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Il Presidente della Repubblica
Il PdR è un organo costituzionale a carattere monocratico. Può essere eletto PdR qualunque cittadino italiano che abbia compiuto 50 anni d'età e che goda di diritti civili e politici, viene eletto dal Parlamento. L'elezione del PdR avviene ad opera del parlamento in seduta comune, la cui composizione è integrata dalla presenza di 3 rappresentati per regione (per la Valle d'Aosta solo 1). L'elezione avviene a scrutinio segreto con la maggioranza dei 2/3 dei componenti dell'assemblea per le prime 3 votazioni, con tale votazione il presidente si pone al di sopra dei partiti politici; dalla quarta votazione in poi è sufficiente la maggioranza assoluta dell'assemblea (50.1%). 30 giorni prima della scadenza del mandato del PdR il presidente della camera dei deputati convoca il parlamento in seduta comune ed i delegati regionali per eleggere il nuovo PdR. Se le camere sono sciolte o mancano meno di 3 mesi.alla loro cessazione, la riunione del parlamento in seduta comune ha luogo entro 15 giorni dall'riunione delle nuove camere. Il PdR una volta eletto deve giurare fedeltà alla repubblica ed alla costituzione, ha una carica che dura 7 anni ed è rieleggibile. Per l'incarico di PdR è prevista solo la supplenza in caso di impedimento. Tale impedimento può essere temporaneo, che da luogo ad una supplenza esercitata dal presidente del senato, oppure permanente in questo caso la supplenza è assunta dal presidente del senato in vista di nuove elezioni indette dal presidente della camera entro 15 giorni dall'accertamento dell'impedimento. Nel caso in cui le camere siano sciolte o manchino meno di 3 mesi alla loro cessazione per procedere alle elezioni occorre aspettare la costituzione delle nuove camere e l'elezione avrà luogo entro 15 giorni dalla prima riunione. Nel mentre le funzioni sono esercitate dal presidente del senato che haPoteri riferiti a campi più ristretti. 30 giorni prima la scadenza del mandato devono essere indette nuove elezioni dal presidente della camera. Tale disposizione tende ad evitare la prorogatio della carica del presidente, ossia che possa stare in carica per altro tempo.
Nessun atto del PdR è valido se non è controfirmato dal ministro proponente e gli atti che hanno valore legislativo e gli altri atti indicati dalla legge debbono essere controfirmati dal presidente del consiglio dei ministri. Con la controfirma il ministro si assume la responsabilità politica dell'atto firmato dal PdR. Sono esclusi da tale regola alcuni atti presidenziali quali le dimissioni, i messaggi e gli atti compiuti dal PdR come presidente del collegio.
Il PdR è responsabile penalmente nel caso di reati quali l'alto tradimento e l'attentato alla costituzione. Con la legge 140/2003 è stata riconosciuta l'immunità penale per le più alte cariche.
Il Presidente della Repubblica (PdR) svolge diverse funzioni all'interno dello stato. Gli atti del PdR possono essere atti presidenziali oppure atti di partecipazione all'esercizio dei poteri.
Gli atti presidenziali sono:
- Messaggi presidenziali inviati alle camere: strumento attraverso il quale si segnalano gravi necessità comuni e richiamano esigenze avvertite dal Paese
- La nomina di 5 giudici della Corte costituzionale e di 5 senatori a vita
- La nomina del Presidente del consiglio dei ministri e, su proposta di questo, dei membri del governo (ministri)
- Lo scioglimento anticipato delle camere (e la indizione di nuove elezioni per la creazione di camere nuove): tale potere non può essere esercitato nel semestre bianco, ossia nei sei mesi prima della scadenza del mandato.
Gli atti di partecipazione all'esercizio invece sono:
- Partecipazione all'esercizio della funzione legislativa
- Convocazione straordinaria delle camere
- Promulgazione delle leggi
- Autorizzazione alla presentazione dei disegni di legge del governo
Indizione del referendum dopo la deliberazione del consiglio dei ministri
Partecipazione all'esercizio della funzione amministrativa:
- Nomina del governo e dei più importanti organi amministrativi dello stato
- Presidenza del consiglio supremo di difesa
- Conferimento di onorificenze della repubblica
- Accreditamento di rappresentanti diplomatici dell'Italia all'estero
Partecipazione all'esercizio della funzione giurisdizionale:
- Presidenza del consiglio superiore della magistratura
- Concessione dell'amnistia e dell'indulto
- Concessione della grazia e commutazione delle pene
L'amnistia è un atto con cui si cancella il reato. L'indulto è un atto con cui si condona in tutto o in parte la pena inflitta o da infliggere per un reato commesso. La grazia è un provvedimento di clemenza rivolto a un singolo individuo, tale provvedimento è configurato dalla costituzione quale atto autonomo del PdR
senza necessità d'assunzione di responsabilità da parte del Ministro della giustizia, anche se nella prassi è ritenuto necessario il consenso di quest'ultimo. Il PdR ha un ruolo di garante del funzionamento delle istituzioni alle quali spetta la gestione dello stato e la tutela dei diritti dei cittadini. Il PdR gode di un assegno personale e di una dotazione, entrambi esenti da tasse; sul proprio patrimonio personale il PdR versa regolari contributi. L'assegno ha la funzione di corrispettivo per le prestazioni presidenziali. La dotazione consiste in una serie di beni immobili messi a disposizione del PdR, insieme ad una somma destinata alla loro amministrazione. Alla presidenza della repubblica sono riconosciute autonomia finanziaria e organizzativa. L'apparato della presidenza della repubblica è diretto dal segretario generale, il cui titolare è nominato e revocato con Decreto presidenziale. I presidenti della repubblica sono stati: De- Nicola 1948
- Einaudi 1948-1955
- Gronchi 1955-1962
- Segni 1962-1964
- Saragat 1964-1971
- Leone 1971-1978
- Pertini 1978-1985
- Cossiga 1985-1992
- Scalfaro 1992-1999
- Ciampi 1999-2006
- Napolitano 2006-2011
IL GOVERNO
Il governo è la parte dell'organizzazione pubblica in cui si accentra la direzione politica dello Stato. L'espressione tipo o forma di governo indica il modo in cui le principali funzioni statali sono distribuite tra gli organi di vertice dello stato, ed il modo in cui questi sono costituiti. Le forme di governo sono disciplinate dalle Costituzioni. I principali tipi di governo sono:
- Governo parlamentare: la titolarità del potere esecutivo è concepita quale emanazione permanente, ottenuta attraverso un rapporto di fiducia dei collegi titolari del potere legislativo
- Governo presidenziale: l'esecutivo è influenzato principalmente dal presidente-capo dello Stato.
Una componente essenziale delle forme di governo sono i partiti politici.
In base ai quali è possibile, ancora, distinguere in governi parlamentari a bipartitismo e a multipartitismo. Il Governo della Repubblica è un organo complesso composto dal Presidente del Consiglio dei ministri e dai ministri che formano per l'appunto il Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio concorre alla formazione dell'indirizzo politico del Governo e gli è riconosciuta una posizione di preminenza manifesta in due momenti:
Nella composizione del governo: i suoi membri sono scelti dal Presidente del Consiglio
In seno al consiglio dei ministri: il Presidente del Consiglio è responsabile della politica generale del Governo, la dirige ed ha il compito di mantenere l'unità di indirizzo.
Il Presidente del Consiglio ha poteri di direzione di organi collegiali, di promozione e coordinamento dell'attività dei ministri, di esternazione e normativi;
Convoca e preside il Consiglio dei ministri, ne fissa l'ordine
del giorno e ne dirige i lavori. Indirizza, coordina e promuove l'attività dei ministri. Può sospendere l'adozione di atti da parte dei ministri e concorda con i ministri le dichiarazioni pubbliche che impegnano la politica generale del Governo. Esercita i poteri esterni del Governo. Esercita un vero e proprio potere normativo in materia sia di ordinamento, sia di disciplina. Egli è responsabile politicamente per tutti gli atti del Governo, civilmente e penalmente per i reati sia propri che comuni. Il Consiglio dei ministri è un organo collegiale formato dal presidente del consiglio e dai ministri. I ministri sono coloro cui si è affidata la direzione di un apparato amministrativo e coloro che assicurano l'esercizio di una funzione per conto dello Stato. Essi partecipano all'elaborazione dell'indirizzo politico del Governo e si chiamano ministri senza portafoglio. I sottosegretari sono titolari.Le funzioni dei vice ministri, delegate loro dal ministro, svolgono un ruolo rilevante all'interno dell'apparato ministeriale presso il quale sono nominati. Essi vengono nominati dal presidente del consiglio e, in caso di dimissioni del governo, decadono dalla loro carica.
Il titolo di vice ministro può essere conferito a non più di 10 sottosegretari, se a essi vengono conferite deleghe relative all'intera area di competenza di una o più strutture dipartimentali.
I vice ministri possono essere invitati a partecipare alle riunioni del consiglio dei ministri per riferire sulle questioni oggetto della loro delega.
Una posizione permanente è attribuita al sottosegretario alla presidenza del consiglio, che svolge funzioni di segretario del consiglio dei ministri. Egli partecipa alle riunioni e redige i verbali che contengono un succinto resoconto della discussione, distinto per argomenti, con il semplice risultato delle votazioni. Questo documento è riservato e custodito dalla presidenza del consiglio dei ministri.
Gli alticommissari o i commissari straordinari hanno partecipato alle sedute del consiglio dei ministri; questi sono nominati in via temporanea per realizzare specifici obiettivi delineati dal parlamento o dal consiglio dei ministri, perciò le loro funzioni sono prefigurate e la loro durata, i compiti e i mezzi si evincono dal decreto di nomina. Le deliberazioni del consiglio dei ministri sono adottate a maggioranza dei votanti, ed una volta adottate vincolano tutti i ministri. Le funzioni esercitate nel consiglio consistono nella: - Elaborazione del programma di governo - Deliberazione dei disegni di legge di iniziativa del governo - Deliberazione dei decreti legge, delle leggi delegate e dei regolamenti; nomina delle alte cariche dello stato - Deliberazione sulle questioni di ordine interno e internazionale e su tutti gli affari di interesse generale che riguardano lo stato e le regioni - Nomina d