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Il fascismo e Pirandello

Per quanto riguarda il fascismo, sono state fatte diverse ipotesi: nel '24, in un'intervista a caldo, spiegò il suo gesto con una sola parola, "Matteotti". In virtù di questa adesione molti suoi spettacoli furono boicottati in quanto il suo pubblico si componeva di pochi fascisti. Giovanni Amendola definì Pirandello volgare, mentre Adriano Tilgher, uno dei fautori del pirandellismo, prese le distanze da questa adesione pubblica. Gramsci riconobbe come Pirandello fosse sostanzialmente uno scrittore "impolitico", per cui la sua adesione al fascismo appare irrilevante. Nel capitolo "Enrico IV", "Sofocle e la marionetta" del saggio di Macchia, in cui si parla dell' si ipotizza che la "pazzia che costa fior di quattrini", ossia assecondare Enrico IV nella sua pazzia, sia in realtà un'allusione al fascismo. Andrea Camilleri aveva 10 anni l'unica volta che vide Pirandello, cugino della sua nonna paterna.

che lo scrittore era andato a salutare nel maggio 1935. La prima impressione che ebbe fu quella che si trattasse di un ammiraglio, ma poi venne a conoscenza che si trattava della divisa di Accademico d'Italia, riconoscimento che l'autore ottenne nel marzo 1929. Camilleri rimase molto colpito da questa figura autorevole, tanto da rimanerne "traumatizzato" per molti anni. Camilleri trova dei documenti relativi al commercio dello zolfo, che entrambi i nonni di Andrea andarono a prelevare nella miniera di Stefano Pirandello e del socio Portulano. Camilleri parla di "matrimonio di zolfo" che stipulavano i siciliani che non volevano vendere le loro società. Camilleri crede che il non pronunciare un discorso alla premiazione del Nobel fosse legato al fatto che, anche in qualità di Accademico d'Italia, avrebbe dovuto citare il fascismo. Questa omissione fu notata dal governo centrale, e infatti al suo ritorno dalla Svezia nessun rappresentanteIl testo formattato con i tag HTML corretti sarebbe il seguente:

Giovanni Macchia parla diffusamente del momento della creazione artistica, in Les Formes-Pensées particolare citando Leadbeater ne nel capitolo "Spiriti" e personaggi.

Tramite Capuana legge testi fondamentali della cultura tardo – positivista: è quindicresciuto nell'alveo della cultura positivista, per cui non potrà mai essere considerato anti-positivista. Grazie a Capuana si interessa a psicologia, parapsicologia e spiritismo, interessi primari della narrativa di Capuana.

Influenza decisiva di Gabriel Séailles, primo teorico del vitalismo irrazionalista. Le alterazioni della personalità: si rivelerà fondamentale nell'ontologia, nella costruzione del personaggio pirandelliano. Binet scriverà alcuni casi di scissione della personalità: compresenza di stati d'animo diversi.

diverse personalità all'interno dello stesso individuo. Binet indaga i livelli diversi della vita psichica, consci e inconsci (diverso grado di consapevolezza). La pluralità dell'io dipende dalla difficile convivenza di molteplici personalità all'interno di uno stesso individuo.

Arte e coscienza d'oggi Saggio (1893), contiguo alla stesura dell'Esclusa. È importante perché Pirandello si fa interprete di un diffuso sentimento di disagio condiviso dagli intellettuali europei in quel preciso momento storico, disagio a cui aveva dato voce in Mal giocondo. Il processo scientifico e tecnologico porta benessere, giustizia sociale, ma al contempo produce la distruzione delle certezze su cui si era fondato il consesso umano per secoli. La coscienza moderna nasce all'insegna del relativismo, per cui non c'è più un'unica prospettiva di comprensione del reale. La caratteristica primaria del Fuori di chiavenuovo

intellettuale è la dissonanza rispetto al proprio tempo: uomo(come l'ultima raccolta poetica di Pirandello, del 1912). "Io non so", se la coscienza moderna sia veramente così democratica e scientifica come oggi comunemente si dice. Non capisco certe affermazioni astratte. A me la coscienza moderna dà l'immagine di un sogno angoscioso attraversato da rapide larve or tristi or minacciose, d'unabattaglia notturna, d'una mischia disperata, in cui s'agitino per un momento e subitoscompajano, per riapparirne delle altre, mille bandiere, in cui le parti avversarie si sianconfuse e mischiate, e ognuno lotti per sé, per la sua difesa, contro all'amico e controal nemico. È in lei un continuo cozzo di voci discordi, un'agitazione continua. Mi parche tutto in lei tremi e tentenni.L'intellettuale perde consapevolezza del proprio ruolo; il senso di smarrimento è benesplicitato nel "sogno

"angoscioso". Amori senza amore,

Prima raccolta di novelle in cui è chiaro che ha imboccato un'altra strada rispetto alla poesia. Scelta importante, perché comporta il passaggio dal soggettivismo dell'io lirico all'oggettivazione in una voce narrante che conoscerà molteplici declinazioni. Dissimulato autobiografismo in tutte le opere pirandelliane, per il continuo prestito di elementi della propria vita nelle opere. Continuo riflettersi delle vita nell'opera e viceversa. Ad esempio la figura di Francesco Ajala porta moltissimi tratti della figura del padre di Luigi. La vita che quasi sacrifica per la scrittura, assume la materialità a volte inquietante e spiritica dei personaggi della sua opera, che quasi sono incaricati di vivere al posto del loro autore.

topoi

Sottofondo autobiografico nella raccolta, in cui ci sono della narrativa precedente, come l'amore ostacolato per differenze di ceto, di censo. Topos confutato da Pirandello,

sottoposto a contestazione. Nella narrativa tradizionale questo tema era destinato a una trattazione che seguiva stereotipi, per cui il contrasto era tra ragioni economiche e sentimentali, in cui l'amore era destinato o a vincere o a soccombere. In Pirandello invece importa l'accanita disamina del ruolo dell'amore nell'esistenza umana. Per Pirandello l'amore viene sgretolato nella sua forza primigenia perché prevalgono logiche economiche o sociali. Intende portare sulla scena l'amore come forma di possesso. Si inserisce in un vivo dibattito che vede da una parte gli scrittori di ispirazione verista, dall'altra gli oppositori. Il verismo italiano nella scalata sociale rappresenta un amore dalle passioni violente. La descrizione impersonale, oggettiva che si proponevano comporta una corrispondenza tra l'esteriorità e l'interiorità dei personaggi. Questo processo è sempre più difficile quando si devono

Rappresentare i sentimenti tra classi più alte, percui ci sono emozioni più complesse, che non possono essere esemplificate da gesti convenzionali. La scoperta del peccato, Federico De Roberto (1861 – 1927) scrive una novella che ha come protagonista Vico Dastri, figura che ha influenzato Pirandello. Vico Dastri è una sorta di personaggio ragionatore, a cui De Roberto affida un messaggio, per cui occorre grande spirito di osservazione per riconoscere il vero carattere delle persone che si cela dietro a comportamenti convenzionali. Spirito d’osservazione per sviscerare i moti interiori dell’essere umano. Compito della letteratura per De Roberto è quindi scoprire il retroscena delle anime dietro le apparenze. Si tenta di adattare la narrazione d’amore alla poetica dell’impersonalità ma sono forme incompatibili. Nel L’amore, 1895 De Roberto scrive un trattato, in cui cerca di recuperare la ricerca scientifica del sentimento;

Cerca di definire l'amore tramite una formula algebrica. Metodo che rischia poi di far approdare alla rappresentazione melodrammatica. La conseguenza estrema è rinunciare alla scrittura stessa in quanto non si hanno più gli strumenti adeguati per raccontare la nuova realtà.

Dibattito, non solo in Italia, circa la rappresentazione dell'amore in letteratura. Paul Fisiologia dell'amore moderno, Bourget nel 1895 scrive un saggio in forma di romanzo in cui deride ogni tentativo di analisi positivistica del sentimento d'amore. Sancisce la fine della predicabilità dell'amore secondo le forme veriste, che non si adattano. Passaggio dal tentativo di analisi positivistica alla consacrazione moralistica dell'arte che poi in Pirandello sfocerà nel relativismo.

Dibattito che rivela la precoce originalità della prima raccolta pirandelliana. Pirandello sfida grandi scrittori, rifiutandosi di descrivere l'amore secondo stereotipi.

O dirinunciare alla narrazione d'amore. Scelta di non eludere la contraddizione. Se l'amore senza amore è una condizione necessaria, inevitabile, l'unica possibilità è analizzare con attenzione l'assenza di amore nel mondo contemporaneo. Tutte le prime novelle si configurano come variazioni sul tema. Scrittore in grado di delineare i tratti peculiari dell'uomo contemporaneo, per cui emerge un dato fondamentale: Pirandello si inserisce all'interno della tradizione operando in continuità; le nuove letture filosofiche porteranno alla poetica dell'umorismo. Realtà sempre più sfuggente e contraddittoria. Per citare Giovanni Macchia: "Quegli studi [...] lo condussero a modificare, a correggere, ad alterare una visione naturalistica del mondo, quale aveva ereditato dall'ambiente letterario in cui era vissuto. Finirono col sollecitare ipotesi narrative, situazioni assurde, disegni di maschere grottesche."

“e deliranti”.

Creazione artistica

Per quanto riguarda la creazione artistica, una traccia importante è contenuta nella La tragedia di un personaggio, novella scritta in prima persona, in cui il narratore dice di dare udienza ai vari personaggi: dopo averli ascoltati, valuta se il loro caso sia abbastanza strano da essere preso in considerazione. Lo stesso discorso viene ripreso dal Padre nei “Sei personaggi”: “la creatura non muore più! E per vivere eterna non ha neanche bisogno di straordinarie doti o di compiere prodigi. Chi era Sancho Panza? Chi era Don Abbondio? Eppure vivono eterni perché – vivi germi – ebbero la ventura di trovare una matrice feconda, una fantasia che li seppe allevare e nutrire, far vivere per l’eternità”.

Il fu Mattia Pascal

Nell’edizione del 1904 de Il fu Mattia Pascal, nel capitolo “Maturazione”, Pirandello cita Leadbeater, senza tuttavia menzionarlo: “… i pensieri e i desideri nostri

s'incorporano in un'essenza plastica, nel mondo invisibile che li c
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Targaryen01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Castellano Francesca Pia.