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PRINCIPIO DI SEMPLIFICAZIONE

L.R 20/2000 dell’Emilia-Romagna: i contenuti della

pianificazione (quelli del PRG) rimangono inalterati, ma

organizzati separatamente; il PRG viene sostituito da tre

strumenti, PSC, POC e RUE, permettendo così: una

maggiore elasticità, un grado di definizione più dettagliato

degli strumenti urbanistici. Si hanno così tre strumenti che

operano nel campo del PRG; uno strutturale, uno operativo

e uno regolativo, che insieme formano il piano urbanistico

comunale

PSC —> dimensione strategico(tutela e sviluppo urbano)-

strutturale(assetto per raggiungere l’obiettivo strategico);

-Si occupa di:

• valutare la consistenza, la localizzazione e la

vulnerabilità delle risorse (naturali ed antropiche)

• nell’osservanza del principio consumo suolo zero,

stabilisce quali fabbisogni insediativi potranno essere

soddisfatti dal POC, tramite la sostituzione, la

riqualificazione, il consumo di nuovo territorio (qualora

non ci fossero alternative)

• fissa i limiti e le condizioni di sostenibilità

• classifica il territorio in urbanizzato, urbanizzabile e

rurale; individua le infrastrutture e le attrezzature di

maggiore rilevanza

• stabilisce gli obbiettivi sociali, morfologici, ambientali e

prestazionali degli ambiti territoriali

-Il primo momento del processo di pianificazione è il

quadro conoscitivo, riferimento necessario per ogni tipo

di valutazione e decisione; esso guarda le dinamiche dei

processi di sviluppo, gli aspetti fisici e morfologici, lo stato

di fatto della pianificazione e dell’urbanizzazione

- Stabilisce:

le diverse politiche di intervento e valorizzazione, il

dimensionamento, le scelte strategiche di sviluppo e

tutela; riguarda tutto il territorio comunale e ha

valenza a tempo indeterminato; definizione delle

principali infrastrutture di mobilità, degli ambiti

territoriali, delle trasformazioni disciplinate dal RUE e

dal POC (con relative differenze), limiti e vincoli di

sostenibilità, politiche e azioni a medio-lungo termine

—>classificazione del territorio comunale:

1.urbanizzato: comprende tutte le aeree effettivamente

edificate o in costruzione

2.urbanizzabile: comprende tutti gli interventi di nuova

urbanizzazione

3.rurale: insieme di non urbanizzato e urbanizzabile (anche

ambiti con rischi naturali)

1-2: ambiti urbani consolidati, da riqualificare, nuovi

insediamenti, specializzati per attività produttive, poli

funzionali

3: ambiti di valore ambientale, agricoli (di rilevo

paesaggistico, ad alta produzione, periurbani)

-Recepisce le previsioni per la pianificazione e

programmazione delle infrastrutture per la mobilità

-Definisce e raccoglie le dotazioni territoriali: insieme di

opere che concorrono alla realizzazione di standard di

qualità ecologica-ambientale

-Differenze PRG-PSC:

il PSC; non conforma direttamente il diritto di edificabilità,

conforma invece il diritto di proprietà, non prevede

trasformazioni da attuare direttamente, non definisce il

dimensionamento ma solo un riferimento di massima (la

definizione puntuale spetta al POC): le perimetrazioni

individuate dal PSC hanno valore meramente indicativo, in

fase attuativa il POC può adeguare tali perimetrazioni

-La non conformazione del diritto edificatorio da parte del

PSC avviene ad esempio con la non precisazione

geometrica degli ambiti o con il disaccoppiamento tra

capacità insediativa (max. incremento di carico urbano di

un’area) e dimensionamento (a partire dal fabbisogno e

dalla sostenibilità) del piano

(capacità insediati complessiva > dimensionamento —>

flessibilità al posto di conformità)

POC —> attuazione operativa (del PSC)

-riguarda solo le parti del territorio interessate da previsioni

di trasformazione del PSC; non ne modifica aspetti

strutturali e strategici, ma altre cose si

-sviluppa forme di flessibilità e concertazione all’interno del

PSC

-valenza di 5 anni a meno che non interessi parti diverse

del territorio o si articoli in più passaggi di durata

quinquennale l’uno

-formato con procedura consensuale

-Ha come finalità il DIMENSIONAMENTO :

• la delimitazione, l’assetto urbanistico, le destinazioni

d’uso, gli indici urbani

• le modalità di attuazione degli interventi e delle

trasformazioni, e i loro contenuti morfologici, sociali ed

economici

• l’indicazione di specifiche trasformazioni da

assoggettare a valutazione di sostenibilità

• definizione delle dotazioni territoriali

• individuazione e disciplina dell’edilizia residenziale

sociale

• localizzazione delle opere e dei servizi pubblici

• relazione sulle condizioni di fattibilità economiche-

finanziarie

-In sostanza il POC individua gli interventi eseguibili nel

breve periodo e ne valuta e assicura la sostenibilità con la

realizzazione di opere, infrastrutture e mitigazioni

necessarie; finiti i 5 anni cessano di avere efficacia le

previsioni del POC per le quali:

-non sia stato adottato o presentato il Piano Urbanistico

Attuativo (PUA), non sia stata presentata la Domanda di

Inizio Attività edilizie (DIA), ovvero non sia stata presentata

la domanda di Permesso di Costruire (PdC), non sia stata

dichiarata la pubblica utilità nel caso di vincoli espropriativi

-Il POC definisce gli interventi di riqualificazione e i relativi

obiettivi di qualità; sempre il POC può prevedere

meccanismi perequativi o di permuta o trasferimento di

quote edilizie in altre aree idonee, con incentivi alla

delocalizzazione

-Può attivare un concorso pubblico per selezionare gli

ambiti nei quali realizzare interventi nell’arco dei 5 anni, tra

quelli del PSC; garantisce forme di partecipazione e

concertazione pubblico-privato e associazioni economico-

sociali

-Tutto ciò che rimane escluso dal POC viene

necessariamente regolamentato dal RUE

- A Bologna: il POC per la rigenerazione urbana

RUE —> dimensione regolativa

-É valido a tempo indeterminato

-Comprende:

• aspetti normativi e regolamentari relativi all’edilizia e

agli aspetti igienico-sanitari, per chiarire i termini

urbanistici ed attuativi del PSC e del POC

• compiti di pianificazione di alcune trasformazioni,

ammissibili dal PSC

• aspetti di fiscalità locale, come oneri di urbanizzazione,

costo di costruzione

-Secondo la L.R. 15/2003 il RUE non deve più comprendere:

gli apparati normativi (descrittivi delle destinazioni d’uso,

delle tipologie e modalità di intervento, dei parametri edilizi

ed urbanistici, ecc)

-Regola quelle parti di territorio che non sono sottoposte a

trasformazioni sostanziali (regolate dal POC) e che quindi

possono essere attuate immediatamente tramite intervento

diretto; è quindi il RUE che dispone i diritti edificatori sul

patrimonio esistente

-Il RUE può stabilire per le parti del territorio indicate dal

PSC, la disciplina particolareggiata delle trasformazioni e

degli usi ammissibili

PUA-Piani Urbanistici Attuativi

-Oltre all’intervento diretto (vedi RUE) per la realizzazione

delle previsioni degli strumenti urbanistici esistono i PUA,

strumenti intermedi tra PSC/POC e intervento diretto

-Prevede la localizzazione e la sistemazione di: destinazioni

d’uso, indicando volumi e tipologie edilizie, servizi e

attrezzature, infrastrutture

-É uno strumento urbanistico di dettaglio, da’ attuazione

agli interventi di nuova urbanizzazione e riqualificazione

può assumere gli effetti di: piani particolareggiati, di

localizzazione, per l’edilizia economica sociale e popolare,

per insediamenti produttivi, per il recupero urbano

-É il tramite tra PRG e progetto edilizio; di conseguenza si

occupa di attribuire precisamente destinazioni d’uso e

valori alle singole proprietà

RENDITA= reddito che un proprietario di un certo bene

percepisce conseguentemente al fatto che tale bene sia

scarso o scarsamente reperibile sul mercato

La rendita è legata all’urbanistica perché è connessa al

controllo dell’uso dei suoli, la distribuzione dei suoli ne

determina anche il valore, perché connette le scelte di

investimento pubblico alle condizioni che inducono una

trasformazione edilizia e urbanistica, e perché il legame tra

azione pubblica, valore dei suoli, collocazione delle

funzioni, pone problemi etici, tecnici e politici

RENDITA FONDIARIA= reddito percepito dal proprietario

fondiario in conseguenza del possedimento di un bene

destinabile alla coltivazione e al pascolo

Rendita Fondiaria URBANA= reddito percepito dal

proprietario fondiario in conseguenza di un suo uso per

l’edilizia urbana

La rendita di un terreno urbano è data dal solo diritto di

proprietà, poiché il suo proprietario ne è automaticamente

il monopolista; il suolo urbano non è inoltre

intercambiabile, ed è identificabile come suolo sul quale è

avvenuto un processo storico di urbanizzazione

Rendita ASSOLUTA: rendita derivante dalla scarsità

generale di quel bene

Rendita DIFFERENZIALE: rendita derivante dalle differenze

tra le terre in relazione all’uso che se ne vuole fare;

dipende quindi dalla maggiore o minore apprezzabilità del

bene

La genesi del prezzo dei beni immobili deriva dalla duplice

natura di essi stessi: una parte di essi consiste nel

manufatto, l’oggetto di un processo produttivo, l’altra parte

è il suolo, per natura limitato (fisicamente) e disomogeneo

(ogni parte è diversa dalle altre)

La scarsità del bene “terreno urbano” non è una scarsità

naturale, ma prodotta dal processo storico di

urbanizzazione; questa scarsità è dunque manovrabile, così

come lo è il livello di rendita da esso derivata

Rendita Fondiaria ASSOLUTA: deriva dal fatto che è

edificabile e non è intercambiabile in quanto le sue

condizioni di posizione sono esclusive

Rendita Fondiaria DIFFERENZIALE: deriva dal fatto che

un terreno presenta vantaggi e caratteristiche che lo

rendono più appetibile degli altri

—>l’intervento pubblico e la pianificazione generano

rendita urbana, gestendo il diritto di edificabilità e la

localizzazione delle infrastrutture, dei servizi e di tutto ciò

che potrebbe aumentare o diminuire l’appetibilità di un

terreno

L’eliminazione della rendita non viene perseguita con

l’immissione sul mercato di

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Publisher
A.A. 2016-2017
29 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/05 Assestamento forestale e selvicoltura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fedaccio96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pianificazione territoriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Tondelli Simona.