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Principi di Accessibilità
Accessibilità: la facoltà/possibilità di accedere a un luogo o ad una risorsa. È riferito a tutte le risorse che potrebbero essere fruibili per tutti. Può avere una connotazione fisica (poter accedere ad un parco), ma anche comprendere dei testi (informazioni). Predispone un accesso multidisciplinare, deve essere compreso a 360 gradi.
Si cercano di eliminare le differenze tra le persone, eliminare le categorie, per rivolgersi a quello che può definirsi un'utenza ampliata: nasce per venire incontro alle esigenze di persone che presentano delle problematiche (es: disabilità).
Per arrivare alla progettazione universale bisogna pensare in termini di rimozione delle barriere architettoniche fisiche che modificano l'accessibilità. Ma le barriere possono anche essere culturali. Tuttavia abbattere le barriere è limitativo per chi deve progettare oggetti per la vita di tutti i giorni. Parlare di barriera porta a una visione ristretta della disabilità, costringendoli in progetti ad hoc, contrapponendoli a quelli comuni.
Questo ripensare al progetto porta inevitabilmente a riconsiderare l’utenza: che rappresenta l’insieme degli effettivi destinatari degli spazi/oggetti progettati. Si rende necessario un approccio nuovo, più ampliato, che cerca di includere il maggior numero di persone. La questione è non è quella di suddividere le persone in gruppi, ma di categorizzare, per quanto possibile, le esigenze: in questo si attua nel totale della società (Design for all).
La disabilità è la condizione di chi, in seguito a uno o più menomazioni, ha una ridotta capacità di interazione con l’ambiente sociale rispetto a ciò che consideriamo la norma: pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane poste in condizioni di discriminazione e di difficoltà alla vita sociale. La disabilità può essere:
- Condizione di vita
- Condizione legata all'età avanzata
- Episodio della vita
- Persona momentanea
Per molto tempo la disabilità veniva considerata come una malattia, che portava all'esclusione sociale. Le persone con disabilità dovrebbero essere considerate come una risorsa umana, come opportunità di superare le limitazioni. Spesso è l’uomo abile che mostra difficoltà nel rapporto con la disabilità.
Il tema della disabilità non può essere considerato in modo isolato, né rappresenta una realtà marginale, di interesse solo delle persone con disabilità.
Quanti sono i disabili? Statistiche complete secondo le definizioni non sono disponibili. Più che di dati assoluti è meglio parlare di dati relativi e di tendenze. Almeno il 15% della popolazione europea tra permanenti, anziani, genitori inclusi. Generalmente la maggior parte delle disabilità rappresentano le disabilità psichiche, e una piccola parte le disabilità fisiche.
Per ogni disabile vengono coinvolte almeno 2 persone per l’assistenza: 15% + 30% = 45%
La percezione sociale della disabilità: il disabile è percepito in modo riduttivo e stereotipato. Le produzioni evocano pietà, minaccia e mistero. Alla base della diffusione delle notizie ci sono necessità di avere consensi. I media devono rispettare esigenze di audience e spettacolo.
I due approcci per capire la disabilità
Approccio Medico
OMS. Organizzazione Mondiale Sanità
- punto di vista di medici/professionisti
- le individualità necessità di trattamento
- problema personale + trattamento
- terapia medica
- assistenza
Approccio sociale
- Unione dei disabili fisici contro la segregazione
- punto di vista dei disabili e attivista
- disabilità: svantaggi causati dall'ambiente sociale
- inclusione + azione sociale
- integrazione sociale
- solidarietà
Handicap e Disabilità
Handicappato: è colui che presenta una minoranza fisica, psichica o sensoriale o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa -> svantaggio sociale.
Disabilità: coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali o sensoriali che, in interazioni con barriere di diversa natura, possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri. La persona con disabilità non è per forza handicappata.
Menomazioni: Danno biologico che una persona riporta a seguito di una malattia/incidente.
Disabilità: incapacità di svolgere normali attività della vita quotidiana a seguito di una menomazione.
Handicap: svantaggio sociale che deriva dall'avere una disabilità.
Due modelli di classificazione della disabilità
Modelli ICIDH: classificazione delle menomazioni, delle disabilità e degli handicap. Prima veniva fatta una classificazione internazionale delle malattie, mirata a cogliere le cause delle patologie (descrizione delle caratteristiche cliniche). Successivamente elaborarono un nuovo manuale di classificazione, in grado di focalizzare l'attenzione non solo sulla causa della patologia, ma anche sulle conseguenze e l'influenza che il contesto sociale esercita sullo stato di salute.
Le menomazioni causa delle difficoltà (disabilità) che, interagendo con un determinato contesto, può determinare uno svantaggio (handicap). L'handicap non è quindi legato alla persona, ma all'interazione negativa tra disabilità e ambiente.
Modello ICF: classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute. Descrive lo stato di salute delle persone in relazione ai vari ambiti (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere le difficoltà che, nel contesto socio-culturale di riferimento, possono causare la disabilità.
I problemi sociali sono legati a:
- Capire e spiegare la disabilità
- Assegnare un posto nella società a queste persone
- Le persone con disabilità non sono state sempre trattate allo stesso modo.
Solo nel 1960 nacquero le paralimpiadi a Roma, con le quali si cercò di utilizzare la pratica sportiva come strumento di recupero sia fisico che mentale.
Vi sono diverse tipologie di disabilità:
- Disabilità nelle funzioni (difficoltà nel vestirsi..)
- Disabilità nel movimento (camminare..)
- Disabilità sensoriali (difficoltà nel vedere..)
Il 33% delle persone con disabilità ne presentano almeno due contemporaneamente fra loro.
Principi del progetto per l'utenza ampliata
- autonomia di utilizzo
- compatibilità con le caratteristiche umane
- adattabilità e flessibilità in relazione alle esigenze
- normalità di immagine
- semplicità di utilizzo
- buon rapporto qualità/prezzo
- sicurezza e affidabilità, durata
BUONE PRASSI PROGETTUALI
- DESIGN → CONNETTORE
aspetti formali/estetici
processo condiviso di un gruppo di persone
- PROGETTAZIONE → la qualità dipende dal grado di cambiamento culturale che innesca
- STRUMENTI:
- approccio sostenibile
- modi
- attenzione all'usabilità
- persone che impiegano le cose
IPOVISIONE
condizione di ridotta capacità visiva.
Può essere causata da fattori congeniti o acquisiti (patologie)
VARIE FORME a seconda delle parti dell’occhio che vengono colpite:
- - RETINOPATIE: colpisce la retina che funge da ricettore per captare le immagini da inviare al cervello.
- cause diete→ (capaci di ridotta di assimilare zuccheri)
- - CATARATTA: progressiva perdita di trasparenza del cristallino ed aumento di opacità (immagini opache)
- - GLAUCOMA: aumento della pressione oculare. I canali di deflusso si ostruiscono causando un aumento della pressione intraoculare che può causare danni o lesioni al nervo ottico
- - DEGENERAZIONE DELLA MACULA: legata all’invecchiamento si riduce l’apporto di nutrienti e ossigeno l macula ed i tessuti si deteriorano
- - DALTONISMO difetto di natura genetica, che consiste nell’incapacità totale/parziale di distinguere i colori
OBIETTIVO:
- muoversi nell’ambiente in sicurezza
- individuare pericoli
- individuare ausili barrire culturali (indifferenza)
ACCESSIBILITÀ E CREATIVITÀ
Intervista a persone normodotate per capire cosa ne pensano
del connubio tra creatività e ridotta.
spesso hanno creatività ma non riescono ad esprimerla per via di alcune limitazioni nel mondo sociale
Al termine di questo studio, emerge che la maggior parte delle persone intervistate ritiene che esiste questo connubio, in quanto le potenzialità creative si insita in ciascun essere umano.
Occorre sempre più un sistema sociale inclusivo, che deve perseguire valorizzazionear delle rimozione degli ostacoli e lo sviluppo della partecipazione.
CREATIVITÀ = capacità della società di valorizzare le differenzeconsentendo a tutti di esprimere al meglio quel potenziale personale