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s
v
Quando un fondatore ha successo (per idee o strategie) avviene il
riconoscimento da tutti del valore, l’istituzionalizzazione porta
all’identificazione del caso di successo: si verifica l’isomorfismo, la tendenza
delle organizzazioni a replicare comportamenti di successo che così vengono
istituzionalizzati, la società riconosce che funziona. Si arriva in ultimo alla
creazione di un modo di fare che funziona, la cultura.
La cultura integra i membri dell’organizzazione; aiutano l’adattamento rispetto
all’esterno.
Organizzazioni con forte cultura
Attraggono e sanno mantenere (permanenza) i propri dipendenti,
accesso privilegiato al mercato del lavoro (tante persone voglio andare a
lavorare presso quest’organizzazione perché si sa che si sta bene);
Hanno tassi di turn over (il giro dei dipendenti, quanto vanno via) più
bassi della media di tutti i settori (4% contro il 15%);
Valori chiari.
Cultura organizzativa e manifestazioni visibili (punta dell’iceberg)
La cultura può essere interpretata basandosi su elementi osservabili quali riti e
cerimonie, storie e miti, simboli, strutture, sistemi di controllo e rapporti di
potere dell’organizzazione. I manager possono anche far leva su questi
elementi per influenzare la cultura.
Riti e cerimonie
rinforzano
valori specifici
attraversano
condivisioni
Simboli creano vincolo Storie e miti
qualcosa che usati per dare
ha un valore informazioni
intrinseco sull'organizzazi
superiore al one ai nuovi
suo valore dipendenti
reale cultura
organizzati
va Rapporti di
struttura potere
organizzativa osservandoli si
la struttura è capisce chi
influenzata influenza e può
dalla cultura manipolare
Sistemi di l'org.
controllo
modalità
attraverso cui
l'org. controlla
attività e
dipendenti
Cultura e progettazione
La cultura organizzativa può aiutare l’organizzazione a rinforzare la strategia
(quel comportamento che mi permette di massimizzare lo sfruttamento di
risorse) e la struttura adeguata (binomio strategia-struttura) per avere
successo nell’ambiente di riferimento. Devo capire che tipo di cultura c’è
nell’organizzazione.
Le culture possono essere valutate in base a due dimensioni specifiche:
1. Il grado di flessibilità o stabilità richiesto dall’ambiente;
2. La misura in cui il focus strategico e i punti di forza sono interni o esterni:
quanto l’organizzazione è focalizzata internamente o esternamente.
Vedendo questi due parametri capisco che cultura caratterizza
l’organizzazione. Vedere quanto è radica la cultura tra i dipendenti. Ciò che
emerge è un modello con quattro tipologie di cultura associate a queste due
dimensioni.
Tipologie di cultura organizzativa:
Esterno
strategico Flessibilità Stabilità
culture
cultura
della
adattiva
missione
cultura
cuture
burocratica
di clan
Focus Interno
Necessità
dell’ambiente
Cultura adattiva o imprenditoriale
1.
Ho un focus strategico sull’ambiente esterno, il cliente è al centro del business,
che si traduce in flessibilità e cambiamento per soddisfare le necessità dei
clienti, è orientata all’innovazione, creatività e assunzione di rischi; incoraggia
l’organizzazione a sviluppare le capacità di rilevare, interpretare e tradurre i
segnali provenienti dall’ambiente in strategie. Attenta osservazione di ciò che è
fuori traducendo tutti i segnali che capta in strategia, in comportamenti. La
maggior parte delle organizzazioni internet based ricorrono alla cultura adattiva
poiché necessita di cambiare e adattarsi velocemente ai cambiamenti.
Cultura della missione
2.
È adatta a un’organizzazione che si trova nella situazione di servire clienti
specifici nell’ambiente esterno senza la necessità di cambiamenti rapidi poiché
stabili, si focalizza su una nicchia (segmento di mercato) stabile.
Si caratterizza per una visione chiara dello scopo dell’organizzazione ed un
focus sul raggiungimento degli obiettivi quali crescita del fatturato, redditività
proprio perché sceglie di servire un gruppo ristretto di clienti stabile. Gli
obiettivi sono misurabili, trascrivibili in numeri, e ricopre un ruolo fondamentale
la valutazione del personale, c’è un alto livello di competitività e un
orientamento al profitto attraverso ricompense e bonus.
Cultura di clan
3.
Caratterizzata da un focus interno sebbene inserita in un ambiente esterno
molto flessibile, si concentra sul comportamento e sulla partecipazione dei
membri dell’organizzazione, che si sentino responsabilizzati e aggregati
all’organizzazione e metteranno quindi un maggiore impegno. I dipendenti
sono la chiave del successo, quindi il valore fondamentale è prendersene cura
e renderli soddisfatti. Non è importante ciò che è fuori ma è importante che si è
legati all’interno.
Cultura burocratica
4.
Ha un focus interno e un orientamento coerente con un ambiente stabile;
questo tipo di organizzazione opera in maniera altamente integrata ed
efficiente, con un approccio metodico (privo di discrezionalità umana) nelle
attività e l’osservanza di politiche e prassi consolidate come metodo per
raggiungere gli obiettivi. Il basso coinvolgimento personale è controbilanciato
da un alto livello di coerenza, conformità e collaborazione tra i membri. Quando
ci sono tante regole spogliando l’essere umano dalle sue caratteristiche
soggettive viene percepita una forte equità, giustizia organizzativa. È una
cultura sempre meno utilizzata per via della scarsa flessibilità.
La coesione culturale fa riferimento alla misura in cui i membri di un
‘organizzazione concordano sull’importanza di specifici valori: se c’è un vasto
consenso la cultura è coesa e forte, se c’è invece un consenso limitato la
cultura è debole.
Soprattutto nelle grandi organizzazioni si possono osservare sotto culture,
gruppi di persone che si sviluppano come manifestazione di problemi comuni,
obiettivi ed esperienze condivise dai membri di un gruppo, di un reparto di
un’altra unità organizzativa.
Specialmente in organizzazioni con culture aziendali deboli, le differenze tra
sotto culture possono condurre talvolta a conflitti tra unità organizzative.
Più un gruppo è coeso più si possono omettere regole che vengono sostituite
dai valori. In organizzazioni con una cultura debole c’è bisogno di tante regole.
Cultura e performance
Una cultura forte che incoraggia l’adattamento e il cambiamento migliora la
performance, nel caso contrario può essere dannosa. La creazione di una
cultura costruttiva è uno dei compiti più importanti per i leader di
un’organizzazione perché la cultura giusta può condurre al raggiungimento di
buone performance, funge da collante e migliora l’integrazione (il bisogno di far
comunicare in caso di diversità degli elementi).
Forti culture costruttive incorporano i seguenti valori:
Il tutto è più importante della singola parte e i confini tra le parti sono
ridotti al minimo, accentuato il concetto di sistema;
Uguaglianza e fiducia sono valori di primo piano;
Incoraggia l’assunzione di rischio, il cambiamento e il miglioramento
(grazie allo spirito di squadra).
Valore etico
Mentre le leggi descrivono come una persona si dovrebbe comportare, gli
standard etici si applicano ad aspetti del comportamento che non vengono
regolati dalle leggi. L’etica manageriale consiste in principi che guidano le
decisioni e comportamenti dei manager in merito al fatto che siano più o meno
giusti dal punto di vista morale. Ogni giorno i manager devono decidere come
comportarsi con tutti coloro che sono coinvolti con l’organizzazione in vari
contesti e occasioni come ad esempio:
Riduzione del personale (downsizing);
Nel divulgare notizie;
Promuovere un prodotto per la vendita (pubblicità ingannevole rientra
nell’etica manageriale).
Si definisce dilemma etico quando si presenta un contrasto di valori e interessi
e non si riesce a scegliere (essere onesto o ingannevole? Verso chi faccio una
cosa piuttosto che l’altra?).
Responsabilità sociale
Rientra nella sfera dell’etica manageriale e si riferisce al dovere da parte del
management di effettuare delle scelte e intraprendere iniziative che
contribuiscano al benessere della collettività. L’attività sostenibile è un’attività
che dura nel tempo ma non crea problemi al benessere del contesto generale
(le generazioni future); un’impresa socialmente responsabile è quell’impresa la
cui attività non lede la collettività e il benessere di tutti gli stakeolders.
Capitolo 11:
Il ruolo strategico del cambiamento
Le forze ambientali e l’incertezza spingono le organizzazioni a continui
cambiamenti. L’innovazione continua è indispensabile in un mondo
caratterizzato da cambiamenti e competizione crescente. È il cambiamento, e
non la stabilità, la norma nell’ambiente globale, ma i manager preferiscono
attività routinarie e prevedibili.
L’ambiente impone due tipi di cambiamento:
Cambiamento incrementale:
1. (occasionale o continuo) consiste in una
serie continua di progressi che mantengono l’equilibrio generale
dell’organizzazione e spesso ne influenzano soltanto una parte.
Cambiamento radicale:
2. consiste in una rottura con il modello di
riferimento dell’organizzazione e spesso la trasforma nella sua totalità
Incrementale Radicale
Progresso continuo Rottura con i paradigmi precedenti
Influenza una parte Trasforma l’intera organizzazione
dell’organizzazione
Modifica la struttura e gli strumenti di Crea una nuova struttura e nuove
gestione tradizionale modalità di gestione
Miglioramenti tecnologici Tecnologia rivoluzionaria
Miglioramenti di prodotto Nuovi prodotti, nuovi mercati
Ci sono 4 aree interessate al cambiamento, 4 tipologie di cambiamento per il
vantaggio:
Tecnologia: variazioni nel processo produttivo riguardanti metodi e flussi
di lavoro/macchinari; si ha un cambiamento tecnologico per maggiore
efficienza oppure perché c’è un mag