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Storia dell'arte moderna - Piero della Francesca Pag. 1
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Estratto del documento

Sapendo che gli oggetti e i corpi assumono forme diverse a seconda della

distanza da cui sono visti e considerando che la luce da una certa plasticità

alle forme a seconda della distanza della fonte di luce stessa e l'oggetto,

Piero della Francesca fu tra i primi a sintetizzare/applicare (mediazione tra

uomo e natura) i due concetti:

1 con uno studio attentissimo e quindi un'altrettanto coscenziosa

applicazione della prospettiva.

2 luce che uniforma tutto e uso luministico del colore (ripresa da Giovanni

Bellini, che porterà allo stile veneziano di Giorgione e Tiziano)

Prima di Piero della Francesca il problema principale dei pittori era quello di

rendere la prospettiva, ciò limitava le idee in quanto tutta l'attenzione era

rivolta a cercare di restituire una visione d'insieme verosimile. Il fatto che

Piero superò questo "ostacolo" gli consentì di arricchire le sue opere con scene

più complesse e particolari come valli, alberi, piante, città in lontanzanza e

particolari realistici, ma soprattutto riuscì seppure a livello ancora

embrionale a dare delle emozioni ai suoi soggetti.

COMPOSIZIONE

Dando molta importanza alla matematica e alla geometria, Piero della Francesca

rifletteva molto sulla composizione delle sue opere e si serviva di linee di

costruzione talvolta complesse e difficili da individuare, in altri casi le

linee erano ben visibili, create con elementi naturali o artificiali come alberi

o colonne che suddividevano le scene. Esempi del genere sono il "Battesimo di

Cristo" o la celeberrima "Flagellazione".

TRATTATI

Esempio di artista dotto, Piero fu il primo pittore italiano a mixare l'arte

della nostra penisola con quella fiamminga. Mentre dal punto di vista

strettamente teorico Piero della Francesca scrisse anche 2 trattati di pittura

nel pieno della sua maturità tra gli anni '6o e '8o del '4oo:

1 De quinque corporibus regolaribus in questo trattato Piero spiega in

termini esclusivamente geometrico-matematici e delle loro finalità pratiche in

relazione alla pittura dei 5 solidi non semplificabili che si possono inscrivere

in una sfera:

cubo/tetraedro/ottaedro/dodecaedro/icosaedro

2 De prospectiva pingendi scritto diviso in

disegno/commensuratio/coloro tratta il modo di disegnare i corpi e gli oggetti,

Dettagli
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessandrodematti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Terzaghi Maria Cristina.