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BORNOUT
• Primi del ‘900 condizioni di vita dei pazienti psichiatrici comportano
esaurimento per il medico
• Negli anni ’30 esaurimento dell’atleta
si investe talmente tanto e subito, e poi si ha uno svuotamento
• ‘70
Frendembergher, condizione di esaurimento fisico ed emotivo riscontrati tra
operatori impegnati in lavori di aiuto, determinata da tensione emotiva cronica
creata dal contatto e dall’impegno continui e intensi con le persone che soffrono
La persona inizialmente da tantissimo ma inevitabilmente si stufa
• ‘80
Peariman, hartman: stress emozionale derivante dalle condizioni del contesto
lavorativo e definita da 3 specifiche componenti
- Esaurimento emotivo
- Ridotta produttività al lavoro
- Deterioramento della relazione con l’utente
• ’80
Chernis: ritirata psicologica dal lavoro
- Sintomi fisici (cefalea, disturbi cardiovascolari, insonnia, ansia)
- Sintomi psicologici (alterazioni di umore, irritabilità, scarsa empatia)
- Si cerca di allontanare il lavoro in tutti i modi : chiusura verso gli altri.
APPROCCIO DI STUDIO AL BORNOUT:
DEFINIZIONE DI STATO:
- Esaurimento emotivo
- Depersonalizzazione
- Ridotta realizzazione professionale
DEFINIZIONE DI PROCESSO (articolato in 4 fasi):
1) entusiasmo idealistico: aspettative di successo e miglioramento del
proprio stato
2) fase stagnazione: risultato del proprio impegno cominciano ad apparire
incerti
3) fase frustrazione: sentimenti di impotenza
4) fase apatia: totale chiusura in se stessi, perdita del desiderio di aiutare
aspetto comune:
- colpisce soprattutto operatori socio-assistenziali
- sindrome estensibile a tutte le categorie professionali
STORIA, LE ORIGINI DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO
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Si fa risalire la nascita della disciplina alla pubblicazione da parte dello psicologo
munsterberg –il fondatore della psicotecnica- con il libro psycology and industrial
efficiency nel 1913
(psicotecnica: la persona giusta nel posto giusto)
Migliorare il lavoro, ridurre lo scontento : creare benessere. Munster allievo di wundt,
tedesco. All’epoca si chiamava PSICOTECNICA per utilizzo psicologico in ambito
cognitivo. Vi erano perlopiù test che misuravano intelligenza ed attitudini.
Munsterberg era interessato all’applicazione di tradizionali metodi psicologici ai
problemi concreti dell’industria, con particolare riferimento all’organizzazione del
lavoro e alla selezione del personale.
Condusse studi sulle maratone e sull’affaticamento, sull’adattamento dell’uomo
all’ambiente de lavoro e prime analisi delle motivazioni al consumo e delle tecniche di
vendita.
ORGANIZZAZIONE SCIENTIFICA AL LAVORO
Nella seconda fase della rivoluzione industriale Taylor, operaio, poi ingegnere e infine
manager responsabile di stabilimento, si propone di ridisegnare la situazione di lavoro
per raggiungere una sua maggiore produzione per l’azienda ed un più alto salario x il
lavoratore.
Le esperienze di Taylor diedero origine ad un movimento innovativo che si andò
diffondendo nell’industria e nella pubblica amministrazione. Dalle esperienze condotte
alla Bethleem steel company, Taylor delinea i principi fondamentali dell’organizzazione
scientifica del lavoro
1) scomposizione del ciclo di lavoro e ricomposizione con elementi analitici in
modo da renderlo + economico e razionale (ONE BEST WAY)
2) Scelta dell’operaio idoneo a svolgere il lavoro (THE RIGHT MAN TO THE RIGHT
PLACE)
3) Addestramento operaio a lavorare secondo le istruzioni e i tempi di pausa
stabiliti
4) Retribuzione dell’operaio in maniera adeguata ad ottenere il rendimento
massimo, ossia pagare sopra la media chi lo raggiunge
Le esperienze di Taylor diedero origine ad un movimento innovativo che si andò
diffondendo nell’industria e nella pubblica amministrazione
• Il movimento dell’organizzazione scientifica del lavoro diede vita ad una
metodologia che si articolava nello studio dei procedimenti attraverso impianti
attrezzature e processi, e nello studio del lavoro
• Quest’ultimo comportava l’analisi dei metodi, la misurazione del lavoro ed il suo
controllo
• C’è comunque l’idea che l’uomo lavori principalmente mosso dal guadagno
economico
SCIENTIFIC MENAGEMENT 12
Il sorgere del capitalismo monopolistico che diede origine al movimento di
razionalizzazione produttiva, comportò la crescita delle dimensioni delle aziende, la
cui articolazione e organizzazione si complicava. Cominciava la transizione alla fase
manageriale, caratterizzata dalla distinzione di competenze e responsabilità
professionali dei manager.
Nell’1911 in occasione di un’inchiesta sull’organizzazione scientifica del lavoro, si
ufficializza la denominazione di Scientific Management.
Questo introduce criteri razionali nelle attività produttive:
• Principio della produzione in serie
• Principio dell’intercambiabilità delle parti
LA RIVOLUZIONE FORDISTA E IL CONSUMISMO
Sulla frantumazione del lavoro esecutivo si costituì la catena di montaggio e la
produzione in serie con la possibilità di utilizzare operai non specializzati, da qui nasce
la produzione in massa e di conseguenza l’aumento dei salari.
La catena di montaggio fu il punto di arrivo del processo che portò a sottomettere
l’uomo alla macchina, ma consentì di compensare l’alienazione lavorativa, che essa
stessa causava, con l’accesso ai consumi di massa.
Fordismo: grandi industrie automobilistiche che nascono in quegli anni negli stati uniti
dopo la ford
HOMO OECONOMICUS
Le motivazioni degli uomini e il loro comportamento che l’organizzazione ha nei suoi
confronti: sono considerati nella prospettiva –economicistica- secondo la quale:
• L’uomo è motivato anzitutto da aspetti economici
• Altri interessi o sentimenti sono di natura irrazionale e l’organizzazione deve
fare si che non interferiscano con il calcolo razionale dell’interesse economico
• Poiché gli incentivi economici sono gestiti dall’organizzazione, il singolo è
un’agente passivo che deve essere guidato.
LA PRIMA GUERRA MONDIALE E I PRIMI TEST
Sono un’importante sviluppo per la psicologia applicata
• Yerkes presidente dell’APA dimostrò il possibile contributo della psicologia al
buon esito della guerra, nel campi di analisi della motivazione dei soldati, della
descrizione delle mansioni o della definizione delle capacità.
• Vennero proposti due test per il reclutamento dei soldati: ARMY ALPHA E ARMY
BETA
• Nel 1917 venne pubblicato il primo numero del –JOURNAL OF APPLIED
PSYCOLOGY- la + antica rivista di psicologia del lavoro e delle organizzazioni
I COMPITI DELA PSICLOGIA DEL LAVORO 13
Si chiede alla psicometria di selezionare l’uomo adatto nel posto adatto, senza
verificare se il medesimo posto è adatto all’uomo. L’introduzione del lavoratore
nell’organizzazione è ridotta ad un JOB TRAINING in cui si imitano i gesti di un altro che
già svolge il mestiere
La psicologia contribuisce a valutare le mansioni, secondo una somma ponderata di
valori attribuiti ad elementi adattivi. Accanto a tale job evaluation compare il MERIT
TRAINING, la valutazione dei meriti individuali. Al MERIT TRAINING seguono motivi
economici ad azione meccanica, positivi e negativi.
GLI STUDI DI MAYO
Misero molto in crisi Taylor attraverso ricerche che per l’epoca furono rivoluzionarie,
pensò alla dimensione relazionale e societaria nel lavoro. Mayo psicologo docente alla
Harward Graduate condusse i suoi primi studi sul problema del TURNOVER presso una
filatura di Philadelphia, dove rilevò che lo sviluppo di un forte senso di gruppo con
autonomia e responsabilità aumenta la produttività e riduce il turnover;
- Nel 1927 fu chiamato agli stabilimenti Hawthorne della Western Electric
Company, che producevano materiale telefonico:
- La concezione di uomo sociale risulta dai suoi esperimenti, la motivazione non è
più solamente economica ma relazionale e sociale.
- La prima serie di esperimenti riguarda gli effetti dell’illuminazione sulla
produttività: qualsiasi modificazione della luminosità produceva un aumento
della produzione
- La prima serie di esperimenti venne condotta in una sala di prova
- Quello che avvenne in realtà fu che sei individui divennero un gruppo e il
gruppo scelse spontaneamente e con entusiasmo di partecipare all’esperimento
- Effetto Hawthorne: effetto prodotto in ambiente naturale dalla semplice
osservazione per cui i lavoratori chiamati ad impegnarsi in una nuova
esperienza interessante lavorano di più.
- La seconda ricerca si svolse in un reparto dove 1 gruppo di operai aveva un
leader naturale che godeva di forte consenso.
- In conclusione vennero formulate delle sintesi:
1) In conseguenza alla rivoluzione industriale e dell’organizzazione scientifica
del lavoro: il lavoro in sé è privo di significato intrinseco, il quale va ricercato
nei RAPPORTI SOCIALI che si formano sul lavoro
2) Il lavoratore è più influenzato dalla forza sociale emanata dal suo gruppo che
da incentivi e controlli della direzione
3) Il lavoratore risponde alla direzione nella misura in cui essa ne rispetta il
bisogno sociale
MOVIMENTO HUMAN RELATION
Gli studi di Mayo mettono in evidenza che accanto all’organizzazione formale voluta
dall’impresa, deve essere tenuta in debita considerazione, l’organizzazione definita dei
lavoratori
A Mayo e al suo gruppo di ricerca si attribuisce la nascita della HUMAN RELATION,
movimento che ha avuto come obiettivo principale lo studio del gruppo, nel suo
funzionamento, nelle dinamiche presenti all’interno, e nel suo rendimento.
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Sostanzialmente però, le sue strutture organizzative della Scientific Menagement non
viene modificato: l’attenzione è rivolta a formare nei quadri aziendali uno stile di
direzione più partecipativo, intervenendo sulla concezione di uomo che era
caratteristico del Taylorismo.
LA CRISI DEL 1929
- La recessione del 1929 pose sotto accusa la centralità della produzione
nell’industria e determinò una conseguente tensione in campo lavorativo
- Il concetto di uomo al lavoro subì sostanziali cambiamenti: le direzioni aziendali
si resero conto della necessità di considerare i fattori irrazionali, sentimentali,
emozionali dei lavoratori, dall’attenzione di soli problemi fisici si passò a
considerare l’uomo nella sua totalità
L’UOMO PSICOLOGICO
Il nuovo conce