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RINITE
Infezione delle mucose nasali, contribuiscono a ciò patologie dei seni paranasali e orecchio con disturbi del
sonno e dell’apprendimento. con altre patologie come l’asma. Solitamente è di
Coesiste origine virale, può
essere di tipo acuta, cronica, allergica o no. Quelle di tipo non allergico sono data da una differenza di
temperatura, di umidità, da odori, infezioni, età avanzata, malattie sistemiche, stupefacenti, decongestione
nasali da banco da farmaci prescritti e dalla presenza di corpi estranei. Non meno importante da raffreddore.
Quelle di tipo allergiche possono essere stagionali quindi in determinati periodi o perenni quindi tutto
l’anno. Quelle da farmaci sono date da antipertensivi, ace inibitori, beta bloccanti, statine (atorvastatina,
simvastatina) antidepressivi, antipsicotici e ansiolitici. La rinorrea è un delle manifestazioni di questa
patologia, è una secrezione abbondante di materiale muscoso dalle cavità nasali. Un altro segno è la
congestione nasale. Si può manifestare anche secrezione nasale purulenta (rinite batterica). Starnuti, prurito
nasale e palato duro sono significative di questa patologia. Ne risente gola, occhi e orecchie. Anche la
cefalea si manifesta con la rinosinusite.
Il trattamento medico per la rinite virale prevede solo l’uso di farmaci per alleviare la sintomatologia. Per
quella di tipo allergica prevede esami diagnostici al fine di identificare gli allergeni che la scatenano.
e l’uso dei corticosteroidi.
Esistono anche dei vaccini desensibilizzanti
Per quella di tipo batterico si usano antibiotici.
Per il trattamento del setto nasale deviato e dei polipi nasali il pz si recherà dall’orl.
La terapia farmacologica serve per alleviare i sintomi per le riniti allergiche e non. Si utilizzano
antistaminici e csi. Per diminuire gli starnuti, prurito e rinorrea si usano gli antistaminici che possono essere
di 1 genere come difendramina e la clorfeniramina. Quelli di 2 genere sono loratadina e desloratadina. Per
l’inibizione dell’istamina sii utilizza il sodio cromoglicato. Per la riduzione della rinorrea si effettuano due
inalazioni con farmaci anticolinergici 273 volte al die (ipratropio). I csi intranasali sono indicati per grave
congestione. Per le irritazioni, prurito e arrossamento degli occhi si usano farmaci oftalmici come il
cromoglicatooftalmico al 4%. Quindi farmaci per il trattamento della rinite virale sono:
- Inibitori dei leucotrieni (zileuton),
- Anti IgE per asma.
La rinite di tipo virale (raffreddore) che è un infiammazione di tipo frequente che si limita alle vie aeree
superiori sappiamo che è di origine virale. Il raffreddore è contagioso è dato da un virus diffuso dalla
persone già da 2 giorni prima della comparsa dei sintomi e durante la prima parte della sintomatologia. Ha
un andamento tipico annuale. Il patogeno maggiore è il rinovirus (autunno/primavera). Si manifesta in
particolare nei cambiamenti stagionali. Ricordiamo anche il coronavirus, gli adenovirus, i virus respiratori
e i virus influenzali. L’immunità
sinciziali, i virus parainfluenzali acquisita varia da soggetto a soggetto.
Si ha congestione nasale, rinorrea, starnuti, mal di gola, prurito nasale, occhi lucidi, alitosi, astenia,
febbricola, brividi e cefalea. Solitamente con il progredire si ha tosse e può comparire una lesione cutanea
da attivazione herpes simplex. Solitamente dura 1 2 settimane ma se durano di più vi è la possibilità di un
altro tipo di infezione delle vie respiratorie. Le manifestazioni allergiche certe volte possono essere
scambiate per quelle virali. Se è di tipo virale bisogna integrare liquidi, maggiore riposo, prevenzione dai
brividi e usare espettoranti. Eseguire gargarismi con sale e acqua tiepida per alleviare il mal di gola. I fans
sono indicati in particolare asa e ibuprofene. Anche gli antistaminici per la riduzione dell’infiammazione e
per il controllo degli starnuti, rinorrea e congestione nasale. Importante n lubrificante per lenire le
irritazioni. Nelle forme più gravi si può usare Amantadina un antivirale. Per la congestiona nasale si usano
prodotti topici quali efedrina/ossimetaazolina per la riduzione della produzione del muco e la congestione
nasale, ma questa può provocare rinite da farmaci una congestione reattiva paradossa della mucosa nasale
secondaria ad abuso da farmaci da banco.
RINOSINUSITI
È un processo infiammatorio della mucosa che riveste i sen paranasali e cavità nasali. È data da batteri o
virus. Colpisce esclusivamente seni nasali e paranasali. Può essere acuta (dura meno di 4 settimane) con 4
l’anno, è un infezione delle vie aeree superiori e si
o più episodi di origine batterica manifesta solitamente
dopo raffreddore, divenendo un infezione batterica o virale irrisolta, quindi la rinosinusite è un
peggioramento di uno stadio già iniziato di infezione. È sub acuta se dura 2-12 settimane, cronica se più di
12 settimane. Il drenaggio dei seni paranasali può essere ostruito dal setto nasale deviato, da turbinati
ipertrofici, da protuberanze ossee, polipi e tumori nasali. Queste condizioni possono dare un infezione
secondaria latente con secrezione purulenta. Si ha un infiammazione con edema e trasudazione di liquidi
data dall’ostruzione paranasale che è un ottimo terreno di coltura. Quindi può essere data da anomalie
anatomiche del naso, da tumefazioni degli adenoidi, dal nuoto, dalle immersioni, di infezioni dentarie e dai
traumatismi del naso. L’esposizione al patogeno è di tipo ambientale. Nel 60% dei casi è di tipo batterica,
streptococco pneumonie, haemophilus influenza, stafilococco aureus, moxarella catarhalis. Meno frequenti
sono pseudomonas aeruginosa, clamydia pneumonie, streptococco pyogenes. Sia ha una secrezione di tipo
purulenta, l’ostruzione avviene a livello nasale e provoca dolor e pressione facciale. La sintomatologia
prevede cefalea e otalgia e orecchie chiuse, mal di denti, riduzione olfatto, mal di gola e piressia modrata.se
tutto ciò perdura per più di 10 giorni è di tipo acuta batterica. Se virale abbiamo gli stessi sintoni della
batterica tranne la piressia alta e una minore durata nei tempi della sintomatologia.si effettua una
valutazione testa collo, naso orecchio, denti seni paranasali, faringe e torace. La tc individua il sito
dell’infezione eventuali riassorbimenti ossei e modificazioni anatomiche. Si effettua coltura con
endoscopio flessibile e tampone dei seni paranasali. Se le rinosinusite è di tipo acuto non viene trattata si
e certe volte anche l’asportazione
può incorrere in osteomielite (occorre una lunga terapia antibiotica
chirurgica del osso necrotico). Mucocele, cioè la citi dei seni paranasali, si effettua la rimozione attraverso
la chirurgia per ristabilire la pervietà dei seni. Meningite, ascesso cerebrale e infarto cerebrale. Cellulite
trombosi del seno cavernoso. Le infezioni batteriche devono essere trattate con l’antibiotico
orbitale grave,
corretto per il tempo terapeutico adeguato solitamente sono 5-7 giorni per Amoxicillina e macrolidi. Si
usano anche chinoloni, levofloxacina e doxiciclina in base al tipo di gram. Se virale acuta si eseguono
irrigazioni di con soluzioni saliniche. Si ha in questo caso una congestione che deve essere tratta con
decongestionanti non più di 3 4 giorni e vengono adoperati csi. Se allergica si usano antistaminici e csi
come Beclometasone e mometasone. La rinosinute cronica ricorrente dura per più di 12 settimane e si
manifesta con almeno 2 di questi sintomi:
- Rinorrea mucopurulenta,
- Ostruzione nasale,
- Dolore e pressione facciale,
- Iposmio, cioè la riduzione degli odori.
Vi è la presenza di polipi nasali, ostruzione degli osti dei seni frontali, mascellari e etmoidali. Può essere la
manifestazione di fibrosi cistica, tumore, Mrge e può essere causata da fattori inquinanti. Solitamente si
manifesta attraverso il contagio di batteri aerobi quali streptococco alfa emolitico, o da batteri anaerobi
quali bastoncelli e gram negativi. Può essere data anche da un fungo (micetoma) che provoca un deficit
visivo, cefalea, paralisi dei nervi carnici. Tosse, raucedine, edema periorbitale, cefalea cronica e dolore
facciale. Il respiro si effettua a bocca aperta, si verifica russamento talmente intensi da provocare risvegli.
Bisogna controllare se vi sono patologie concomitanti quali asma e so il pz fuma. Solitamente febbre e
astenia si manifestano. Si effettua la valutazione dell’aspetto controllare se all’interno
del naso esteriore, vi
siano eritemi, atrofia, edemi croste e polipi. Effettuare rx, ecografia, tc, rmn e endoscopia. Le complicanze
sono cellulite orbitale grave, trombosi del seno cavernoso, meningite, encefalopatia e necrosi ischemica.
Un infezione intracranica è causa di ascesso epidurale, empiema sottodurale, meningite e ascesso cerebrale,
questi si manifestano con cefalee, cambio di personalità e ipertensione endocranica. Questa provoca un
alterazione di coscienze e della vista, deficit neurologici focali, convulsioni, come e nei casi gravi morte.
Una complicanza può essere l’osteomielite frontale. Importante è l’idratazione, l’uso di fans
da sinusite e
decongestionanti. L’uso dell’antibiotico solo se batterica e solitamente si usa Amoxicillina con o senza
acido cladiuvanico, eritromica per 2 4 settimane o 12 mesi, e cefalosporine. Gli spray csi servono per la
rinite allergica e i polipi nasali. Un tecnica chirurgica è la fess (functional endoscopic sinus surgery) serve
per correggere le deformità strutturali ed è di tipo mini invasivo.
FARINGITI
È un infiammazione dolorosa della faringe (terzo posteriore lingua, palato molle e tonsille). Si manifesta in
virus dell’influenza,
inverso. Può essere virale (adenovirus, Epstein bar herpes simplex) batterica
(streptococco beta emolitico di tipo a, si manifesta in gola con dolor, calor, vasodilatazione edema e tumor.
Le virali durano 3 10 giorni e certe volte portano meningite, febbre reumatica, glomerulonefrite e
batteriemie. Si verifica un arrossamento intenso delle mucose faringee e delle tonsille. I follicoli sono
linfoidi sono tumefatti con presenza di essudato biancastro, sono violacee. I linfonodi cervicali risultano
ingrossati e dolenti al tatto. La scarlattina può provocare faringite. Può essere di forma acuta (con presenza
di febbre, cefalea, mialgia, nausea e adenopatia cervicale. Le tonsille sono tumefatte, arrossate con e senza
presenza di essudato, il pavimento del cavo orale risulta arrossato con o senza la presenza di petecchie,
certe volte si può manifestare dispnea. Tutto questo quadro in caso di infezione da streptococco, essendo
un batterio si predilige l’uso di antibiotici). Si esegue un tampone per vedere che tipo di streptococc