Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 31
Psicologia clinica Pag. 1 Psicologia clinica Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia clinica Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia clinica Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia clinica Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia clinica Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia clinica Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia clinica Pag. 31
1 su 31
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Bowlby e le relazioni madre-bambino

Bowlby estende il proprio interesse alle relazioni madre-bambino → ricerca sugli effetti prodotti dall’inserimento forzato dei bambini in istituti durante l’infanzia → i bambini che avevano subito una grave deprivazione di cure materne tendevano a sviluppare gli stessi sintomi (“anaffettivi”) dei giovani ladri → caratteristiche della sua teoria:

  • Funzione di attaccamento è adattiva e legata alla sopravvivenza della specie ed è una funzione primaria
  • L’attaccamento è funzionale alla protezione dai predatori
  • La madre rappresenta la base sicura dalla quale il bambino può allontanarsi per esplorare il mondo e farvi ritorno

Studi che dimostrano come, nel regno animale, i cuccioli sviluppano un attaccamento nei confronti di adulti da cui non erano stati nutriti:

  • Papere di Lorenz (studio sull’imprinting): c’è un periodo sensibile all’attaccamento → in molte adozioni ci sono questi problemi

Perché c'è un periodo in cui è necessario avere un attaccamento ed una stabilità. Imprinting: prontezza del piccolo a seguire il primo oggetto in movimento (nelle prime 48 h di vita) → perle papere la prima cosa che vedono che si muove appena nati diventa la madre (quindi anche una pallapuò essere tua madre) perché di solito la prima cosa che vedi appena nasci è tua madre → obiettivo: mantenere la prossimità con la propria madre (che assicura la sopravvivenza).

Scimmie di Harlow (studio sulla ricerca di accadimento): mette un cucciolo di scimpanzé in una gabbia dove aveva creato due "mamme" di pupazzo, una morbida e l'altra di fil di ferro senza imbottitura ma con il biberon (nutrimento senza affettivo di calore, l'altra viceversa) → il baby passa la maggior parte del tempo con il morbido, andava dall'altra solo per saziarsi ma quando aveva finito ritornava.

dall'altra. Inoltre, di fronte ad uno stimolo di paura, corre subito dalla mamma morbida → la relazione ha una funzione così primaria che in un momento di pericolo non va dalla mamma che da nutrimento ma da quella che gli da conforto → aspetto che rimane molto presente anche nella malattia: più è grande il pericolo, più il bisogno di rassicurazione è presente.

Attaccamento: predisposizione biologica del piccolo verso la figura che gli assicura la sopravvivenza prendendosi cura di lui → lo stacco avviene in maniera graduale. Attuazione di schemi comportamentali pre-programmati che producono attaccamento vicinanza con la madre.

Tipologie di attaccamento:

  • Strange situation: procedura osservativa standardizzata che valuta il sistema di attaccamento in episodi di separazione e riunione con la madre (bambini di 12-18 mesi)
  • 8 episodi di 3 minuti ciascuno durante i quali il bambino si trovava
In situazioni di stress crescente, i bambini possono manifestare diversi indicatori per valutare la loro sicurezza. Questi indicatori includono: - Ansia da separazione: il bambino può mostrare disagio quando viene separato dalla figura di attaccamento. - Esplorazione: il bambino può mostrare interesse e curiosità nell'esplorare l'ambiente circostante. - Paura dell'estraneo: il bambino può manifestare timore o diffidenza verso persone sconosciute. - Ricongiungimento alla madre: il bambino può cercare attivamente la madre dopo essere stato separato da lei. L'attaccamento del bambino può essere classificato in diverse categorie: - Attaccamento sicuro: il bambino si sente sicuro e protetto dalla figura di attaccamento. - Attaccamento insicuro-evitante: il bambino tende ad evitare il contatto e l'interazione con la figura di attaccamento. - Attaccamento insicuro-ambivalente: il bambino mostra un desiderio contraddittorio di contatto e iperprotezione da parte della figura di attaccamento. - Attaccamento disorganizzato: il bambino manifesta una mancanza di strategia organizzata nel comportamento verso la figura di attaccamento. I bambini con un attaccamento sicuro sono relativamente autonomi e indipendenti, mostrano una maggiore capacità di esplorare l'ambiente in modo autonomo e interagire con la figura di attaccamento in modo attivo. Al contrario, i bambini con un attaccamento insicuro possono essere più dipendenti e meno capaci di esplorare l'ambiente in modo indipendente. È importante notare che i bambini con un attaccamento insicuro possono manifestare segni di disagio e stress più evidenti, poiché mancano di una figura esterna organizzata per guidare il loro comportamento. Inoltre, possono mostrare segni di disorientamento durante la separazione dalla figura di attaccamento.recupero neiche perché è stato ricerca del dell’ambiente momenti di lasciato solo genitore Impaurito ericongiungimento rigido Chiari segnali di Nel complesso èattaccamento nei Ignora o danno apparentemente simile confronti del Non è sufficientepoco rilievo al agli altri ma in alcunigenitore. Se è a consolarlo (laritorno momenti è privo didisagio richiede presenza della Ricongiungimento dell’adulto, tende strategia coerente nella contatto fisico e figura non puòa minimizzare le relazione con il genitore. consolazione. ristabilire il senso proprie relazioni Quando ottiene di sicurezza) affettive È disorganizzato solo contatto tende a quando è presente il preservarlo. genitore (caratteristica Visto che non si Manifesta in modo Enfatizza gli della relazione e non del consola con la chiaro e aperto i aspetti di bambino). presenza del Comportamento propri bisogni indipendenza genitore manifesta del bambino psicologici di affettivanei Legato a storie di comportamenti conforto e di confronti del abuso/maltrattamento ambivalenti nei protezione. genitore da parte del genitore. suoi confronti Rappresenta una Non rappresenta Il bambino non odia il Non rappresenta base sicura in cui una base sicura, il genitore perché non ha la una vera e trovare bambino è concezione di genitore propria base protezione, ma dal dipendente e non abusante. Cosa rappresenta sicura, per questo quale potersi tende mettere in il genitore non tende a fare allontanare atto forte riferimento al fiduciosamente manifestazioni di genitore quando per esplorare il attaccamento spaventato mondo circostante (rabbia/passività) Bilanciamento esplorazione – Esp. = Att. Esp. > Att. Esp < Att. attaccamento genitore Teoria psicanalitica (S. Freud) – la relazione è un bisogno secondario L’affetto del bambino per la madre è determinato da una motivazione secondaria, derivante dal soddisfacimento di bisogni primari (alimentazione

e pulizia). La madre poi diventa oggetto di pulsioni libidiche e aggressive. I comportamenti sono frutto di un'energia che deve essere sfogata per evitare la tensione → le fasi dello sviluppo affettivo sono determinate dalla soddisfazione o frustrazione di bisogni corporei legati a specifiche zone erogene.

Adolescenza

Periodo di transizione tra l'infanzia e la vita adulta, arco di anni variabile da individuo a individuo (generalmente 12-18 anni). È un'età di transizione, è una fase i cui trovare equilibrio tra la dipendenza e l'autonomia della famiglia, è un percorso individuale vissuto diversamente da individuo ed individuo, è u periodo a rischio sul piano psico-sociale. L'adolescenza è influenzata da interconnessioni tra fattori biologici, psicologici, culturali e sociali.

Pubertà: passaggio dalla condizione fisiologica del bambino alla condizione fisiologica dell'adulto.

Adolescenza:

passaggio dallo status sociale di bambino a quello di adulto, che varia per durata, qualità e significato da una civiltà all'altra e all'interno della stessa civiltà, da un gruppo sociale all'altro. Obiettivi fondamentali dell'evoluzione nell'adolescenza: - Ottenere una nuova identità stabile - Ridefinire le relazioni con gli altri - Ridefinire l'immagine del corpo cambiato e sessuato Contesti di sviluppo: - Famiglia - Gruppo di pari (+ prime relazioni di coppia) - Scuola I compiti di sviluppo: 1. Instaurare relazioni nuove e più mature con coetanei di entrambi i sessi 2. Acquisire un ruolo sociale connesso al proprio genere sessuale 3. Accettare le trasformazioni e il nuovo assetto del proprio corpo 4. Rendersi indipendenti affettivamente ed economicamente dai propri genitori 5. Prepararsi per una professione 6. Orientarsi verso una relazione sessuale/affettiva stabile 7. Assumere un comportamento socialmente accettato.civilmente responsabile8. Acquisire un sistema di valori, una coscienza etica, un'ideologia di riferimento Aree di crisi:
  1. Sviluppo puberale e sessuale
  2. Fase di transizione per il sé e l'identità dei ragazzi
  3. Cambiamenti nella famiglia
  4. Controllo del proprio comportamento
  5. Transizioni sociali a scuola: difficoltà, abbandoni, bocciature
  6. Situazioni e comportamenti a rischio
Il corpo La pubertà:
  • Fase prepuberale (1 o 2 anni prima della pubertà): lievi modificazioni corporee caratterizzate da un arrotondamento delle forme e da un leggero aumento di peso.
  • Pubertà: modificazioni osservabili
    • "Scatto di crescita": rapido e improvviso aumento di altezza e peso
    • Piena maturazione dei caratteri sessuali: seno, fianchi e menarca nella femmina; barba e voce nei maschi
  • Fase postpuberale e tarda adolescenza: diffusione della peluria, sviluppo dei tessuti sottocutanei e stabilizzarsi della forza muscolare

Le trasformazioni fisiche mettono alla prova le capacità di adattamento dell'adolescente, perché introducono il problema del confronto con i coetanei. Possono causare:

  • Problemi di depressione
  • Disturbi alimentari
  • Disturbi dell'autostima
  • Comportamenti devianti e antisociali

Il corpo in adolescenza:

  • Passaggio del concetto di sé sull'opinione dei genitori al concetto di sé dal giudizio dei coetanei
  • Nuove pulsioni e desideri spingono fuori dalla famiglia; una svalorizzazione temporanea dei genitori facilita il trasferimento degli affetti su persone esterne all'ambiente familiare
  • Sensazione di estraneità legata al corpo ed insicurezza nella percezione della propria identità. Il corpo viene utilizzato sia per differenziarsi, sia per cercare una rassicurante somiglianza con gli altri (gruppo dei coetanei)
  • All'interno del gruppo amicale il corpo è addobbato di tutte le insegne che esprimono una

precisaappartenenza.

  • Narcisismo: il tempo passato allo specchio, l'interesse esagerato per l'aspetto fisico denotano un grande investimento su di sé (l'adolescente deve scegliere anche sé stesso come oggetto di interesse, rispetto estima)
  • Patologico: in adolescenza conflitti e ansie spesso assumono un'espressione corporea
    • Ipocondria
    • Disturbi delle condotte alimentari
    • Dismorfofobie (visione distorta che si ha del proprio aspetto esteriore causata da un'eccessiva preoccupazione della propria immagine corporea, es. anoressia)
    • Depersonalizzazione (sensazione soggettiva di dissociazione del senso di sé)
  • Se un adolescente ha fatto un incidente grave o ha una malattia grave l'impatto è maggiore
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
31 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher el.ro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Bravi Luca.