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Grado Spiegazione Nondimeno, confermando la decisione del TAR Lazio
A L'esecuzione di quella particolare procedura è fortemente raccomandata. Indica una particolare raccomandazione sostenuta da prove scientifiche di buona qualità, anche se non necessariamente di tipo I o II dell'ISS, la sentenza sancisce che lo svolgimento della suddetta attività può essere anche riservata a professionisti dotati di particolare qualificazione ed adeguatamente formati in appositi corsi integrativi, operanti solo presso istituti, pubblici o privati, in cui è comunque assicurata la presenza di un medico.
B Si nutrono dei dubbi sul fatto che quella particolare procedura o intervento debba sempre essere raccomandata, ma si ritiene che la sua esecuzione debba essere attentamente considerata.
In grado di sopperire adC Esiste una sostanziale incertezza a favore o contro eventuali, quanto eccezionali, situazioni di rischio per lala raccomandazione di eseguire la procedura o l'in- salute dei destinatari del prelievo, salvaguardando così l'art. 32 della Costituzione ("La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigen-E Si sconsiglia vivamente l'esecuzione della procedura ti"). Ciò presuppone il possesso del diploma di specializzazione in patologia clinica, biochimica clinica, genetica medica, microbiologia e virologia o requisito equipollente,ne della qualifica di "Limited Phlebotomy Technician" dovendo, poi, accompagnarsi a detti titoli, il possesso di(LPT), abilitato al solo prelievo di sangue capillare), competenze tecnico-pratiche acquisite e
certificate dalle“Certified Phlebotomy Technician” (CPT) di livello I (abilitato al prelievo di sangue capillare e venoso) e livello II (abilitato al prelievo di sangue capillare, venoso ed arterioso) garantire la specifica formazione in materia da parte dei biologi, il possesso, da parte degli stessi, di idonei titoli professionali di specializzazione o, quanto meno, il possesso certificato di ampia ed idonea esperienza in materia nell'ambito di strutture sanitarie, così assicurando ad essi un bagaglio tecnico sufficiente ad escludere i pericoli, comunque superabili mediante il pronto intervento.
A titolo d'esempio, il curriculum formativo previsto dall'ASCP prevede 40 ore di lezione frontale, 120 ore di tutoraggio ed il completamento di 100 prelievi ematici.
In Italia non esiste attualmente alcun riferimento legislativo né
Indicazioni o raccomandazioni sulla figura medico in caso di eccezionali evenienze del prelevatore, il che ha generato e genera tuttora accesi dibattiti sul tema. Sulla base di un assunto ricorrente, aspetto dell'attività di laboratorio, sarebbe auspicabile che il vuoto legislativo fosse colmato quanto prima. Il disegno di legge "Possibilità di operare prelievi di sangue capillare e venoso sull'uomo, da parte dei biologi" presentato al Senato e comunicato alla Presidenza il 23 Gennaio 2002, rimane tuttora in fase di discussione.
In Ciononostante, appare ragionevole auspicare che quan-assenza del medico, per le norme contenute nel DPR n. to prima siano definite le figure professionali abilitate225 del 14/3/1974 e successive modifiche), rientrando all'esecuzione di prelievi ematici in Italia, specificandonepertanto nelle competenze proprie dei biologi, in quanto soprattutto percorso formativo, competenze e responsa-prodromica all'esecuzione di ricerche o di analisi biologi- bilità. Alcune istituzioni ed agenzie extra-europee hannoche sul campione di sangue prelevato. La Circolare del già attivato programmi di certificazione internazionali perMinistero della Salute 8 luglio 2002, DIRP/III/BIQU/- i prelevatori; la NPA dal 1981 ad oggi ha certificato oltreOU10014/2002, si esprime favorevolmente alla possibi- 15.000 prelevatori in 50 Stati, tra cui Stati Uniti, Portolità per i biologi di effettuare prelievi venosi previo pos- Rico, Barbados, Canada e Svizzera. Indipendentementesessodi una specializzazione (vedi oltre) e partecipazio- dall'attivazione di procedure di certificazione per questane a corsi formativi per l'acquisizione delle necessarie figura professionale anche in Italia, appare comunqueinformazioni teorico-pratiche. La circolare riferisce del essenziale introdurre corsi di formazione per tutti iparere del Consiglio Superiore di Sanità del 30 ottobre professionisti abilitati al prelievo ematico (racco-2001, sessione XLIV, sezione II. Una recente sentenza mandazione di grado A), comprendenti didatticadella Quinta Commissione del Consiglio di Stato (n. frontale (informazioni di base sulle modalità idonee per457/06) stabilisce in proposito che il prelievo di sangue la raccolta di campioni biologici, sulla loro gestione ein vena costituisce un intervento invasivo della sfera cor- conservazione), tutoraggio e pratica (esecuzione di unporale della persona che, pur se appartenente alla ordi- numero minimo di prelievi)
(raccomandazione di gradonaria amministrazione nella pratica medica (cfr. Corte A).Costituzionale, sentenze 54 del 1986, 194 del 1996 e biochimica clinica, 2008, vol. 32, n. 6 571SIBioC DOCUMENTSDOCUMENTI SIBioCDISPOSITIVI PER IL PRELIEVO EMATICO vo (raccomandazione di grado B). La raccomandazio-ne è anche supportata dal decreto ministeriale pubblica-Le considerazioni sui dispositivi utilizzati per il prelie- to sulla Gazzetta Ufficiale 235 dell'8/10/1990 "Norme divo di sangue venoso vertono su: (i) norme relative alla prevenzione da contagio professionale da HIV", ovesicurezza (di paziente ed operatore) e (ii) valutazioni di all'art. 2 s'introduce l'obbligo dell'eliminazione sicura delnatura tecnica ed economica. Fatte salve alcune ecce- materiale utilizzato per il prelievo e si sottolinea la neces-zioni, è oggi raccomandabile utilizzare dispositivi che sità di non reincappuciare gli aghi prima del loro avvio a
L'integrazione di aghi monouso, sistemi smaltimento. Peraltro, molti materiali del commercio, di supporto ("holder", adattatori o "camicie") e pro- recano la scritta "single use only" o "do not re-use" (ossiavette primarie sottovuoto ("vacuum") (9) (raccoman- "monouso" e "non riutilizzabile") raccomandando quindidazione di grado A). Le siringhe rappresentano una il non riutilizzo. In questi casi, il comportamento del per- possibile alternativa qualora: (i) in situazioni d'emergenza non sia possibile reperire dispositivi di cui scelta sulle modalità d'utilizzo dell'"holder" può essere sopra (raccomandazione di grado B), (ii) particolari invece fatta considerando anche altri fattori, quali ad situazioni anatomiche e/o fisiche rendano impossibili o
Sconsigliabile utilizzare i dispositivi di cui sopra li ed i costi indiretti per il loro smaltimento (11). Poiché in(vene facilmente collassabili quando sottoposte alla sintesi non sono oggi disponibili dati a dimostrazione dipressione negativa del vuoto presente nel tubo pri- pericolo diretto per il paziente, né indiretto per effetto dimario) (raccomandazione di grado B) e sia quindi errori analitici da cross-contaminazione dovuti al riutiliz-necessario graduare l'aspirazione. In nessun caso, zo della camicia, nella ragionevole certezza che l'"hol-tuttavia, il volume di sangue estratto con ogni singola der" non sia stato contaminato da sangue, esso puòsiringa deve superare i 20 mL (9). La raccomandazione essere riutilizzato (raccomandazione di grado B).si basa sul fatto che il trasferimento del sangue dalla Qualora, al contrario, vi sia anche solo il sospetto disiringa alla provetta introduce un'ulteriore variabile prea- contaminazione ematica,
l'“holder” non deve essere analitica, che in alcuni esami (ad es. quelli emocoagulati- sterilizzato (raccomandazione di grado D) ma elimi-vi) può risultare determinante per l'accuratezza. Qualora nato (raccomandazione di grado A). si opti per l'utilizzo della siringa, al fine di evitare Malgrado la comune procedura per il prelievo emati-contaminazione o punture accidentali, si raccoman- co si basi sull'utilizzo di “holder” ed aghi tradizionali, inda di togliere l'ago dalla siringa utilizzando gli appo- Italia è molto diffuso l'impiego, soprattutto nei centri pre-siti dispositivi (mai con le mani), far defluire lenta- lievi al di fuori del controllo diretto del laboratorio, deimente il sangue nelle provette preventivamente dispositivi “butterfly”, i cosiddetti aghi a “farfalla”. I datistappate avendo cura di evitare la formazione di della letteratura sono concordi nel dimostrare che quan-schiuma.riempire a volume richiesto le provette, do tali dispositivi sono utilizzati appropriatamente (ad es.ritappare le provette una per una, mescolare dolce- avendo cura di eliminare, quando necessario, il volumemente per inversione (4-6 volte secondo le modalità vuoto pari a 1,2-1,5 mL contenuto nel tubo che connettegià indicate) le provette contenenti anticoagulanti l'ago con l'adattatore), non vi sono influenze significative(raccomandazione di grado A). sui risultati di laboratorio (12,13). Le maggiori perplessi-Il rischio biologico costituisce di per sé un tipo di tà all'utilizzo routinario di questi dispositivi scaturisconorischio intrinseco all'attività sanitaria, al quale l'operatore pertanto da considerazioni di natura economica, giacchésanitario, sia esso medico, infermiere o addetto al labo- il loro costo è superiore a quello degli aghi tradizionali. Inratorio di analisi, può trovarsi esposto. SiaPer la sicurezza, linea generale, si consiglia quindi di preferire l'utilizzo di paziente ed operatore, sia per evitare la contaminazione di aghi tradizionali (raccomandazione di grado A),nazione dei campioni, è necessario utilizzare dispositivi riservando i "butterfly" a situazioni specifiche, qualitivi mon