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Processo economico dell'azienda familiare

R=soggetto aziendale in un dato momento Page 14 Luca Barbato Alma Mater Studiorum 2.1.1 Aziende di consumo familiare insieme di persone conviventi legate da rapporti di Nozione di famiglia: parentela Processo economico dell'azienda familiare Acquisizione e produzione di ric- Consumo di ricchezza: chezza 1)Redditi da lavoro dipendente 1)Acquisti di beni e servizi 2)Redditi da lavoro autonomo 2)Reitribuzioni (collaboratori) 3)Redditi d'impresa 3)Pagamento di tributi (imposte 4)Redditi da gestione patrimoni- e tasse) inerenti alla fruizione dei e servizi pubblici 5)Trasferimenti da terze economie Table 2: Processo economico dell'azienda familiare Page 15 Luca Barbato Alma Mater Studiorum 2.1.2 Azienda di erogazione pubbliche Caratteristiche principali: • Aziende numerose • Azienda di grosse dimensioni (erogazione servizi e numero dipendenti) E' possibile classificare le aziende di erogazione pubbliche • Azienda pubblica Stato, regioni, provin-collegata all'ente territoriale;cie,

comuni: Territorio elemento costitutivo (potere)- Territorio oggetto di una potestà- Molteplici fini

Composti da persone elette direttamente/indirettamente dalla popolazione- Aziende pubbliche che fanno riferimento ad enti (Enti non territoriali pubblici istituzionali) exp; INPS

Territorio loro operano e svolgono la loro attività, ma non hanno alcun potere su quel territorio- Fine specifico- Organi di vertice nominati da altri enti pubblici territoriali elemento attraverso il quale lo Stato acquisisce ricchezza:

Tributi:* non sono legate a specifici servizi

Imposte;- colpiscono direttamente la ricchezza (aggregati economici come reddito, patrimonio)- collegate al consumo (iva)

Indirette,* legate alla prestazione di un servizio specifico, viene calcolata in base a delle variabili.

prestazione specifica, contribuire al costo del servizio

Tariffe: copre completamente il costo del servizio ma solo inLo stato tende ad operare in uno stato di (risultato disavanzo economico) P<CN.b differente da (disavanzo sul piano finanziario non economico) dif-deficit;ferenza tra entrate di cassa e uscite, in una situazione dove le uscite sono maggiori delle entrate (si fa ampio ricorso all'indebitamento)Regioni del deficit e indebitamento pubblico; Page 16Luca BarbatoAlma Mater StudiorumProcesso economico dell'azienda erogativa pubblicaAcquisizione e produzione di ric- Consumo di ricchezza:chezza1)Emissione carta moneta 1)Acquisti di beni e servizi2)Tributi; 2)Reitribuzioni al personaleimposte3)Tributi; 3)Trasferimenti ad altri entitasse4)Tariffe5)Trasferimenti da altri enti pub-bliciTable 3: Processo economico dell'azienda erogativa pubblica• Gli Stati hanno amplificato le funzioni rispetto al passato• Crescita dei bisogni che i cittadini avvertono, e crescita demografica•

Problemi nell'acquisto e uso di risorse

  • Evasione fiscale: non vengono riscossi tutti i tributi che si prospetta di riscuotere

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2.1.3 Aziende non profit

Queste aziende copongono, insieme ad altre, ossia quelle dell'Economia sociale; aziende che sono private e con fini sociali (non lucrativi, attenzione però che la remunerazione del lavoro è comunque parte integrante e rilevante dell'azienda). Riescono a fornire servizi non disponibili sul mercato o li offrono con prezzo/qualità vantaggiosa rispetto ai cosidetti fallimenti di mercato.

La Classificazione delle aziende non profit, segue due criteri:

  1. Tipologia di destinatari a cui sono destinati gli output
  2. Chi fornisce le risorse per alimentare la produzione degli output (interne/esterne)

Proseguiamo adesso con la classificazione;

  • Azienda di autoproduzione; ha destinatari interni (come famiglia/stato).

in-terna.Gli associati versano quote a copertura dei costi di produzione dell'output,queste possono:

  • Quote fisse
  • Variabili
  • In relazione a parametri di capacità contributiva (chi più ha più paga)
  • (previsione budget che influenzerà le quote degli associati)

Fornisce servizi a persone che versano in stato di svantaggio o all'intera collettività. Le risorse provengono da terze persone sensibili alla causa, esterne alla vicenda che decidono di versare quote libere. In questo caso sono i proventi a condizionare i costi di gestione, non viceversa. Sono caratterizzati dall'instabilità, questa si può risolvere attraverso l'introduzione di quote mensili.

Ci sono due tipologie di cooperative:

  • Impresa cooperativa (viste nell'ambito delle aziende non profit)
  • Cooperative

Imprese che operano sul mercato. Hanno uno scopo non di lucro ma sociale. Caratteristiche:

  • Impresa privata
  • Finalità sociali
  • Con specifici modelli di gestione: trasparenti (perché hanno trattamenti fiscali più favorevoli)

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  • Favoriscono il coinvolgimento dei lavoratori e dei soggetti interessati alla loro attività

Sono imprese che possono operare in due modalità:

  1. Servizi a carattere socio-assistenziali. Rispondere a particolari classi di bisogni (assistenza ai disabili) mediante l'erogazione di servizi di qualità
  2. Non ha per oggetto la produzione di un output sociale. La cooperativa ha come scopo la produzione di beni e servizi non necessariamente sociali (mantenimento di una zona verde). La caratteristica sociale in questo caso è rappresentata dall'opportunità di lavoro, di recupero e di

Integrazione sociale a date categorie di lavoratori svantaggiati (persone che difficilmente otterranno un lavoro, magari perché sono poco produttivi)

Gli utili dell'impresa sociale possono essere distribuiti ma con tutta una serie di limiti:

  • Meno del 50% dell'utile (più della metà devono rimanere all'interno dell'impresa)
  • Utile che può andare:
    1. a) che vengono quindi sostenute e ad altre aziende non profit non sono collegabili all'impresa sociale
    2. b) ma in questo caso c'è un ulteriore limite: in misura non superiore all'interesse massimo dei buoni fruttiferi (attività finanziaria a rischio nullo), aumentato di due punti e mezzo percentuali. Exp; se il buono fruttifero postale desse l'1% (aumentato di 2,5%). Utile 100mila, ne può distribuire fino a 49,999. Capitale conferito dai soci 1milione * 3,5% = In realtà ne può distribuire 35mila rispetto al capitale effettivamente

versato– Cooperative mutualistiche;

Caratteri distintivi:∗ (voto singolo);

Organizzazione democratica impresa ordi-voto collegato alle quote di capitale detenutonaria∗ Finalizzate a scopi non lucrativi;· :Scopo mutualistico

Questo scopo si traduce in uno dettospecifico beneficio,mutualistico.

Esistono varie tipologie di cooperative considerando diversisoci:· hanno i seguenti

Lavoratori (cooperative di lavoro);benefici:· Stabilità del lavoro (impossibilità di licenziare) Page 19Luca BarbatoAlma Mater Studiorum· Valorizzazione del lavoro sul piano economico (remunerazionipiù elevati di quelli sul mercato)

Tende non alla remunerazione del capitale ma alla remuner-azione del lavoro (che sul piano economico è un costo) Scopo:Massimizzare il costo del lavoro

Acquistano neiConsumatori (cooperative di consumo)punti vendita della cooperativa. Può assicurare un prezzopiù conveniente ai propri soci in

quanto sono esenti dallaremunerazione residuale. Scopo: Minimizzare i ricavi

Le cooperative mutualistiche tendono quindi a massimizzare unavoce di costo o a contenere i ricavi delle proprie prestazioni

Va però aggiunto che anche questa tipologia di cooperativa deve ren-poiché deve (autofinanziarsi)dere utili patrimonializzare OB-BLIGO DI MAGGIORE ACCANTONAMENTO

  • scopo di lucro, con duplice fine
  • Società benefit: Soddisfare indirettamente i bisogni della proprietà (divisione degli utili)
  • Realizzare una finalità di beneficio comune. Ha tutta una serie di obblighi informativi ulteriori di trasparenza fortissimi. Page 20

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2.2 Imprese di produzione; producono beni e servizi per il mercato (compresi attività assicurativa, finanziaria etc..) Si sviluppano sul mercato degli scambi che sono a titolo oneroso(prezzi).

Dalla vendita di beni e servizi sul mercato conseguono dei ricavi.

Ricavo unitario=Prezzo

Ricavo=

* venduta Risultato economico positivo (In azienda di produzione si parla di utile) <P>CRisultato economico nullo (pareggio)P=CRisultato economico negativo (in azienda di produzione si parla di perdita)P<C 2.2.1 Aree di gestione: L'azienda di produzione presenta ossia, cicli che si ripetono in 4 gestioni; maniera continua. 1. Insieme di operazioni di gestione che identificano la Caratteristica: "funzione tipica di ciascuna azienda che ha per economico-tecnica" oggetto la vendita di output aziendali. La gestione caratteristica di un'impresa manifatturiera si articola nelle seguenti funzioni: - Operazioni di ricerca e sviluppo: ideazione di prodotti che rispondono alle esigenze del consumatore - Operazioni di acquisto merci e di servizi destinati alla produzione: - Acquisto di fabbricati, impianti, macchinari - Acquisto materie prime destinate alla lavorazione e al montaggio - Acquisto di servizi privati di varia natura (exp;

consulenza, sicurezza, pulizia

  • Operazione di fabbricazione; attività di lavorazione e assemblaggio delle materie prime e dei componenti acquistati
  • Operazione di commercializzazione; si tratta di vendere i prodotti dell'impresa
  • Operazione di logistica; operazioni svolte per trasporto
Dettagli
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A.A. 2021-2022
32 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Luca21B di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia Aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Marano Maurizio.