vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Per quanto riguarda l’uso di queste procedure nell’ambito dell’adozione, sicuramente la SSP è poco utilizzata
poiché è indirizzata ad un periodo evolutivo troppo ristretto e richiede che si sia già formato un legame di
attaccamento che con i genitori adottivi di certo non può essere già presente. Inoltre, il processo adottivo
prevede un percorso di valutazione di follow-up, che non può essere applicato con la SSP. Con le modifiche di
questa procedura, invece, troviamo un più ampio respiro di utilizzo ed adattabilità alle diverse condizioni
specifiche. L’utilità di valutare lo stile di attaccamento del bambino emerge nel momento in cui bisogna fare
un buon “abbinamento” della coppia adottiva e del bambino. Per esempio, se il bambino sembra essere
insicuro e fortemente legato alla presenza della figura di riferimento, egli mal si adatterà, e viceversa, ad una
coppia che ha una visione dell’educazione e della gestione del bambino caratterizzata da una maggiore
autonomia e libertà di esplorazione, sebbene protetta.
L’attaccamento come narrazione
I metodi narrativi per la valutazione dell’attaccamento si rifanno al concetto di MOI concettualizzato da
Bowlby ma chiarito dalla Main. Quest0ultima spiega come i moi si basano sulla dimensione rappresentazione
dell’attaccamento, quello che potremmo chiamare “stato della mente rispetto al’attaccamento”. Valutare
l’attaccamento dopo la prima infanzia significa, quindi, valutarne la componente rappresentazione che, di per
sé, non è direttamente osservabile. Per questo motivo, ciò che viene valutato è la qualità di quelli che la Main
chiama “artefatti rappresentazionali”, ossia quegli elementi che ci danno informazioni relative al mondo del
soggetto di organizzare il suo pensiero, le sue esperienze, la metacognizione, e quindi la qualità della struttura
delle rappresentazioni., tra gli artefatti rappresentazionali presi in considerazione dalla Main troviamo la
coerenza narrativa, il monitoraggio metacognitivo, che distinguerebbero i soggetti sicuri, che mostrano
flessibilità e facilità nell’elaborazione delle proprie esperienze, e i soggetti insicuri, incapaci di fornire un
racconto coerente della propria infanzia e delle loro relazioni di attaccamento. 8
Lo Attachment Story Completion Task
È una procedura di valutazione delle rappresentazioni mentali di attaccamento basata sulla somministrazione
al bambino dai 3 anni fino all’età prescolare di alcune storie. Le storie sono 5 e caratterizzate da specifiche
tematiche che attivano il sistema di attaccamento. La procedura è somministrata dallo sperimentatore e
prevede la presentazione al bambino di una famiglia di personaggi giocattolo( genitori, nonni, due
fratelli/sorelle in base al sesso del bambino e il cane), iniziare una storia e chiedere poi al bambino di dire
come va a finire. La procedura viene videoregistrata in modo da poter mettere una codifica puntuale. Tale
valutazione permette una classificazione dell’attaccamento sicuro, insicuro evitante (evitamento delle
tematiche) ed insicuro disorganizzato(risposte strane e incoerenti). Fondamentale è comprendere che la
valutazione dell’attaccamento non è collegata ad una specifica relazione, per esempio con la madre, ma con il
generale stile relazionale di attaccamento mostrato dal bambino, l’idea di base è che con lo sviluppo il
bambino crei un modello unitario di relazione di attaccamento, un MOI relazionale.
Modifiche per l’utilizzo in ambito clinico
L’ASCT è abbastanza recente, ancora in via di sviluppo e ancora in via di validazione. Per quanto riguarda
l’uso in Italia, esso sia cominciando a diffondersi ma attraverso una forma modificata e più adatta all’utilizzo
in ambito clinico: sono state aggiunte altre storia, fino ad un numero di 9, allo scopo di indagare tutte le aree
tematiche utili in ambito clinico. Lo schema di analisi è stato poi modificato in modo da poter essere utilizzato
non solo in ambito di ricerca. Le storie sono:
- Familiarizzazione: è la festa del figlio e sono tutti attorno al tavolo della torta. Cosa succede?
- Succo versato: tutta la famiglia ha molta sete e vuole bere un succo ma il figlio lo rovescia. Si indaga la
reazione delle figure di attaccamento di fronte ad una violazione delle regole da parte del bambino
- Incidente: i bambini giocano e i grandi passeggiano. Il figlio per caso cade e si sbuccia un ginocchio.
Capacità dei caregiver di far fronte e proteggere il bambino davanti ad un incidente che ha creato
malessere fisico e grado di fiducia del bambino nel chiedere aiuto
- Malattia: i figli tornano a casa e uno dice di non sentirsi bene e di avere la febbre. Capacità di proteggere
il bambino e fornire cure d fronte ad un malessere fisico. Grado di fiducia nel chiedere aiuto
- Tristezza: il bambino è in camera sua e scoppia a piangere. Capacità di fa fronte ad un disagio psicologico
- Sogno: il bambino dorme e poi si sveglia di colpo a causa di un incubo. Modo di reagire ad un malessere
psicologico causato da un evento non reale.
- Il vicino di casa: la palla va nel cortile del vicino e mentre il bambino scavalca per recuperare la palla, il
vicino gli urla contro in modo molto arrabbiato. Capacità di proteggere il bambino davanti ad una
situazione percepita come pericolosa
- Il viaggio: mamma e papà stano per partire e i figli rimangono con i nonni. Capacità del bambino e dei
genitori di gestire la situazione.
- Il ritorno: il giorno dopo la nonna vede che i genitori stanno tornado e avvisa i bambini. Gestione del
ricongiungimento
Per quanto riguarda la codifica, essa viene fatta su due livelli:
- Contenuto: cosa accade, connotazione affettiva, tipo di dialoghi e comportamenti. Il contenuto può essere
valutato in base ad una propria esperienza o sensibilità professionale ma vengono anche indicate alcune
aree di contenuto che risultano essere significative per i diversi stili di attaccamento
- Livello formale: modalità narrativa del bambino. 9
Adult Attachment Interview
È un’intervista semistrutturata per la valutazione dell’attaccamento in età adulta, costruita e inizialmente
somministrata in parallelo rispetto alla SSP. È stata infatti rilevata un’alta correlazione tra la valutazione del
bambino a 12 mesi con la SSP e il modello di attaccamento mostrato dal sua genitore tramite la AAI; questo
ha portato all’individuazione della classificazione di attaccamento adulto in parallelo a quella dei
bambini( sicuro-sicuro, distanziante-evitante, preoccupato/coinvolto-ambivalente con lutto o trauma irrisolto-
disorganizzato). Riferendosi all’età adulta e adolescenziale, l’attaccamento viene valutato in base alla sua
componente rappresentazionale.
Lo strumento si compone di tre parti:
- Somministrazione: l’intervista si basa sulla rievocazione della storia e delle esperienze di attaccamento del
genitore, quindi in riferimento ai propri genitori. Le domande vengono poste in un ordine prestabilito,
prevedono alcune domande di approfondimento nel caso in cui la risposta non sia esaustiva, ma viene
comunque lasciato il tempo al soggetto di costruire il proprio discorso, di riflettere, di ampliare la risposta,
ecc. Viene richiesta sia una componente di rievocazione degli affetti, quindi dell’interpretazione
soggettiva, ma anche di fornire degli esempi concreti, quindi unendo la componente reale degli episodi
biografici. I tipi di rievocazioni richieste sono ovviamente collegati ad eventi connessi al sistema di
attaccamento. Vengono chieste informazioni in modo separato riguardo al comportamento di accudimento
e la relazione con il padre e con la madre. Viene chiesto di attribuire loro 5 aggettivi e poi di fare un
esempio, raccontare un episodio, che possa chiarire la scelta dell’aggettivo. Viene indagato il modo in cui
il soggetto è in grado di riflettere sulla propria esperienza e valutarla in modo coerente e razionale.
- Trascrizione: di solito di audio registra la procedura per poi fare una trascrizione in base alla quale verrà
fatta la valutazione
- Processo di codifica: la valutazione è composta da due momenti distinti. In una prima fase si valutano i
contenuti e la forma del testo tramite le scale graduate, poi l’intervista viene di nuovo valutata nel suo
complesso per l’assegnazione di una classificazione finale. Le scale sono di due tipi. Le “scale
dell’esperienza soggettiva” valutano le esperienze di attaccamento nell’infanzia così come vengono
riportate dal soggetto, ricostruendo quindi la storia del soggetto, avendo una prima valutazione della
coerenza del soggetto e valutando in modo differenziato la relazione con la madre il padre o altre figure di
riferimento importanti. La valutazione è fatta in base ad un’analisi complessiva e non in base ad una
singola risposta. Le “scale dello stato della mente” valutano l’attuale stato della mente del soggetto
rilevando le rappresentazione di esperienze collegate all’attaccamento, al modo di organizzare le
informazioni. Ciò che viene preso in considerazione è: facilità di accedere a ricordi e proprie valutazioni,
distorsioni nelle informazioni, organizzazione complessiva della mente, sentimenti espressi. Sono state
aggiunte due altre scale relative agli “stati della mente con un lutto o trauma non risolto” relativo ai casi in
cui la relazione di attaccamento è stata pervasa da un sentimento di lutto per una reale perdita o un trauma
legato ad abusi.
Categorie dell’attaccamento nell’adulto
La classificazione finale si basa sull’analisi dell’intera intervista poiché, sebbene sia presente una codifica
tramite scale graduate, gli autori sostengono che i punteggi di tali scale non siano direttamente correlate con
una specifica categoria di attaccamento, e che questa è debba essere assegnata in base al globale tipo di
funzionamento e organizzazione delle informazioni rappresentazionali. Accanto alla codifica canonica si sta
sviluppando una lettura alternativa dell’intervista in base a quella che è la procedura di analisi qualitativa e
analisi del contenuto. L’AAI possiede, infatti, anche degli elementi tipici le colloquio clinico e quindi può
essere letta e valutata in base agli strumenti di analisi del contenuto utilizzati in clinica. Tale analisi si basa
sull’individuazione di categorie tematiche che vengono riscontrate nel soggetto. Queste categorie possono
essere prestabilite in base all’ipotesi teorica oppure possono essere dedotte in base all’analisi stessa del
contenuto. Non per forza queste categorie devono corrispondere al contenuto della domanda dell’’intervista 10
poiché la loro analisi si basa sul racconto costruito dal soggetto all’interno di runa rispost