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Il ruolo delle banche centrali
EURO. È come quella che si tiene in tasca quindi può essere sempre convertita in soldi c'è un alto grado di accettazione dell'amoneta. Le valute estere potrebbero essere i bitcoin o la libra (moneta introdotta da Facebook). È uno strumento in più per facilitare le operazioni.
STOCK DI MONETA = la quantità di moneta che circola nell'economia. È costituito da:
- Il circolante banconote e monete metalliche detenute dal pubblico è una parte minima.
- Depositi a vista la moneta legale depositata nelle banche; liberamente e immediatamente disponibili utilizzando:
- Assegni.
- Carte di debito.
- Le carte di credito sono invece mezzi di differimento dei pagamenti.
- Anche forme di depositi meno liquide (libretti di risparmio, quote di fondi di investimento, ecc.)
A seconda dei tipi di ricchezza considerati, vengono misurati aggregati di moneta più o meno ampi (M0, M1, M2, M3).
IL RUOLO DELLE BANCHE CENTRALI
Le Banche Centrali sono...
istituzioni pensate per vigilare sul sistema monetario e regolamentare la quantità di moneta nell'economia. La B.C. può variare la offerta di m. (la quantità di moneta disponibile); l'insieme delle azioni intraprese dalla B.C. a tale scopo costituisce la politica monetaria.
Le principali B.C. oggi:
- La Banca Centrale Europea per la UE.
- La Bank of England per il Regno Unito.
- La Federal Reserve Bank negli USA.
Le B.C. hanno come obiettivo la stabilità dei prezzi (o meglio = del tasso di inflazione, ad es.: mantenere il t.d.i. ad un livello prossimo al 2%). Esse godono, nella formulazione/realizzazione di questo obiettivo, di un'ampia autonomia rispetto al Governo dovrebbero essere autonome ed indipendenti.
STATO PATRIMONIALE DI UNA BANCA
ATTIVITÀ | PASSIVITÀ |
---|---|
Riserve. | Depositi a vista/a risparmio. |
Titoli detenuti. | Prestiti contratti presso altre banche. |
Prestiti effettuati. | Capitale sociale. |
Ogni nuovo deposito crea |
Una passività per la banca (è debitrice). Ogni prestito erogato è per la banca una attività (è creditrice). Idem per obbligazioni/titoli di stato acquistati. Il PROFITTO DELLA BANCA è dato dallo spread (dalla differenza) tra interessi guadagnati sulle attività e interessi corrisposti sulle passività. Il tasso di interesse determinato dalla Banca Centrale determina la struttura dei tassi nel sistema. Ogni nuovo prestito erogato da una banca equivale a una CREAZIONE di moneta. Questo potere è limitato da:
- Quota di riserve da detenere per fronteggiare domanda di prelievi e inadempienze dei debitori.
- Tasso di interesse che limita la domanda di prestiti (determinato dai mercati finanziari).
IL RISCHIO BANCARIO I rischi dell'attività bancaria = Rischio di liquidità aumento considerevole/improvviso dei prelievi. Corsa agli sportelli necessità di riserve. Rischio creditizio possibile insolvenza.
dei prenditori di prestiti necessità di accantonare fondi. In generale trade-off tra rischio e rendimento (tra riserve e impieghi). Rischio sistemico rischio di insolvenza aggregato del sistema finanziario (il fallimento di una banca può avere effetti a cascata su altre banche). Politica macroprudenziale interventi dell'autorità per imporre alle banche standard operativi prudenziali (accordi di Basilea). GLI STRUMENTI DI CONTROLLO MONETARIO DELLA BANCA CENTRALE: 1) OPERAZIONI DI MERCATO APERTO strumento più utilizzato. La B.C. crea circolante e lo utilizza per acquistare titoli di Stato sul mercato obbligazionario la m. (circolante) a disposizione del pubblico aumenta. Se la B.C. invece vende titoli, assorbe m. 2) FISSAZIONE DEL TASSO DI RIFINANZIAMENTO strumento minore le banche, a fronte dei depositi e prelievi giornalieri, possono trovarsi con una carenza/eccesso di riserve rispetto al livello programmato le banche condisponibilità possono erogare prestiti (a brevissimascadenza) alle altre banche questo è il mercato monetario, sul quale si determina il t.d.i. suiprestiti interbancari.
La B.C. vigila sul mercato monetario quando il t.d.i. sale o scende eccessivamente (percarenza o eccesso di liquidità, può effettuare operazioni di mercato aperto dette pronti controtermine (contratto con il quale una banca vende/compra dalla B.C. attività non monetarie,impegnandosi contestualmente al loro riacquisto/rivendita a brevissimo termine, con eventualeripetizione dell’operazione).
3) FISSAZIONE DEL TASSO DI RISERVA OBBLIGATORIA se la B.C. innalza/abbassa il tasso diriserva il moltiplicatore bancario (e quindi lo stock di moneta complessivo) diminuisce/aumenta.
In effetti le B.C. non utilizzano più il t.d.r. come strumento di politica monetaria, ma solo confinalità di rafforzamento patrimoniale delle banche (→ c.d. accordi di Basilea 3).
QUANTITATIVE EASING (QE) operazione che tende a facilitare la quantità di monetaà abbassando implicitamente il tasso d'interesse letteralmente, misure di allentamento monetario. La B.C. acquista attività finanziarie di vario tipo (anche meno garantite) da operatori del settore privato, allo scopo di far affluire una massa più ampia di circolante presso il pubblico (se la B.C. acquista obbligazioni, l'offerta di questi titoli diminuisce il loro prezzo aumenta il rendimento diminuisce le banche sono incentivate ad acquistare meno titoli e dirottare la maggior liquidità verso l'attività creditizia).
LIVELLO DEI PREZZI (P) E VALORE DELLA MONETA (1/P) INFLAZIONE aumento (tipico, intorno al 2% nelle economie moderne) del livello generale dei prezzi P = diminuzione del valore della moneta (1/P = potere d'acquisto di beni/servizi). Se P è il prezzo di 1 unità di bene, 1/P è la quantità di beni che
si può acquistare con € il valore della moneta (€) misurato dai beni che posso acquistare con essa. La sua misura è data dal tasso di inflazione (aumento annuale percentuale di P) questo diminuisce il valore della moneta. DEFLAZIONE diminuzione del livello generale dei prezzi (in lunghi periodi nel sec. XIX). IPERINFLAZIONE tasso di inflazione particolarmente elevato e crescente (Germania anni '20). LA TEORIA CLASSICA DELL'INFLAZIONE Il valore della moneta è determinato dalla domanda e offerta di moneta. L'offerta è data è determinata dalla politica monetaria della Banca Centrale è una curva perfettamente inelastica. La domanda dipende innanzitutto dal livello generale dei prezzi (valore dei beni/servizi da acquistare) la curva ha pendenza negativa maggiore è il prezzo della moneta e minore è la domanda. Gli individui detengono una quantità crescente di moneta al diminuire delsuo valore quado il valore della moneta va giù, c’è una maggior domanda di moneta.
Teoria quantitativa della moneta nel lungo periodo l’equilibrio tra d. e o. di moneta determina il livello generale dei prezzi e, reciprocamente, il valore della moneta.
Il prezzo/valore della moneta è definito implicitamente dl mercato la BC non ha un potere diretto sul prezzo della moneta, l’unica cosa che può fare è variare la quantità di moneta scambiata.
Iniezione di liquidità da parte della Banca Centrale eccesso di offerta di moneta gli individui se ne liberano acquistando più beni direttamente o indirettamente (attraverso prestiti ad altri) data la capacità produttiva, la maggior domanda porta a un aumento dei prezzi aumento della domanda di moneta (fino a pareggiare la maggiore offerta). Se aumento l’offerta di moneta, diminuirà il valore della moneta si crea inflazione.
Negli ultimi anni i
Tassi d'interesse sono arrivati a 0 la BC ha creato molta moneta per convincere gli stati a detenerla la doveva prestare ad un tasso d'interesse quasi 0. Questa cosa svaluta la moneta e la BCE dovrebbe garantire un ritorno/spostamento della curva d'offerta verso sinistra aumentando i tassi d'interesse.
DICOTOMIA CLASSICA E NEUTRALITÀ DELLA MONETA
Dicotomia classica la distinzione teorica tra variabili nominali e variabili reali: VARIABILI REALI grandezze economiche VARIABILI MONETARIE grandezze misurabili come quantità fisiche (PIL, salario) misurate in unità monetarie (PIL, salario e tasso di interesse reali, nominali, prezzi relativi). Sononominali ed hanno prezzi assoluti.
Salario reale=salario/livello dei prezzi dati 10€ salario così posso acquistare con questi €. Quando W aumenta ma meno velocemente di P il salario reale diminuisce (poveri).
NEUTRALITÀ DELLA MONETA le variazioni
dell'offerta di moneta condizionano le v.m. e non le v.r.(solo la misura delle quantità economiche, non le quantità stesse). Le v.r. sono determinate da altri fattori (produttività, disponibilità di fattori produttivi, domanda e offerta di lavoro o fondi mutuabili, ecc.) La n.d.m. è un'ipotesi valida nel lungo periodo. Nel breve periodo, i cambiamenti monetari possono avere effetti rilevanti sulle v.r.
EFFETTO FISHER il tasso di interesse reale è pari al t.d.i. nominale meno il tasso di inflazione. Nel lungo periodo la politica monetaria influenza solo il t.d.i.n. (ma nel breve periodo l'inflazione inattesa il t.d.i.n. non riflette la variazione dei prezzi, e viene influenzato il t.d.i.r.).
VELOCITÀ DELLA MONETA ED EQUAZIONE DELLO SCAMBIO Una modalità alternativa di formulare la teoria quantitativa della moneta velocità (di circolazione) della moneta ritmo al quale la moneta cambia di mano (pagamenti
effettuati in 1 anno→da 1 unità monetaria). Tipicamente la velocità è costante. La v.d.m. (V) varia proporzionalmente al PIL reale (Y) e al livello dei prezzi (P) ed inversamente rispetto alla quantità di moneta (M) V = (P × Y) / M→da cui deriviamo la equazione dello scambio M × V = P × Y→Poiché V è costante nel tempo, una variazione di M non si riflette sul reddito reale Y (ipotesi della neutralità della moneta) ma s