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Le relazioni che arricchiscono la vita di ognuno di noi

L'uomo che ha "fame" di relazioni, le utilizza in modo funzionale e armonico o anche in modo meno armonico fino a farle diventare addirittura disfunzionali, trascurandone alcune o sovraccaricandone altre. I soggetti che intervengono in queste relazioni agiscono in diversi ambienti di vita e qui si scambiano molteplici e differenti risorse. Anche queste risorse possono essere classificate. Il processo relazionale avviene attraverso lo scambio di risorse secondo tre fondamentali modalità universali che costituiscono il cosiddetto "triangolo della vita". In questo triangolo, ogni modalità definisce i rapporti avendo presente i due poli estremi della piena funzionalità e dell'estrema disfunzionalità. La dinamica delle relazioni tra le persone copre tutto l'arco di vita e si svolge secondo queste modalità di scambio: modalità di essere, modalità di fare e

modalità di avere. Ciascuna modalità riguarda specifiche risorse:
La modalità di essere gestisce l'importanza e l'intimità. Essa viene anche definita come presenza, cioè la capacità di essere emotivamente disponibili a sé e agli altri significativi, soprattutto per le persone legate all'intimità. Permette anche la condivisione di gioie e piaceri, ma anche dolori e paura di essere feriti.
La modalità di fare riguarda specificatamente i servizi e le informazioni. Essa viene anche definita come prestazione.
La modalità di avere riguarda beni e denari. Essa viene anche definita come produzione.
La combinazione di prestazione e produzione ci permette di definire il costrutto di potere; infatti chi controlla in tutto o in parte la prestazione e la produzione esercita un potere. In relazione ai diversi ambienti: l'essere è rilevante per le relazioni intime, il fare è rilevante nelle istituzioni educative.che forniscono servizi per il benessere e dove vengono gestite informazioni di natura professionale (es. redazioni di giornali e altri media). L'avere è rilevante per l'industria, l'agricoltura (insieme al fare), le banche e le istituzioni finanziarie. In senso evolutivo le risorse e le loro modalità cambiano molto lungo il ciclo di vita individuale e familiare, andando dalla prevalenza dell'essere per i primi 5 anni di vita, a quella del fare per gli anni successivi che vanno dalla scuola elementare alla fine delle scuole medie e/o università, e poi l'avere entrando nel mondo del lavoro, per guadagnare abbastanza per poter acquistare beni e proprietà. I concetti di presenza e di potere La presenza e il potere rappresentano le due espressioni maggiori del vivere delle persone: la PRESENZA implica l'abilità di dare e ricevere importanza e di offrire e accogliere il dono dell'intimità (es. non c'è bisognopossibilità di negoziare. In altre parole, siamo in grado di amare e di negoziare solo quando siamo presenti emotivamente e disponibili verso noi stessi e gli altri. La capacità di amare implica la volontà di accogliere i sentimenti e i bisogni di qualcun altro, anche se possono essere diversi dai nostri. Questo richiede un processo di negoziazione, in cui siamo disposti a trovare un equilibrio tra i nostri desideri e quelli degli altri. D'altra parte, il potere è un elemento negoziabile nelle relazioni sane. Quando le relazioni funzionano bene, il potere viene negoziato in modo equo e bilanciato. Tuttavia, nelle relazioni disfunzionali, il potere può essere poco o per niente negoziato, portando a dinamiche di dominanza o sottomissione. Le tre modalità di scambio - essere, fare e avere - sono espressione dei costrutti di presenza e potere. Queste modalità si manifestano attraverso le abilità di amare e di negoziare, che indicano il livello di competenza relazionale. Nelle relazioni meno o per nulla funzionali, entrambe le abilità sono limitate in qualche modo. Tuttavia, nelle relazioni che funzionano bene, queste abilità sono efficaci e permettono una comunicazione e una negoziazione efficace. La presenza emotiva, intesa come disponibilità verso se stessi e gli altri significativi, può essere condivisa solo nelle relazioni funzionali. In queste relazioni, la presenza emotiva è separata dalla prestazione e dalla possibilità di negoziare.

produzione: queste sono negoziate con successo, cioè positivamente ed efficacemente. Nelle relazioni difficili potere e presenza si confondono e si uniscono fino a mescolare insieme prestazione, produzione e presenza, così la presenza non è ripartita adeguatamente e il potere non è negoziato. La modalità di essere fa riferimento alla capacità di attribuire importanza a se stessi e agli altri significativi e alla capacità di essere intimi, cioè di condividere dolori e paure di essere feriti (es. se uno pone l'attenzione su di sé e crea una distanza tra sé e gli altri interlocutori riflette un orientamento più maschile mentre se si focalizza sugli aspetti di comunione ponendo più attenzione agli altri riflette un orientamento di femminilità).

LA MODALITA' DI ESSERE

La capacità di dare importanza è rilevante nelle relazioni tra le persone, ma l'esigenza va oltre, col

desiderio di entrare in intimità che consiste essenzialmente, tra persone che si amano, nell'essere capaci di condividere i dolori superando la paura di ferirsi reciprocamente. L'"essere insieme" nelle coppie e nelle famiglie è reso evidente e concreto dall'importanza data agli abbracci, al tenersi stretti, allo stringersi l'un l'altro, al coccolarsi come espressione di cura reciproca non verbale, al di là dell'esigenza di perfezione, produzione, prestazione o soluzione dei problemi. MODALITÀ DI FARE È una modalità quanto mai positiva e significativa nelle relazioni tra le persone, se è moderata dalle altre due (es. il lavoro). Il fare si esprime bene nel dare e nel ricevere informazioni. Qui troviamo tutto il mondo della scuola e dell'istruzione, sia formale che informale, ma anche l'acquisizione di qualsiasi forma di informazione quotidiana leggendo o utilizzando i mass media. Ben aragione le informazioni e le conoscenze sono considerate come una fonte di potere, al punto che chi controlla le informazioni, attraverso le varie forme di distorsione, soppressione o propaganda, può controllare le menti e le opinioni degli ascoltatori. Il fare si concretizza anche nel realizzare o ricevere servizi. Questa risorsa include tutti i tipi di lavoro riguardanti l'intera gamma di attività degli esseri umani. Limite: persone altruistiche che si annullano per gli altri oppure persone egocentriche che pensano solo a se stessi. MODALITÀ DI AVERE Estremi: da un lato i possessori dei grandi capitali che hanno come unico scopo accumulare ricchezze (beni e denaro); dall'altro le persone senza casa e quelle che rifiutano l'accumulo di ricchezze. Coloro che puntano all'accumulo di beni materiali si chiudono alle relazioni e vivono in una sorta di insicurezza costante. Oltre al possesso del denaro la modalità dell'avere si esprime.anche nel possesso di proprietà (elettrodomestici e arredamenti della casa), beni (tutto ciò che viene acquistato e usato fuori o dentro casa es. telefonini, vestiti e cose non commestibili) e cibarie (bibite, alcol e droghe). La disponibilità alla presenza insieme alle diverse altre risorse trova il giusto scambio nella famiglia; le informazioni sono specifiche dei luoghi di gestione dei media, delle scuole e delle biblioteche; i servizi sono offerti negli ambienti transitori o di transizione; i beni e le proprietà hanno la loro collocazione nelle industrie e nei centri commerciali; i soldi nelle banche e negli istituti di credito. Equivalenza di potere alle modalità di fare e avere La modalità del fare e dell'avere esprimono la gestione del potere. Vanno tenuti in considerazione tre aspetti del potere: la base, le manifestazioni e i processi. Il possesso delle risorse forma la base; il modo in cui le risorse sono espresse rappresenta le sue.

manifestazioni; il modo in cui queste risorse sono condivise o non condivise(democraticamente, autoritariamente o dittatorialmente) rappresenta il processo del potere. Nessun forma di poterepuò essere esercitata sull'essere. Il potere può essere diffuso, suddiviso o delegato nei rapporti democratici, oppure può essere preso e gestito in modo autocratico da chi domina. L'abilità di negoziare richiede, dunque, la capacità di distinguere l'essere dal fare e dall'avere in tutti gli ambienti (casa, lavoro, tempo libero, transitori e di transito), il potere è negoziato con efficacia e con successo nelle relazioni ben funzionanti; al contrario, è negoziato male e senza successo in quelle che non funzionano o patologiche. Più alto è il livello di competenza , più elevata è la possibilità di elaborare una negoziazione soddisfacente. Inadeguatezza o incapacità nel negoziare il potere

è alla base di molte lotte e conflitti. 5) IL NOSTRO SÈ È RELAZIONALE: UN'OPPORTUNITÀ E UN LIMITE Nella comprensione della competenza relazionale abbiamo affrontato alcuni passaggi: - Le capacità personali con cui ci mettiamo in relazione nelle relazioni strette, prolungate e significative; - In quali ambienti avvengono queste relazioni, quali esigenze essi propongono a chi li frequenta e come questi frequentatori vivono gli ambienti; - Gli scambi relazionali individuando le classi di risorse e come esse differiscono; - Le modalità relazionali tenute dalle persone in relazione alla natura delle risorse e alle peculiarità dell'ambiente; - L'individuazione delle competenze relazionali fondamentali: capacità di amare e capacità di negoziare, espresse nelle relazioni con le persone significative e non. Questo percorso permette di declinare lo sviluppo evolutivo degli individui, didifferenziare le persone per genere, livello culturale e/o socioeconomico, di rendere ragione dei comportamenti pienamente funzionali distinguendoli da quelli carenti o da quelli che possiamo chiamare veri disturbi patologici. E' il livello di osservazione e di comprensione dei comportamenti relazionali che chiamiamo "fenotipico", cioè come abitualmente le persone si comportano, utilizzano le modalità di essere, fare e avere introdotte con il triangolo della vita. Le persone possono attuare la loro competenza relazionale in modo efficiente ed equilibrato o in modo parziale, oppure in modo discontinuo e saltuario, o anche in modo decisamente negativo. E' opportuno introdurre il concetto "genotipico" che risponde alla domanda "Perché avviene questo fenomeno?", riguarda la struttura della persona, il Sé relazionale "Perché le persone mostrano questo livello di competenza relazionale?". Si possono.avere posizionialternative per quanto riguarda il genotipo. Possiamo ritenere l'autostima, il senso di disperazione, l'incapacità odeterminati altri sentimenti, ecc. i fattori responsabili del perché una persona si comporta in un dato modo nei rapporti interpersonali.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
20 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AO95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Scienze Storiche Prof.