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BEVANDE
Seminario: Refresco; più grande imbottigliatore indipendente al mondo, cioè sono titolari di alcuni marchi maimbottigliano per la grande distribuzione e alcuni brand come coca-cola, pepsi…È un’azienda nata nel 1999.
Refresco Italia ha 5 stabilimenti
Bevanda: è un liquido adatto al consumo umano
Bibita è una bevanda analcolica a base di acqua addizionata di anidride carbonica con base zucchero o edulcorate, avolte succhi e Aromi
Esistono diverse tipologie di bevande:
- Energizzanti
- Per sportivi: isotoniche
- A base di tè
- Alcolica: bevanda contenente alcol etilico (etanolo) fino a 21% alcool oltre tale percentuale si parla di bevanda superalcolica
- Succhi- puree – nettari - bevande alla frutta
Le materie prime sono:
- Acqua: rappresenta il principale ingrediente ed il più importante dal punto di vista dell’estrazione. Essa può avvenire in due modi esce dalla roccia o estratta da un pozzo.
Differenza tra le due: l'acqua di sorgente è filtrata dalla roccia e si pensa che sia migliore dal punto di vista qualitativo, in realtà l'acqua di sorgente presenta caratteristiche chimico-fisiche più instabili; l'acqua di pozzo è molto più stabile, viene estratta dalla profondità della terra (300m), il ciclo d'acqua dura 50 anni e quindi prima che la falda possa essere inquinata passano 50 anni (tutela per l'acqua che si estrae). Può essere imbottigliata tal quale o trattata con osmosi inversa.
Anidride carbonica/azoto: coadiuvanti tecnologici; vengono controllati all'accettazione, scarico, stoccaggio, filtrazione, linea. Vengono usati per gasare e per rendere la bottiglia più solida, così da ridurre il contenuto di packaging. Vengono usati anche per alimentare le attrezzature che permettono la fabbricazione di sciroppi e bevande definite.
Zucchero e/o edulcoranti: si intende quello granulare.
Controllato regolarmente:
Controlli in accettazione
Scarico
Stoccaggio in Tank esterno
Dissoluzione in continuo
Pastorizzazione 85°C
Raffreddamento/Filtrazione
Stoccaggio in Tank interni
Acidificanti: acido citrico/acido fosforico
Succhi
Infusi/estratti
Coloranti
Aromi
La miscelazione: in sala sciroppi: una grande aria con grandi tubi e serbatoi. Arriva lo zucchero, disciolto in continuo e stoccato in un serbatoio. Arrivano i succhi e altre materie prime che vengono messo nei tank di stoccaggio o di preparazione in linea (diluizione): Sciroppo viene miscelato con acqua piatta o gasata e va a formare la bibita. Il processo viene controllato attraverso la misura del brix in specifica
La carbonazione prevede a sua volta una serie di fasi:
Deaerazione
Iniezione di CO2
Riempimento Acqua Minerale Gassata
Miscelazione con Sciroppo Riempimento Bibita
Imbottigliamento:
1. vetro a rendere
Decassettamento/levacapsule
Lavaggio
bottiglie: le bottiglie vengono disinfettate, lavate in lavatrice formata da bagni di soda caustica e acidi che svolgono il lavoro di una lavastoviglie.Ispezione bottiglia con ispezionatore di bottiglie vuote
Riempimento e tappatura
Marcatura/controllo tappo e livello
Etichettatura
Incassattamento/pallettizzazione
lattina:
Depallettizatore
Risciacquo
Riempimento e aggraffatura; iniezione ed eliminazione dell'aria per riuscire a riempire completamente la lattina, segue poi l'aggiunto di gas
Pastorizzazione: non sempre la si attua per succhi e pH particolari, ma non per la coca-cola
Formazione pack secondario
Posizionatori posizionano l'unità di vendita a formare i piani dei bancali
Pallettizzatore
PET
Stiro- Soffiaggio preforme (Soffiatrice): stampo che darà la forma alla bottiglia: questa preforma viene scaldata (pressione di circa 130 bar)
Alimentatore preforme che vengono soffiate nella soffiatrice
plastica gonfiata aderisce allo stampo e prende la forma della bottiglia con termoformatura
Riempitrice
- Alimentatore tappi
- Accumulo bottiglie: l'accumulo di bottiglie evita che la riempitrice si fermi.
- Etichettatrice
- Fardellatrice
- Pallettizzatore
La pastorizzazione a tunnel, del prodotto finito: tipico dei prodotti a pH < 4.5
Imbottigliamento
- Preriscaldamento
- Pastorizzazione: 70°C massimo e ciclo 18 min
- Raffreddamento
- Etichettatura o pack formazione secondario
La pastorizzazione della bevanda: tipico dei prodotti a pH < 4.5
Essa può essere sia a fascio tubiero che a piastre; il secondo è considerato di vecchia generazione (non usato per prodotti polposi) e quindi usato solo per la sterilizzazione dell'acqua
Nel pastorizzatore a fascio tubiero avvengo vari step:
Deaerazione RTD* a 47°C sottovuoto per far bollire il liquido a T molto basse, ciò permette di evitare che ci sia troppo ossigeno
disciolto.Omogeneizzazione➢ Preriscaldamento➢ Pastorizzazione vera e propria: quelle più classiche prevedono 96°C x 33 secondi➢ Raffreddamento 20°C➢ Stoccaggio in ATK➢ Riempimento➢La sterilizzazione: tipico dei prodotti a pH > 4.5Deaerazione RTD* a 70°C sottovuoto➢ Omogeneizzazione➢ Preriscaldamento➢ Sterilizzazione: 138°C x 15 secondi➢ Raffreddamento 20°C➢ Stoccaggio in ATK➢ Riempimento➢L'omogeneizzazione può essere o meno applicato alle bevande (usando soprattutto per quelle "piatte" e non gasate);permette la stabilizzazione del prodotto nel tempo e quindi non da il fenomeno di separazione dei componentiL'imbottigliamento in asettico:APET (A=asettico): prevede una fase di pastorizzazione/ sterilizzazione delle bevande e del packaging:➢ WET: prevede l'uso di agenti chimici liquidi che vanno a sterilizzare bottiglia e tappo, poi risciacquato con acqua sterileBottiglia Acido peracetico;
Risciacquo con acqua sterile → Tappo Acido peracetico;
Risciacquo con acqua sterile → Prodotto pastorizzazione;
Stoccaggio/riempimento → Riempimento e tappatura in camera bianca (filtri HEPA) DRY: Riempimento e tappatura in camera bianca (Filtri HEPA);
Preforma perossido; Riscaldamento e flash evaporazione → Tappo perossido; Riscaldamento e flash evaporazione;
Prodotto pastorizzazione; Stoccaggio/riempimento → TETRA PAK DRY: Riempimento e saldatura in camera bianca (Filtri HEPA);
Preforma perossido; Riscaldamento e flash evaporazione → Tappo perossido; Riscaldamento e flash evaporazione;
Prodotto pastorizzazione; Stoccaggio/riempimento → Processo: controllo e strumento: Emunzione, stoccaggio e riempimento acqua;
Controlli chimici e Microbiologici pHmetro, conducimetro, analisi microbiologiche Carbonazione;
Controllo Anidride Carbonica Barometro Termometro Diluizione;
Controlli chimici.
- Rifrattometro/titolatore
- Pastorizzazione
- Verifica tracciati
- Registratore su PLC
- Osmosi inversa
- Controllo conducibilità: se il valore è troppo alto la bibita potrebbe risultare sapida
- Conducimetro
- Acidificazione
- Misura pH
- pHmetro
- Decontaminazione Pack
- Controllo parametri di processo / validazione Linea
- PLC, titolazioni acido peracetico
- Sanificazione:
- Verifica acque di lavaggio, Tamponi microbiologici
- Analisi microbiologiche e analisi ambientali (effettuate da laboratori)
- I CCP (punti critici di controllo): fase o precudra in corrispondenza della quale è possibile attuare un controllo e preveire, eliminare o ridurre ad un livello accettabile ogi rischio per la sicurezza del prodotto
In questo caso, osno stati identificati 6 CCP:
- Lavaggio bottiglie in vetro a rendere pericolo fisico e microbiologico
- Ispezione bottiglie in vetro a rendere pericolo fisico e microbiologico
- Praparazione sciroppo finito pericolo
Trattamento termico (prodotti Low Acid) pericolo microbiologico
Sterilizzazione tappi pericolo microbiologico
Sterilizzazione preforme pericolo microbiologico
MARTEDI 15 + MERCOLEDI' 16 DICEMBRE 2020
GELATO
Si è nella categoria di trasformazione per combinazione: e si ha sia la miscela semplice che la miscelazione construtturazione, importante per definire le caratteristiche del prodotto finito e viene impartita dalla fase dimantecazione
In Italia manca una legislazione specifica il termine gelato può essere impiegato per molte tipologie di prodotti, aventi composizione, struttura, tecnologia di produzione e prestazioni nutrizionali e sensoriali diverse
Codice di Autodisciplina IGI: Istituto del Gelato Italiano
Solo i prodotti che rispondo a questi criteri si possono
La differenza tra gelato e sorbetto è la presenza o assenza, rispettivamente, del latte.
Dal punto di vista strutturale il gelato si presenta come una schiuma, parzialmente congelata, la cui fase non aria è rappresentata da un'emulsione di grasso in acqua.
I globuli di grasso si dispongono sulla superficie delle bolle d'aria e sono agglomerati tra di loro (non sparsi nella miscela) e questa disposizione è molto importante per definire le caratteristiche strutturali del prodotto finito.
Quindi, l'interazione tra i diversi componenti e le loro dimensioni sono importanti per definire la qualità del prodotto finito.
Processo artigianale e industriale:
Essi differiscono solo perché nel processo industriale tra la pastorizzazione e la maturazione vi è la fase di omogeneizzazione.
Quello industriale per questo motivo si scioglierà più facilmente in bocca e non rimane una
sazione cremosa inquanto metteremo in bocca molta più ariaPrima degli ingredienti bisogna prestare attenzione a un corretto bilanciamento della miscela: S'intende avere un contenuto di grassi, proteine e zuccheri e ingredienti stabilizzanti ed emulsionanti che sia bilanciato. Ciò perché i singoli componenti operano un aspetto significativo sulle caratteristiche qualitative del prodotto finito (senno difetti importanti che possono essere percepiti sen