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CRISI POLACCA E DICHIARAZIONE DI GUERRA

La fine dell'Appesasement. Garanzie franco britanniche.

La conseguenza più rilevante dell'invasione tedesca in Slovacchia del 15 marzo fu il netto cambiamento di rotta della politica inglese. L'appello simil-legale fatto da Hacha non costringeva Francia ed Inghilterra ad intervenire (visto che avevano garantito le frontiere del nuovo stato cecoslovacco a Monaco), ma due giorni dopo l'aggressione Chamberlain disse al Parlamento che non ci si poteva più fidare di Hitler e iniziò con l'appoggio della Francia delle conversazioni militari, dando entrambi i Paesi una serie di garanzie ai paesi che sembravano più esposti ad un nuovo attacco nazista: il 6 aprile la Gran Bretagna annunciò un'alleanza militare con la Polonia, pochi giorni dopo anche la Francia confermò l'alleanza franco-polacca; il 13 i due stati davano la garanzia anche a Romania e Grecia, a maggio.

L'Inghilterra firmò con la Turchia una dichiarazione di mutua assistenza, mentre la Francia, per ottenere l'alleanza turca, fu costretta a cedere il sangiaccato di Alessandretta, una regione abitata da Turchi a nord della Siria e sotto mandato francese. Un vero trattato di alleanza franco-anglo-turco fu firmato solo nell'ottobre 1939. Dopo la presa di Praga, la Polonia era certamente il paese più minacciato; nell'ottobre 1938 i tedeschi chiesero amichevoli conversazioni sulla possibilità di un passaggio di Danzica al Reich e della costruzione di strade e ferrovie di comunicazione dotate di extraterritorialità. Le proposte furono ripetute a gennaio e marzo '39, e con la stessa cortesia della domanda la Polonia rifiutò in ogni occasione: Von Ribbentrop cercava di spingere la Polonia in una sorta di alleanza contro l'URSS, il colonnello Beck, d a parte sua, cercava di bilanciare l'atteggiamento polacco con entrambe le.

potenze per non subire degli attacchi da una delledue; tutto questo senza informare la Francia dei contatti diplomatici con Berlino e Mosca.

La situazione cambiò dopo il 15 marzo. Nei giorni seguenti Von Ribbentrop intimò alla Polonia di unirsi al blocco anti-sovietico e furono poste minacciose rivendicazioni su Danzica, Beck rifiutò fermamente e in aprile vi furono le garanzie franco-inglesi.

La situazione si inasprì quando Hitler, in risposta ad un appello di non aggressione rivolto a lui e a Mussolini dal presidente americano Roosevelt, pronunciò alla fine di aprile un discorso in cui attaccava violentemente la Polonia e denunciava il trattato navale anglo-tedesco e l’accordo con la Polonia del ’34, rivendicando apertamente l’annessione totale di Danzica.

Il giorno dopo il governo britannico faceva adottare ai Comuni il servizio militare obbligatorio.

Il Patto d’Acciaio e i negoziati dell’URSS.- Prima di procedere ad un

Eventuale attacco, Hitler voleva assicurare l'alleanza con l'Italia, firmando una vera e propria alleanza militare. Le proposte di Von Ribbentrop durante tutto il '38 si infransero nei rifiuti di Mussolini, tuttavia, a causa dell'alleanza militare francese con l'Inghilterra, il Duce decise di accettare nel gennaio 1939 e la decisione non mutò neanche dopo l'invasione tedesca della Slovacchia.

Il 22 maggio 1939 fu firmato da Ciano e Von Ribbentrop il "Patto d'Acciaio", un trattato offensivo che legava le due potenze ad un intervento immediato nel caso in cui una delle due si fosse trovata in azioni belliche, anche di attacco. Mussolini sperava che la Germania volesse ritardare la guerra almeno fino al '43 ma Hitler fece capire a Ciano che le ostilità sarebbero cominciate quello stesso anno; successivamente fu concluso un accordo circa il Tirolo meridionale e le popolazioni tedesche abitanti nella zona dovettero scegliere.

tra l'emigrazione in Germania e la cittadinanza italiana, la Germania, in cambio, ebbe successivamente una zona franca nel porto di Trieste. - Sia la Germania che le democrazie occidentali cercarono di portare l'URSS nei loro rispettivi campi e fino all'agosto 1939 la scelta dei sovietici non era ancora fatta, sviluppando negoziati paralleli con entrambi i contendenti. Dopo l'invasione della Cecoslovacchia, l'URSS sembrò orientarsi verso una collaborazione con le democrazie e iniziò scambi di opinioni con l'Inghilterra; gli inglesi volevano tirare il negoziato per le lunghe per la giusta intuizione che la guerra non sarebbe scoppiata finché la Russia non avesse reso chiara la sua posizione, data la paura della "guerra su due fronti" dello Stato Maggiore tedesco. I sovietici cercavano una vera alleanza militare, l'Inghilterra voleva solo una garanzia russa sulla Polonia e la Romania ma non sarebbe stata disposta ad una.guerra se l'URSS fosse stata attaccata; la situazione ebbe una svolta quando Litvinov (favorevole al sistema della sicurezza collettiva) fu sostituito dalla carica di "Commissario del Popolo agli Esteri" e al suo posto, il 3 maggio, subentrò Molotov. Pochi giorni dopo inglesi e francesi fecero chiaramente capire alla Russia che non sarebbero entrate automaticamente in guerra se questa fosse stata attaccata, tuttavia proposero dei patti di mutua assistenza in caso di attacchi tedeschi contro Polonia, Romania, Grecia, Turchia e Belgio; poiché tra questi paesi non erano compresi i paesi baltici e non vi era ancora una volta un chiaro accordo militare, Molotov rifiutò. A questo punto, nell'agosto '39, Francia ed Inghilterra accettarono di inviare in Russia delle delegazioni militari e navali (gli inglesi avevano l'ordine di tenersi sul vago e guadagnare tempo), Molotov protestò per lo scarso potere di negoziazione dei delegati, ma.l'intoppo più grande si ebbe a causa del rifiuto della Polonia (nonostante le forti pressioni franco-inglesi arrivarono al punto di denunciare l'alleanza) di consentire il passaggio delle truppe russe sul suo territorio. L'accordo non si trovava e dopo pochi giorni Von Ribbentrop arrivò a Mosca e concluse le trattative segrete russo-tedesche con un accordo storico. I primi contatti russo-tedeschi iniziarono ad aprile con conversazioni di carattere economico; dopo la nomina di Molotov furono i russi a fare le prime avances, mantenendosi da principio sul vago per capire gli umori tedeschi e per le contemporanee trattative con gli alleati. In giugno i tedeschi accettarono di stipulare un accordo economico ma fu solo alla fine di luglio che i russi fecero delle proposte precise su un trattato di carattere politico; i tedeschi li convinsero di come la Germania potesse offrire all'URSS molti più vantaggi dell'Inghilterra. Durante il mese diagosto Von Ribbentrop cercò di stringere i tempi sia perché Hitler aveva deciso di attaccare la Polonia il 1° settembre, sia perché vi era una certa preoccupazione sulle trattative militari intraprese dalle democrazie. Von Ribbentrop arrivò a Mosca e lo stesso giorno, il 23 agosto 1939, fu firmato il "Patto Von Ribbentrop-Molotov", immediatamente operante e valido per 10 anni. Il Patto comprendeva un Trattato di non aggressione in cui i due paesi si impegnavano a non partecipare ad alcuna azione di aggressione contro l'altro, a non unirsi con potenze ostili e a risolvere i loro conflitti per mezzo dell'arbitrato; vi era anche un protocollo segreto che era in realtà molto più importante poiché stabiliva le zone d'influenza dei due Paesi: la zona d'influenza russa comprendeva la Finlandia, l'Estonia e la Lettonia e rimarcava l'interesse sovietico sulla Bessarabia; l'influenza tedesca sisarebbe estesa sulla Lituania. I due Stati non affermavano la volontà di mantenere uno Stato polacco indipendente. L'attacco alla Polonia e la dichiarazione di guerra. Abbiamo visto come, dopo l'invasione della Cecoslovacchia, Hitler avesse cambiato il suo atteggiamento verso la Polonia, fino ad arrivare al discorso al Reichstaag in cui denunciava il Trattato tedesco-polacco. Dopo questi avvenimenti iniziarono in Polonia incidenti causati dai tedeschi residenti; i polacchi decisero di intensificare i rapporti con la Francia e in maggio si ebbe un accordo militare ma Bonnet (strenuo fautore della pace e delle concessioni alla Germania simili alla farsa di Monaco) ottenne che il trattato militare entrasse in vigore dopo aver concordato un accordo politico, cosa che avvenne quasi inutilmente solo il 4 settembre. Fino alla metà di agosto a Danzica si moltiplicarono le sfilate e le parate naziste, poi dal 24 agosto, dopo la firma del Patto Ribbentrop-Molotov, gli eventi.del 1° settembre 1939 l'esercito tedesco invadeva la Polonia. L'ultimo tentativo di pace si ebbe il 31 da parte di Mussolini che, umiliato dalla confessione della sua debolezza militare, propose la riunione di una conferenza internazionale; il progetto fallì poiché gli inglesi chiesero che prima di trattare le truppe tedesche avessero evacuato la Polonia. Mussolini rifiutò di mantenere la sua proposta definendo quest'atteggiamento una "idiozia". Il governo francese ordinò la mobilitazione generale il 1° settembre, la Camera dei Comuni si indignò per i ritardi di Chamberlain (dovute solo alle incertezze francesi); il 3 settembre Francia ed Inghilterra lanciarono un ultimatum al governo tedesco che scadeva il giorno stesso. Essendo stati entrambi respinti, il Regno Unito e la Francia dichiararono guerra alla Germania. LA FASE EUROPEA DELLA GUERRA. La sconfitta polacca e la "drole de guerre". Naturalmente, durante laguerra la diplomazia ebbe un ruolo secondario e tutto si ridusse ad una questione di forza, tutt’alpiù essa servì per rafforzare le alleanze esistenti.L’offensiva tedesca in Polonia fu folgorante, grazie all’uso combinato dell’aviazione e della penetrazione dei carri ar
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A.A. 2010-2011
122 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze Sociali Prof.