
  • Aiuta a creare una sintesi tra tenerezza e sensualità; le prime esperienze invece sono caratterizzate dalla ricerca della soddisfazione del bisogno personale; vengono evidenziati i bisogni d'appoggio; poi i bisogni maturativi, cioè il partner come colui che permette la propria realizzazione; i bisogni sessuali sono secondari; si avverte anche il bisogno di proiettarsi nel futuro, facendo progetto insieme.

Avere il ragazzo/a e far parte di un gruppo non è conflittuale, ma i maschi sentono più il peso di conciliare i due impegni.

Anche gli equilibri con la famiglia mutano: i genitori devono accettare una minor vicinanza emotiva da parte dei figli. Le madri si sentono più coinvolte con la figlia F; i padri sono invece più colti alla sprovvista con le F.

Vi sono prove considerevoli che uno sviluppo precoce si associato ad un inizio dei rapporti precoce.

Un ruolo rilevante sono le pressioni sociali ed i fattori psicosociali; sull'inizio dell'attività sessuale incide molto la famiglia e le sue norme e valori; avere fratelli o sorelle sessualmente attivi facilita, così come un minore controllo come nel caso di famiglie monoparentali; infine il gruppo dei pari così come è percepito più che per quanto effettivamente mette in atto. La religione sembra influenzare poco il fenomeno e l'età media del primo rapporto si sta abbassando a circa 15-16 anni con maggior precocità maschile. Sul contesto si conosce ancora poco. L'uso dei contraccettivi è un compito importante, ma complesso: le conoscenze aumentano con l'età e sono spesso più accurate nelle F, ma spesso la conoscenza è superficiale. Numerosi sono gli stereotipi ancora attivi: - La paura che certi contraccettivi interferiscano con il naturale funzionamento del corpo - L'impossibilità di accettare la

La convinzione che "a me non succede"

Esistono poi barriere a farne oggetto di conversazione col partner: in caso di gravidanza però non esiste una soluzione adeguata! Le ricerche hanno rilevato come l'età della madre non influisca negativamente di per sé, ma per le condizioni di stress, di disagio sociale, di condizione economica.

Per quanto riguarda l'educazione intervengono le agenzie istituzionali, ma è essenziale la ricerca attiva di informazioni. I media bombardano di messaggi di ogni genere senza fornire strumenti interpretativi adeguati.

3. FAMIGLIA

La famiglia viene considerata una piccolo gruppo caratterizzato da una specifica storia passata e da aspettative di vita futura. L'adolescenza scatena una sorta di crisi familiare: il compito di sviluppo della famiglia consiste nell'instaurare relazioni adeguate a ciascuna fase del ciclo di vita.

che si attraversa. Inoltre la qualità delle relazioni familiari è cruciale nel determinare la competenza e la fiducia negli adolescenti. La famiglia dovrebbe fornire livelli moderati di coesione e di flessibilità permettendo il progressivo svincolamento dei figli con forme chiare di comunicazione. Per l'adolescente il compito di sviluppo principale è invece l'emancipazione dalle figure parentali ed il raggiungimento dell'indipendenza. Emancipazione non significa sempre rottura, ma trasformazione dei rapporti per renderli più paritari. L'autonomia deve essere anche interna, cioè la possibilità di prendere decisioni circa la propria vita senza sentirsi in colpa e senza dipendere dal super-io introiettato dai genitori. Nei genitori si attivano resistenze: - Per il senso di inutilità - Per la lunga abitudine al controllo - Per le difficoltà legate all'avanzare della loro età e gelosie più o

Menoconsapevoli. Essere M comporta godere più precocemente e con meno fatica l'indipendenza. Gli adolescenti fanno chiare differenze rispetto ai genitori nella comunicazione: la comunicazione madre-figlia è considerata la più aperta alla discussione; i M fanno meno differenze perché in generale sono meno aperti; i padri si occupano più di attività pratiche.

Alcuni autori hanno sviluppato un modello che identifichi il processo di identificazione, che è una proprietà delle relazioni intrafamiliari caratterizzato dal rapporto tra individualità e coesione dei membri. Sono in gioco 4 fattori:

  • Asserzione di sé, capacità di esprimere con chiarezza il proprio punto di vista
  • Separatezza, esprimere le proprie differenze
  • Permeabilità, l'apertura alle idee degli altri
  • Mutualità, la sensibilità nelle relazioni con altri

I conflitti esistono, ma spesso vertono su problemi di minore entità;

Sorgono spesso a causa delle diverse interpretazioni degli eventi. Inoltre il divario generazionale è diminuito negli anni '80, forse per il desiderio dei giovani di mettere in luce le somiglianze più che le differenze: è importante tenere conto del contesto storico e culturale. Una relazione senza conflitto può essere il risultato di strategie di evitamento che nascondono conflitti più forti. Possono avere una funzione costruttiva se risolti adeguatamente; le strategie di risoluzione possono essere unilaterali (passive), o bilaterali (compromesso o persistenza del conflitto). È importante tenere conto allora degli stili con cui il conflitto viene espresso: esiste uno strumento apposito elaborato per saggiare il disaccordo tra genitori e figli di 15 anni (WWDS). Le F pongono dei limiti all'intimità con la madre salvo poi recuperarla nella fase successiva. Nella nostra società il divorzio è aumentato di molto, ma i dati delle

Le ricerche sono contrastanti. Si assiste ad un livello basso di comunicazione genitori-figli prima del divorzio che è un processo non un semplice evento. Studi longitudinali mostrano che il contatto genitore non affidatario e figlio favoriscono l'adattamento al dopo divorzio, sebbene intervengano variabili come il grado di conflittualità. Alcuni studiosi suggeriscono di affidare i figli al genitore dello stesso sesso o di operare un affidamento congiunto.

COETANEI

Il gruppo dei pari è come un laboratorio sociale, un riferimento normativo e comparativo importante, vissuto come un sostegno strumentale ed emotivo. Nella prima adolescenza il rapporto preferito è una relazione diadica, dove si cercano le caratteristiche positive attribuite ai genitori; fin verso i 14 anni si sta insieme agli amici per fare delle cose. Nella fascia dai 15 ai 17 anni la modalità aggregativa più rispondente alle esigenze è il gruppo informale o compagnia. Non è

Rara la frequentazione parallela di gruppi diversi per scopi estili relazionali. Distinguiamo per esempio tra gruppi informali e formali; inoltre circa un 10% dei giovani non intrattiene rapporti continuativi con altricoetanei.

Nei gruppi informali la composizione è omogenea, per cui pensiamo che gli adolescenti si cerchino sulla base di caratteristiche precise; si stabiliscono poi differenti ruoli e si assiste alla costruzione di regole normative e stili di comp, ma traspare un rifiuto generalizzato verso al figura del capo. Il semplice stare insieme e il parlare rappresentano le attività più importanti. La minore visibilità delle F non deve far pensare che l'esperienza sia per loro meno importante.

I gruppi formali si costituiscono come emanazione più o meno diretta di istituzioni e movimenti: il 15% aderisce a gruppi sportivi, il 10% a gruppi religiosi.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
12 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'adolescenza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Larcan Rosalba.