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Composti bioattivi di frutta e vegetali

Il resveratrolo → esiste in due isomeri geometrici con configurazione cis e trans. Si trova nel vino sia bianco che nero, e si trova in tanti altri elementi come arachidi tostate, burro di arachidi, cacao in polvere, torta di cioccolato, cioccolato al latte, cioccolato fondente.

Il resveratrolo ha molte funzioni:

  1. Antiage
  2. Neuroprotezione

La restrizione calorica porta a un allungamento della vita e si è visto in studi su popolazioni. La restrizione calorica consiste nella diminuzione dell' intake calorico del 30% (es. 2000 kcal al giorno). Con l'intake si ha riduzione di insulina, attività tiroidea, asse gonadotropo somatotropo e un aumento dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene. La massa adiposa cala, la temperatura corporea diminuisce e la pressione diminuisce di 1 punto per ogni 5 kg persi. Anche peptidi, citochine, TNFa alpha e fattori del complemento che sono elementi nell'adiposo calano. Inoltre, calano geni nello stress ossidativo e nell'infiammazione.

la risposta cellulare allo stress e al metabolismo energetico. La deacetilazione di queste proteine da parte di SIRT1 promuove la loro attività e contribuisce alla regolazione di processi come l'autofagia, la risposta infiammatoria e la produzione di energia. Inoltre, le sirtuine sono coinvolte nella regolazione dell'orologio biologico e nella risposta al digiuno. Durante il digiuno, l'attività di SIRT1 aumenta, promuovendo la mobilizzazione dei grassi e la produzione di energia a partire dai substrati alternativi come i corpi chetonici. Le sirtuine sono state anche associate alla longevità. Studi su modelli animali hanno dimostrato che l'attivazione di SIRT1 può prolungare l'aspettativa di vita, migliorando la salute metabolica e riducendo l'incidenza di malattie legate all'invecchiamento come il diabete e le malattie cardiovascolari. In conclusione, la restrizione calorica e l'attivazione delle sirtuine sono meccanismi che possono influenzare positivamente l'aspettativa di vita e la salute metabolica. Queste scoperte hanno aperto nuove prospettive per lo sviluppo di terapie anti-invecchiamento e per la promozione di uno stile di vita sano basato su una corretta alimentazione e sull'esercizio fisico.

Espressione di geni coinvolti nella crescita cellulare e la deacetilazione si manifesta con aumento della resistenza allo stress e viene inibita apoptosi.

Fattore nucleare KB che è un fattore di trascrizione che si attiva in caso di danno cellulare stimolando risposta infiammatoria, viene repressa attività quando viene deacetilato.

Il coattivatore del recettore attivante la proliferazione dei perossisomi (pgc1alpha). Attivazione determina un aumento della gluconeogenesi, ossidazione acidi grassi e biogenesi mitocondriale.

Il p53 è una proteina tumorale che è un fattore di trascrizione che regola il ciclo cellulare ed è un soppressore tumorale. Deacetilazione consegue un effetto antiapoptotico e anti aging.

SECONDA SCOPERTA → SIRT1 → prolungamento della vita poi si scopre che restrizione calorica in drosofila determina aumento dei livelli dell'istone deacetilasi RPD3 → aumenta SIR2 e quindi la durata della vita.

TERZA SCOPERTA restrizione calorica → attivazione

di SIRT1 → prolungamento della vita. Il resveratrolo mima l'azione della restrizione calorica attivando il gene delle sirtuine.

QUARTA SCOPERTA

La restrizione calorica o il resveratrolo attivano entrambi SIRT1 e portano ad un allungamento della vita. La restrizione calorica e il resveratrolo attivano la sirtuina 1 → riduzione del metabolismo dell'insulina → deacetilazione degli istoni → aumento della stabilità del genoma e riduzione della ricombinazione del DNA. La restrizione calorica e il resveratrolo, attraverso l'attivazione di SIRT1, deacetilano PGC-1 alpha e lo attivano, aumentando così la biogenesi mitocondriale e riducendo patologie metaboliche, cardiache, neurologiche e mitocondriali. La restrizione calorica e il resveratrolo, con l'attivazione della Sirtuina 1, diminuiscono p53 e l'apoptosi. L'attivazione della restrizione calorica regola anche geni coinvolti nella fosforilazione ossidativa. In conclusione, il resveratrolo e la restrizione calorica, con l'attivazione di SIRT1, contribuiscono a un prolungamento della vita.attivazione della sirt1 deacetilanoenzimi coinvolti in processi che portano a aumerno della protezione cellualre,neuroprotezione, carioprotezione, tantitumorale, metabolismo → migliorano qualità dellavita e riducono l’ invecchiamento cellulare.Resveratrolo è neuroprotettivo→ altzhaimer già visto. Resceratrolo agisce a liverllo gliale eneuronale. Sir 1 blocca a livello gliale e astrocitario fattore nicleare KB. Resveratrolo hameccanismi d’ azione> blocca p 53 e foxo (fattore di trascrizione) blocco che si traduce in una riduzione diapoptosi> resveratrolo inibisce a livello mitocondriale la produzione di radicali liberi dell’ ossigeno.Si blocca attività delle secretasi e la scissione della proteina amiloide si blocca e cosianche la produzione dell amiloide stesso. Resveratrolo rompe ciclo.>resveratrolo blocca e inibisce fosfolibasi a2 citosolica che idrolizza lipidi di membrana manon cè liberazione acidoarachidonico e anche qui c'è blocco attivatore lipidico infiammatorio e ho potenziamento della membrana nucleare. Il resveratrolo aumenta eliminazione peptide beta amiloide che si è formato. Il resveratrolo attiva mitofagia in vitro. Sono state prese cellule di neuroplasti e trattate con medium normali. Nel controllo si vede fluorescenza verde, ab arancione che indica acidità dei lisosomi che è maggiore nel gruppo a b più resveratrolo e è abolita in ab resveratrolo+3ma. Con resveratrolo devo valutare se è mitofagia e valuto con localizzazione di due proteine tipiche mitocondriali (tom 20 e lc3). Nel gruppo ab +resveratrolo rispetto ad ab il colore è più evidenziato e decresce in ab più resveratrolo beta. Quindi il resveratrolo attiva la mitofagia dei mitocondri dentro. → meccanismo che spiega l'azione del resveratrolo a livello neuroprotettiva. NB resveratrolo attiva l'autofagia dei mitocondri in vitro. → azioneIl resveratrolo nell'Alzheimer blocca l'apoptosi, la produzione di radicali liberi dell'ossigeno e l'infiammazione, e stimola invece la degradazione del peptide beta-amiloide. Tuttavia, il resveratrolo nell'uomo ha una farmacocinetica sfavorevole, è poco biodisponibile e ci sono nuove formulazioni con particelle solide e analoghi del resveratrolo come pterostilbene ed epicatechina. Il butirrato di sodio, un acido grasso saturo, può formarsi in vivo dall'amido tramite idrolisi o da polisaccaridi o carboidrati endogeni suscettibili di fermentazione, o da acidi derivati dalla frammentazione o dall'energia che serve per la crescita microbica. Il butirrato protegge l'intestino e inibisce l'infiammazione del colon, agisce come immunoregolatore e influenza il tratto di muco. Lo strato interno ed esterno è formato da muc2 e l'integrazione a concentrazioni fisiologiche di butirrato aumenta l'espressione del gene e la secrezione della mucina stessa. Così, il butirrato ha un'azione protettiva. L'effetto del butirrato.

→ suproliferazione cellulare tumorale

Studi epidemiologici fatti:

  1. Prevenzione del tumore al colon
  2. Prevenzione cancro esofago e cardias gastrico
  3. Prevenzione del tumore al seno

> fibra = < tumore

Mechanismo d'azione: attiva istone acetil transferasi. Butirrato agisce in modo diverso a seconda che la cellula sia sana o tumorale, è selettivo su un acellula nurmale piuttosto che sulla tumorale. Su quella in buona salute il butirrato viene trasformato con il ciclo di krebs in citrato e qui si forma acetil coenzima A e nel nucleo da gruppo acetilico per l'istone acetil transferasi e per acetilare istone dei geni che promuovono acetilazione. Da butirrato si ha inibizione dell'istone de acetilasi e cosi si ha soppressione della proliferazione e quindi la morte della cellula. Nella normale aumenta proliferazione e nella tumorale la porta alla morte e c'è inversione del fenotipo che da tumorale diventa non tumorale. Butirrato in vitro blocca ciclo cellulare.

nella fase Go G1. Il butirrato di sodio sia che derivi dalla fermentazione della fibra alimentare e sia che venga somministrato, agisce sulle cellule intestinali esercitando effetti antinfiammatori e previene il cancro al colon. Induce sulle cellule tumorali intestinali un cambiamento del fenotipo maligno in un fenotipo sempre più simile a quello originale. I COMPOSTI BIOATTIVI DELL' OLIO DI OLIVA composizione dell' olio di oliva → composto al 100% di grassi e il 98-99% è saponificabile, 1-2% insaponificabile. Saponificabile: - 97% trigliceridi - 41% trigliceride che esterifica acido oleico - 27% trigliceride che esterifica acido palmitico in posizione 1 - 99% trigliceride che esterifica acido linoleico e linolenico - 7% c'è trigliceride che esterifica il palmidico - 4% ostearico Oleico: - oleico - palmidico - oleico - palmidico Insaturo → per vederlo faccio reazione di saponificazione e lo cerco in posizione 2. (in 1 e 3 c'è)

saturo)Digliceride rappresenta il 2 % → ci sono 1-2 digliceridi → c’è stata una biosintesiincompleta e quindi l’ olio è fresco e giovane. Primo e secondo grasso si è esterificato e sista per esterificare il terzo. Se ci sono 1 -3 digliceridi allora c’è stata un’ idrolisi e l’ olio èvecchio. La prima idrolisi che è avvenuta è in posizione 2. e se ci sono 1-3 allora ‘ olio èvecchio.

composizione degli acidi grassiacido oleico è il prevalente nell’ olio d olivasaturi predomina il palmiticonei polinsatutori prevale linoleico omega 6monoinsaturi prevale l’ oleico c 18 omega 9frazione insaponificabile 1 - 2 % ha sostanze come componente steriolica vegetale,pigmenti, clorofille, noxantine. Fenoli, tirosolo, idrossi tirolosico, OLEUROPEINA,OLEOCANTALE.31.10.18nella parte insaponificabile ci sono componenti bioattive come oleurpeina che è unglucoside amaro, si trova

sia nelle drupe che nelle foglie. Il sapone amaro difende la pianta da attacchi parassitari. Oleuropeina è costituita da tre componenti: 1. Ortodifenolica: con idrossitirosolo 2. Monoterpenica: acido elenolico. I terpeni sono fatti da unità isopreniche. Isoprene è un 2-metil, 1-3 butandiene 3. Glucosilica: glucosio. Oleuropeina, per idrolisi con betaglucosilasi, si stacca il glucosio e resta la componente agliconica. Oleuropeina è la responsabile dell'amarezza delle olive. Ha in vivo effetto antidiabetico (manifestato dopo 4 settimane di trattamento, ha ridotto la glicemia in animali diabetici che erano stati trattati con oleuropeina 16 mg pro kg) e in vitro un effetto antitumorale (dopo 5 giorni a dose di 0,01% volume su volume). Esperimento: - IN VIVO: Trattamento con oleuropeina e idrossitirosolo dividendo i
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A.A. 2018-2019
52 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/18 Nutrizione e alimentazione animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher zuccherofilato97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Prodotti dietetici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Avallone Rossella.