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processi digestivi-parte II Pag. 1
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Acido butirrico (C4H802) (10%)

L'acido butirrico viene utilizzato dall'animale per scopi energetici ed è in parte metabolizzato dalle cellule della mucosa dei prestomaci per ottenere corpi chetonici. In razioni ricche di foraggi è presente con una percentuale del 10%.

Conseguenze per basso pH ruminale

Un abbassamento dei livelli di pH comporta una diminuzione della digestione dei foraggi della dieta dovuta al fatto che i batteri cellulosolitici riducono la loro attività al diminuire del pH fino a cessarla con pH < 6,2. Al contrario rimangono attivi i batteri amilolitici per cui si verifica un'elevata produzione di acido propionico.

Se il pH si mantiene su livelli bassi ma non estremi (< 6.2), ma si prolunga nel tempo si può manifestare la paracheratosi, ovvero l'infiammazione della mucosa ruminale che si ispessisce e cheratinizza fino a subire piccole lesioni, prendendo il nome di acidosi cronica subclinica. Questa si può verificare soprattutto in

soggetti all'ingrasso, alimentati durante il ciclo produttivo con razioni ricche di cereali macinati. Diversa è la situazione dell'acidosi acuta che consegue generalmente a un'eccessiva e troppo rapida ingestione di concentrati che, giunti nel rumine, provocano un'improvvisa e molto elevata produzione di acidi grassi volatili e un crollo del pH. Se questo scende a valori inferiori a 5,5 si verifica una riduzione dell'attività dei batteri amilolitici e conseguentemente un accumulo di acido lattico, da essi convertito in propionico. Ciò provoca un ulteriore abbassamento del pH, fino ad arrivare anche a valori di 4 che bloccano qualsiasi attività batterica. Il rumine smette quindi di funzionare, l'animale cessa di consumare alimenti, si verifica una forte infiammazione delle pareti ruminali e l'elevato assorbimento di acido lattico produce un'acidosi metabolica che può portare alla morte dell'animale. Al fine di

Per evitare situazioni di acidosi possono essere adottati alcuni accorgimenti:

  • Adattare gradualmente gli animali a nuove diete
  • Trattare le granelle, ad esempio macinandole
  • Aumentare il numero dei pasti o frazionare la quantità giornaliera di concentrati in più somministrazioni, avendo cura in questo caso di distribuire prima i foraggi, per assicurare un'adeguata produzione di saliva in grado di tamponare l'acidità ruminale
  • Fornire foraggi a fibra lunga e non spezzettati per stimolare ruminazione e salivazione

La produzione di CH4 e CO2 rappresenta un'alterazione delle fermentazioni ruminali che si verifica se l'animale non riesce ad eliminare i gas, quali metano e anidride carbonica, tramite eruttazione, per cui essi si accumulano nel rumine creando un rigonfiamento, che può essere pericoloso per la vita dell'animale. La causa più frequente di tale fenomeno è l'eccessiva ingestione di erba medica.

giovane

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Publisher
A.A. 2019-2020
3 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/18 Nutrizione e alimentazione animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fede.m8 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di nutrizione e alimentazione animale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Sassari o del prof Cannas Antonello.