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Cristo e sull'asse del
dipinto si allineano, con
esattezza geometrica la
colomba, la mano con la
coppa di Giovanni
Battista e il corpo di Gesù stesso. La colomba
si trova sul centro del semicerchio e le sue ali
sono disposte lungo il diametro. Se nel
quadrato si inscrive un pentagono, esso
racchiude gran parte delle figure della
composizione, con parallelismi tra i suoi lati ed
altre linee di forza.
L'albero rigoglioso rappresenta la vita che si
rigenera con la venuta del Salvatore. L'albero
secco allude al destino di coloro che rifiutano il
Battesimo. La colomba è l'emblema
dello Spirito Santo. Cristo, posto sull'asse
mediano del quadro, incarna il centro del
mondo. L'atto di togliersi i vestiti indica la
scelta di lasciarsi alle spalle la vita precedente
per entrare in una nuova dimensione
esistenziale. I tre angeli tra gli alberi sono il
simbolo della Trinità.[1
San Giovanni battezza Cristo.
Polittico di Sant'Antonio.
Tecnica mista su tavola.
Il gioco prospettico di Piero è visto nella
raffigurazione in arto dell'annunciazione in
cui la madonna appare segnata dalla colonna e
fuori dalla loggia raffigurata come se Piero
avesse dipinto con la prospettiva dell'angelo.Il
fatto che la madonna sia messa in questa
posizione segnata dalla colonna ricorre alla
simbologia medievale della colonna d'avorio
come vergine sede della sapienza divina.
Al centro si trova la madonna con bambino
con le aureole a specchio, e gesù che regge in
mano il fiore della passione.
Ai lati I santi Battista (libro) e antonio,
Francesco con la croce che scorge le stimmati
ed Elisabetta.(Scoperta del padre che dava ai
bisognosi del pane , ma quando mostrò il
contenuto del suo grembo al padre ne uscirono
solo rose).
La tecnica è
simila alla
Madonna del
parto ,
affresco,che
sembra essere
raffigurata al
centro del del
padiglione. In
realtà
paragonando la
circoferenza della copertura del padiglione con
quella del pavimento possiamo constatare che
la figura della vergine si trova fuori rispetto al
padiglione.Anche in questo caso il simbole del
tendaggio aperto che coincide con la veste
aperte della Vergine ricorre alla simbologia
biblica come L'arca della alleanza di Mose.
Infatti il padiglione simboleggia la casa di
Jawe e della Vergine.
Secondo l'esodo gli angeli allora devono essere
dei cherubini che Piero mette in
contrapposizione anche grazie all'inversione di
colori delle ali.
L'esodo però non solo dipinge i cherubini con
4 ali ma li caratterizza con le ali in alto ad
indicare cristo, poiche Piero non rispetta
questa iconologia probabilmente le sue
intenzioni erano altre.
Infatti nell'Esodo durante il racconto di Mosè i
cherubini sono descritti con due ali orizzontali
spiegate sull'arca.
Maria quindi sarebbe l'arca dell'alleanza che
da in pegno gesù.
La Demascatura a melograni presente anche
nella veste di Re Salomone rimanderebbe alla
fertilità e alla passione di cristo.
Piero della Francesca studiò molto i corpi
platonici e fece della prospettiva e dello spazio
degli elementi simbolici per rappresentare
l'assoluto.
Ovviamente viene da chiedersi se come per lo
spazio , anche i personaggi rappresentassero solo
dei simboli.
È da notare come Nel Battesimo il Catecumeno
sia solo uno, differente quindi dalla descrizione
dell'Esodo per cui sarebbero stati in tanti a
battezzare Cristo, cosa che ad esempio viene
raffigurata nel Battesimo di Masolino.
In piero Della Francesca essendo solo una figura
simboleggia l'umanità intera che si libera dal
peccato originale
Spesso Piero Riutilizzava i cartoni per diverse
figure come Nell'adorazione del sacro legno, il
cartone per la figura della regine inginocchiata
fuori sarebbe stato uguale a quello della regine
ritratta al momento dell'incontro con il sovrano.
Piero addirittura utilizza gli stessi tipi fisici per
ritrarre più personaggi.
Pala di
Brera.
Tempera
e olio su
tavola.
Da notare
come il
volto di
San
Porbabilmente Piero Voleva attualizzare la
figura di San Gerolamo dandogli un viso
contemporaneo come quello di San Bernardo,
inoltre tutti e due molti simili furono eremiti,
letterati, accusati di eresia, come se Piero
avesse voluto dare un solo volto alla santità.
San Battista che si distingue con il vangelo.
La Pala fu dipinta per Federico da Monefeltro.
Nel 1472 infatti la moglie Battista Sforza
muore dando alla luce il desiderato erede.
L'uovo posto sulla testa della madonna che
pende da un filo attaccato ad una conciglia
simboleggia proprio l'erede tanto voluto, alla
moglie di Federico è attribuita per
commemorarla la figura del battista e
ovviamente lo stesso Federico è ritratto del
quadro.
L'opera rimase incompiuta poiche le mani di
Federico non furono dipinte da Piero,
probabilmente fu la sua ultima opera.
Ritornando all'usanza di Piero di fare di un
personaggio uno stampo comune, prendendo in
esame il battista della pala di Brera possiamo
confrontarlo con quello del polittico della
misericordia il che appare molto molto simile.
Inoltre va sottolineato che alcune raffigurazioni di
anziani prendano spunto dall'immagine
dell'imperatore Sigismondo.
Inoltre è tipico di Piero autoritrarsi.
Probabilmente in Cappuccino nella pala della
Misericordia.
O in una delle guardie addormentate della
Resurrezione.
La
Resurrezione
affresco.
La scena della resurrezione viene improntata e
divisa in due parti.
Alla destra del quadro il paesaggio fiorito e la
luce di dio che illumina la raffigurazione.
Alla sinistra del quadro il paesaggio spoglio e
la ferita visibile al costato di Gesu che risorge
ed è in procinto di erigersi sul sarcofago
chiuso, raffigurato così in modo da rispettare
le parole di Jacopo Da Varazze
Le guardie a terra sono assopite da un sonno
profondo dato dal vino e ovviamente si capisce
che sono guardie Romane.
La bandiera di Dio simboleggia la vittoria
della resurrezione.
Qui Piero varia le misure dei diversi
personaggi.
La misura monumentale della divinità e quella
più piccola delle persona comuni come nel
polittico della misericordia in cui i fedeli sono
piccolissimi rispetto alle immagini divine.
Polittico della Misericodia
tecnica mista
su tavola.
La protezione
del mantello
della madonna
è uno dei temi
sciaccianti
dell'opera che
deriva dell'usanza medievale del mantello.
La vergine quindi accudisce e protegge i fedeli.
Tra i fedeli si può notare l'autoristratto di
Piero, che è quello voltato verso lo spettatore al
centro.
Le figure ovali dei visi, la base scura l'asse
della corona e del mantello richiamo ad una
posizione prospettica per mettere in evidenza
la figura della vergine.
Accanto ad essa San Giovanni con il libro in
mano e San Bernardino, a sinistra invece San
Sebastiano e San Battista.
Sotto si trovano, la crocifissione,
'annunciazione,l'angelo annunciante e San
Francesco.
Il polittico della misericordia è una delle opere
che possono essere datate insieme Al:
San Gerolamo Penitente
Nell'opera San
Girolamo è visto in
duplice veste per le
due
rappresentazioni
più gettonate del
Santo, San
Girolamo penitente
e San Gerolamo
nello studio.
Il primo è caratterizzato dalla figura del Santo
eremita, vestito di stracci in mezzo ad uno
sfondo naturalistico, la seconda invece è
caratterizzata dalla raffigurazione di libri e
dalla nicchia nella roccia.
Le due rappresentazione simboleggiano
l'eremita e il dotto umanista.
Il frate guarda verso una semplice croce di
legno appesa ad un albero.
Si ha qua la prova di contatto tra Piero e la
cultura fiamminga infatti i colori sono tipici
della cultura nordica sopratutto per
raffigurare gli oggetti in lontanaza e
evideniarli mediante l'uso di colori chiari.
Altre opere di datazione quasi certa sono le opere
del ciclo di Arezzo commissionate dalla famiglia
Becci per riempire la loro cappella di Famiglia
nella chiesa di San Francesco .
Il cilo è chiamato Storia della vera croce e include
opere come :
Annunciazione
affresco.
In cui la Palme
di Gabriele ha
qui una duplice funzione, quella di Vittoria da
porsi in relazione con Costantino vincitore e in
senso negativo rimanda al martirio di Cristo.
La madonna è segnata dalla colonna come nel
polittico di Sant'Agostino e la scesa sembra
molto simile a quelli di anni prima.
L'architettura disegnata è divisa a metà da
questa colonna che rappresenta il limite tra il
mondo divino e quello terreno.
Sogno di
costantino
affresco.
La scena è
rappresentata da
Costantino che
dorme nella sua
tenda e un
vassallo il cuo rapporto è simboleggiato dalle
vesti di quest'ultimo di colore simili al lenzuolo
di Costantino, guarda verso il pubblico come
ad attirare la sua attenzione.
Dall'alto L'angelo con la croce in mano che
sembra porgerla all'imperatore.
La protagonista è la luce che sembra venire
dalla croce stessa è che mette in luce la tenda ,
costantino e il vassallo lasciando nell'ombra gli
altri elementi.
Adorazione del sacro legno e incontro di
Salomone con la regina di Saba.
Affresco.
La storia è tratta dalla leggenda Aurea di
Varazze.
Nella
prima
metà la
regina
che si stava recando alla corte di Re Salomone
riconosce il legno della croce di cristo e si
inginocchia per adorarlo.
Nella seconda parte dell'affresco La regine e il
re salomone( re d'israele) si salutano e la scena
è dominata da figure femminili a destra e
maschili a sinistra. L'incontro rappresenta
L'unione tra la chiesa greca e quella Latina.
Esaltazione
della croce
L'imperatore
Eraclio I (la
sua figura è
perduta) dopo
aver ripreso la
Croce
a Cosroè (scena precedente) si appresta a
riportarla in città, ma un angelo lo interrompe
sulla via e ferma la sua parata trionfale: il
vescovo Zaccaria lo esorta allora a un
atteggiamento d'umiltà, infatti solo entrando
scalzo, come Cristo sul Golgota, l'imperatore
può riportare la Croce a Gerusalemme