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POTENZIALE DI MEMBRANA
In tutte le cellule è possibile misurare una differenza di potenziale a cavallo del plasmalemma. Si
utilizza un voltmetro collegato a tue elettrodi per misurare la d.d.p.: un elettrodo è di vetro, mentre
l’altro è una spira metallica. Entrambi gli elettrodi sono immersi nel bagno (soluzione salina).
Inizialmente la d.d.p. è 0, perché la soluzione salina è isopotenziale. Con l’elettrodo di vetro viene
penetrata la cellula e la d.d.p. diminuisce (quindi è negativa) arrivando a -70mV. Questo significa che
l’interno della cellula risulta essere 70mV in meno della d.d.p. all’esterno della cellula e questo
significa che l’interno della cellula presenta un eccesso di cariche negative rispetto all’esterno.
Questa d.d.p. è costante nel tempo, quindi il valore che viene letto rimane lo stesso fino alla morte
della cellula.
FORZE AGENTI SUGLI IONI
- Gradiente di concentrazione
- Campo elettrico (gradiente elettrico)
L’energia chimica è l’energia contenuta in un gradiente di concentrazione. L’energia elettrica è
l’energia dovuta alle cariche in un campo elettrico.
GENESI DI UN POTENZIALE DI EQUILIBRIO
Si ha un recipiente con una membrana all’interno che separa una soluzione di NaCl 100mM da una
di KCl 100mM. Si ipotizzi che inizialmente la membrana non sia polarizzata. Si inseriscono due
elettrodi: uno nel compartimento con NaCl e uno in quello con KCl. Se questi canali ionici della
membrana sono selettivi solo per il potassio, accadrà che il potassio supererà la membrana, andando
dall’altra parte, seguendo il suo gradiente di concentrazione. Nel momento in cui succede questo, la
membrana si polarizza,
perché nel
compartimento di sinistra
ci sono due cariche
positive e una negativa,
mentre nel
compartimento di destra
c’è solo una carica
negativa. Il voltmetro
monitora il fatto che si
viene a creare questa
d.d.p. Da una parte c’è il
gradiente chimico che
porta il potassio a sinistra
dove è meno concentrato,
ma il gradiente elettrico
che si viene a formare
dopo quello chimico, prova a sospingere il potassio da dove è partito. In questo caso il potassio si
muove dove c’è il gradiente più forte: se è più forte quello chimico andrà a sinistra, mentre se sono
uguali sta fermo. Ovviamente la velocità di movimento del potassio verrà frenata leggermente. Se il
gradiente chimico e il gradiente elettrico sono uguali, il potassio non ha nessuna tendenza a muoversi
in nessuna direzione, perché è in equilibrio. All’equilibrio il gradiente chimico è uguale al gradiente
elettrico. Questa forma di equilibrio prende il nome di equilibrio elettrochimico.