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PRINCIPI DI CONTABILITA’ GENERALE

5.1  Ha lo scopo di misurare a posteriori il grado di raggiungimento delle condizioni

di economicità, ovvero di determinare a fine esercizio il valore dell’impresa e

l’eventuale presenza di un utile.

o Utilizza il metodo della partita doppia per annotare i fatti di gestione utili

per la realizzazione del bilancio che gli amministratori devono

obbligatoriamente redigere.

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 BILANCIO DI ESERCIZIO: è un documento che gli amministratori della società

proprietaria dell’impresa devono obbligatoriamente redigere ed ha la funzione di

sintetizzare gli effetti delle operazioni di gestione in un determinato periodo di

riferimento.

o È formato da 3 documenti: Stato patrimoniale, Conto economico, Nota

integrativa secondo l’art. 2423 cc

 STATO PATRIMONIALE: è un prospetto che mette in evidenza gli

elementi attivi e passivi che compongono il patrimonio alla fine del

periodo amministrativo ed il patrimonio netto.

 CONTO ECONOMICO: è un prospetto che mette in evidenza il

processo di formazione del risultato economico di esercizio

 NOTA INTEGRATIVA: è un documento che svolge la funzione

esplicativa di completare e chiarire le informazioni dello stato

patrimoniale e del conto economico.

o È accompagnato da una relazione sulla gestione redatta dagli

amministratori secondo l’art. 2428 cc.

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o Il BILANCIO risponde a 6 principi di redazione:

1) PRINCIPIO DI PRUDENZA: si possono indicare solo gli utili realizzati

alla data di chiusura dell’esercizio, quindi non posso aggiungere utili

attesi; si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza

dell’esercizio anche se si avvereranno dopo la chiusura di questo;

2) PRINCIPIO DI PREVALENZA DELLA SOSTANZA SULLA FORMA:

bisogna tener conto della funzione economica dell’elemento attivo o

passivo che si considera; CONTINUAZIONE DELL’ATTIVITA’

3) PRINCIPIO DI PROSPETTIVA DI

D’IMPRESA: si deve presupporre il continuo dell’attività altrimenti si

adottano i principi di redazione nel caso di impresa in liquidazione;

PRINCIPIO DI CONTINUITA’ DEI CRITERI DI VALUTAZIONE: i

4) criteri devono rimanere uguali tra i vari esercizi, esistono dei casi

eccezionali in cui questi possono cambiare ma bisogna renderlo noto

nella nota integrativa

5) DIVIETO DI COMPENSARE ELEMENTI ETEROGENEI

6) COMPETENZA ECONOMICA: si deve tener conto dei proventi e degli

dell’esercizio a prescindere dalla data di

oneri di competenza

pagamento o di incasso.

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 STATO PATRIMONIALE.

L’articolo 2424 del codice civile stabilisce una struttura rigida a sezioni divise e

contrapposte per lo stato patrimoniale: a sinistra abbiamo l'attivo mentre a

destra abbiamo il passivo aziendale.

La classificazione dell'attivo segue il criterio di liquidità crescente ovvero le poste

contabili sono elencate relazione alla propensione che hanno convertirsi in

denaro.

o ATTIVO

Nell’attivo abbiamo i

 crediti vantati verso i soci che devono

versare la quota societaria;

L’attivo immobilizzato

 in cui vengono inseriti gli investimenti

destinati a ritornare in forma liquida oltre i 12 mesi;

L’attivo

 circolante in cui sono inseriti i valori contabili che

torneranno in forma liquida entro dodici mesi

 Per quanto riguarda i ratei ei risconti attivi:

 I ratei attivi rappresentano un credito di competenza

dell'esercizio in corso ma incassabili nell'esercizio

successivo.

 I risconti attivi sono quote di costi per servizi in corso di

fruizione sostenuti nell'esercizio in corso ma di competenza

anche dell'esercizio successivo. Un esempio di risconto

attivo può essere quello di una polizza annuale che si

stipula ad esempio il primo giugno, trascriverò sui libri

contabili l'operazione (manifestazione numeraria) ma il

costo non riguarda non solo il bilancio attuale ma anche il

successivo quindi utilizzo un risconto attivo in modo tale che

siano presenti solo i sette mesi effettivamente utilizzate

nell'esercizio in questione.

o PASSIVO

 Il primo aggregato del passivo è il patrimonio netto ovvero il

capitale conferito dai soci e autoprodotto dall'azienda.

 Il secondo aggregato è dedicato ai fondi rischi ed oneri. Essi non

rappresentano dei veri e propri debiti ma delle passività potenziali.

- Economia ed organizzazione aziendale -

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 Il terzo aggregato è l'accantonamento per il trattamento di fine

rapporto dei lavoratori.

 Il quarto aggregato è rappresentato da tutti i debiti che l'impresa

ha assunto nei confronti di terzi come fornitori, istituti di credito ed

obbligazionisti.

 L'ultima sezione del passivo dello stato patrimoniale è

rappresentata dai ratei e risconti passivi.

 I ratei passivi rappresentano dei debiti relativi e dei costi

sostenuti nell'esercizio in corso ma con regolamento

monetario nell'esercizio successivo. Un esempio di rateo

passivo è quello dell'affitto di un capannone con pagamento

trimestrale il primo ottobre. La prima rata si avrebbe il primo

gennaio ma il costo è sostenuto nell'esercizio precedente

quindi si fa un rateo passivo nel bilancio in chiusura.

 Per risconti passivi s'intende una quota di ricavi che si

manifestano nell'esercizio in corso ma sono anche di

competenza dell'esercizio successivo. Ad esempio

l'impresa da in affitto un capannone per 12 mesi il primo

luglio, la manifestazione numeraria avviene nell'esercizio in

corso ma parte del canone pagato e di competenza

dell'esercizio successivo si terrà conto di ciò con un risconto

passivo.

 CONTO ECONOMICO.

Il codice civile sancisce per il conto economico uno schema rigido formato da tre

diverse aree:

o Area operativa;

o Area finanziaria

o Area straordinaria.

nel conto economico abbiamo due parziali:

o la differenza A-B: misura l'esito dell'area operativa infatti è data dalla

differenza tra il valore della produzione ottenuta ed i costi sostenuti per la

sua realizzazione;

- Economia ed organizzazione aziendale -

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o Il secondo risultato parziale è ottenuto dalla somma algebrica dei profitti e

delle perdite dovute alle tre aree, quella operativa, finanziaria e

straordinaria.

o Nella parte finale si tiene conto delle imposte sul reddito d'esercizio e si

riporta il risultato dell'esercizio come ultimo elemento del conto

economico.

 PARTITA DOPPIA

La contabilità generale registra tutti i fatti di gestione rilevanti ai fini di bilancio.

Per registrare i fatti aziendali è necessario l'utilizzo di un metodo di

registrazione. Tale metodo per la CoGe è detto metodo della partita doppia:

1) Quando si registra un fatto di gestione sono interessati almeno due

conti;

2) Quando si registra un fatto di gestione, il totale degli addebitamenti

deve essere uguale al totale degli accreditamenti ovvero gli importi in dare

devono essere uguale agli importi in avere.

La partita doppia si basa sui conti.

o Per conto si intende l'insieme delle registrazioni riguardanti un

determinato oggetto contabile.

I conti si dividono in:

o conti finanziari quelli il cui oggetto contabile è un oggetto finanziario come

il denaro crediti o debiti. I conti finanziari funzionano nel seguente modo

quando si ha una variazione finanziaria positiva l'importo va scritto nella

sezione di sinistra ovvero dare quando si ha una variazione finanziaria

negativa l'importo va inserito nella sezione di destra ovvero avere.

o conti economici quelli il cui oggetto contabile non è finanziario come ad

esempio acquisto merci e vendita merci.

I conti economici hanno un funzionamento posto a quelli finanziari.

Gli strumenti della partita doppia sono:

o il piano dei conti: che contiene l'elenco dei conti;

o il libro mastro che contiene l'insieme dei conti;

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o libro giornale dove i fatti di gestione vengono registrati in ordine

cronologico.

All'avvenire di un fatto di gestione esso sarà riportato sia nel libro mastro che nel

libro giornale.

Al termine del periodo di riferimento i conti vanno chiusi per poter determinare la

situazione patrimoniale ed economica dell'azienda nel bilancio.

o Per chiudere un conto si calcola il totale della sezione dare e il totale

della sezione avere, la differenza tra i due totali è chiamata saldo e va

registrato nella sezione dove il totale è minore. In tal modo In dare e

avere abbiamo la stessa somma.

- Economia ed organizzazione aziendale -

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 ANALISI DI BILANCIO

L'analisi di bilancio per indici si svolge in quattro fasi sequenziali:

1) Reperimento e verifica dell'attendibilità della documentazione di bilancio;

2) Riclassificazione dei prospetti di rendicontazione ovvero S.P. e C.E.;

Per riclassificazione si intende una procedura volta rielaborare le

informazioni contenute nel bilancio d'esercizio allo scopo di ottenere delle

grandezze utili ai fini della valutazione dello stato di salute dell'azienda..

o RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE:

Si utilizza il criterio finanziario, ovvero della liquidità crescente per l'attivo

e dell'esigibilità crescente per il passivo.

IMPIEGHI: immobilizzato (materiali [macchinari], immateriali [brevetti,

marchi], finanziarie [investimenti], patrimoniali [immobili non strumentali],

commerciali [obsolescenze]) e circolante (magazzino, liquidità differite e

immediate)

FONTI DI FINANZIAMENTO: Passivo consolidato, mezzi propri, passivo

corrente. - Economia ed organizzazione aziendale -

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o RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO

 Si utilizza il criterio dei costi e ricavi della produzione ottenuta.

Questo criterio permette di rappresentare il graduale processo di

formazione del reddito d'esercizio. In tale conto possiamo individuare

cinque aree:

 area caratteristica: comprende i costi di realizzazione e i ricavi di

vendita della produzione;

 area finanziaria: comprende i costi e ricavi di tipo finanziario

 area extracaratteristica: in tale area vi sono valori estranei

all'attività caratteristica, cioè derivanti da attività diverse dalla

produzione di beni/servizi, ad esempio affitto a terzi di un

capannone aziendale;

 area straordinaria: comprende valori emesse da operazioni

particolari non ricorrenti o riferiti a esercizi precedenti;

 area fiscale: comprende i costi derivanti dalle imposte su

Dettagli
A.A. 2016-2017
50 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marilena_sapio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Vitiello Elvira.