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PROTOSTORIA

Questi appunti consistono in un PDF ricavato dalla conversione di uno schema fatto su Xmind. Si tratta di un riassunto esaustivo di tutti i testi in esame, di cui lascio la bibliografia completa nel PDF e qui di seguito nella descrizione. Trattandosi di appunti personali sono sicuramente presenti molti refusi, tuttavia essi non inficiano la comprensione degli argomenti.

I testi d'esame sono raccolti e organicamente riuniti in tre grandi argomenti che corrispondono ad altrettante pagine del PDF:

  1. Caratteristiche e definizioni generali dell'Eneolitico in Italia
  2. Elenco e descrizione dei principali siti protostorici italiani
  3. Descrizioni delle caratteristiche principali delle Facies eneolitiche italiane

Bibliografia di riferimento:

  • Atti della XXXV Riunione Scientifica dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Le comunità della preistoria italiana. Studi e ricerche sul neolitico e l'età dei metalli. Volume I. Firenze 2003. pp. 275-298.

Atti della XXXVIII Riunione Scientifica dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Preistoria e Protostoria delle Marche. Firenze 2005. pp. 371-386; 445-468.

Atti della XLIII Riunione Scientifica dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. L'Età del rame in Italia. Firenze 2011. pp. 25-32; 49-56; 171-180; 187-194; 297-328; 387-394.

Bailo Modesti G., Salerno A., 1998, Pontecagnano. La necropoli eneolitica, Napoli. pp. 159-199.

Dolfini A., 2013, The Emergence of Metallurgy in the Central Mediterranean Region: A New Model, European Journal of Archaeology 16 (1), pp. 21-62

Preistoria e Protostoria in Etruria, atti del VII incontro di Studi: Pastori e guerrieri nell'Etruria del IV e III millennio a.C. La cultura di Rinaldone a 100 anni dalle prime scoperte. Milano 2008. Volume 1, pp. 31-106; 127-137; 175-212. Volume 2, pp. 329-340; 435-442; 447-472; 491-496.

Thorton C.P., Roberts B.W., Archaeometallurgy in Global Perspective: Methods and Syntheses.

New York 2014. Capitolo 18, pp. 473-506. Il complesso aratro-ruota-cavallo individua caratteristiche culturali generali. È possibile definire una omogeneità e il rituale funerario. Il concetto stesso di facies funeraria non è più sostenibile. Neolitico come rivoluzione dei prodotti secondari. In uno stesso territorio possono coesistere gruppi culturalmente differenti (inteso anche come più o meno avanzati, tipo Definizioni e relative caratteristiche Puglisi 1959 neolitico ed eneolitico). Le norme culturali di un dato gruppo possono esprimersi territorialmente in modi diversi, pertanto non tutte le differenze hanno valore distintivo fra una cultura e un'altra. Ha il merito di aver introdotto un taglio antropologico culturale. Sono i gruppi umani, culturalmente distinti, a rappresentare oggetto di analisi. Il sistema culturale non deve essere studiato su singole classi e poi sommato, ma deve essere inteso globalmente e integrato. I sistemi culturali sono complessi e bisogna prendere in considerazione le loro conseguenze.

atto dell'impossibilità a volte di procedere attraverso il solo restringimento delle ipotesi possibili. L'uso del metallo inizia già in fasi finali della definizione, troppo ambigua basata su un neolitico sviluppo di lunga durata. È rischioso affidarsi ad una tecnologia su cui abbiamo pochissimi dati o che può essere utilizzata in periodi diversi per luoghi possibili, varia da zona a zona. Avere una costellazione di elementi che si presenti in una certa percentuale non è in grado di indicare quella determinata cultura, costituisce una soluzione come eneolitica. La datazione assoluta permette già di definire cronologicamente l'eneolitico in modo soddisfacente, tra il 4000/3000 - 2300. C'è una elevata attenzione per il rituale funerario, con tendenza a suddividere l'insieme dei defunti e uso di strutture collettive. Questo problema della sua definizione può essere visto in relazione alle suddivisioni interne.

della comunità. Sembra possibile individuare in alcuni casi elementi di diversificazione sociale interna (tombe di capi). Sembra possibile ipotizzare tuttavia la mancanza di una trasmissione ereditaria ambito egeo balcanico e italia centro-meridionale ed isole importanza degli indizi di correlazione. Va evitata ogni visione basata sulla europa centro occidentale e italia sostituzione totale dei gruppi locali J. Robb 2007 offre un approccio più un tratto caratterizzante dovrebbe essere il settentrionale e centro occidentale e isole tipo di organizzazione sociale economica pragmatico e generale maggioried ideologica. Alcune idee di base: peso della guerra sul piano ideologico della cultura. In questo periodo diventa si può intendere il termine o come fascia Cazzella- Guidi a favore di eneolitico come socialmente apprezzata e può avere cronologica o come fenomeno fenomeno. Ricaduta sull'aspetto economico inizia lo sviluppo di attività artigianali svolte dasingoli più che da intere comunità. La caratteristica dell'eneolitico è l'introduzione della metallurgia, per prima inizia a richiedere del pugnale in metallo degli specialisti. Intensificazione della produzione per individuo anche la rivoluzione dei prodotti secondari degli animali assume valore. Sviluppo di forme di interazione sociale deriva dal fatto che mentre sulla fine dell'eneolitico ci si è accordati (2300-2200), per quanto riguarda il suo inizio risulta difficile si tratta comunque di una definizione innegativa riconduro al 4000 dato che in questo periodo le facies si confondono decisamente con quelle del neolitico finale. Correlazione con altri ambiti geografici. Italia ed isole come naturale punto di ma questo vale per tutte le epoche si rimarca l'importanza di mantenere la scambio dicotura di eneolitico almeno per quanto riguarda il contesto italiano, pur sapendo difficile tuttavia individuare caratteristiche che la coesistenza di.strumenti litici e innovative nello scambio di questo periodo.
La metallurgia parte dal tardoneolitico, quindi è difficile alcuni prodotti si sviluppano già nel tardoneolitico, tuttavia fa eccezione l'aratro a il complesso aratro ruota cavallo altri possibili elementi utili trazione animale (Grincignano). Le altre due contraddistingue più che altro l'età del rame rivoluzione dei prodotti secondari in Italia. Innovazioni ruota cavallo sembrano però essere più tarde.
Argomento centrale del dibattito abbiamo un numero esiguo di sepolture soprattutto se considerato in funzione dell'ungo utilizzo delle necropoli (500 anni) e in funzione della demografia stimata di questi gruppi. Moltissimi non avevano accesso all'importanza del rituale funerario ed elementi sepoltura, non solo appunto in base a sesso di differenziazione sociale ed.è sviluppato prima dell'eneolitico. Questo rende difficile stabilire una chiara transizione cronologica tra le due fasi. Tuttavia, è evidente una forte correlazione tra le sepolture individuali e i corredi significativi durante l'eneolitico. Le caratteristiche distintive dell'eneolitico, come le comunità di lignaggio con orizzontalità instabile (sesso età) anziché verticale, sono identificabili. Inoltre, si osservano consistenti differenze di corredo anche tra i maschi armati (come a Rinaldone), dove la maggior parte dei resti maschili armati appartiene ad adulti o individui maturi. Tuttavia, ci sono eccezioni che suggeriscono caratteristiche verticali, come la presenza di tombe femminili con punte di freccia. In circostanze particolari, alcune donne potevano essere considerate come uomini. Si segnalano anche due sepolture di bambini con ricchi corredi (t6 Selvicciola) (t1 Ponte Sette Miglia). In sintesi, il passaggio cronologico tra il neolitico e l'eneolitico presenta ancora alcune sfide, ma è chiaro che l'eneolitico ha portato a un avanzamento rispetto al neolitico.

studia dagli abitati e l' rimette in discussione quali siano i rapporti neolitico dalle necropoli e i processi caratterizzanti questa fase preso in esame il fossile guida del vaso a fiasco sembrerebbe ipotesi plausibile anche se usato di meno nell'italia centro adriatica tuttavia esistono elementi come gli askoidie gli ornamenti per bambini che sono tipicamente marchigiani le distinzioni per sesso ed età appaiono molto variegate sito per sito più che in ottica regionale i comportamenti funerari delle tombe esistono somiglianze sufficienti a grotticella delle marche sono troppo considerarle variazioni regionali della stessa incostanti, non possono essere considerati facies? utile per individuare somiglianze o differenze possibile somiglianza nella disposizione spaziale fra Fontenoce e Selvicciola (Recchia). anche se selvicciola si presenta esistono aree marchigiane caratterizzate in senso rinaldoniano /sgurgola) come caso particolare della zona tosco-laziale, è quella

Che rappresenta più punti incomune con l'area marchigiana rimane il problema fisico spaziale di fondo, ossia si registra l'assenza o quasi di tombe a grotticiella nelle aree pre-appenniniche, impedendo così di identificare chiaramente il passaggio del nucleo territoriale delle necropoli marchigiane. Questo costituirebbe il modello anche per Rinaldone (marche forse contaminate attraverso l'adriatico). Forse con il passaggio di alcuni gruppi attraverso gli Appennini, si è creata la questione dei rapporti fra necropoli appenniniche con scarse tracce. Intorno al neolitico della fascia costiera adriatica (3500 a.C.), le tombe a grotticiella si esauriscono nelle Marche e quelle dell'area nucleare di occidente/oriente continuano fino al Rinaldone tosco-laziale. Con il passaggio all'età del bronzo antico, sono possibili ipotesi di contatti transappenninici, entrambe le aree svilupparono nuclei originali e poi subirono intromissioni di gruppi esogeni dalla zona delle isole ionie/grecia, dalle quali si raggiungeva sia l'adriatico che il tirreno.

il rischio di conflitti armati. Inoltre, la presenza di tombe a grotticella nelle Marche potrebbe indicare una certa continuità culturale con le popolazioni preistoriche che abitavano la regione. Tuttavia, le datazioni delle tombe a grotticella nelle Marche sono ancora scarse e non permettono di tracciare una precisa cronologia. Le tombe più antiche risalgono a circa 3600-3350 a.C. a Selvicciola, ma è difficile stabilire se questo sviluppo sia stato influenzato dai contatti con l'Oriente o dalla disponibilità di materie prime. Un altro problema riguarda il diverso grado di sviluppo della metallurgia nelle Marche. Mentre in altre regioni d'Italia si osserva l'uso di armi in metallo prima dell'utilizzo delle tombe a grotticella, nelle Marche sembra che questa pratica sia stata meno diffusa. In conclusione, le tombe a grotticella delle Marche rappresentano un importante elemento per comprendere la cultura preistorica della regione, ma sono ancora necessarie ulteriori ricerche e datazioni per definire meglio il loro significato e la loro cronologia.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/01 Preistoria e protostoria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Praxis di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Preistoria e protostoria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Recchia Giulia.