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CFT
( )=
Break even point Q (pu−cvu) CFT
( pu−cvu) Q(bep)
( )= =
Break even point Fatturato pu pu
Oppure nel caso siano disponibili solo i valori complessivi
CFT
( )=
Break even point Fatturato ( ricavi totali−costi variabili totali)
ricavi totali
Il sistema del break even point trova semplice applicazione in realtà
aziendali mono prodotto o comunque caratterizzate da prodotti
simili. In assenza di queste condizioni occorre calcolare il break
even point a livello del singolo prodotto, o utilizzando valori medi di
costo e ricavo ponderati sulla base della composizione del fatturato
totale.
Altri due limiti sono: la costruzione del grafico si basa sulla linearità
delle funzioni di costo e ricavo; inoltre, in aziende multi prodotto,
presuppone la non modificabilità del mix prodotti/servizi noto.
-Il margine di sicurezza:
Si tratta della distanza che separa un determinato livello di attività
(effettivo o previsto, in valore o quantità) e il punto di pareggio.
Misura la variazione percentuale che i livelli di attività possono
subire prima di incorrere in perdite, secondo la seguente relazione:
(quantità effettive o previste−quantità BEP)
( )=
margine di sicurezza Q quantità effettive o previste
( fatturato effettivo o previsto−fatturato Bep)
( )=
margine di sicurezza Fatturato fatturato effettivo o previsto
-La leva operativa:
Misura la variazione percentuale che subisce il reddito operativo
(Ro) per effetto della variazione percentuale dei volumi (Q) o dei
ricavi di vendita (R). Determina la sensibilità del reddito operativo a
variazioni dei livelli di attività.
Relazione: margine di contribuzione totale
effetto leva operativa= redditooperativo
CAPITOLO 8
-Le decisioni operative e l’analisi differenziale:
La presa di decisioni si articola normalmente secondo una certa
successione di fasi: definizione dell’ambito decisionale,
identificazione alternative d’azione, misurazione dei risultati attesi
di ogni alternativa, implementazione dell’alternativa migliore ecc.
Le decisioni che i manager devono affrontare si configurano come
decisioni di gestione operativa, con orizzonte temporale di breve
periodo, ossia: non richiedono un impiego permanente di risorse,
reversibili e orizzonte temporale generalmente entro l’anno.
Si tratta di decisioni che pongono enfasi sull’efficiente impiego
dell’assetto delle risorse disponibili, dati i vincoli della capacità e
risorse definiti in sede di pianificazione.
Date le loro caratteristiche, la convenienza economica ad
intraprendere una determinata decisione deve essere valutata sulla
base dei suoi valori reddituali anziché finanziari.
Le decisioni operative si contrappongono a quelle strategiche, con
un orizzonte temporale di medio-lungo periodo; alcuni esempi sono:
abbandonare un segmento di mercato, indirizzarsi verso una nuova
clientela, modificare la CP, ecc.; si tratta in generale di decisioni che
si distinguono per il carattere dell’irreversibilità (nel breve periodo).
-L’analisi differenziale:
Rappresenta il metodo di valutazione delle decisioni operative, si
fonda sull’identificazione degli elementi di profitto (positivi e
rilevanti
negativi di reddito) per valutare la convenienza della
decisione.
Sono informazioni rilevanti:
Relative ad accadimenti futuri
Specifiche delle alternative
Differenziali, variano con le diverse alternative
Incrementali o eliminabili.
È utile osservare che l’uso del costo pieno, invece che del costo
variabile, a supporto delle decisioni di gestione operativa può
portare a considerazioni errate, tanto più se i costi indiretti sono
imputati su base unica aziendale.
L’analisi differenziale richiede la stima dei costi e dei benefici
economici collegati ai corsi d’azione delle diverse alternative. In
particolare si distinguono decisioni prese in condizioni di certezza,
incertezza e rischio.
-Le decisioni operative in condizioni di certezza:
Un processo decisionale avviene in condizioni di certezza in
presenza di un ambiente deterministico, caratterizzato da
informazioni perfette: disponibili e con un costo sostenibile, è
possibile individuare un paniere completo di azioni, è possibile
determinare le probabilità dei vari accadimenti.
-Convenienza economica ad eliminare o aggiungere un segmento:
Occorre individuare i costi e ricavi eliminabili o incrementali relativi
al segmento, è necessario elaborare un conto economico a ricavi e
margine di contribuzione in modo da evidenziare la capacità del
segmento (combinazione produttiva parziale sufficientemente
indipendente dalle altre) a coprire con i propri ricavi i propri costi
specifici.
Conviene, dal punto di vista economico, se tale segmento genera
un risultato economico positivo in termini di margine di copertura
dei costi variabili e fissi specifici incrementali.
Per valutare la convenienza ad eliminare un segmento bisogna
confrontare il margine di contribuzione che verrà perso con la sua
eliminazione con i costi che potranno essere risparmiati.
Il management potrebbe decidere comunque di mantenere
comunque un segmento non conveniente sulla base di altre
valutazioni di carattere non strettamente economico.
-Convenienza ad accettare un ordine speciale:
Essa richiede, in primo luogo, di valutare la fattibilità tecnica
dell’accettazione dell’ordine, cioè di verificare se esiste capacità
produttiva inutilizzata impiegabile.
In secondo luogo, bisogna valutare la convenienza economica ad
accettare l’ordine, considerando ricavi e costi incrementali.
La valutazione di convenienza economica cambia a seconda che ci
sia capacità produttiva abbondante o scarsa.
Nel caso di capacità produttiva abbondante, la valutazione richiede
di confrontare i ricavi e i costi incrementali: in primo luogo va
calcolato il margine di contribuzione unitario generato dall’ordine;
se non ci sono costi fissi incrementali, questo risulta conveniente se
il margine di contribuzione unitario è in grado di coprire i costi
variabili unitari dell’ordine. Qualora ci siano costi fissi specifici, la
convenienza economica va valutata sulla base del confronto tra
margine di contribuzione totale e costi fissi incrementali dell’ordine.
-Convenienza tra produzione interna (make) e acquisto da un
fornitore (buy): make or buy
Le decisioni di tipo vengono prese all’interno delle
scelte di integrazione verticale, richiedono di considerare sia aspetti
qualitativi che quantitativi. Tra i primi si possono ricordare la
valenza strategica del componente che potrebbe obbligare la scelta
make, per evitare che il fornitore fornisca informazioni critiche ai
concorrenti. Le considerazioni di tipo quantitativo richiedono di
considerare i costi incrementali o eliminabili, la disponibilità di
capacità produttiva ecc.
Se vi sono usi alternativi della linea di produzione e dello spazio
costo opportunità
impiegato, diventa utile considerare anche il dato
dalla differenza del reddito generato dal prodotto realizzabile in
alternativa sulla stessa linea e il reddito generato dal prodotto
attuale.
-Convenienza ad effettuare lavorazioni successive:
Tali decisioni si riferiscono alla convenienza tra la vendita
immediata di un semilavorato, dove esiste un mercato esterno di
riferimento, oppure la continuazione della sua lavorazione.
La convenienza relativa dei due tipi di decisioni va valutata
considerando i ricavi e i costi incrementali della fase di lavorazione
successiva.
Questo tipo di decisione assume importanza in presenza di
produzioni congiunte, quando si deve valutare i prodotti al punto di
split-off).
separazione (punto di
La convenienza a effettuare lavorazioni successive deve essere
valutata comparando il ricavo incrementale generato dalla
lavorazione successiva, coi costi incrementali della fase di
lavorazione successiva.
I costi congiunti sono irrilevanti in questo tipo di valutazione
economica.
-Decisioni in merito all’impiego di risorse scarse:
Quando alcune risorse limitano la possibilità dell’azienda di
soddisfare a pieno la domanda sono definite scarse.
In presenza di risorse scarse un’azienda dovrebbe cercare di gestire
tali vincoli, aumentando, ad esempio, la capacità produttiva della
fase collo di bottiglia: l’impiego di lavoro straordinario,
l’esternalizzazione, acquisto di nuovi macchinari ecc.
In ogni caso, in questa situazione le valutazioni di convenienza
economica si devono fondare sulla massimizzazione del margine di
contribuzione per unità di fattore scarso o risorsa vincolante; ossia
occorre saturare la capacità produttiva disponibile a partire dal
prodotto o risorsa che offre il margine di contribuzione unitario più
elevato e a scendere fino al prodotto che offre il margine di
contribuzione più basso.
In caso di ordini speciali va infine ricordato che, anche se l’evasione
dell’ordine speciale risultasse conveniente dal punto di vista
economico, la scelta definitiva dovrebbe considerare altri aspetti,
come l’impatto sulla soddisfazione e fedeltà dei clienti normali.
CAPITOLO 10
-L’attività di direzione e il processo di pianificazione,
programmazione e controllo:
Essa si esplica attraverso quattro distinte fasi logiche:
Identificazione degli obiettivi (strategici e operativi)
Misurazione dei risultati ottenuti in seguito alle azioni
Valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi
Risposta e avvio del successivo ciclo di controllo
la
La prima fase si articola in due attività strettamente sequenziali:
pianificazione l’identificazione degli obiettivi strategici,
e a cui
programmazione di dettaglio
tendere nel medio-lungo periodo e la
l’individuazione degli obiettivi operativi,
di azioni con nel breve
periodo.
La seconda fase prevede la raccolta di informazioni.
La terza fase è relativa alla valutazione del grado di raggiungimento
degli obiettivi.
Infine, la quarta fase prevede una risposta in relazione alla
valutazione espressa nella fase precedente:
Steering control (o controllo di direzione di marcia):
simulazione di risultati futuri al fine di intraprendere azioni
correttive.
Controllo sì-no: abilità o meno le azioni e le attività successiva
a quella oggetto del controllo.
Controllo post azione: interviene quando tutte le azioni sono
portate a termine.
A supporto di questa attività ci si può avvalere di un processo,
denominato programmazione e controllo