Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 45
Processi della tecnologia alimentare Pag. 1 Processi della tecnologia alimentare Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Processi della tecnologia alimentare Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Processi della tecnologia alimentare Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Processi della tecnologia alimentare Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Processi della tecnologia alimentare Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Processi della tecnologia alimentare Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Processi della tecnologia alimentare Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Processi della tecnologia alimentare Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Processi della tecnologia alimentare Pag. 41
1 su 45
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Pulitura

Eventuale

decorticazione Macinazione

Condizionamento

Estrazione

Per Con

pressione solventi

Laminazione

Pressatura Panello Disgregato Condizionamento

Centrifugazione - Estrazione

Panello

filtrazione + solvente Miscella olio

+ solvente

Olio grezzo Solvente Desolventizzazione Filtrazione

Farina

zootecnica Distillazione

Olio grezzo

Raffinazione

Degommaggio

Neutralizzazione

Decolorazione

Demargarinazione Deodorazione

Filtrazione

Olio di semi

Definizione di legge

Un olio di semi è un olio ottenuto dall’estrazione meccanica e/o a mezzo solvente di semi

oleosi e successivamente sottoposto, per essere reso commestibile, a processo industriale di

raffinazione. Può essere monoseme o di semi vari. Deve essere esente da coloranti aggiunti e

devono essere fluidi alla temperatura di 15 °C. L’acidità per legge, espressa in acido oleico,

deve essere inferiore a 0.5%.

©Toppi Simone – Vietata la Vendita, e la Riproduzione senza il consenso dell’autore

Processi_Parziale 2 Prof.ssa Lucisano

Trasporto e conservazione

Spesso è necessario conservare i semi per lunghi periodi di tempo prima della loro

trasformazione. I principali agenti di alterazione dei semi sono umidità, temperatura durante la

fase di trasporto e conservazione, danneggiamenti dei semi stessi, alterazioni da parte di

microrganismi. Bisogna quindi organizzare la conservazione ed il trasporto del seme nel

modo più efficiente).

I frutti invece non possono essere conservati perchè contengono acqua.

La conservazione è un parametro fortemente dipendente dalla % di umidità e anche dalla

temperatura. A temperatura ambiente viene considerata sicura una % di umidità relativa pari

o inferiore al 70 %. In generale il tenore di umidità del seme ritenuto sicuro è inferiore al 6-8

%.

I semi oleaginosi con contenuto di umidità superiore a quella critica devono essere essiccati.

Gli essiccatori lavora per la maggioranza in controcorrente. Gli essiccatori rotanti di tipo

indiretto sono cilindri in acciaio a sviluppo orizzontale. I semi vengono introdotti da un lato,

mentre l’aria secca entra dall’altro lato passando in tubi in controcorrente. I parametri da

considerare sono tempo, temperatura, flusso d’aria e il tempo di permanenza.

Nel trasporto nelle stive delle navi ad esempio la temperatura non sempre è controllata, in

quanto di giorno con il solo nelle stive si provoca evaporazione e quindi con la condensa si

possono formare muffe che danneggerebbero i semi.

Pulitura

È la prima operazione. I semi che arrivano possono contenere quantità variabili di semi non

adatti all’estrazione. Questa quantità determina oltre al prezzo e alla qualità della partita

anche le condizioni di conservazione e la qualità dell’olio che verrà estratto.

Le macchine destinate alla pulitura lavorano su principi meccanici, pneumatici e magnetici. Le

operazioni di pre-pulitura sono fatte da setacci rotanti e a piani vibranti o oscillanti. La

setacciatura permette di separare miscele dio diverse dimensioni in varie frazioni. I piani dei

setacci sono mossi sia orizzontalmente che verticalmente. Due o tre setacci possono essere

posizionati uno sopra l’altro per formare una macchina di pulitura.

I setacci possono essere usati in combinazione con corrente d’aria per l’aspirazione dei fini e

delle parti tegumentali (tarare); le pietre vengono rimosse con spietratrici e separatori

magnetici per le parti metalliche.

Decorticazione

È una macinazione grossolana con aria che elimina i tegumenti con peso specifico inferiore.

Un seme contiene un germe, un endosperma e un tegumento. Per alcuni semi è preferibile

l’eliminazione dei tegumenti, anche se parziale; e l’eliminazione di queste zone aumenta

inoltre la produttività, in quanto riduce la quantità di materiale inviato alle diverse operazioni

successive. Il punto cruciale è la selettività dell’operazione, cioè la possibilità di eliminare le

parti tegumentali senza eliminare quelle ricche di olio.

Le operazioni di decorticazione consistono di due diverse fasi: rottura del seme e a seguire la

separazione dei tegumenti dalla mandorla.

Per quanto riguarda la decorticazione della soia avviene tramite due coppie di cilindri rigati;

mentre per quanto riguarda la decorticazione del girasole si esegue una rottura con mulino a

impatto, al quale segue la decorticazione con decorticatore a dischi e poi una separazione

con setacci vibranti.

Macinazione

È un’operazione che devo portare alla massima rottura delle cellule che contengono l’olio,

con una minima formazione di fini e senza la separazione di olio.

©Toppi Simone – Vietata la Vendita, e la Riproduzione senza il consenso dell’autore

Processi_Parziale 2 Prof.ssa Lucisano

I più adatti per questa prima operazione sono i molini a cilindri, poiché è facile regolare la loro

distanza e grazie anche all’uniformità delle dimensioni del prodotto macinato.

Per i molini a cilindri rigati le corrugazioni sono parallele all’asse principale del cilindro con

rigature dal profilo a V. I cilindri possono essere raffreddati o riscaldati se necessario. Spesso

negli USA usano molini con 5 cilindri sovrapposti. La rottura più completa avviene con la

macinazione successiva ottenuta con molini a cilindri lisci.

I molini a cilindri lisci hanno un doppio uso. Servono per un’ulteriore rottura delle cellule già

ridotte di dimensione con i cilindri rigati. A questo passaggio segue il condizionamento

termoigrometrico; in questo caso una coppia di cilindri lisci è posizionata subito sotto quelli

rigati. Coppie di cilindri lisci più grossi vengono usati per la fioccatura dei semi destinati

all’estrazione con solvente. È un’operazione che porta alla formazione dei cosiddetti fiocchi,

cioè piccole lamine; questa forma di prodotto rende più veloce la fase di estrazione.

Molino a martelli: è uno di quelli più utilizzato, se lo si alimenta troppo si ha un

surriscaldamento. L’azione macinante è in primo luogo dovuta all’impatto e solo

successivamente alla frizione.

Molino a dischi: lavorano per attrito, dove un disco fisso e uno mobile, entrambi rigati, che

possono essere regolati in distanza ruotano e creano l’attrito necessario per la macinazione

dei semi. Verticali, orizzontali o inclinati.

Condizionamento

È un processo con il quale i semi vengono portati, con controllo di umidità e temperatura, in

condizioni favorevoli per i successivi passaggi.

Gli scopi:

Completamento della disorganizzazione della struttura cellulare, diminuire la tensione

superficiale delle gocciolino d’olio, ridurre la viscosità dell’olio che deve essere estratto,

rendere i solidi più idrofili, aumentare la plasticità dei semi rotti, inattivare gli enzimi,

detossificare parzialmente (eliminare i costituenti indesiderabili), insolubilizzare i lipidi polari

complessi.

Se avviene prima dell’estrazione meccanica (cooking), il condizionamento è realizzato per

30-70 min a 100-110 °C, ottenendo valori di umidità del 2-6% in fiunzione della materia

prima.

Se avviene prima dell’estrazione con solventi, dopo la riduzione di dimensioni con i cilindri

rigati i semi vengono riscaldati a 55-75 °C per 20-30 min.

Possiamo avere condizionatori verticali formati da 2-10 vassoi in acciaio sovrapposti, con

camicia di riscaldamento e riscaldati con vapore diretto, il seme passa dal piano superiore a

quello inferiore con tempi programmati. Su ogni piano è presente un sistema di miscelazione

per dare uniformità al trattamento.

Estrazione

In questo tipo di estrazione la quantità di olio che rimane nella matrice è inversamente

proporzionale al tempo di estrazione. F= K/t

n (F: olio residuo, t: tempo in min., n= 0,15). Il

tempo di estrazione è inversamente proporzionale alla capacità produttiva dell’impianto. Il

compromesso è quello di lasciare nella matrice una quantità abbastanza elevata di olio

successivamente estratta con solvente.

Vantaggi: ottenimento oli vergini, possibilità di estrazione da materiali contenenti molta acqua,

minori costi, maggiore sicurezza degli impianti.

Fattori che influenzano l’andamento della spremitura: effetto drenaggio, grado di dispersione

dei costituenti colloidali, contenuto in acqua, granulometria del materiale, temperatura

processo.

©Toppi Simone – Vietata la Vendita, e la Riproduzione senza il consenso dell’autore

Processi_Parziale 2 Prof.ssa Lucisano

Estrazione dell’olio dalle olive. Olive

Cernita, defogliatura

e lavaggio

Molitura

(frangitura)

Gramolatura

Estrazione

Per Per Sanse

pressione centrifugazione

Olio + H O H O + olio

2 2

Sanse Olio + H O

2 residua residuo

Centrifugazione Centrifugazione Centrifugazione

Olio

H O H O Olio vergine H O

2 vergine 2 2

Composizione chimica dell’oliva:

Acqua (45-55%); ceneri (1-2%); sostanze non azotate (18-24%); lipidi (18-22%); fibra grezza

(5-8%); sostanze azotate (1,5-2%).

Fasi preliminari

è la prima operazione. Le sue modalità influenzano notevolmente la quantità e

Raccolta:

qualità dell’olio. La migliore è la brucatura, ossia raccogliere le olive una ad una con le scale,

ciò non danneggia olive e pianta; è però economicamente svantaggioso. Un’altra tecnica è la

raccattatura che consiste nel raccogliere le olive da terra, ma è un sistema quasi

abbandonato. La pettinatura consiste nel passare dei “rastrelli” con denti di materiale

flessibile tra i rami che staccano le olive. L’abbacchiatura consiste nel raccogliere le olive

battendo le piante con pertiche flessibili, ma arreca danni a piante e frutti. La raccolta

meccanica fine effettuata tramite scuotitori di grosse dimensioni che provocano il distacco

delle olive attraverso la vibrazione della pianta.

le olive vengono trasportate in apposite casse forate in alto e in basso in modo da

Trasporto:

garantire l’areazione ed evitare i processi degradativi. I migliori contenitori sono le cassette

finestrate (con strati non superiori a 20 cm)

modalità e tempi di conservazione influenzano notevolmente l a qualità

Conservazione:

dell’olio. Si dovrebbe procedere alla molitura entro 24-48 ore dalla raccolta. Se non è

possibile, conservare a temperatura di 10-14 °C in ambienti asciutti e areati.

consentono di eliminare le impurezze solide quali foglie, sassi, terra

Mondatura e lavaggio:

ed altri corpi estranei eventualmente presenti. Si usano macchi

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
45 pagine
25 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/15 Scienze e tecnologie alimentari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SimoToppi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Processi della tecnologia alimentare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Lucisano Mara.