Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 9
Psicologia clinica Pag. 1 Psicologia clinica Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 9.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia clinica Pag. 6
1 su 9
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Parametri spaziali e temporali nella pratica psicologica

Parametri spaziali: avviene in un ambiente sia fisico sia fatto di immagini, credenze. Può essere più o meno definito dallo psicologo nel senso che se è gestito in un contesto privato è lo psicologo che decide se invece è gestito a domicilio o in una struttura privata lo psicologo può gestire un minor numero di elementi.

I parametri temporali: durata stima dei colloqui successivi. In ogni colloquio ci sono tre fasi:

  • Fase iniziale: creare un'apertura e un contratto terapeutico;
  • Fase centrale: fase più libera;
  • Fase finale: fase di restituzione e valutazione.

Disturbo mentale: è una sindrome caratterizzata da:

  1. Sintomi di rilevanza clinica nel comportamento di un individuo, nella regolazione emotiva e nel sistema cognitivo.
  2. Derivano da disfunzioni nei processi cognitivi, biologici e evolutivi.
  3. Sono associati a sofferenza soggettiva o disagio o alterazione dell'adattamento.

Diagnosi differenziale: Per diagnosi differenziale in...

Nell'ambito sanitario si intende il procedimento che tende a escludere fra varie manifestazioni simili in un dato soggetto quelle che non comprendono l'insieme di sintomi e segni che si sono riscontrati durante gli esami, fino a comprendere quale sia quella corretta. Per effettuarla il medico confronta segni, sintomi ed esami del soggetto malato, usando buon senso, statistica e soprattutto esperienza. Il fine ultimo della diagnosi differenziale è una corretta diagnosi della patologia in esame, escludendo patologie simili o che possono dare sintomi/segni simili ed evitando tutti i possibili errori di valutazione. Prendendo in esame due disturbi psichici differenti, noteremo che questi potrebbero avere degli elementi in comune. In questo caso, una diagnosi differenziale ci porterebbe a distinguere i due disturbi, nonostante le parziali sovrapposizioni.

Approccio categoriale

Assume che: 1) i comportamenti possono essere inseriti nelle categorie di "sano" e "malato"; 2)

nella categoria "malato" esistono tipi di disturbo che hanno un alto grado di omogeneità all'interno di una classe sia per i sintomi sia per l'organizzazione alla base del disturbo. Approccio dimensionale Il comportamento di un individuo è il risultato del punto in cui si colloca lungo diverse dimensioni. Si assume quindi che le persone differiscano in questi tratti dimensionali e non in indicazioni comportamentali. Le diagnosi hanno il vantaggio di affrontare direttamente le opzioni di trattamento. Le terapie possono essere progettate per moderare i tratti eccessivi e migliorare quelli deficitari. Gerarchia tra criteri Ogni disturbo ha i criteri A B C, e si può considerare A come più importante. Una gerarchia può anche cambiare con il contributo delle ricerche. All'interno di ogni criterio ci possono essere dei sottocriteri come nel caso del disturbo dello spettro autistico. I criteri in un disturbo devono esserci tutti mentre i sottocriteri.adeguato supporto e intervento precoce. Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD)È un disturbo neurobiologico caratterizzato da difficoltà nell'attenzione, iperattività e impulsività. I sintomi possono manifestarsi già durante l'infanzia e persistere nell'adolescenza e nell'età adulta. Il trattamento può includere terapia comportamentale, farmaci e supporto educativo. Disturbo depressivo maggioreÈ un disturbo dell'umore caratterizzato da una persistente tristezza, perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane, disturbi del sonno, perdita o aumento di peso, stanchezza e difficoltà di concentrazione. Il trattamento può includere terapia psicologica e farmaci antidepressivi. Disturbo d'ansia generalizzatoÈ un disturbo caratterizzato da una preoccupazione eccessiva e persistente per molteplici eventi o attività, accompagnata da sintomi come irritabilità, difficoltà di concentrazione, tensione muscolare e disturbi del sonno. Il trattamento può includere terapia cognitivo-comportamentale e farmaci ansiolitici.

Fatto che i bambini non sono curati in modo adeguato; inoltre, molti bambini vengono sottoposti a nuovi approcci le cui prove di efficacia sono scarse o assenti. La buona notizia è che i trattamenti comportamentali hanno dimostrato che i trattamenti comportali sono utili nella cura di molte persone con diagnosi di autismo. Questi consistono in incontri di 40 ore settimanali per due anni con l'individuo. È basato su tecniche di rinforzo e punizione e solitamente coinvolge anche i genitori. Inoltre ai bambini viene insegnato come interagire con i coetanei. Anche con le versioni più recenti di questo trattamento intensivo sono stati riscontrati dei miglioramenti nel QI, nel miglioramento della lingua, comportamento adattivo e riduzione della sintomatologia autistica.

Criteri diagnostici:

A. Deficit nella comunicazione e nell'interazione in molteplici contesti come manifestato da diversi fattori come:

  • Deficit della reciprocità sociale e emotiva;
  • Deficit di

comprensione e produzione di comunicazione non verbale;

- Deficit nella capacità di instaurare e mantenere relazioni.

B. Pattern di comportamento o interessi, ristretti, ripetitivi come:

- Movimento, eloquio stereotipato, ripetitivo

- Aderenza alla routine priva di flessibilità o rituali di comportamento

- Interessi molto limitati o fissi

- Iper o iporeattività in risposta a stimoli sensoriali o interessi insoliti verso aspetti sensoriali dell'ambiente

C. I sintomi devono essere presenti nella prima infanzia

D. Devono causare una compromissione clinicamente significativa in ambito sociale, lavorativo o in altre aree.

E. Devono essere escluse altre cause.

Disturbi della personalità

Un individuo ha un disturbo (= un qualcosa che influenza il funzionamento della persona in diversi domini: emozioni, comportamenti, cognizioni) della personalità quando possiede alcuni tratti che sono rigidi e maladattivi fino a impedire a quella persona di rispondere ai bisogni

della società in cui vive. Questi disturbi si caratterizzano per: - difficoltà interpersonali croniche; - problemi rispetto all'identità o al sesso; - incapacità di funzionare adeguatamente all'interno della società. Per formulare una diagnosi, il pattern di comportamento deve essere pervasivo, inflessibile, stabile e di lunga durata. Deve essere causa di un disagio clinico significativo e deve provocare un malfunzionamento in almeno due delle seguenti aree: cognizione, affettività, controllo degli impulsi, funzionamento interpersonale. Gli aspetti relativi all'affidabilità diagnostica sono stati migliorati con interviste semi-strutturate e inventari self-report, però l'accordo tra le due è spesso piuttosto basso, quindi ci sono ancora dei problemi rispetto all'affidabilità e validità di queste diagnosi. Il modello più influente è quello a cinque fattori, che si basa sui tratti della personalità.

personalità normale che in un approccio dimensionale sono stati inseriti all'interno di domini che rappresentano aspetti più patologici.

  1. Nevroticismo -> affettività negativa
  2. Estroversione -> distacco (estrema introversione)
  3. Apertura all'esperienza
  4. Amicalità -> antagonismo
  5. Coscienziosità -> disinibizione
  6. Psicoticismo (non è un estremo patologico ma è relativo al disturbo schizotipico)

Questi tratti influenzano le loro reazioni a situazioni nuove, e portano a una ripetizione dei comportamenti disadattivi; poiché non sono in grado di imparare da errori passati. Eventi stressanti nei primi anni di vita possono aiutare a creare le basi per lo sviluppo di pattern di personalità rigidi e disadattivi.

Nel dsm-5 i disturbi della personalità sono raggruppati in 3 cluster che contengono i disturbi della stessa categoria:

  • Cluster A: disturbi paranoide; schizoide; schizotipico: appaiono strani,
eccentrici concomportamenti che vanno da diffidenza a sospettosità sino a isolamento sociale. - Cluster B: disturbi istrionico; narcisistico; antisociale; borderline: hanno in comune la tendenza a essere drammatici, emotivi e incostanti. - Cluster C: evitante; dipendente; ossessivo-compulsivo: individui che spesso mostrano ansia e paura. È presente un’elevata comorbidità tra cluster quindi alcuni individui soddisfano i criteri di disturbi di più cluster. Inoltre, sono spesso associati a disturbi d’ansia, dell’umore, disturbi da uso di sostanze o disturbi sessuali. Per quanto riguarda l’eziologia dei disturbi tutte le conclusioni sono provvisorie anche a causa degli elevati tassi di comorbidità che rendono difficile l’indagine. - Fattori biologici: è possibile che il temperamento possa predisporre gli individui allo sviluppo di alcuni tratti di personalità; - Fattori psicologici: i teorici psicodinamici facevano

Riferimento alla gratificazione dei bisogni pulsionali. Più di recente si è fatto riferimento a relazioni di attaccamento disadattive; psicopatologia dei genitori, pratiche di parenting non efficaci. Altri studi hanno sottolineato l’importanza di fattori come abuso fisico, emotivo e sessuale.

Fattori sociali: cambiamenti nella società e i valori socioculturali. Questi disturbi sono difficili da trattare perché sono modelli di comportamento pervasivi, duraturi, inflessibili e possono essere identificati diversi obiettivi alcuni difficili da raggiungere. Gli individui iniziano una terapia solo su insistenza di qualcuno, inoltre individui di cluster A e cluster B hanno difficoltà a mantenere una relazione con il terapeuta; oppure individui di cluster B possono arrabbiarsi e creare conflitto. L’abbandono della terapia costituisce un problema serio.

Disturbo narcisistico di personalità

Gli individui mostrano:

  • un senso grandioso di importanza;
  • Bisogno di ammirazione;

    Mancanza di empatia;

    Non essere disposti o non riuscire ad assumere il punto di vista altrui;

    Se non ricevono conferme tendono a essere ipercritici e vendicativi.

    Uno studio ha dimostrato che studenti di sesso maschile con tratti narcisistici hanno una maggiore tendenza alla coercizione sessuale quando vengono respinti, valutando scene di stupro come piacevoli.

    Circa l'1% soddisfa i criteri ed è maggiore tra gli uomini.

    Numerosi studi supportano l'esistenza di due sottotipi e alcuni individui possono fluttuare tra i due.

    1. Grandioso: si esplicita con tratti legati a grandiosità, aggressività, bisogno di dominanza. Sovrastimano le proprie capacità e i propri successi e svalutano quelli altrui. Si comportano in modi stereotipati per ottenere lodi e apprezzamenti. Sono riluttanti a perdonare gli altri. Amici e parenti possono essere disturbati dal comportamento del paziente.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Eleonora128 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Petretto Donatella Rita.