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INTERAZIONI SOCIALI, CONFLITTI E PENSIERO FORMALE
3.1. Il caso di operazioni formali (p.149)
L'orientamento di ricerca che prende il nome di psicologia sociale dello sviluppo illustra l'influenza delle situazioni di interazione sociale nella costruzione di strumenti cognitivi. Si dedica a questo tema e si propone di studiare l'attività in comune fra individui che possono essere considerati dello stesso livello operatorio per quanto riguarda il compito che viene loro presentato: si parla così di interazione egualitaria che può essere fonte di progresso a condizione che essa sia contemporaneamente conflittuale e cooperativa.
Un'interazione può essere infatti:
- Egualitaria = soggetti con lo stesso livello operatorio con un medesimo compito.
- Conflittuale = soggetti che non si limitano ad avere punti di vista (giudizi e strategie) diversi, ma devono essere riconosciuti da almeno uno dei due partner come incompatibili.
- Cooperativa = i
fa supporre che le situazioni di conflitto devono avere una certa durata per innescare una negoziazione efficace.
3.2. Il caso del problem solving (p.150)
Dai numerosi studi è emerso che per risolvere un problema è più efficace un lavoro di gruppo piuttosto che individuale perché c'è il confronto che porta a due aspetti positivi:
- per affermare la propria idea c'è una comunicazione più elaborata cognitivamente;
- c'è una crescita perché i concetti vengono apprenditi maggiormente.
Sembra inoltre confermato che non basta osservare l'attività di un compagno ma occorre che i ragazzi lavorino insieme ed interagiscano durante la fase di scoperta delle regole per produrre un effetto positivo. (P.153)
4. OPERAZIONI FORMALI E RAGIONAMENTO NELLA VITA QUOTIDIANA
4.1. Forma e contenuto: l'impossibile indipendenza (p.153)
La forma del contenuto rende più o meno facile un compito e per questo è
necessariamente essere eseguita.4.2. Una soluzione plausibile: dalla logica formale alle regole della vita quotidiana (p.154)
Uno schema pragmatico di ragionamento consiste di un insieme di regole generalizzate ma dipendenti dai contesti che sono definite in termini di:
- classi di scopi (eseguire azioni desiderabili o fare previsioni su possibili eventi futuri)
- relazioni con tali scopi (relazioni di causa-effetto o prerequisiti per svolgere certe azioni)
Esso è dato inoltre da 4 regole:
- se un'azione è eseguita allora una precondizione deve essere soddisfatta
- se un'azione non è eseguita allora una precondizione non necessariamente deve essere soddisfatta
- se una precondizione è soddisfatta allora un'azione può essere eseguita
- se una precondizione non è soddisfatta allora un'azione non deve necessariamente essere eseguita
essere eseguita (es.”sefuna persona guida una vettura, allora deve avere 18 anni compiuti).
5. RAGIONAMENTO E APPRENDIMENTO: IL CASO DELLE DISCIPLINE SCIENTIFICHE ESCOLASTICHE (P.157)
Leggere ma non dice niente di particolare.
CAPITOLO 6
L’ADOLESCENTE E LA SESSUALITA’
1. IL CONTESTO SOCIALE DELLA SESSUALITA’ ADOLESCENZIALE
1.1. Nuovi modelli e cambiamento di atteggiamenti (p.201)
L’adolescenza viene considerata come periodo dell’innamoramento e dell’amore nascente; il soggetto prende atto della sua solitudine esistenziale, della sua unicità e tramite l’innamoramento e l’amore rompe questa situazione aprendosi agli altri in relazioni intime.
Il contesto sociale che fa da esempio è principalmente la famiglia; gli adolescenti prendono esempio dalle coppie familiari, su quelle che sono le “regole” della relazione, trascinando questi modelli nelle proprie relazioni pur volendoli evitare.
Sono 3 le aree in cui si sono
cambiamenti nella sfera sessuale tra maschi e femmine:Modelli. La concezione del "doppio standard", secondo cui il rapporto prematrimoniale è ingiusto per gli uomini e sbagliato per le donne, prevalente fino agli anni '50 si è indebolita; si è poi passati negli anni '60 da uno standard di "astinenza sessuale" per le donne ad uno di "permissività ma solo quando c'è un rapporto affettivo", quindi quando per entrambi i sessi c'è una stabilità nella relazione.
Attualmente, dopo la cosiddetta "liberazione sessuale" ('68), sembra prevalere la convinzione che l'attività sessuale è importante ma che per acquisire significato deve essere inserita nel contesto di una relazione affettiva.
Atteggiamenti. I giovani di oggi sono più aperti rispetto alla generazione passata sulle questioni sessuali e questo è dimostrato anche dalla facilità
con cui parlano di sesso; il comportamento sessuale è un problema di morale privata e non pubblica quindi il loro punto di vista morale è meno valutativo. L'espressione sessuale adolescenziale è mutata anche a causa del cambiamento del significato sociale del matrimonio e della famiglia; il corteggiamento, il fidanzamento e il matrimonio riguardano prevalentemente gli individui coinvolti e ricevono minor considerazione dalla comunità sociale. Precocità. Il cambiamento di mentalità ha portato ad una precocità nei rapporti sessuali; alcune ricerche condotte nell'arco di 40 anni hanno dimostrato un sensibile aumento delle attività sessuali, una liberalizzazione nelle modalità di espressione sessuale (rapporti con partner diversi, maggior frequenza nei rapporti) e una iniziazione più precoce per le femmine, data anche da una maturazione biologica precoce rispetto ad una maturità sociale tardiva. Uno dei problemi.che è d’obbligo menzionare è quello che riguarda l’Aids; l’attuale generazione di adolescenti non può non fare i conti con le implicazioni che questo problema comporta sulle abitudini e sui comportamenti sessuali dei soggetti. Da quando è stato confermato che il fenomeno del contagio non si limita solo ad alcune categorie a rischio come tossicodipendenti, omosessuali ma tocca anche a persone eterosessuali, il problema ha assunto una rilevanza enorme. Nonostante tutto ciò sono ancora molto diffusi atteggiamenti come la tendenza a correre dei rischi, la percezione di invulnerabilità, la tendenza a negare il problema o il fatalismo. Qualsiasi intervento di tipo educativo e preventivo deve fondarsi su una più approfondita valutazione di come le credenze, le opinioni e i comportamenti sociali e sessuali variano in funzione di fattori di natura sociodemografica (sesso, età, religione, classe sociale, orientamento politico) e.psicologica (stima di sé, senso di controllo sul proprio comportamento).
Un ultimo tema da affrontare è quello della masturbazione, un'esperienza generale durante l'adolescenza che può svolgere una funzione sostitutiva e preparatoria nei confronti di esperienze eterosessuali successive, perché aiuta a conoscere il proprio corpo.
I significati attribuiti all'esperienza autoerotica sono diversi a seconda dei soggetti: mentre per alcuni può essere solo una fase transitoria dello sviluppo, per altri può costituire una forma di piacere che continua ad essere ricercata anche in presenza di una relazione eterosessuale soddisfacente.
La differenza inoltre riguarda anche i maschi e le femmine: mentre i primi la iniziano perché ne hanno sentito parlare o l'hanno osservata da altri, le ragazze scoprono da sole e quasi casualmente questa forma di attività sessuale.
1.2. Percorsi maschili e femminili (p.206)
Nonostante i
cambiamenti culturali e sociali, permangono ancora numerose differenze tra ragazze e ragazzi e sul loro modo di stabilire relazioni personali sia di tipo affettivo-sentimentale sia di tipo sessuale. Molte ricerche hanno dimostrato che anche nelle società occidentali esistono modi tipicamente maschili e modi tipicamente femminili di instaurare rapporti intimi eterosessuali; questo rimanda al fatto che lo sviluppo psicosessuale e l'elaborazione dell'identità di genere seguono percorsi differenziati nei due sessi attribuibili in parte alle differenze fisiologiche sottostanti ai modelli di apprendimento dei diversi ruoli sessuali. Fra il dato biologico e quello sociale si inserisce l'intermediazione del soggetto, come attivo elaboratore di significati nel processo di diventare una persona matura e di raggiungere un'identità personale; il problema della sessualità riguarda quindi il livello: - biologico; - psicologico; - sociale. Tra gli imperativi chenazione dell'adolescente nei confronti della propria identità sessuale possono essere influenzate dal modo in cui il suo ambiente sociale giudica e valuta il comportamento amoroso e sessuale. Per i maschi, la pubertà può essere un momento di preoccupazione e ansia, poiché si desidera essere considerati "normali" e non diversi dagli altri. Le prime esperienze sessuali possono essere cercate come una prova delle proprie capacità virili, per sconfiggere le paure di non essere all'altezza o di non sapere come comportarsi nella prima volta. Per le femmine, invece, la pubertà è un evento ben definito che viene ricordato chiaramente ed è oggetto di conversazione e commento con le amiche e la madre. Le reazioni personali di accettazione o preoccupazione nei confronti della propria identità sessuale possono variare da individuo a individuo.