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Scelta del paniere ottimale
Bnon sceglie il paniere perché necessita di un reddito retta di bilancio – (p1/p2) maggiore di quello disponibile, anche se contiene una maggiore quantità di beni, in quanto più lontano all'origine CC, degli assi. È escluso anche il paniere benché si trova sulla Bretta di bilancio, ma tocca un'altra curva di indifferenza (I )2 Aq *2 più vicina all'origine degli assi, in quanto contiene una I 1A quantità di beni più sbilanciata. Il paniere è quello ottimale I (in rosso) che ha la massima quantità di beni e più bilanciati. I 2 In corrispondenza del paniere ottimale la curva di indifferenza ha la stessa pendenza della retta di bilancio. 0 q * q1 1 In considerazione che la pendenza (o inclinazione) della tangente ad ogni punto della curva di indifferenza misura il q 2 saggio marginale di sostituzione, possiamo dire che la retta di bilancio in che è il punto di equilibrio tra i due beni ed
haun inclinazione pari a – (p1/p2), è uguale al SMS tra i due retta di bilancio e SMSE,beni.
Questo perché la tangente ad è data dalla retta dibilancio. Quindi la tangente alla curva di indifferenza è la rettadi bilancio. Questo significa che il prezzo relativo tra i duebeni, pari a – (p1/p2), è uguale al saggio marginale di q * E2sostituzione.
Dal punto di vista economico, questo significache, quando il paniere è in equilibrio, il saggio al quale ilconsumatore è disposto a rinunciare ad una parte di un beneper ottenere una maggiore quantità dell’altro, che è unavalutazione soggettiva, coincide con il prezzo relativo dei due 0 q * q1 1beni, cioè con il rapporto di scambio determinato dal mercato.
La variazione del redditoSe ad un aumento del reddito, consegue un aumento più che proporzionale della quantità dei beninormali lussoconsumati, questi beni sono definiti di (ad esempio le pellicce,
gioielli ecc.). Se ad un aumento del reddito, consegue un aumento meno che proporzionale della quantità dei beni normali consumati, questi beni sono definiti di prima necessità (ad esempio pane, pasta ecc.). Infine se ad un aumento del reddito, consegue una diminuzione della quantità dei beni consumati inferiori, questi beni sono definiti sono beni che vengono acquistati solo fino ad un certo reddito (ad esempio i biglietti del bus che sono acquistati solo da una fascia di reddito più bassa, oltre la quale non vengono più acquistati). Per i beni normali quindi vi è una relazione tra il reddito reale e quantità del bene acquistato dal consumatore, nel senso che ad un aumento del reddito consegue un aumento della quantità domandata, quindi vanno nello stesso senso. Al contrario per i beni inferiori vi è una relazione opposta quindi ad un aumento del reddito reale la quantità domandata diminuisce. Aumento del reddito per i beninormali q 2Ora vediamo cosa succede graficamente alla quantità dei due beni se aumenta il reddito monetario.Costruiamo un sistema di assi cartesiani simile al precedente con la quantità del bene 1 e 2 che hanno il loro punto di equilibrio in Se aumenta il reddito, la retta di bilancio si sposta parallelamente verso destra, Cq2***A per cui il paniere non è più ottimale ed abbiamo un Bq2**B, q2**) nuovo equilibrio (q1** e aumentano. La stessa cosa succede se il reddito aumenta ulteriormente, infatti Aq2*C q2***).il paniere passerebbe a (q1*** e Quando ad un aumento del reddito, segue un aumento della quantità acquistata, siamo di fronte a beni normali. 16 appunti di Giovanni Gentile La curva del reddito-consumo sentiero dio q 2espansione del reddito Unendo tutti i punti di equilibrio così ottenuti si ricava una curva che mette in relazione la quantità domandata dei due beni al variare del reddito monetario del Cq2*** consumatore.
Questa curva è denominata curva del reddito-consumo o sentiero di espansione del reddito Bq2 (in rosso). Aq2* q0 1q1* q1** q1***
La variazione dei prezzi
Ora vediamo cosa succede graficamente se diminuisce il prezzo di uno dei due beni, ad esempio (p1), restando costante il reddito monetario (R) e il prezzo e la quantità dell'altro bene (p2).
Effetti di una variazione di p e la relazione di domanda del consumatore.
La diminuzione del prezzo del bene 1 consegue un aumento della sua quantità domandata (da a q2 q1* q1**).
In questo caso si osservano due cambiamenti: 1) l'inclinazione della retta di bilancio (- R/p) diminuisce e si sposta, dal punto di equilibrio al nuovo equilibrio mentre resta costante il suo valore (- R/p) sull'asse verticale; 2) al contrario il valore dell'intercetta sull'asse orizzontale (- R/p) aumenta.
Supponiamo che diminuisca ancora, aumenterà di più la sua quantità (q1** q1***).
domandata (da a e 0 qq1* q1** q1*** 1C.quindi il nuovo punto di equilibrio diventeràLa relazione tra il prezzo del bene e la sua quantità domandata è la relazione di domanda del consumatore.Curva di domanda individuale del consumatore.Dal grafico precedente possiamo q 2curva di domandaricavare laindividuale del consumatore rispettoad un bene.Per fare questo, sotto il precedentegrafico della relazione di domandadel consumatore, dobbiamo costruire q2* A B Cun secondo sistema di assi cartesiani,dove riportiamo sull’asse delleordinate i livelli di prezzo del bene 1, p1= € 4 p1= € 3 p1= € 2(ad esempio € 2, € 3 e € 4), e sull’assedelle ascisse la quantità domandata q1* q1** q1***0 q1q1** q1***),(q1*, e in tal modootteniamo una relazione inversa tra p 1queste due grandezze.Ora riportiamo i punti di equilibriodei panieri A, B e C del primosistema di assi cartesiani sulla retta € 4 Adelle ascisse del secondo sistemadiassi cartesiani, dove congiungiamo le € 3 Bquantità riportate dal primo grafico aiprezzi riportati sull’asse delle € 2 Cordinate del bene 1. curva di domanda individualeLa curva che unisce l’intersezione trala retta del prezzo e la quantità q1* q1** q1***0 q1acquistata del bene 1 nei punti A, B eC del secondo sistema di assi cartesiani costituisce la retta di domanda individuale del consumatore che, in sintesi, èla relazione tra la quantità acquistata del bene 1 e il suo prezzo.17appunti di Giovanni GentileL’effetto di prezzo, l’effetto di sostituzione e l’effetto di redditoNei beni normali, quando il prezzo di un bene diminuisce, a parità del prezzo dell’altro bene e delreddito monetario si registrano due fenomeni: Se diminuisce il prezzo di un bene, l’altro diventa relativamente più caro. Ad esempio sediminuisce il prezzo della carne, il consumatore razionale ne acquista di più
Rispetto al pesce, l'effetto di sostituzione è diventata più economica. Questo effetto ci dice quanto aumenta il consumo del bene quando il suo prezzo diminuisce, mentre l'altro conserva lo stesso prezzo. Se diminuisce il prezzo di un bene, aumenta anche il potere di acquisto del consumatore. Ad esempio, se diminuisce il prezzo del pesce, aumenta il potere d'acquisto del consumatore in effetto di reddito, ovvero quanto ne può comprare di più con lo stesso reddito. Questo effetto si dice effetto di prezzo.
L'effetto complessivo dovuto a questi due fenomeni si chiama ed è dovuto da un lato all'effetto di sostituzione e dall'altro all'effetto di reddito. I due fenomeni avvengono contemporaneamente, quindi per vedere quanta parte dell'effetto di prezzo è dovuta alla diminuzione del prezzo e quanto è dovuto all'aumento del reddito, bisogna ricorrere ad un artificio. Costruiamo un sistema di...
Assi cartesiani, con tre rette di bilancio del consumatore: la prima passante per la posizione di equilibrio del q2A);consumatore (punto la seconda passante per la posizione di equilibrioa seguito della diminuzione del prezzo del bene 1B),(punto in sintesi è la retta di bilancio chemisura l’effetto di prezzo; Bp* la terza retta di bilancio, fittizia (in rosso), deve Aavere due proprietà: essere parallela alla secondaretta di bilancio (quella in corrispondenza delB), A.paniere ma passante per il punto q’ q ”0 q 11 1Pertanto ad una diminuzione del prezzo del bene 1,q1’ q1”.segue un aumento della quantità domandata da a La scomposizione dell’effetto di prezzoBOra tracciamo una tangente che congiunge il punto q 2q1’.con il punto Ovvero una tangente che unisceBl’intersezione tra retta di bilancio del paniere nelpunto di contatto con la curva di indifferenza e laq1’. Cquantità In questo modo otteniamo il
Il segmento che va da a (in blu) corrisponde all'effetto di sostituzione e il segmento che va da aq1' (in rosso) corrisponde all'effetto di reddito. Il segmento che va da a (cioè il tratto rosso e il blu) è l'effetto di prezzo.
Nel caso in esame abbiamo trattato di beni normali, quindi l'effetto di reddito è positivo, cioè ad una diminuzione del prezzo del bene, aumenta il reddito del consumatore che determina un aumento della quantità domandata di quel bene. Quindi effetto di reddito e l'effetto di sostituzione si vanno a sommare, quindi la curva di domanda del consumatore è inclinata negativamente.
Nel caso invece di beni inferiori, l'effetto di reddito è negativo e si contrappone all'effetto di sostituzione anziché sommarsi come avviene per i beni normali.
In ragione di questo,
Si possono verificare due casi: 1. L'effetto reddito è minore a quello di sostituzione, quindi ad un aumento del prezzo segue una diminuzione della quantità domandata e viceversa. L'effetto di prezzo sarà di segno negativo e la curva di domanda inclinata.