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L’ADOLESCENTE RITIENE CHE CIO’ CHE EGLI PENSA, PER IL SOLO FATTO DI ESSERE DA
LUI PENSATO E’, IN QUALCHE MODO REALE.
EGLI E’ CARENTE DI ESPERIENZE, CONTRARIAMENTE ALL’ADULTO, CHE CONOSCE LA
DIFFERENZA TRA IL PENSARE LE COSE E METTERLEIN ATTO, E SI COMPORTA COME SE
L’ATTUAZIONE DI DETERMINATI PROGETTI NON IMPLICHI RESISTENZA DA PARTE DEL
REALE.
Capitolo 4 – identità e concetto di sé
IDENTITA’
Marcia: si è reso conto che la dicotomia eriksoniana confusione-identità non bastava a spiegare in
modo adeguato la molteplicità degli stili con cui i soggetti affrontano questa fase. Il processo di
costruzione dell’identità inizia quando un evento critico dà il via ai cambiamenti e obbliga l’individuo
ad abbandonare i vecchi equilibri per cercarne di nuovi e integrarli col sistema. Perciò individua 4
stati dell’identità:
1. Acquisizione; 2. Chiusura (foreclosure); 3. Moratorium; 4. Diffusione
Il modello di Marcia non è una teoria evolutiva, ma solo un modello descrittivo.
Bosma: il suo contributo si articola su 3 livelli:
1. Riflessione sui processi di identità; 2. Ambiti specifici in cui gli adolescenti devono assumere
impegni;
3. Interdipendenza tra sviluppo identitario e contesto
Identità integrale vs Identità imperfetta
Meeus: Modello processuale basato sull’esplorazione in profondità e la riconsiderazione
dell’impegno. A differenza di Marcia che affermava che gli adolescenti fossero una tabula rasa,
Meeus aggiunge nel suo modello un’altra fase oltre a quelle definite dal suddetto autore: il
searching moratorium che consiste in un mix di entrambi gli elementi sopracitati
Phinney: applicazione del modello di Marcia allo studio dell’identità etnica. Ha riscontrato che gli
adolescenti stranieri riportano più spesso di quelli italiani stati di searching moratorium
CONCETTO DI SE’
Damon e Hart: descrivono l’evoluzione del concetto di sé attraverso determinati fattori:
1. La formazione del sé attraverso la comunicazione
2. La continuità del sé che dipende dalla rete sociale
3. La propria specificità in rapporto agli altri
SE’ POSSIBILI
Markus e Nurius: sulla base della teoria di Inhelder e Piaget riguardo le operazioni formali e il
pensiero ipotetico deduttivo, e sull’idea che esistano tre sé (presente, passato e futuro), i due
autori individuano
2 funzioni fondamentali dello sviluppo dei sé possibili:
1. FUTURO REMOTO: Definire gli scopi più lontani e aumentare la motivazione per perseguirli (sé
temuto-sé ideale; autoregolazione; esplorazione)
2. FUTURO PROSSIMO: interpretazione di azioni ed emozioni che riguardano le situazioni
presenti e gli scopi quotidiani
STIMA DI SE’
La stima di sé è la risultante di un processo in cui i contenuti del concetto di sé vengono valutati e
giudicati rispetto valori e standard personali. Il successo ottenuto in ambiti non rilevanti per il
proprio sé non incidono sull’autostima. La discrepanza tra le attese che un soggetto ha di sé e la
percezione della propria reale adeguatezza invece è molto influente. Anche il giudizio degli altri è
molto importante, soprattutto per gli adolescenti, nonché lo stile educativo dei genitori:
1. Genitori autorevoli: livelli più alti di stima
2. Genitori autoritari o permissivi: livelli più bassi di stima perché si sentono o troppo pressati o
abbandonati
Rosenberg: stima di sé globale
Harter: stima di sé in ambiti specifici
= stima di sé barometrica: valutazione del sé in momenti specifici, è più discontinua
= stima di sé baseline: valutazione del sé a lungo termine, derivante dalla storia evolutiva, è più
stabile
È importante per una buona analisi dell’autostima applicare un approccio integrativo e analitico
tenendo conto sia di quella globale che di quella specifica, in interconnessione col concetto di sé.
È possibile e importante una sintesi tra identità e concetto di sé per ottenere un’analisi integrata e
concreta dell’individuo e cioè tra le dinamiche processuali e i contenuti degli impegni.
Capitolo 5 – Pubertà e sviluppo fisico
La pubertà costituisce a tutti gli effetti una transizione sociale che cambia il rapporto dell’individuo
con sé stesso e l’ambiente che lo circonda, portando inevitabilmente a una ristrutturazione del sé.
Dismorfofobia
ANTICIPI E RITARDI PUBERALI
Per i maschi, la precocità costituisce un vantaggio a livello psicologico e personale.
Per le femmine, uno sviluppo tardivo è associato a un miglior adattamento psicologico.
Inoltre i maschi più avanzano nello sviluppo puberale, più percepiscono favorevolmente il proprio
aspetto, mentre è il contrario per le femmine, in particolar modo nelle società occidentali in cui lo
stereotipo vuole la snellezza che viene persa durante lo sviluppo a causa di possibili accumuli di
grasso, mentre per i maschi l’accumulo è solo di massa muscolare. Stesso discorso per l’attività
sportiva.
Magnusson: i processi di adattamento a una pubertà anticipata rendono le ragazze più
predisposte a frequentare compagni di età superiore alla loro che spiega così il ricorso a
comportamenti trasgressivi che però non sembrano correlarsi positivamente con devianze in età
adulta.
INSODDISFAZIONE CORPOREA
Disturbi alimentari, ansia, depressione, abuso di alcol e sostanze
Per aiutare le ragazze ad accettarsi è meglio diminuire i commenti critici che aumentare quelli
positivi
Tiggeman: il livello di insoddisfazione corporea predice decrementi dell’autostima, ma non
viceversa.
Anoressia inversa (maschi)
Steinberg: un moderato livello di conflitto tra generazioni ha valore adattivo, poiché spinge gli
adolescenti a cercare il proprio partner fuori dalla famiglia e contribuisce al processo di
autonomizzazione
Il menarca: costituisce il passaggio dall’età infantile a quella adulta e ricerche hanno riscontrato
che le ragazze che ce l’hanno si mostrano più indipendenti di quelle a cui invece non è ancora
arrivato. Purtroppo è legato ancora a stereotipi arcaici nonché a limitazioni, dolori, gonfiori e altri
tipi di problematiche che lo rendono il cambiamento meno apprezzato dalle ragazze.
Capitolo 6 – Logica, ragionamento, regole
Per ragionamento si intende l’insieme di processi mentali grazie ai quali sono ricavate inferenze,
cioè l’insieme dei processi attraverso cui sono elaborate nuove conoscenze a partire da
conoscenze date. Esistono inferenze implicite e inferenze esplicite.
Wason: compito delle quattro carte o compito di selezione (ordine: A3D4). Il compito consiste
nell’individuare quali carte devono essere controllate e quindi girate per decidere se la regola Se
c’è una vocale su un lato, sull’altro c’è un numero pari è valida. I soggetti non colgono la necessità
di controllare anche la carta che potrebbe falsificare la regola, ma solo quella che può confermarla.
Un problema modus ponens sarebbe più facile di uno modus tollens in quanto porta a una sorta di
rappresentazione mentale della situazione seppur incompleta, che però basta a dare la risposta.
PSICOLOGIA EVOLUZIONISTA
Cosmides: la specie umana ha una capacità innata di ragionare sulle regole che stabiliscono
scambi di benefici tra gli adulti. La mente umana ha prodotto un modulo capace di scoprire gli
imbrogli, per una questione di sopravvivenza.
Girotto: differenza tra enunciati descrittivi ed enunciati deontici; questi ultimi definiscono
l’indicazione di ciò che è obbligatorio fare se si vuole soddisfare una determinata condizione e
perciò vengono risolti più facilmente (compito del postino).
Schemi pragmatici di ragionamento: classe che contiene gli scopi e le relazioni tra gli scopi
Teoria dei modelli mentali: considera il ragionamento come un insieme di processi in cui la
semantica interviene massicciamente nella costruzione e nella manipolazione del contenuto
(competenza & prestazione)
RAGIONAMENTO
11 – 15 anni: STADIO DELLE OPERAZIONI FORMALI, il quarto ed ultimo stadio dello sviluppo
cognitivo, durante il quale gli individui passano oltre le esperienze concrete e pensano in modi più
astratti e logici.
Da questo momento in poi, gli adolescenti cominciano a ragionare in termini di possibilità, a fare
confronti, a sviluppare progetti per il futuro, a considerare possibili modi di essere, ecc. Nei loro
ragionamenti e nella risoluzione dei problemi, diventano più sistematici e usano il ragionamento
logico. Tutto ciò presuppone la convinzione che il soggetto che abbia raggiunto la maturità a livello
cognitivo e applichi la logica formale di tipo aristotelico sulla quale si basa il ragionamento
scientifico
Piaget: il pensiero umano è descrivibile e interpretabile nei termini dell’acquisizione delle
operazioni della logica formale. Il pensiero operatorio formale è in grado di compiere deduzioni e
induzioni e cioè di stabilire le appropriate relazioni logiche tra fatti specifici e leggi generali. Questa
strategia non è stata riscontrata in tutti gli adolescenti, ma solo in coloro che hanno raggiunto il
pensiero ipotetico-deduttivo. Piaget lo verifica con:
1. Compito del pendolo (scoprire quali fattori determinano l’intensità d’oscillazione del pendolo)
2. 16 operazioni logiche binarie (combinare le proposizioni per tutte le possibili combinazioni)
3. Esperimento delle aste di materiale diverso
4. Esperimento della bilancia (compensare o annullare l’inclinazione col peso o la distanza)
Questi risultati dipendono da: attitudini dei soggetti, esperienza acquisita e influenza dell’ambiente
sociale.
Il pensiero operatorio formale è in grado di fare tutto questo su un piano puramente astratto,
senza supporti materiali grazie a due nuove strutture mentali:
- il gruppo delle quattro trasformazioni: Identica, Negativa, Reciproca, Correlativa (gruppo
INRC).
L’abilità nel ragionare dipende dal grado di padroneggia mento, di fare e disfare le varie
proposizioni.
- la logica delle proposizioni: l’adolescente non si limita più a ragionare direttamente sugli oggetti
concreti e sulle loro manipolazioni ma giunge a dedurre operatoriamente, partendo da semplici
ipotesi enunciate verbalmente
BAMBINI
- Rast e compito delle carte con bambini e grembiuli
- Esempio delle api: la credenza in un mondo giusto sembra giocare una funzione
positiva nel ragionamento