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ESPERIMENTO DI PAVLOV

Studi su cani, raccolta di saliva, scoperta di produzione di diversi tipi di saliva in base ai cibi

presentati. Dopo varie prove i cani cominciavano a salivare quando il cibo veniva loro presentato.

Pavlov scoprì  dopo varie prove in cui il cibo veniva presentato con il suono della campanella il

cane cominciava a salivare solo con il rumore del campanello anche in assenza di cibo  riflesso

condizionato  dipendeva dalle specifiche condizioni che avevano caratterizzato la precedente

esperienza del cane (associazione cibo-campanello).

Pavlov definì  stimolo condizionato lo stimolo che evoca il riflesso condizionato (questo caso il

campanello) e  risposta condizionata la risposta appresa a questo stimolo (la salivazione).

Chiamo il riflesso originale non appreso  riflesso incondizionato

Relativo stimolo (cibo introdotto in bocca)  stimolo incondizionato

Relativa risposta (la salivazione)  risposta incondizionata

Pavlov scoprì anche come uno stimolo abbinato alla somministrazione di un particolare farmaco

producono effetti condizionati opposti ai principali effetti non condizionati di quella sostanza.

Uno studio condotto su casi di overdose di eroina hanno dimostrato che in alcuni casi la dose

assunta non era superiore alla dose abituale per il soggetto, però era stata assunta in un altro

ambiente. Sembra quindi che un tossicodipendente che assume la droga in un ambiente familiare in

cui è solito farlo in cui ci sono stimoli condizionati, il cervello inneschi una reazione fisiologica

antagonista che permette al suo corpo di tollerare una dose più elevata.

FENOMENI ASSOCIATI AL CONDIZONAMENTO CLASSICO:

Estinzione  se lo stimolo del cibo non era più associato al campanello, questo suono produceva un

effetto sempre meno intenso fino a scomparire del tutto. Il riflesso viene solo inibito, infatti:

la risposta non scompariva del tutto (non tornava atto stato totalmente incondizionato, dopo un certo

periodo la riposta condizionata si rinnova parzialmente  recupero spontaneo.

Generalizzazione  in seguito ad un condizionamento gli stimoli che ci assomigliano evocano

anch’essi una risposta condizionata anche se non sono mai stati abbinati allo stimolo condizionato.

Più lo stimolo è diverso da quello originale la risposta è meno intensa.

Condizionamento discriminativo  la generalizzazione tra due stimoli può essere eliminata

rinforzando la risposta ad uno di essi ed estinguendo la risposta all’altro con tale procedura.

RISPOSTE EMOTIVE CONDIZIONATE – WATSON

Watson definì la paura come un preciso insieme di risposte osservabili.

Watson e Rayner condizionarono un bambino di 11 mesi (Albert) ad avere paura dei ratti di

laboratorio.

Mentre il bambino giocava con un ratto è stato prodotto un forte rumore; il rumore provocò ogni

volta una reazione di paura.

Dopo la seconda ripetizione dello stimolo Albert mostrò la stessa reazione ogni volta che vedeva un

ratto, anche in assenza di rumore.

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Il ratto era diventato uno stimolo condizionato per una reazione di paura attraverso il ripetuto

abbinamento con un forte rumore, il forte rumore costituiva uno stimolo incondizionato di una

risposta di paura.

2 condizionamento operante

- : processo per cui le conseguenze di una riposta fanno

aumentare o diminuire le probabilità che sia nuovamente prodotta.

Per esempio premere l’interruttore per accendere la luce, premere i tasti sul computer per ottenere

una scritta, sono tutte risposte operanti.

Le risposte operanti sono tali in quanto operano sul mondo in modo da produrre un particolare

effetto, o anche risposte strumentali in quanto fungono da strumenti per ottenere un certo

cambiamento dell’ambiente.

Condizionamento operante (o strumentale)  è un processo di apprendimento mediante il quale

le conseguenze di una tale risposta influenzano la probabilità che essa sia di nuovo prodotta in

futuro.

Thorndike fece degli studi su dei gatti privati del cibo e messi in una gabbia con del cibo

all’esterno. Solo dopo molti tentativi inutili il gatto imparava a far saltare il chiavistello per uscire

dalla gabbia.

Finì per considerare l’apprendimento come un processo per tentativi-ed-errori grazie al quale

aumentano le probabilità che un individuo produca quelle risposte da cui trae effetti vantaggiosi.

Con il metodo Thorndike l’evento ambientale importante (apertura della gabbia) era una

conseguenza della risposta e non qualcosa che la precedeva (come nel caso di Pavlov).

Propose la legge dell’effetto  le risposte che in una certa circostanza producono un effetto

soddisfacente hanno una probabilità più alta di essere riprodotte in futuro nella stessa situazione. Le

risposte che producono effetti insoddisfacenti hanno minori probabilità di essere riprodotte.

Skinner coniò il termine rinforzo per indicare lo stimolo o l’evento che Thorndike aveva

considerato come risultato soddisfacente finale. Riformulò la legge dell’effetto  una risposta

seguita da un rinforzo aumenta la frequenza.

Il comportamento operante può avvenire anche involontariamente.

Skinner e altri identificarono FENOMENI ASSOCIATI AL CONDIZIONAMENTO OPERANTE:

- modellamento : rinforzare ogni risposta che si avvicina sempre di più a quella desiderata finché

non viene prodotta;

- estinzione : fenomeno analogo a quello del condizionamento classico;

- effetti di vari schemi di rinforzo parziale : una certa risposta viene rinforzata saltuariamente;

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- condizionamento discriminativo : è possibile far si che una risposta operante venga ad essere

controllata da uno stimolo più specifico. Le risposte vengono rinforzate se è presente uno stimolo

specifico, vengono estinte se lo stimolo non è presente;

- concatenazione :

- rinforzo secondario : stimolo che ha acquisito valore di rinforzo attraverso un precedente

addestramento;

- rinforzo positivo e negativo : positivo  quando l’arrivo di uno stimolo che consegue una risposta

fa aumentare la probabilità che la risposta si ripeta in futuro. Negativo  l’abolizione dello stimolo

rende la risposta più probabile in futuro (rimproveri, compagnie sgradevoli, qualsiasi cosa che

l’organismo si sforza attivamente di evitare);

- punizione positiva e negativa.

L’APPRENDIMENTO SECONDO LA PROSPETTIVA COGNITIVISTA:

l’acquisizione di informazioni sul mondo

• i teorici del cognitivismo spiegano il comportamento degli animali e delle persone in termini di

entità mentali come conoscenze, concetti, aspettative e mappe cognitive, la cui esistenza viene

inferita a partire dal loro comportamento osservabile.

I cognitivisti sottolineano che la generalizzazione dello stimolo, nelle persone come nei piccioni, è

basata sulle caratteristiche fisiche dello stimolo e anche sul significato che gli viene attribuito.

• I teorici interpretano il condizionamento classico come l’apprendimento di associazioni mentali

fra stimoli condizionati e incondizionati.

Sottolineano che il condizionamento classico si verifica solo quando lo stimolo condizionato

permette di prevedere con un po’ di certezza l’arrivo dello stimolo incondizionato.

Interpretano il condizionamento operante in termini di relazioni apprese mezzo-fine. In esperimenti

in cui si modificano le condizioni in modo da cambiare il loro stato motivazionale gli animali si

comportano come se si aspettassero particolari conseguenze dalle loro risposte operanti.

• i teorici sostengono che alcune forme di apprendimento non possono essere descritte

semplicemente in forma di condizionamento operante classico. Per esempio Tolman ha trovato che i

ratti mentre esplorano il labirinto imparano ed acquisiscono una conoscenza della sua

organizzazione spaziale, conoscenza che assume una specie di forma di mappa ed è indipendente

dal fatto che nel labirinto siano presenti o meno ricompense.

Gli scimpanzé e le persone sono in grado di apprendere nuove capacità attraverso l’imitazione.

Tale processo richiede che l’individuo che osserva ricordi le azioni compiute dal modello e riesca a

riprodurle in modo efficiente.

L’APPRENDIMENTO SECONDO LA PROSPETTIVA ECOLOGICA

• La premessa su cui si fonda l’apprendimento secondo la prospettiva ecologica è che gli animali

siano stati dotati dalla selezione naturale di molti meccanismi di apprendimento specializzati

nell’acquisire particolari informazione per la sopravvivenza e la riproduzione. La concezione

teorica è ben illustrata dal problema della scelta di quali cibi si possono mangiare. I mammiferi

onnivori sono in grado di associare le eventuali sensazioni di malessere provate con il sapore, ma

non con la visione, di qualunque cibo hanno mangiato la prima volta. Si tratta di un meccanismo

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specializzato di apprendimento ad evitare i cibi che possono essere tossici e ha caratteristiche molto

diverse da un tipico processo di condizionamento classico o operante.

Altri esempi di meccanismi di apprendimento specializzati sono dati dall’apprendimento delle paure

che si osserva negli esseri umani e nelle scimmie; dall’imprinting di pulcini e anatroccoli che

tendono a seguire la madre dopo essere usciti dall’uovo, e dalla capacità di alcuni uccelli di

ricordare la localizzazione di migliaia di siti in cui hanno nascosto le provviste di cibi.

CAPITOLO 6 : ATTIVAZIONE FISIOLOGICA ED EMOZIONE

La risposta di attivazione è una reazione che serve al corpo per prepararsi “alla lotta o alla fuga”.

Il pattern di questa reazione cambia da persona a persona e da situazione a situazione. In genere si

compone di.

1. muscoli scheletrici si contraggono e il sangue vi confluisce preparandoli a scattare in azione;

2. il battito cardiaco, pressione sanguigna e frequenza del respiro aumentano. Dai depositi dei

tessuti vengono rilasciate molecole di zuccheri e grassi in previsione di sostenere un

eventuale consumo prolungato di energia;

3. nel sangue avvengono cambiamenti che ne facilitano la coagulazione. Vengono liberate

endorfine che alleviano la sensazione di dolore. Sono eventi che preparano il corpo ad

eventuali ferite;

4. i meccanismi cerebrali di vigilanza sono attivati al massimo e i processi cognitivi sono

concentrati completamente sullo stimolo o sul pensiero che ha provocato lo stato di

attivazione.

Lo stato di attivazione è utile nelle situazioni che richiedono un notevole dispendio di energia,

quando l’azione è istintiva o implica movimenti praticati di frequente.

È dannoso quando le azioni richiedono movimenti nuovi o poco praticati, creatività o un giudizio

ponderato.

Gli stimoli che producono uno stato di alta attivazione fisiologica provocano anche sentimenti

molto forti come terrore, rabbia o passione. Vengono definite emozioni  un tipo particolare di<

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
30 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher poca.fantasia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze umane e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Bani Marco.