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FASI DETERMINAZIONE COSTO DI PRODUZIONE

1° Raccolta e classificazione dei costi originari

(Originari: sono il costo dei fattori produttivi impiegati nei nostri diversi prodotti)

La classificazione:

è per natura secondo la natura fisico economica dei fattori produttivi (materie prima A

- materia prima B, ammortamento impianti, ammortamento mezzi)

può essere piu analitica di quella della CO.GE (avremo materia prima A C/acquisti

- materia prima b C/acquisti quindi è piu analitica e dettagliata. Inserirò la competenza

economica quindi solo quella UTILIZZATA, con relativo importo, solo le quantità

utilizzate non le acquistate.

—————————————————————————————————————

alla fase successiva è la costruzione del piano dei centri di costo. Entità

PRELIMINARE

aziendale a cui sono addebitati certi oneri onde calcolare, sommandoli, il costo di

funzionamento del centro per un dato periodo di tempo. Noi non individuiamo ogni mese i

centri di costo ma creeremo i vari centro e quelli rimangono sempre fino a che non c’è un

cambiamento. Sono definiti in modo diverso da come avevamo detto. Qui a noi serve un

concetto diverso di costo —> entità aziendale centr rintracciabili nell struttura organizzativa

che non utilizziamo ma che alcuni studiosi consiglisno di utilizzare. sommando tutti i costi del

! 23

centro otteniamo il del centro. Non le materie prime solo i costi

Costo di funzionamento

per farlo funzionare, materie prime a prodotti in diretta.

Non coincidono con i reparti, ma sono anche due centri di costo a reparto.

Requisito centri di costo: nel centro sopratutto per quanto riguarda gli impianti e

omogeneità fattori produttivi:

- il tipo di manodopera. Hanno una certa flessibilità.

in senso amplio (non solo trasformazione

omogeneità unità di misura produzione

- ma anche centri che intervengono indirettamente tipo la manutenzione oppure i trasporti

interni) effettuata. Nel momento in cui i centri si dividono troppo si separano.

tutti gli oneri ad esso

possibilità di attribuire in modo totale ed esclusivo,

- pertinente. Se un macchinario fa tre azioni sempre lui consecutive non è possibile

individuarle in modo esatto quindi è un centro unico. (ai fini di dare delle responsabilità

possibilità di identificare un unico responsbile

- ad un soggetto nella fase di controllo).

Se questi requisiti sono presenti anche nel reparto —> reparto = centro di costo, senno ≠.

Da evitare: creazione numero troppo elevato di centri di costo, pur se vantaggi anche molti

incovenienti.

Tipologie centri di costo:

Individuati i centri occorre classificarli in categorie omogenee:

avviene la trasformazione da materie prime a prodotti finiti. Azienda

Centri produttivi:

- tessile —> filatura cucitura colorazione e taglio.

Magazzino materie prime, centro che porta materie prime in

Centri ausiliari:

- laboratorio, sono quelli che prestano servizi sia a produttivi he ausiliari. Es non fa

Centri comuni:

- manutenzione solo ai macchinari (produttivo) ma anche ai camion di trasposto magazzino

laboratorio (ausiliari).

Escludiamo i quelli sulla carta non inseribili in nessun posto tipo costo occupazione

centri fittizi

edificio. Tanti responsabili per un centro anche perche tra costo assicurazione fitti etc i

soggetti interessati sono troppi.

Ogni costo di fattore produttivo adesso dovrà essere inserito nel giusto centro. ! 24

—————————————————————————————————————

2° Locazione dei costi di trasformazione industriale nei centri di competenza

Anche in questa fase, rispetto, del principio funzionale o causale cercando di assegnare ad

ogni oggetto di costo valori che siano espressione quanto piu significativa del (della diversa

utilità) concorso offerto da ciascun fattore produttivo all’oggetto medesimo, concorso

misurabile solo il volume di impiego del fattore stesso. Se ho un fattore produttivo che

utilizzo per due centri di costo, il costo andrà calcolato in misura maggiore per quello che lo

usa piu e meno per chi lo usa in modo minore.

—————————————————————————————————————

è sempre possibile applicare i costi immediatamente ai prodotti.

si per i costi speciali, la materia prima X è un costo speciale rispetto a due prodotti

- non sempre per i costi comuni, talvolta basi convenzionali (valori poco attendibili) è

- possibile limitare al minimo l’uso delle basi convenzionali? si usando come destinazione

intermedia i centri di costo. Sopratutto perche certi cocsti che sono comuni rispetto ai

prodotti sono specisli rispetto ad alcuni centri di costo.

sui centri —> la localizzazione dei centri (una volta ottenuti i dati dalla contabilità generale e

dalle scritture elementari tipo quelle del magazzino) avverrà a seconda dei costi:

in modo oggettivo

- tramite riparto (—> principio funzionale o basi convenzionali), sempre soggettivo.

- centri delle piu significative voci di costo

Modalità di attribuzione ai

diretta da impuare ai centri produttivi occorre quantificare alcuni fattori:

Manodopera

+ ore prestate nel periodo:

- tramite ad esempio annotazione ora ingresso e ora uscita o

rilevazioni piu semplici con mobilità interna.

costo orario:

- retribuzioni base (consideranto avanzamento anzianità) + integrazioni +

oneri socili (di tutte le altre voci vanno rilevate al 31/12 ma ammortizzabile ogni mese)

+ indennità (costo tuta o abito per lavorare, pasto?) ): potrebbe essere un costo medio

aziendale, costo medio categoria contrattuale, consto individuale. Meno onerosa la

retribuzione base, piu onerosa la individuale, piu precisa la individuale meno precisa la

base. ! 25

vedi manodopera diretta a parte diversi centri interessati che

Manodopera indiretta,

+ qui sono ausiliari o comuni. Stessi calcoli però il costo va addossato ai costi ausiliari o

comuni. considerazioni analoghe alle precendenti con corretta

Impiegati e dirigenti,

+ individuazione dei centri interessati.

(dalla cancelleria agli oli per la manutenzione) possono

Materiali di consumo,

+ interessare qualisasi categoria di centri, alcuni comuni (piu centri) altri speciali (solo un

centro). Tramite buoni io prelievo io imputo ad ogni centro il suo. (materiali di

manutenzione sono sono centro manutenzione, la risma di carta la posso dare sia alla r&s

che alla produzione) Costo da imuputare = consumo x “prezzo unitario di prodotto” (in

base al tipo di prezzo sclelto)

comunanza nel tempo e tal volta anche nello spazio. Dei beni a

Ammortamento,

+ fecondità ripetuta che spalmiamo in piu esercizi (computer, macchinari). Costo macchinario

100k € che userò 10 anni. In 10 anni viene 10k mese diviso per 12 sono 833€.

Problemi cioè stabilire: Valori da ammortizzare: costo storico o costo di sostituzione (per

1.

fissazione prezzi di vendita) Periodo di ammortamento, la vita utile è il periodo entro il

2.

quale il bennepuò essere convenientemente utilizzato. Criteri di ammortamento a quote

3.

costanti (uso il bene tutto l’anno uguale) o variabili (un mese ha lavorato 100 imupto x se

lavora meno imputo meno di x) Base di imputazione ai centri interessati (eventale) se c’è

4.

comunanza nello spazio. In base ai metri quadrati si fa la proporzione.

possibile determinazione stima del costo (kw/h

Energia elettrica per forza motrice,

+ desunti da contatori/x prezzo unitario medio + canone fisso per intero o pro-quota).

—> Costo imputato: - ad uno specifico centro (es centrale elettrica) - ai singoli centri

utenti (in via oggettiva o soggettiva).

3° Imputazione dei costi dei centri non produttivi ai centri produttivi

Il primo problema è la fissazione sequenza di “eliminazione” dei centri tenendo conto:

della distinzione tra i centri

- ma sopratutto della loro diversa importanza.

- posto metto il centro che presta servizio al maggior numero di centri e ne riceve

Al primo

dal minor numero. 1°: F serve 15 centri e ne riceve da 2. 2°: G serve 12 e ne riceve 3 etc etc…

problema determinazione per ogni centro di una idonea dose di riparto (quanto

Il secondo

piu possibile aderente al principio funzionale) facendo riferimento o alle prestazioni o a

caratteri dei centri utenti. Può far riferimento alle prestazioni —> es manutenzione per

! 26

“officina manutenzione” o caratteri —> metri cubi occupati dai centri che usano il

riscaldamento e quindi la “centrale termica”.

Come base poi non è detto ci siano solo i metri cubi poiche ad esempio se uno ne ha 5 anche

se è un posto piu piccolo e l’altro posto piu grande ne ha solo 2 allora consuma piu il piccolo

quindi gli imputiamo un maggior costo.

Risolti i due problemi si procede alla graduale redistribuzione dei costi dei vari centri tramite:

Costro centro X da ripartire | base centro materia A

——————————————— x | “ “ “ B

Sommatoria basi centri destinatari | “ “ “ C

Calcolare il costo totale di produzione dei centri produttivi A e B sapendo che: dopo la

localizzazione dei vari centri industriale di cometenza si hanno i seguenti valori:

La mensa è quella che serve piu centri. Addebitiamo una porsione di costo ad ogni centro

utilizzatore. La base scelta è il numero di dipendendti di ogni centro. totale sono 20 per il

costo della mensa di 1600/20 = 80 quindi centrale elettrica ha un dipendente e spende 80,

poi 320 li spende il magazzino per 4 persone, e cosi via… Adesso che devo ripartire la

centrale elettrica, dovrà avere non solo i 600 ma anche gli 80 ripartiti dalla mensa. In questo

esercizio non abbiamo considerato il costo reciproco tipo energia elettrica sulla mensa. Ma

non lo faremo. Poichè è soggettivo e siamo arrivati alla conclusione che rischia di farci

otterene risultati meno attendibili di quelli che abbiamo non considerando gli atti reciproci. ! 27

4° Imputazione del costo di funzionamento dei centri produttivi ai prodotti

Caso del metodo per processo:

Applicabile in aziende che producono su previsioni di mercato (produzione continue e

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Publisher
A.A. 2015-2016
69 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matte194 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Nati Anna Maria.