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K;

L'azoto: componente delle sostanze proteiche, aumenta l'attitudine vegetativa delle colture. Ritarda

la differenziazione degli organi sessuali e ritarda la maturazione dei tessuti (allettamenti).

Il fosforo: componente fondamentale degli acidi nucleici (DNA. e RNA), conferisce robustezza e

resistenza alle malattie. Favorisce la fruttificazione e precocità della maturazione. Determina frutti

più serbevoli e sapidi. La sua deficienza provoca un rallentamento dello sviluppo e nanismo.

Il potassio: favorisce l'accumulazione dei carboidrati negli organi di riserva ed accresce la

resistenza delle piante alle malattie determinate dalle crittogame. Stimola lo sviluppo dei tessuti

meccanici di sostegno, migliora la pezzatura e l'aspetto dei frutti, migliora la serbevolezza e la

resistenza degli ortaggi al trasporto.

Elementi mesonutritivi: calcio (Ca), magnesio (Mg), zolfo (S).

Elementi oligonutritivi: costituiscono il nucleo dei biocatalizzatori, regolatori della velocità delle

reazioni endocellulari. Sono riferibili al ferro (Fe), rame (Cu), zinco (Zn), boro (Bo), manganese

(Mn), cobalto (Co), molibdeno (Mb), ecc.

Legge del minimo

La produzione conseguibile è regolata dall'elemento presente in quantità minore rispetto alle

necessità.

Per quanto detto precedentemente, solitamente è l'azoto ad essere l'elemento macronutritivi presente

in minore quantità rispetto alle necessità.

Legge degli incrementi produttivi decrescenti

Dosi successive di uno stesso elemento nutritivo provocano, oltre un certo limite, incrementi

decrescenti di produzione, fino ad annullarsi quando viene raggiunta la massima produzione.

Queste due leggi sono fra loro complementari poiché se l'elemento presente in minore quantità

rispetto alle necessità condiziona la entità della produzione, dosi successive di detto elemento

limitante le rese comportano, oltre un certo limite, incrementi decrescenti di produzione poiché

qualche altro elemento diverrà limitante le rese.

Tipi di concimi

I concimi vengono tradizionalmente classificati in concimi organici e concimi minerali.

Concimi organici

Sono generalmente costituiti da deiezioni organiche. Fra essi il letame o stallatico risulta il più

importante. Il letame è costituito dalle deiezioni solide e liquide dei bovini, dalla lettiera (paglia) e

dall'acqua di pulizia della stalla. Detta massa ha subito in un apposito locale detto letamaia delle

fermentazioni anaerobiche ed esotermiche per un periodo variabile dalla temperatura (tre mesi in

estate, il doppio in inverno). Il letame mediamente maturo presenta la seguente composizione in

elementi macronutritivi o plastici:

N2 : 0,4 - 0,5% ; P2O5 : 0,2 -0,3% ; K2O : 0,5 - 0,55%

Oltre agli effetti reintegrativi, il letame apporta un miglioramento strutturale notevole.

Annualmente un bovino produce circa 25 - 30 volte il proprio peso vivo in letame, se viene

impiegata della lettiera (paglia); circa 12 volte il suo peso se manca lettiera. Un mc di letame

mediamente maturo pesa circa 6 -8 q.

Altri concimi organici sono forniti dalle deiezioni di diversi animali, dalle spazzature, dai terricciati,

dalle composte, dal sovescio.

Concimi minerali

Sono sali minerali prodotti dall'industria chimica.

Concimi azotati. Contengono azoto e si possono suddividere a seconda del tipo di azoto

• contenuto.

Concimi nitrici: contengono azoto nitrico (NO3)-; prontamente assimilabili dai vegetali,

• vengono dilavati dall'acqua gravitazionale o libera poiché l'azoto nitrico non viene trattenuto

dai colloidi del terreno (argille,humus).

Ca(NO3)2 nitrato di calcio; contiene 15 - 16% di N2;

NaNO3 nitrato di sodio ; contiene 15 - 16% di N2;

NH4NO3 nitrato d'ammonio; contiene 26 - 27% di N2.

Concimi ammoniacali: contengono azoto ammoniacale (NH4)+; viene trasformato in azoto

• nitrico dai batteri nitrificanti del terreno per poter essere assorbito dai vegetali.

NH4)2SO4 solfato d'ammonio; contiene 20 - 21% di N2;

NH4NO3 nitrato d'ammonio; contiene 26 - 27% di N2;

NH3 ammoniaca (gas) ; contiene 82% di N2.

Concimi ureici: contengono azoto ureico che viene trasformato in azoto nitrico dai batteri

• del terreno.

CO(NH2)2 urea; contiene 46% di N2;

CaCN2 calciocianammide ; contiene 20 - 21% di N2.

Poiché l'azoto è l'elemento macronutritivo presente in minore quantità rispetto alle necessità

in un terreno non concimato, apporti di tale elemento determinano aumenti immediati di

produzione.

Concimi fosfatici: vengono assorbiti dalle piante esclusivamente come ione(H2PO4)-2

• poiché solubile in acqua. Sono insolubilizzati tramite ponti Ca.

Perfosfati: derivano da rocce dette fosforiti macinate ed impastate con H2SO4 (acido

• solforico); contengono dal 16 al 22% di P2O5 (anidride fosforica).

Perfosfati concentrati: le fosforiti macinate vengono impastate non solo con H2SO4 ma

• anche con H3PO4 (acido fosforico). Presentano una percentuale in P2O5 di circa il 50%

Scorie Thomas: sottoprodotto dell'industria metallurgica, derivano dalla defosforazione della

• ghisa. Presentano una percentuale in P2O5 pari al 20% ed analoghe quantità di calcio.

Concimi potassici: poiché il potassio (K+) è caricato positivamente (catione) viene

• insolubilizzato dai colloidi del terreno.

KCl cloruro di potassio: contiene il 40 -42% di K2O;

K2SO4 solfato di potassio: contiene il 50 -52% di K2O.

Concimi complessi: contengono più elementi macronutritivi ed altri meso o oligoelementi.

• Sono caratterizzati da tre numeri quantificanti il loro titolo, ovvero la quantità percentuale

contenuta in peso di N2; P2O5; K2O.

Esempio, il concime complesso 8 - 20 - 24 contiene 8% di N2; il 20% di di P2O5; 24% di

K2O. Vengono sempre più impiegati poiché permettono, in un solo passaggio, di effettuare

tutta la concimazione di fondo. Tipi di concimazione

La concimazione di fondo viene praticata all'inizio del ciclo colturale di un vegetale e viene

interrata con l'aratura.

Sovente anche letamica, costituisce il grosso dell'apporto fertilizzante.

La concimazione localizzata alla semina consiste nell'apporto di concimi minerali contestualmente

alla semina. Vengono posti vicino ma non a contatto della semente per evitare ustioni.

La fertirrigazione consiste nella distribuzione di concimi minerali sciogliendoli nell'acqua di

irrigazione.

La concimazione fogliare o epigeica consiste nell'irrorare la chioma degli alberi con soluzioni

acquose contenenti elementi nutritivi. I vegetali possono assorbire anche con le foglie i fertilizzanti.

Dosi di concimazione

La concimazione può reintegrare le asportazioni fatte dalle colture, oppure può aumentare la fertilità

del terreno con apporti superiori di elementi nutritivi.

Correzione dei terreni

La correzione dei terreni è una operazione consistente nel riportare il pH della soluzione in essi

circolante a livelli neutri. Se la soluzione acquosa è anomale, ovvero si discosta dalla neutralità, la

fertilità è scarsa e le normali concimazioni non hanno effetto.

Correzione dei terreni acidi

Vengono effettuate con delle calcitazioni: apporto di CaCO3 sotto varie forme (calce viva, calcare

macinato, marne).

Inconvenienti dell'acidità: l'acidità determina una riduzione dell'attività batterica con conseguente

rallentamento della mineralizzazione della sostanza organica (fame di N e di P), azione tossica

sull'attività enzimatica del protoplasma delle piante.

Correzione dei terreni alcalini

Viene praticata principalmente con i seguenti metodi:

dilavamento dei terreni salsi recentemente conquistati sul mare con acque dolci;

apporto di gesso, ovvero solfato di calcio (CaSO4), determina anche un miglioramento della

struttura;

aggiunte di ferro e zolfo (costose).

Ammendamento dei terreni

L'ammendamento dei terreni consiste nel modificare favorevolmente le caratteristiche fisiche del

terreno, soprattutto per quanto concerne la sua tessitura (costituzione fisico, meccanica).

Riduzione dell'eccessiva scioltezza

Viene effettuata tramite l'apporto di colloidi organici, ovvero di humus.

Riduzione dell'eccessiva compattezza

Viene effettuata in varie maniere:apporto di colloidi organici;

calcitazioni periodiche (coagulazione dei colloidi argillosi);

apporto di condizionatori sintetici (sali ferrici) aventi la proprietà di flocculare i colloidi argillosi.

La propagazione delle piante

I vegetali possono propagarsi per:

riproduzione sessuale o gamica o per seme;

• moltiplicazione asessuale o vegetativa o agamica o partenogenesi.

La riproduzione sessuale o gamica o per seme implica:

l'ovulo: cellula sessuale femminile;

il polline: cellula sessuale maschile.

La loro fusione crea lo zigote, ovvero il gamete fecondato.

Le piante possono essere autogame, ovvero autofecondanti; allogame, ovvero a fecondazione

incrociata.

La riproduzione sessuale o gamica o per seme implica un rimescolamento genetico per cui

l'individuo risultante sarà simile ma non uguale ai genitori.

La moltiplicazione asessuale o vegetativa o agamica (partenogenesi) sfrutta la possibilità che una

porzione vegetativa della pianta presenta l'attitudine a formare una nuova pianta:

rizomi, bulbi, tuberi, stoloni, propaggini, margotta, innesto.

Non essendovi rimescolamento genetico, l'individuo risultante è identico al capostipite.

Per le piante riproducentesi per seme (riproduzione gamica) importa:

La purezza: percentuale in peso di semi della specie desiderata sul totale dei semi presenti. Per

legge la purezza deve essere maggiore o uguale al 95% con non più del 2% di semi estranei.

La germinabilità: facoltà di un seme di originare una pianta normale. Per legge la germinabilità

deve essere superiore o uguale all'85%

Miglioramento genetico

Praticato fin dall'antichità, consisteva nel far riprodurre i soli vegetali più produttivi per ottenere

produzioni migliori.

Per le piante riproducentesi per seme si effettuerà una selezione massale quando si faranno

riprodurre le sole piante migliori; la selezione per linee pure: selezione delle piante migliori e

diffusione della progenie della sola pianta migliore.

L'ibridazione fra linee pure porta, negli ibridi di prima generazione, ad individui più produttivi

rispetto alle linee parentali. Tale fenomeno viene detto eterosi o lussureggiamento degli ibridi.

Il miglioramento genetico ha potuto basarsi su basi scientifiche solamente quando la genetica si è

affermata come scienza.

Gregor Mendel ( Brno 1.822, ivi 1.884) formulò per primo le leggi che governano la trasmissione

dei caratteri ereditari.

Legge della dominanza: gli individui che derivano dalla

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A.A. 2003-2004
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrea.magnabosco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di agronomia e coltivazioni erbacee e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Casadoro Giorgio.